Feeder Fishing a Cerreto d’Esi

7 Giugno 2013 Redazione Match Fishing 3168 Views 0 Commenti

Lago di Cerreto d’Esi

Nell’entroterra marchigiana c’è un piccolo paese con le sue bellissime mura medievali ed un centro storico da visitare è Cerreto d’Esi

Oltre alla bellezza del paesaggio questo comune ha un altra particolarità che lo rende speciale, a pochi centinaia di metri dal centro vi è un bellissimo specchio d’acqua immerso nel verde ed ottimamente gestito dalla ASD DELFINI capitanati dal mitico Fulgenzio, con il quale ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere durante la pescata odierna e cosi ho appreso che è in cantiere un progetto per aumentare l’attuale superficie del lago, raddoppiandolo.

Questo lago spesso utilizzato come campo gara della Provincia di Ancona è stato teatro dell’ultima prova del Regionale Feeder Marche e per vincere ci sono voluti pesi a due cifre, vi è un ingente e variegata popolazione ittica costituita da Carassi, Carpe, Amur, Tinche, Breme, Gardon, Cavedani ect.
In questo periodo dell’anno le specie sopra citate si possono tranquillamente vedere, in quanto stazionano in superficie, la cosa curiosa che occupano spazi ben definiti, per esempio i carassi stazionano nella parte centrale, agli angoli invece è possibile osservare i cavedanosauri (qui raggiungono e superano i due chilogrammi), le carpe, gli amur e le tinche.
In considerazione che in questo periodo i pesci preferiscono occupare gli strati superficiali abbiamo deciso di affrontare questa sessione di pesca a Feeder Fishing con la tecnica della “calata”, utilizzeremo quindi pasturatori leggerissimi dai 5 ai 15 grammi, ottenuti modificando gli Open End della Nisa che ben si prestano a tale scopo, abbiamo infatti eliminato la zavorra principale e grazie ai comodissimi insert di 5 grammi abbiamo ottenuto pasturatori da 5-10 grammi

naturalmente abbiamo utilizzata una montatura Running Rig con deriva

Dovendo pescare in calata anche la pastura utilizzata la Ds Feeder in abbinamento alla Hi Pro Carp (gialla) è stata bagnata in modo tale da permettere lo sfaldamento sin dall’impatto con l’acqua, e quindi creare un alone attrattativo durante la sua calata verso il fondo.

Il terminale per favorire la massima distensione è stato creato unendo spezzoni di differente diamentro a descrescere verso l’amo (coda di topo) con la parte terminale in Fluorocarbon e quindi abbiamo optato per il Carbon Gost ed amo della serie 18 nr.18-20. Come esche abbiamo intervallato sia bigattini, vermi e mais, anche stavolta abbiamo utilizzato le Telica Feeder, una vera è proprio Allround

Prima di lasciarvi alle SlideShow delle catture effettuate, per scelta non abbiamo utilizzato la nassa, però vi posso garantire che abbiamo catturato veramente tantissimi pesci, vorrei focalizzare l’attenzione su questo splendido carassio a coda lunga, un esemplare di rara bellezza, anche se ad onor del vero, gli esemplari di gardon con le pinne rosse, di breme e di tinche non sono da meno, sfoggiando un impeccabile e stupenda livrea.