A PESCA CON I CHOPPERS ED I CHUMMERS
I Chompers ed i Chummers non sono naturalmente due compagni di avventura, ne tantomeno due famosi feederisti, sono i nuovi pasturatori di Nisa, distribuiti in Italia dall’azienda Tubertini High Quality, nati appunto per il Floating Feeders.
Negli ultimi mesi ci sono due termini che vengono spesso usati impropriamente anche come sinonimi, Ledgering e Feeder Fishing; essi però contengono al loro interno delle piccole differenze che li contraddistinguono uno dall’altro. Partiamo dalla loro traduzione o significato: con Ledgering si identifica quella tecnica di pesca che ha una prerogativa imprescindibile, quella di svilupparsi sul fondo, quindi si possono usare semplicemente dei piombi oppure pasturatori piombati.
Il Feeder Fishing, invece, identifica tutte quelle tecniche che prevedono l’uso di un pasturatore che potrà essere piombato o meno a seconda che si voglia pescare a fondo oppure a galla.
Questa breve premessa è doverosa per introdurre questa tecnica di pesca che sicuramente non è Ledgering ma può essere inclusa nel Feeder Fishing, stiamo parlando del Floating Feeder, ossia pesca con il pasturatore galleggiante. Questa tecnica, che risulta molto catturante in tutti quegli ambienti acquatici in cui il pesce staziona e preferisce alimentarsi negli strati superficiali, prevede l’utilizzo di esche anch’esse galleggianti, in modo da attrarre i pennuti vicino al nostro feeder dove troveranno la nostra esca, quindi sono da preferire pasture a grana fine, pellets galleggianti, caster galleggianti, mais opportunamente frantumato, pane secco ect.
TEST IN ACQUE INTERNE
Per testare la validità ed il divertimento che questa particolare tecnica di pesca offre, abbiamo scelto come hot spot un piccolo lago che ha tutte le caratteristiche per essere paragonato alle famose fishery inglesi, il lago Le piane, sito nel comune di Camerata e gestito ottimamente dalla SPS Falconara. Il lago offre una popolazione ittica di tutto rispetto, sia per la varietà delle specie ittiche presenti sia per la loro mole, sono presenti infatti carpe, amur, carassi, cavedani, scardole, gardon, tinche, pesci gatto, triotti. Il lago, purtroppo, essendo ubicato vicino al Fiume Esino, subisce le sue piene ed inondazioni, con conseguente rilascio di limo sul suo fondale; questo fenomeno ha in parte modificato le abitudini dei pesci, che si nutrono spesso in superficie, divenendo quindi un luogo ideale per il Floating Feeder.
ATTREZZATURA E MONTATURA
Dovendo lanciare pesi contenuti, abbiamo scelto la nuova Next Generation nella versione Medium da 3,60 m dotata di tre cimini, alla quale abbiamo abbinato un mulinello Kobe 5500 bobinato con dello Spinner dello 0,20. Per la costruzione dei nostri finali utilizzeremo il Dragon nella misura dello 0,18-0,20, gli ami con occhiello saranno della Serie 129, montati con hair rig per l’innesco di pellet e mais, mentre per l’innesco del singolo bigattino abbiamo scelto il Fluorine 0,12-0,14. da abbinare alla Serie 2, nella misura del 18-20.
Naturalmente non potevano mancare i nostri Chompers che riempiremo di bigattini misti a micro pellet, ed i Chummers che riempiremo con pastura oppure a sandwich, alternando mais, pellet e pastura
La montatura è molto semplice, in questo caso abbiamo legato sullo stesso anello della girella con moschettone, sia il finale che la lenza madre, ma si potrebbe tranquillamente usare una girella a tre vie
PASTURA ED ESCHE
Come preannunciato all’inizio, il Floating Feeder ha necessità di pasture ed esche che stazionino il più possibile negli strati superficiali, e per questo sono da preferire pasture a grana fine, ricche di particelle leggere.
Per questo motivo abbiamo deciso di usare la Dynamic Feeder di VDE, abbinata alle Power Pellets Carp da 4,5 mm e Hookable da 6 mm. entrambe al Fishmeal, alternandole con del mais frantumato, pane raffermo, che possiede un’ottima galleggiabilità, ed eventualmente con dei caster, con il preciso intento di mantenere la nuvola attrattiva il più possibile in superficie e quindi vicino al nostro finale che avrà una lunghezza compresa tra i 10-40 cm. Come esca adopereremo bigattini, mais e pellets. Un’operazione importantissima per la riuscita della sessione di pesca è bagnare la pastura in due recipienti separati, per avere due meccaniche differenti, una con pochissima acqua e quindi assai slegante, ed una con tantissima acqua (a modo di pastura per alborella per intendersi) che ci dia l’effetto nuvola e che soprattutto non sfami il pesce una volta arrivato sotto il nostro feeder.
Altro consiglio è quello di far bere i bigattini in modo da renderli galleggianti; per ottenere questo effetto è sufficiente mettere le larve in un contenitore ricoprendoli con un velo d’acqua, dopo qualche minuto i bigattini galleggeranno; eventualmente si potranno usare anche quelli stirati.
AZIONE DI PESCA
In questo lago i primi ad arrivare di solito sono sempre i cavedani e le enormi scardole; abbiamo deciso quindi di partire sulla linea dei 20 metri, con il Chompers riempito di bigattini, finale di 40 cm dello 0,12, amo del nr.20, innescando un solo bigattino appuntato per metà, in modo da imitare la caduta dei bigattini che fuoriescono dal pasturatore. I pesci non si sono fatti attendere e cosi abbiamo portato a guadino alcuni bei cavedani e delle belle scardolone, seguiti a ruota da alcuni carassi.
I CHUMMERS
Abbandonati i Chompers, che hanno superato abbondantemente la prova, siamo passati ai Chummers caricati a sandwich, e non potevano mancare loro, le bellissime carpe di questo lago, che hanno chiuso in bellezza questa bellissima anche se breve sessione di pesca a Floating Feeders.
Prima di lasciarvi, un breve parere su questa nuova canna, la Next Generation, che ha sicuramente superato il test in positivo, visto che ha saputo gestire pesci come cavedani e scardolone con finali sottili in modo molto soft, ma con altrettanta potenza ha saputo domare due splendide carpe, che in questo specchio d’acqua godono di ottima salute ed hanno una forza ed un accelerazione veramente notevoli, degne di veri Big Fish.