MONDIALE DISABILI: E’ ANCORA BRONZO PER LA SQUADRA DI NERI

15° Campionato del Mondo Diversamente Abili 2013

Capljina – Bosnia Herzegovina

Un Mondiale veramente impegnativo quello affrontato quest’anno in Bosnia per la nazionale degli atleti pescatori della categoria Diversamente Abili.

Le informazioni acquisite sul campo gara del mondiale (fiume Krupa) risalivano a parecchi anni fa, quando la Ravanelli vi effettuò il mondiale per club, quindi come si dice, di acqua sotto il ponte di barche che portava al campo di gara ne era passata.

Il Krupa è un fiume poco più largo di una ventina di metri con una profondità media sui 4 metri e con acqua cristallina.

Il suo corso corre all’interno di una vallata formando una riserva naturale per migliaia di uccelli e animali grandi alberi crescono sulle sponde, alberi che hanno creato non pochi problemi ai concorrenti ma che comunque sono serviti per riparare dal sole i pescatori.

Nel sottoriva delle due sponde erano presenti grandi banchi di ninfee che rendevano la pesca sulla sponda opposta un vero problema per chi vi decideva di pescare a bolognese.

Questi banchi di ninfee crescevano dove l’acqua era poco profonda sino ad arrivare al limite dello scalino, quindi negli spazi vuoti potevi avere un paio di metri di profondità, e qui di pesci ce n’erano veramente pochi e quelli che potevi allamare erano anche piccoli, dal momento che cercavi di staccarti e venirne al limite ti trovavi un muro a picco che scendeva ai 4 metri quindi difficile scegliere la profondità di pesca.

Per dare un’idea migliore di come fosse l’alveo del fiume, sulla sponda di fronte, potremmo dire che per certi tratti Umbertide e per altri il Lemene.

I giorni della settimana sono sempre stati contraddistinti da giornate di grande caldo, si è arrivato a toccare i 43 gradi con tantissima umidità che ha messo a dura prova i concorrenti.

Le prove mostravano due facce del campo gara: quello a valle verso il ponte dove erano posizionati i box 1-2-3 davano un buon numero di catture di scardole, triotti, qualche cefalo e carassi.

Risalendo verso monte la pescata risultava sempre più scarsa tranne gli ultimi tre picchetti del campo gara dove la conformazione della sponda opposta garantiva un buon numero di catture di pesci di taglia soprattutto scardole dai 15 ai 400gr.

Quindi, qui il sorteggio del picchetto sarebbe stato importantissimo forse ancora di più di altri campi gara che abbiamo gareggiato.

Il box di prova assegnati per sorteggio ci vedono: al 6, al 2, al 9 ed infine al 4.

Dopo due giorni di prove sempre più quella che noi definiamo “peschetta” avrebbe potuto dare quella regolarità che per noi sarebbe stata determinante nel cercare di arrivare ad un buon risultato, quindi tutti concentrati nel mettere a punto la linea di pesca dai 5 agli 8 metri con canne fisse montate con lenze da 2 a 4 gr (alborella Mincio) a sfiorare il fondo nella prima ora nella cattura di triotti e via via staccandosi dal fondo anche di 40 cm per raccogliere le alborelle (2/5gr) che vi stazionavano sopra.

La pesca con la bolognese ci sarebbe servita l’ultima ora nel caso che non avesse retto l’impostazione iniziale.

Sabato 10 agosto: La griglia sorteggiata ci vede con: Coscia A2, Ferrari B4, Bottazzi C8, Manzardo D6.

Alle 9,50 pasturazione pesante, 10 inizio gara.

Nel settore “A” Coscia stenta la prima mezz’ora, ma poi a mano a mano che i minuti passano i pesci cominciano ad entrare e a rendere la pescata regolare e a risalire la china.

Settore “B” Ferrari con la fissa da 8 metri macina pescetti a ritmo.

Settore “C” Bottazzi potendo usufruire di un’ampia apertura delle ninfee riesce a macinare Alborelle e scardoline con la 6 metri.

Settore “D” anche lui come Bottazzi avendo pulito davanti può impostare la pescata corta sulla 5/6 metri e anche lui fare ritmo con i pescetti.

La seconda ora di gara le posizioni si cominciano a delineare, stiamo lottando nei primi tre settori tra la 2/3 piazza solamente in quello che avevamo visto come il settore (D) dove i pesci grossi avrebbero forse fatto la differenza siamo in difficoltà.

Il numero di pesci presi nella prima ora ci da primi (85) ma purtroppo escono in molti picchetti parecchi pesci di taglia.

Purtroppo il nostro non ci permetteva di poter avere alternative diverse che potessero fare pensare di effettuare qualche cattura o con la Bolognese o la canna ad innesti.

Sulla roubaisienne, non avevamo trovato un passaggio per poterci permettere una pescata alternativa.

Stessa cosa con la Bolo sulla sponda opposta in quanto, la mancanza di vegetazione non dava pesci di taglia ma solo pescetti.

Alle 13 sirena di fine gara.
Settore A Coscia si piazza al 2° posto dietro al Croato.
Settore B Ferrari fa un ottimo 3°
Settore C Bottazzi anche lui un ottimo 3°
Settore D Manzardo 8°

Totale 16 punti che portano al terzo posto nella classifica di giornata dietro a Rep Ceca e Slovenia e con la Francia dietro ad un solo punto e Croazia a quattro. Una bella lotta a cinque.

Domenica 11 agosto: Il sorteggio ci posiziona: Speroni A3, Bottazzi B8, Coscia C9, Ferrari D3.

Un sorteggio con poca fortuna, tolto il picchetto 3 del primo settore, gli altri numeri erano veramente “cattivi” ma come si dice la speranza e sempre l’ultima a morire.

Medesima l’impostazione di gara del giorno precedente; tutti a testa bassa sui pescetti.

Ma come si dice: tutti i mali non vengono per nuocere, nel settore D (terminale) quello dove il giorno precedente erano venuti fuori tanti pesci di taglia, stranamente o per fortuna, si dimostra avaro di pesce e questo fa si che Ferrari con la sua regolarità di catture comincia a mettere in crisi gli avversari portandoli a cercare di imitarlo nella pesca, questo se avrebbero voluto avere qualche pesce nella nassa, quindi a rincorrere e questo ci fa gioco.

Fabio Coscia con la 7 metri va di regolarità con le sue alborelline verso i primi posti del settore.

Bellissimo il testa a testa di Bottazzi con il Ceko e il Croato, finirà al terzo posto ma con la consapevolezza di aver fatto una splendida gara.

Speroni pur soffrendo la seconda ora, dove, a causa di un grosso predatore che stazionandogli davanti gli fa sparire i pesci, ma che una volta andatosene riesce comunque a prendere quei pochi pesci impauriti rimasti permettendogli di raggiungere quel 6° posto che alla fine risulterà determinante per la medaglia di Bronzo.

Sirena di fine gara, oramai la vittoria dei Ceki era chiara.

La Slovenia seconda al sabato riesce a mantenere il secondo posto.

La Francia invece crolla, ma quello che ci spaventa era la rimonta dei Croati.

Landonio e Bisi dopo la spunta velocissima dei piazzamenti confermano il nostro terzo posto finale e la Medaglia di Bronzo.

Grandissima la gioia, tutti hanno saputo dare il massimo da chi ha gareggiato a chi li ha saputi accompagnare nelle tre ore di gara quindi: Tesconi, Mazzetti, Traina e Bianchi.

Quattro fantastici “Moschettieri” che hanno saputo far mantenere concentrati chi aveva la canna in mano per tutte le tre ore di gara.

Anche se potrebbe risultare una frase di circostanza, Grandissimo è stato il lavoro fatto da Fernando Landonio, delegato FIPSAS per la Squadra Nazionale Disabili.

Un Grande !!!!!!!!!!! a tutti:

Fernando Landonio
Alberto Neri
Franco Bisi
Fabio Coscia
Giovanni Bottazzi
Speroni Damiano
Ferrari Oscar
Manzardo Osvaldo
Alessandro Bianchi
Marco Mazzetti
Fabio Tesconi
Fiorenzo Traina “Fiore” per gli amici

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foto campo gara

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foto 8 Bisi e Ferrari

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foto 9 concorrente Bosniaco

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foto 13 finalmente +¿ finita

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MAZZETTI BAGNO
foto 14 MÔǪ. che Fredda +¿ st'acqua

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foto 15 finalmente si mangia

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foto 16 che sapore ha ora! questo panino

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foto 20 il quartetto cetra

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i miei gioielli
foto 22 i miei gioielli

non trovo le corde, ma suona
foto 23 non trovo le corde, ma suona

eccoti servito. che ganzo!
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che cuscino!
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non dormo, Medito!
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Arrivederci al prossimo anno e viva l’ITALIA
foto 28 Arrivederci al prossimo anno e viva l'ITALIA

15 EDIZIONE
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