REGIONALE EMILIA ROMAGNA EST GIR. C: SULLE ACQUE ALTE SI IMPONE LA GARISTI DARIO

Il girone C del trofeo di serie B Emilia Romagna aveva in programma questa mattina sul canale Acque Alte di Crevalcore (Bo) la quarta prova dopo le prime tre tutte disputate ad Ostellato.

 

CLASS. COMPLETA ACQUE ALTE DOPO 4 PROVA

 

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I concorrenti si sono ritrovati alle 7 presso il lago azzurro agli ordini di Alberto Guerzoni e Garuti e la gara ha avuto inizio alle ore 9,30 preceduta dai 10 minuti riservati per la pasturazione pesante.
Il canale, forse si potrebbe parlare di fossa, è uno dei tanti canali di bonifica vuoto in inverno e riempito in estate per dissetare l’agricoltura.
Le quattro zone sono state suddivise a monte e a valle del ponte con il canale in prima e seconda zona leggermente più stretto rispetto alle altre due tanto che si riesce a pescare attaccato alle cannelle sull’argine opposto con una lenza a pendolo montata su sette pezzi di roubaisienne.
Il canale è accogliente e la pesca nel mese di luglio è indirizzata dai concorrenti nel sottosponda con i cannini alla ricerca di piccole carpette da 3-4 grammi oppure sulla sponda opposta con inglesi, bolognesi o roubaisienne con lenza lunga.
All’interno ci sono carassi da 50 grammi a 200 grammi, carpe di tutte le pezzature fino a qualche chilo e tanto pesciolame.
Non si fanno solitamente pesi eccessivi per vincere ma le tre ore di gara passano in fretta per via delle varie soluzioni che se interpretate bene possono essere tutte vincenti.
Nella gara di questa mattina ognuno ha pescato in base al tipo di picchetto che si è trovato davanti, infatti avere una abbondante vegetazione nel sottosponda favorisce la peschetta con le canne fisse da 1,50 a 2,50 metri.
Io ho pescato nel settore D 9 della seconda zona, non ho avuto tempo di provare il campo gara perché gli impegni di lavoro non me l’hanno concesso, così mi sono fidato delle voci degli amici che avevano visitato il canale nei giorni precedenti.
Parlavo con Tizio e mi diceva che la pesca in 2° zona è con i cannini per tre ore; parlo con Caio e mi dice di iniziare con i cannini e poi andare sul primo fondo a cinque pezzi di roubaisienne per insidiare qualche carassio di taglia, parlo con Sempronio e mi dice che per vincere bisogna dargli con la bolo e l’inglese per tre ore, poi c’è anche chi mi ha consigliato di pescare con una lenza a pendolo con la roubaisienne….insomma una misto di tutto che mi ha creato più confusione che indirizzi utili.
Arrivo al picchetto con bagaglio leggero, visto l’argine ho abolito il paniere e rispolverato il vecchio e caro sgabello, impasto un chilo di pastura carassio special di Tubertini e una parte la faccio a fanghiglia con un po’ di tortato di mais con dentro un po’ di colorante giallo.
Raperini e bigattini per innesco con il mais scongelato per tentare qualche carpa.
Parto con la punta della roubaisienne a 5 pezzi con un grammo mentre sottoriva pasturo con piccoli ciuffi di fanghiglia che crea una bella nuvola ma dopo 45 minuti nella nassa mi trovo solo due carassiotti, troppo poco!
Così decido di uscire con la bolo da 10 grammi e a differenza dei concorrenti a me vicini che pescano di là dentro la canna io pesco staccato tre metri dalla canna dove c’è un po’ più di fondo. Due fiondate di mais e piccole palline come cigliege di pastura morbida, insomma poca roba quasi nulla.
Prendo subito due carassi dei quali uno belloccio e prendo coraggio…. poi a metà gara un lancio non lo controllo e mi infilo dentro la canna e nel tirare via il tutto ingarbuglio la lenza e metto fuori uso la canna.
Decido così di passare all’inglese con 20 grammi di galleggiante anche se ne basterebbero 5-6 ma a me piace pesante per rimanere fermo il più possibile in zona pesca.
Inizio a prendere qualche pesce tra carassi e carpotte e vado avanti fino ala fine.
A mezz’ora dal termine slamo un carassio di alcuni etti, lo vedo a galla mentre lo recupero ma un pezzo di canna attaccato al terminale probabilmente me lo fa perdere.
Chiudo con 1510 a pochi etti dal primo di settore e forse con quel pesce slamato …chissà!
Al raduno inizio a raccogliere le prime voci e come previsto non emerge una linea standard di pesca ma si sentono concorrenti che riescono a vincere chi in un modo chi in un altro.
Morale: in questo canale tutte le pesche a luglio possono essere valide basta credere nella pesca che si decide di fare e soprattutto leggere bene il picchetto.
Tra i concorrenti che ho deciso di citare sottolineo la prestazione di Matteo Pirazzini del Team Maver Bologna bravo a vincere il suo settore pescando a pendolo con lenza su 7 pezzi di canna; bravissimo anche Dario Facchini della Garisti Dario Tubertini Albieri il quale utilizzando la magica pastura da alborelle di Albieri con la peschetta corta vince e aiuta la sua squadra ad aggiudicarsi la vittoria di giornata con 9 penalità.
Anche il Team Crevalcore, sfruttando il fattore casa non si lascia sfuggire la ghiotta occasione e mette in saccoccia le stesse penalità dei ferraresi.
Poi subito dietro l’Amo Santarcangiolese B con 10,5 penalità.
In progressiva continua la leadership degli Amici per la Pesca di Salvatore Ferrigno davanti ai Garisti dario e terzi la Fenice Amo D’Oro Perla Verde.

I pesi come detto all’inizio non sono stati alti infatti per vincere il settore bastavano pesi tra i 1500 e i 2000 punti.
Adesso arriva la sosta estiva e la prossima gara che deciderà anche il podio finale si dovrebbe svolgere ad Anita anche se la maggior parte dei concorrenti non vedono di buon aocchio questo canale per via della scarsa pescosità.
L’estate porterà consiglio e quindi vedremo se il pesce di Anita avrà voglia di collaborare.

Ovviamente a breve potrete visualizzare le foto delle squadre prime classificate e la classifica completa.

UNA CARELLATA DI FOTO

 GARISTI DARIO
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AMICI PER LA PESCA 2011

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AMO SANTARCANGIOLESE

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Sorzieri  Roberto del Team Crevalcore Tubertini 

Complimenti Roberto per il bel primo e dei nove punti conquistati con la squadra, spiegaci la tua pescata come si è svolta…
Sono partito con la peschina  pasturando a filo sponda e usando un cannino da 1,80 per un ora ero costante nelle catture delle carpine e in nassa sono finiti un paio di carassi sull ‘etto. Dopo un ora è  sparita  la pesca e ho deciso di uscire con l’inglese sulla riva opposta pescando a ridosso delle canne e pasturando con bigatti in colla e pastura morbida a metà canale. Riesco a mettere in nassa dodici carassi e una carpetta di quattro etti che alla pesa risulteranno due chili pescato.
Complimenti Roberto alla prossima in quel di Anita

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C’è chi ha pescato pesci, ma anche tartarughe e soprattutto “grenzeole” come nella foto.

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UN ARGINE DIFFICILE E PERICOLOSO PER I LEGAMENTI E IL MENISCO

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PERO’ UNA VOLTA IN GOLENA LA PIATTAFORMA E’ BELLA E COMODA

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GLI ORGANIZZATORI DELLA GARA, I PADRONI DI CASA DEL TEAM CREVALCORE

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GARUTI E GUERZONI

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CAMALDOLI MAVER

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CAMALDOLI MAVER

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GARISTI DARIO ALBIERI TUBERTINI

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DARIO FACCHINI OGGI UN BEL PRIMO DI SETTORE CON LA PESCA CORTA

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