SERIE A 5: I 6 BRAMITI DELL’ORSO GRIZZLY
Ieri, 14 Luglio, non eravamo nel celeberrimo parco di Yellowstone ma in quel di Ponzano Romano, non c’erano salmoni tra le unghie degli “Ursus Horribilis” romani ma breme di dimensioni ragguardevoli, assordante il bramito finale della squadra A alimentato dalle 6 sole penalità grazie alle quali hanno alzato il trofeo di giornata.
Citazioni colorite a parte, che spero mi possiate perdonare, il risultato della gara di ieri rilancia al vertice della classifica, al netto delle prime tre prove, la squadra A dei romani collocandola in seconda posizione dietro un P.C. Teramo A che non sbaglia un colpo e conquista la terza piazza di giornata con un ottimo 15. In mezzo alle due capoclassifica, il secondo gradino di giornata lo conquista un ottimo Vitorchiano Team Albatros con 12 penalità che le consentono di risalire la china della classifica.
Le paure di una gara che poteva risultare catastrofica in termini di resa sul pescato erano molte, invece, nonostante le condizioni del fiume rimangono cattive con acqua marrone e corrente forte, qualche mangiata si poteva prendere su tutti i picchetti. Nei giorni precedenti la gara si era capito che le breme sulla pastura entravano, anche se con 6 mt di acqua e 40-50 gr. di vela la pesca non è di facile interpretazione, e qualche cavedano nel finale di gara quando la corrente rallentava un po’ poteva uscire passando a grammature più umane.
La tattica vincente è stata quella di fare un fondo generoso di terra e pastura all’inizio continuando ad alimentare con regolarità e precisione durante la gara, primi minuti di gara in zona 1, 2 e 3 a cercare due tre alborelle per togliere l’incubo della busta bianca … e poi fermi li ad aspettare la mangiata giusta precisi sulla pasturazione. Ami e finali generosi, che precludevano la cattura di piccoli gardon, ma necessari da abbinare a tali grammature pena rotture e slamate derivanti non tanto dalla trazione dei pesci ma dai contraccolpi degli enormi bulk posti a poche decine di centimetri dall’amo.
Pensate che io stesso perdo una grossa breme armeggiando in equilibrio precario per sfilare la punta al 6 pezzo sono stato costretto ad appoggiarla di colpo in acqua, il precipitare del bulk verso il fondo con il pesce aggallato ha portato alla rottura di un finale dello 0,14. Chi ha pensato di salvarsi continuando a spiluccare le poche alborelle a galla è precipitato velocemente nelle basse posizioni di settore con poco tempo per recuperare.
Il fiume alla fine ha mostrato quelle che sono le sue potenzialità, certo non si potrà mai paragonare per ritmo di catture ad un Medelana e i colleghi d’oltremanica ci pescherebbero solo a feeder, ma i pesci ci sono … e che pesci ragazzi … lo scenario è incantevole, le sponde e l’accesso sempre curate dalla FIPSAS di Roma che ne ha fatto da poco un campo di gara permanente. Iniziativa importante, questa, che se coadiuvata dai giusti e severi controlli verso i pescatori abusivi dell’est e non che depredano senza sosta il fiume, a mio avviso, porterà Ponzano Romano in breve tempo a diventare un fiore all’occhiello del Centro Italia come campo di gara come è già successo con Umbertide.
Ora la giusta sosta estiva fino a settembre dove ci attende il week end di Bomba che darà i verdetti finali ad un campionato al momento spaccato in tre tronconi, ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo e il lago Abruzzese saprà regalare ancora forti emozioni.
CLASSIFICA SERIE A 5 DOPO 3 PROVA
Da Roma per M. F. Andrea Romanelli
CARELLATA DI BELLE FOTO