ANCHE QUESTO È IL BEL PAESE……
La notizia ormai non è più fresca ma solo ora ho ricevuto da Menghetti Alvero (assessore del comune di Civitella FC) le foto dello scempio. Inquinare quello che è il paradiso della pesca alla passata ovvero il fiume Bidente è diventata una consuetudine, tanto ormai succede tutti gli anni, una o due volte l’anno. Il fiume che ospita i campionati Italiani di pesca alla passata ormai da diverse stagioni, è sistematicamente avvelenato. Il punto dove la sostanza inquinante si è riversata nel Bidente è stato individuato, è la confluenza del torrente degli Albini, nell’abitato di Santa Sofia.
Il fatto raccapricciante è che tutti gli organi preposti come di consueto hanno preso visione dello scempio, ma nessuno interviene.
In primis l’Arpa, che ha fatto analizzare l’acqua, ma sul luogo erano presenti anche la polizia provinciale, la forestale e i carabinieri. In attesa che si abbiano notizie di che tipo di sostanza abbia causato l’avvelenamento di circa 4 km di fiume, l’unica cosa che possono fare i pescatori locali è ipotizzare su chi sia stato e perché, si vocifera che qualche azienda riversi sostanze nocive nel torrente degli Albini, in procinto di giornate piovose, così che con il fiume gonfio i danni si vedano di meno, questa volta però è andata male, il tempo minacciava pioggia e le previsioni davano temporali in arrivo ma ciò non è successo e il veleno gettato ha bruciato circa quattro km di fiume. Quattro km dove non esiste più vita, i volontari che hanno azzardato il recupero delle carcasse in decomposizione parlano di diversi quintali di pesci morti, carpe barbi e cavedani, Luca Graziani (guardia provinciale) che presenziava al recupero mi ha detto di aver trovato carcasse di grosse carpe lontane 4/5 mt dal letto del fiume ipotizzando il salto dei pesci fuori dall’acqua per scampare all’avvelenamento. Inquinare è un atto criminale e in un paese civile chi commette dei crimini deve essere punito.
ECCO ACUNE FOTO DELLO SCEMPIO:
Foto di Menghetti Alvero.
galeotti.d@matchfishing.it
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