SELETTIVE NORD ITALIANI FEEDER: UN MERAVIGLIOSO WEEK END SUL BRIAN

La terza prova delle selettive per il campionato italiano feeder si è svolta in Brian. All’appuntamento si sono presentati 77 concorrenti arrivati da diverse regioni del nord Italia per aggiudicarsi uno dei 44 posti per il diritto al passaggio alle tre prove del campionato italiano feeder che si svolgerà sul campo gara di Ostellato.

panoramica campo gara Brian
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una bella panoramica del Brian
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Come abbiamo già scritto nella news precedente vince questa fase selettiva Marco Mazzetti con tre penalità con a ruota altri due bravi pescatori come Riccardo Favalini e Mirko Govi che nella passata edizione sono riusciti a salire sul podio finale insieme al campione italiano Gianmario Lombardi.

Come ha pescato Marco Mazzetti siamo tutti curiosi di saperlo e allora ecco un suo commento per match fishing:
“Dalle prove fatte il sabato insieme con i miei compagni di società Vezzalini, Trevisani, e Scarponi avevamo visto che la pesca si poteva effettuare inizialmente su una linea corta da 15 mt fino a 28 mt facendo un fondo iniziale importante con 5-6 scariche di pastura e bigattini incollati pescando con un block end da 20-30 gr riempendo di bigattini incollati con in mezzo del micro pellet da 2 mm al pesce con un terminale lungo 80 cm un amo del 14 serie 1130 e innescando 3 /4 bigattini bianchi.

E pescando una seconda meta’ di gara contro le canne della riva opposta con un cage da 30 gr con una pastura dolce da carpe carassi montando un amo del 12 e terminale dello 14 cercando scardole e carpe.

La gara è stata una copia delle prove, infatti ho pescato a 27 mt con 30 gr per 3 ore e prendendo bene carassi, breme e una carpa di circa 700 gr le ultime 2 ore ho pescato contro le canne sulla riva opposta prendendo delle scardole, una successiva carpetta come la precedente e qualche carassio.

Finisco la gara con poco meno di 9 kg e vincono anche i miei compagni di società che fanno un’altro primo con Alessandro un secondo con il Vez e un 5 di Trevisani; direi che abbiano visto e impostato bene la nostra gara.

Sono soddisfatto delle gare che ho fatto fino ad ora considerando che è il primo anno che partecipo a gare a feeder. Ora ci saranno le finali a Ostellato a settembre e ottobre vedremo come affrontare il campo gara”.

Bene dopo il commento di Marco Mazzetti vorrei ora raccontare la mia pescata grazie alla quale ho potuto realizzare il secondo maggior peso di giornata e staccare il biglietto per le finali di Ostellato.

Devo dire che questi giorni trascorsi in Veneto sul Brian sono stati davvero salutari. Bel clima, bel canale, bella pescata e alla fine cigliegina sulla torta bella vittoria.

Durante le prove noto che sul canale, nel tratto del campo gara, oltre ai pescatori da feeder erano presenti anche tanti “cefalari” e mi sono chiesto perchè si lasciano ancora pescare nel tratto del campo gara con i danni che arrecano alla fauna ittica con il loro metodo di pesca.

Mi sembrava di avere capito che dopo il mondiale doveva essere vietata la loro presenza almeno nel campo gara ma evidentemente non avevo capito bene.

Ho affrontato il Brian facendo tesoro di alcune informazioni raccolte sulla gara della domenica precedente sulla quale mi veniva raccontato che la pesca si era sviluppata su una linea corta con bigatto incollato.

In ogni caso durante le prove il pesce ha mangiato ad ogni distanza e quindi per affrontare la gara occorreva interpretare il picchetto la mattina stessa.

Per la gara il sorteggio mi riserva il picchetto G8 per capirci in prossimità della casa rossa in quarta zona e decido di fare due linee di pesca, la più corta a 27 metri e la seconda sotto le canne dall’altra parte del canale, decido di abbandonare la linea dei 15 metri perchè avevo valutato che il pesce con il rumore delle auto si fosse allontanato verso la metà del canale.

Parto facendo un buon fondo di pastura e bigatti incollati sui 27 metri e poi altre cinque scaricate a due metri di distanza dalle canne sull’argine opposto.

Parto quindi corto e trovo subito delle buone mangiate ma sono pesci piccoli, innesco quattro bigattini bianchi e anch’io ho utilizzato un terminale lungo 80 cm dello 0,148 e un amo del 12.

Ho usato due tipi di pasturatori da 28 grammi, uno per bigattini sfusi e un open end chiuso con il nastro adesivo da una parte per rallentare lo scarico di bigattini incollati.

Prendo bene per due ore e poi nella terza ora mi si spegne la luce sulla linea dei 27 metri e così decido di allungarmi dall’altra parte  con 28 grammi usando un roket (verde) di Tubertini.

Inizio a prendere bene carassi e qualche carpetta e poi arriva il jolly, una bella carpa sui 4 kg. che mi impegna parecchio ma che alla fine finisce nella nassa.

Ne aggancio un’altra dopo mezz’ora ma stavolta non era una carpa ma una locomotiva che mi raddrizza il braccio e mi strappa tutto. Peccato.

Manca mezz’ora alla fine e così decido di montare un terminale dello 0,18 ma le mangiate calano vistosamente e finalmente la gara termina alle 14 in punto dopo cinque ore tirate.

Alla pesa, grazie alla carpa, faccio il miglior risultato con 11250 punti grazie a quella carpa e finisco con il battere Mauro Felicani che avevo a spalla al picchetto G9 il quale non mi soffia la vittoria per un pesce di differenza. Bravo Mauro perchè hai fatto una pescata strepitosa e meritavi tu la vittoria.

Il canale Brian ha fatto vedere di che pasta è fatto, uno dei migliori campi gara d’Italia per la pesca a feeder e non solo, una varietà di pesci incredibile tant’è che al sabato i primi sette pesci sono stati di specie diverse, carassio, breme, cavedano, carpa, scardola, alborella, siluro.

Chiudo questa trasferta in Veneto con una doppia vittoria, la prima a danno di Vezzalini che ha avuto la cattiva idea di sfidarmi in una pool di tre set (2 a 1 per il sottoscritto) e fritto di pesce pagato alla sera e la seconda nella gara ufficiale che è stata determinante per approdare al campionato italiano di feeder.

Per conoscere l’elenco completo dei partecipanti dovremo attendere la terza prova del girone centro sud che si svolgerà domenica prossima sull’Arno aretino di Laterina.

Arrivederci al International feeder di Umbertide ad inizio agosto e anche li ci saremo.

 

GALLERIA FOTOGRAFICA DELLA GARA BRIAN

una super carpa
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Alessandro con due bei pesci

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una bella carpa del Vez
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un Giuseppe Trani pronto per le finali di Ostellato
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Gregorio Monego vince il suo settore anche grazie al buon picchetto

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Michele Capoccia

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Angelo Giuseppe Pizzi il patron di fishingitalia.com è sempre un osso duro da affrontare

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il campione italiano Gianmario Lombardi

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Riccardo Favalini

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Angelo De Pascalis con il pesce da terzo di settore

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Giuseppe Trani

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Mauro Felicani con la sua bella pescata

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finita la gara le barche si rimettono in viaggio

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la carpa della vittoria di Scarponi

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il picchetto di Scarponi

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 LA NAZIONALE SI PREPARA

PER IL MONDIALE IN SUD AFRICA

La nazionale di feeder che disputerà il mondiale in sud africa si è riunita al termine della gara per discurere aspetti organizzativi

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ECCO I PRODOTTI VINCENTI UTILIZZATI DA

ALESSANDRO SCARPONI IN BRIAN

FILO IN BOBINA SPINNER TUBERTINI DEL N° 18

Nylon ottenuto tramite accoppiamento di due monofili di diametro e colore diverso al fine di ottenere un prodotto con rigidità superiore ai nylon singoli ed inferiore agli intrecciati. Il monofilo tradizionale, troppo morbido, ritarda l’avviso dell’abboccata mentre l’intrecciato, troppo rigido l’anticipa troppo ed affonda lentamente. L’accoppiato rappresenta quindi il giusto equilibrio fra rigidità ed affondabilità.Bobina HIGH DIAMETER, il monofilo mantiene inalterate le proprie caratteristiche senza subire danni, dovuti allo schiacciamento, fino agli ultimi giri.

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CANNA DA FEEDER TELICA TUBERTINI

Costruite con un mix di carbonio ad alto modulo ed a modulo intermedio, le Telica Feeder offrono una buona leggerezza ed una riserva di potenza, necessaria durante i combattimenti più impegnativi. La dotazione di tre vette di diversa potenza, rende queste canne adatte alla pesca con monofili medio-sottili in lago e canale.

 

TELICA FEEDER

Colmic King Fluoro Carbon

Con KingColmic rivoluziona il mondo del fluorcarbon, non avete mai provato nulla di simile.Le tre caratteristiche principali del king sono: l’eccezionale tenuta al nodo, l’estrema resistenza all’abrasione e l’invisibilità che solo il fluorcarbon 100% Kureha è in grado di donarci. Il fluorcarbonking è la dimostrazione che i diametri sottili possono permettere prestazioni prima inimmaginabili. questo fluorcarbon merita ampiamente il nome di King; poichè è il frutto della collaborazione tra Colmic, marchio campione del mondo di Matchfishing 2012 e Kureha, azienda leader nella realizzazione di fluorcarbon

 

FILO COLMIC KING

I M 70

 

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Pastura SONUBAITS TIGER FISH (2KG)
Pastura a base di farina di pesce con l’aggiunta di tiger nuts, pellets e farine a miscela dolce ricche di zuccheri naturali. Pur essendo a grana fine si lega bene ma si sfalda velocemente. Utilizzata per la catture di carpe e carassi in luoghi soggetti a forte pressioni di pesca, in alcuni casi si dimostra devastante progettata da Des Shipp e Tommy Pickering.

Indicata per la pesca delle carpe, dei carassi, e delle breme . Consigliata dai campioni inglesi quali Des Shipp (componente nazionale inglese) Tom Pickering (campione del mondo) Lee Kerry, Lee Edwards, Andy Findlay.

 

TIGER FISH

 

Pastura SONUBAITS F1 (2KG)

Pastura a base di farina di pesce con l’aggiunta di pellets e farine a miscela dolce. Di colore BROWN. Pur essendo a grana fine si lega bene ma si sfalda velocemente. Utilizzata per la catture di carpe e carassi in luoghi soggetti a forte pressioni di pesca, in alcuni casi si dimostra devastante progettata da Des Shipp e Tommy Pickering.

Indicata per la pesca delle breme, delle carpe e dei carassi. Consigliata dai campioni inglesi quali Des Shipp (componente nazionale inglese) Tom Pickering (campione del mondo) Lee Kerry, Lee Edwards, Andy Findlay.

 

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IL PELLET DELLA BAIT TECK CHE HA FAVORITO UN BUON RENDIMENTO DI CATTURE

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LA SIDA SCARPONI – VEZZALINI E’ TERMINATA 2 – 1

una bella pescata di Alessandro che non molla mai
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Massimo Vezzalini prova a scherzare nel recupero del pesce convinto di avere stracciato Scarponi ma…..
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Scarponi e Vezzalini. Ecco il cavedano finale che sancisce la vittoria di Scarponi
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MAZZETTI NELL’AUTO DI VEZZALINI CON UN SEDILE VOLANTE

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Il Vez soccombe e paga

vez paga fritto a scarpa

E DOPO CENA UNA BELLA PESCATA

DAL BALCONE DI CASA

Per questa trasferta in Brian siamo stati ospiti in una villa sul mare con tanto di barca parcheggiata fuori casa. Un ambiente surreale, un borgo di Caorle meraviglioso con le case confinanti con un mare pieno di pesci.

Probabilmente l’acqua non è del tutto salata visto che si sono catturati cefali e cavedani.

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RELAX

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