C’ERA UNA VOLTA LA SIEVE
Chi ama la pesca alla passata non può fare a meno di ricordare il bellissimo fiume toscano. Nella Sieve tutti gli anni si svolge una gara prestigiosa denominata Bacco d’Argento, arrivata quest’anno alla 54ª edizione. Purtroppo non è più la Sieve del passato, dove a far da padroni erano cavedani, barbi, lasche e triotti, oggi grazie allo stravolgimento termico causato dalla diga del Bilancino che di fatto annulla la possibilità ai pesci di effettuare la frega la pesca è radicalmente cambiata.
Come dimostrano gli amici Roberto Righini ( campione Italiano in carica di pesca in fiume) e il forte agonista e amico Scarpa Mirko.
I due pescatori Romagnoli, in prova, nel giorno antecedente alla gara realizzano oltre 40 kg di pesci da “passata” cove vedete dalle foto, purtroppo poi in gara realizzano solo 700 gr.
VISUALIZZA CLASSIFICA: classifica_del_54_bacco
Righini Roberto con un esemplare da “passata”
E concedetemi il gioco di parole “Scarpa con la carpa” 🙂
La Sieve nasce dal Monte Cuccoli (quota 770 m s.l.m.), rilievo posto lungo la catena della Calvana nel comune di Barberino di Mugello. La lunghezza totale dell’asta fluviale è di circa 58 Km, dei quali 31 rientranti nel Mugello fino al paese di Vicchio, ed i restanti 27 nella Val di Sieve.
Lo stravolgimento del regime idrico del fiume prodotto dalla presenza della diga di Bilancino, che con la sua funzione prioritaria di moderatore delle portate dell’Arno garantisce nel Sieve una portata d’acqua pressoché costante e con qualità e caratteristiche direttamente connesse a quella delle acque di profondità del lago (ipolimnio), sta comportando radicali trasformazioni nell’ecosistema fluviale a livello di componenti abiotiche (temperatura, trasporto solido, percorribilità) e biotiche (flora ripariale e acquatica, fauna ittica e microfauna bentonica.Il forte e costante raffreddamento dell’acqua (4-6°C in uscita dallo scarico, caratteristica dovuta alla stratificazione termica delle acque che si produce nell’invaso di Bilancino) nel tratto immediatamente a valle della diga ha provocato la migrazione verso valle delle specie ittiche tipiche del tratto (ciprinidi reofili) nonché l’avvio di processi di “colonizzazione selettiva” delle tipologie vegetazionali e della microfauna bentonica caratteristica di ambienti di acqua fredda.
galeotti.d@matchfishing.it
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