REGIONALE EST EMILIA ROMAGNA: ANITA CHIUDE LA STAGIONE TRA POCHI SORRISI E MOLTI MAL DI PANCIA

Anita ha chiuso il trofeo di serie B 2013 Emilia Romagna girone C tra molti mal di pancia e pochi sorrisi.

Il canale, osservato speciale nelle ultime settimane, ha confermato il suo scarso stato di grazia con una pescosità poco omogenea e una strategia di pesca difficile da decifrare.

Come ho avuto modo di dire in altri articoli, ad Anita il pesce c’è ma non mangia, e sono pochi quelli che ci hanno capito qualcosa.

Nelle prove qualche pesce si è pure preso, non tanto, ma si sa le prove non fanno testo tant’è che le stesse cose applicate in gara non hanno dato nessun risultato.

Forse la pressione di 200 concorrenti ha aggravato i problemi ed il pesce non abituato a tanta gente chiassosa sull’argine si è messo in guardia rifiutando l’esca in lenza.

La tecnica in questa prova era libera per cui ognuno poteva affrontare il canale come meglio voleva, e infatti quasi tutti hanno preparato sia le canne inglesi, sia la roubaisienne.

Al pronti via c’è chi ha provato subito a pescare a 13 metri ma ben presto, non vedendo alcun segnale, si è passati alla canna inglese per cercare fortuna nel fondone a metà canale.

Se la mangiata non si vedeva nemmeno al centro del canale non rimaneva altro che andare dall’altra parte a cercare qualche pesce a tre metri dalle canne.

Due pasturazioni differenti, valide almeno durante le prove, con pastura morbida a spaccare a metà canale e solo bigatto in colla dall’altra parte.

L’unica differenza è stata la lenza che con un pesce così difficile e sospettoso voleva essere fine e leggera.

In bobina filo del 14, terminale dello 0,11, amo del n° 20, galleggiante da 10 e 12 grammi sensibile.

Questa sembrava essere la ricetta per fregare qualche pesce e invece c’è stato chi al pronti via ha preso un pesce a roubaisienne e poi il nulla, c’è chi ha pescato sulla tre quarti di canale con waggler da 22 o 25 grammi e terminale del 16 amo del 12 e ha preso qualche breme e carassi, e c’è ancora chi, a quest’ora, è ancora sul canale in attesa della mangiata.

Anita gioie e dolori per tutti i pescatori, ma però sono convinto che una soluzione per prendere qualche pesce c’è.

Sono tentato di chiamare qualcuno della nazionale inglese per vedere se riescono a trovarci il verso e sono certo che quei mostri sacri, visto quello che hanno fatto nel mondiale in Polonia, di sicuro lo trovano.

Chi ha marciato con regolarità per tutto il campionato con ottimi risultati oggi ha dovuto fare i conti con la dura legge del cappotto.

Per carità c’è anche chi ha fatto mezzo cappotto, come il sottoscritto che per bollare ha inventato un lucioperca da 10 grammi ma c’è stato anche chi, sapendo come pescare i cefalotti, ha portato alla pesa qualche pesciotto che gli hanno garantito un posto di rilievo in classifica.

In molti casi è bastato un pesce per vincere ma nulla si poteva contro i primi di gara che hanno fatto gara a se come nel caso di Massimo Bonetti che realizza l’assoluto individuale al picchetto 10 dell’ultimo settore della quarta zona con oltre 7000 punti.

Alle premiazioni finali, ha presenziato il Presidente Fipsas regionale Massimo Rossi il quale è intervenuto per chiarire perché il Comitato regionale non ha cambiato il campo gara come richiesto da molti.

Rossi ha virtualmente tirato le orecchie ai concorrenti presenti invitandoli ad eleggere nella commissione regionale personaggi rappresentativi che portino avanti le istanze dei pescatori in merito alla scelta dei campi gara perché, ha sottolineato Rossi, una volta deciso il calendario è difficile modificarlo salvo ragioni di pericolosità pubblica o come nel caso della lama svuotato per ragioni di sicurezza.

Un commento di un pescatore dopo avere ascoltato il Presidente Rossi ha sottolineato come il ragionamento sul piano del principio non fa una piega ma viste le condizioni del canale, con l’ultima prova che decretava promozioni e retrocessioni, una deroga come hanno chiesto insistentemente tutte le squadre si poteva anche valutare.

Un altro concorrente ha dichiarato dopo questa gara di avere perso gli stimoli e di non ripresentarsi ai nastri di partenza il prossimo anno.

Un altro ancora ha detto di essere stanco di girare , di spendere soldi per non prendere pesci e tutti i sacrifici resi vani da un pesce che non arriva e se arriva per sola mera fortuna.

Ne sa qualcosa la squadra C degli Amici per la pesca 2011 di Salvatore Ferrigno che ha dovuto registrare due brutti piazzamenti (cappotto di Ferrigno e 7 penalità De Maria) chiudendo in seconda posizione della classifica finale e addio qualificazione alla Coppa Italia del 2014.

Detto questo, la gara di oggi viene vinta con 9 penalità dalla squadra A delle Canne Estensi Milo con uno scatenato Claudio Crovetti bravo a leggere il suo picchetto riuscendo a prendere una cinquina di pesci con la tecnica dell’inglese.

Invece al fotofinish vince il trofeo di serie B girone C la squadra A de La Fenice Amo D’oro Perla Verde secondi come detto la squadra C degli Amici per la Pesca e terzi i Garisti Dario Tubertini Albieri squadra A.

LA FENICE COLMIC

A tutti un arrivederci al prossimo anno sperando in una scelta migliore dei campi gara.

 

  Trofeo di Serie B Girone C

 

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Alessandro Ferri con una bella anguilla presa in gara ad Anita

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Claudio Crovetti la spunta nel suo settore con una bella pescata

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questo per molti è stato l’unico pesce catturato in tre ore….davvero poco

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Massimo Rossi parla ai pescatori

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classifiche

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Canne Estensi Milo

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Garisti Dario Albieri Tubertini

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Massimo Bonetti oggi primo assoluto con quasi 7 chili di pescato

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Amici per la Pesca 2° assoluti nella class. finale

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