60° MONDIALE PER NAZIONI: IMPRESSIONI DI CASLINI E FOCUS DI SCARPONI

A qualche giorno di distanza dalla conclusione di questi campionati del mondo impressioni e riflessioni su quanto accaduto da parte di Luca Caslini  e focus sulla nazionale inglese da parte di Alessandro Scarponi. Dettagli, teorie, impressioni e liberi pensieri, tutti da leggere e commentare…

LE IMPRESSIONI SUL MONDIALE

DI LUCA CASLINI
CASLINI 1

Sono passati ormai alcuni giorni dal mio ritorno dalla terra polacca e se devo essere sincero ancora non mi sono ripreso in pieno.

Il viaggio di ritorno fino a casa, 24 ore di macchina in una tirata unica, ha lasciato il segno e non so se sia l’età o il fatto che faccio parte della generazione cresciuta “a mangime”, fatto sta che non sono più così convinto di avere il “fisique du role”.

Di questo incredibile viaggio conservo comunque molti bei ricordi e da quello che ho potuto “toccare con mano” ho tratto alcune conclusioni e credo sia bello condividerle con i lettori di Match Fishing.

Da dove comincio? Di solito si finisce con i ringraziamenti, io invece voglio cominciare proprio da quelli ringraziando Milo per la disponibilità a darmi uno “strappo” e per avermi sopportato durante tutto il viaggio. Ringrazio anche Pesca In che mi ha sostenuto nelle spese e mi ha permesso di darvi puntuali reportage (quindi mi raccomando, tutti in edicola a comprare l’ultimo numero!). Ringrazio inoltre tutti i ragazzi del team azzurro che sono stati sempre gentili e disponibili e ringrazio tutti voi che mi avete letto condividendo con me questa esperienza.

Partiamo ora con i pensieri a ruota libera provando a lasciare spunti per riflessioni da fare con voi.

Il primo riguarda la nazionale inglese, ai miei occhi apparsa davvero nettamente superiore a tutte le altre. La pesca che hanno fatto pasturando su diverse linee di pesca ora diciamo che è stata geniale, per la nostra mentalità prima di questa gara l’avremmo definita un pasticcio. Fatto sta che gli inglesi hanno condotto una gara con il paraocchi e fortunatamente per loro la tattica scelta era perfetta. L’avessero sbagliata probabilmente sarebbero finiti molto lunghi.

Ma poi lunghi fino a che punto? Le nazionali in campo erano 36. Le nazionali che potevano ambire alle prime posizioni decisamente meno. Ci sono nazionali che partecipano ma la mia impressione è che non abbiano nessuna chance di arrivare là davanti. Per me le nazionali più forti anche sbagliando tutto rischiano di restare nelle prime 10.

Allora ho deciso di cavalcare una mia teoria che aumenterebbe notevolmente la spettacolarità della manifestazione, probabilmente a discapito della sua regolarità.

Perchè non fare un settore unico da 36?

In questo campionato non avrebbe fatto alcuna differenza poichè il canale Zeranski si è dimostrato molto regolare, sicuramente in un fiume lascerebbe molto più spazio al fattore C regalando però più suspance alla manifestazione. Inoltre dopo una prova come quella di sabato si sapeva già perfettamente chi avrebbe vinto il campionato, con un settore lunghissimo il risultato sarebbe stato in bilico fino alla fine (anche se a conti fatti con un settore unico avrebbe comunque vinto l’Inghilterra davanti alla Francia, uniche variazioni sarebbero state la Rep Ceca terza e nell’individuale Hemingray, Scotthorne e Delannoy relegato al terzo posto). Però il timore di fare un buco da 36 penalità avrebbe mantenuto più viva l’attenzione.

La Francia mi è apparsa in pesca, ma sinceramente non mi ha impressionato come l’Inghilterra, vero rullo compressore.

E i nostri?

L’Italia mi è sembrata tecnicamente fortissima ma impreparata a questo tipo di pesca. Sentivo le comunicazioni via radio e tutto si è svolto con una organizzazione da fare invidia alla Merkel, alla faccia di chi dice che noi italiani siamo caotici, disorganizzati e scomposti. Mi ha impressionato molto Carraro che con una spalla fuori posto a fare l’alborella a roubasienne è stato davvero una macchina, mi ha impressionato Gabba che in ogni gesto lasciava trasparire una sicurezza disarmante, mi ha impressionato Sorti, capace di vincere un settore difficilissimo. Ma nonostante questi tre podi siamo arrivati lunghi, molto lunghi rispetto alle aspettative ed alle speranze di tutti noi.

Peccato, sarà per la prossima volta, però cerchiamo di non abituarci troppo alle sconfitte. E’ vero che all’europeo (che poi è un mondiale travestito visto che le nazionale fuori continente fanno parte di quelle che “non arriveranno mai”) andiamo molto bene da due anni, ma il mondiale ha un fascino tutto suo, non vogliamo dimenticare quanto sia bello vincerlo.

Ora la parola ai lettori, mi piacerebbe sentire la vostra opinione, soprattutto sul discorso del settore unico… e chissà che qualcuno non ci legga e magari ci faccia un pensierino…

FOCUS SULLA NAZIONALE INGLESE

DI ALESSANDRO SCARPONI SCARPONI

Il fine settimana scorsa in Polonia si è svolto il 60° Campionato del Mondo di Pesca al colpo, e questa volta per matchfishing era presente Luca Caslini al suo primo mondiale in trasferta.

L’Inghilterra è stata la squadra migliore ad interpretare la pesca in ragione del tipo di canale e dei pesci che si sono trovati ad affrontare e da grandi campioni, quali sono, hanno dato spettacolo stravincendo e arricchendo il loro già importante medagliere.

E’ evidente che tutte le altre squadre, che non sono riuscite a salire sul podio, hanno attuato una strategia di gara non adeguata e quindi non vincente.

E’ vero che in queste condizioni e su questi gardon, ne ha beneficiato in primis la squadra inglese perché in Polonia ha trovato le stesse condizioni di pesca presenti in un canale di casa molto frequentato similare a quello; la Francia perché i gardon e i pesci piccoli li sa pescare da sempre e non a caso sono in testa nella classifica del medagliere delle medaglie d’oro (vedi a fondo pagina); e i padroni di casa che meglio di altri hanno potuto sfruttare la perfetta conoscenza del campo gara.

E le altre squadre? rimandate al prossimo mondiale che si preannuncia spettacolare perché pare che i pesci presenti sono cavedani, carassi (vedi mondiale 2013 delle donne) pesci che soprattutto noi italiani sappiamo pescare.

Il mondiale 2014 sarà un vero banco di prova per riscattare il mancato podio del 2012 e del 2013 e non ci potranno più essere scuse in caso di ulteriore mancato podio, perché in tal caso si dovranno veramente allargare le riflessioni anche sull’aspetto gestionale e tecnico.

Alessandro Scarponi

 

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Come detto il mondiale 2013 si è svolto sul Canale Zeranski, nei pressi di Varsavia. La squadra inglese è arrivata due settimane prima dell’evento, come sempre del resto, e ha così avuto modo di visionare il campo gara per tutta la sua lunghezza dove si sarebbe svolto il mondiale.

Solo nell’ultima settimana però, quella delle prove ufficiali, la squadra inglese ha perfezionato la pratica di pesca che avrebbe poi adottato nelle due manche del mondiale.

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Il Canale Zeranski è lungo circa 18 km e largo circa 30-40m. È alimentato da un grande lago a un’estremità e corre in un grande fiume nel centro di Varsavia.

Il canale contiene una grande varietà di specie, con gardon, skimmer, ibridi, alborelle e persici le principali specie.

In una zona si sono visti più skimmers rispetto alle altre 4 sezioni dove si sono fatti pesi fino a 9 kg, mentre nelle altre si sono fatti pesi sui 5-6 kgs comunque molto buoni.

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Il tempo è stato quello tipico del Nord Europa per questo periodo dell’anno, pioggia, cielo coperto, ma ancora mite, e fintanto che non è uscito il sole si è potuto pescare nello scuro dell’acqua .

Le sezioni da B – C – D – E sono state quelle dove si è deciso il risultato della squadra inglese, mentre la sezione A è stata la più difficile perché sono mancati gli skimmer per vincerla, ma d’altra parte non erano presenti in ogni picchetto. Così tutta l’attenzione si è concentrata nelle sezioni da B a E.

Gli inglesi hanno capito subito, durante la pesca, che il canale stava rispondendo come un piccolo canale di casa loro, con piccoli gardon come principale bersaglio.

Raison e soci sapevano come comportarsi fin dalle prime battute della prima manche, cosa che nessun’altra squadra poteva fare, alimentando un certo numero di linee di pesca con poco fouille e durante la gara hanno ruotato tutte le linee pescandoci un po’ e poi lasciando riposare e così facendo sono stati in grado di mantenere le abboccate per tutta la durata della gara.

Invece le altre squadre hanno insistito maggiormente sulla linea di 13m, e questa è diventata una pratica standard ma non adeguata.

Gli inglesi hanno pasturato a coppa su 4 linee diverse; una prima linea tipica sui 4 m per il pesce persico e i gardon ma la maggioranza della loro pescata è stata sviluppata su 6 m, 11 m e 13 m.

Scambiando la pesca tra queste linee e alimentando e facendo riposare una linea per poi continuare su un’altra e questa strategia ha permesso di mettere pesce nella rete per tutto il giorno.

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Il canale ha richiesto lenze con galleggianti leggeri da 0,5 g ma la soluzione fondamentale che hanno scoperto per avere continuità di mangiate, in pratica, è stata l’innesco rappresentata da 2 fili di fouille sull’amo (di gran lunga la migliore esca), molto meglio dei fili di ver de vase che venivano rifiutati dai piccoli gardon.

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Si può dire che l’Inghilterra ha vinto anche con un pizzico di fortuna perché il canale ha risposto come un canale inglese, e anche loro lo hanno affermato in numerose interviste e l’approccio di pesca era così bello che non gli sembrava vero.

Il giorno della prima manche il risultato ottenuto è stato devastante e probabilmente il migliore che la squadra inglese abbia mai avuto nella storia dei loro mondiali, 4 vittorie di settore e un terzo, davano 7 punti di penalizzazione che consentivano di affrontare il giorno 2 con molta fiducia.

Hanno anche sperato che il tempo non cambiasse perché nel corso degli anni hanno avuto ancora giornate di pesca stravolte e rovinate dai cambiamenti di clima.

Fortunatamente per gli inglesi il clima e quindi il canale è rimasto lo stesso anche per tutta la domenica e così hanno goduto di 2 vittorie, 2 secondi e un nove punti ottenuti nel malfamato settore A.

Questa prestazione degli inglesi è stata una grande lezione per tutti tant’è che molte squadre da ora in poi cercheranno di sperimentare questo stile di alimentazione su più linee ovunque vadano.

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Complimenti a questi grandi campioni della pesca al colpo ed in particolare a Steve Hemingray e Alan Scothorne per la loro vittoria di settore in entrambi i giorni e le loro medaglie individuali.

Ma tanti complimenti anche a Didier Delannoy per avere vinto l’oro individuale rendendo così meno eclatante la vittoria degli inglesi.

 

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LA STORIA DELLE MEDAGLIE D’ORO DEI MONDIALI

 

MEDAGLIE D’ORO SQUADRE

FRANCIA 16
1956 – 1959 – 1963 – 1964 – 1966 – 1967 – 1968 – 1972 – 1974 – 1975 – 1978 – 1979 – 1981 – 1990 – 1995 – 2004

INGHILTERRA 13
1954 – 1985 – 1987 – 1988 – 1991 – 1994 – 1998 – 2001 – 2005 – 2006 – 2008 – 2010 – 2013

ITALIA 12
1957 – 1962 – 1971 – 1976 – 1986 – 1992 – 1993 – 1996 – 1997 – 2000 – 2007 – 2011

LUSSEMBURGO 3
1955 – 1977 – 1984

BELGIO 3
1958 – 1960 – 1970

GERMANIA 2
1961 – 1980

OLANDA 2
1969 – 1982

SPAGNA 2
1999 – 2002

UNGHERIA 1
2003

ROMANIA 1
1965

GALLES 1
1989

SLOVACCHIA 1
2009

POLONIA 1
2012

MEDAGLIE D’ORO INDIVIDUALI

INGHILTERRA 18
LANE (1963) HARRIS (1969) HEAPS (1975) THOMAS (1981) ASHURST (1982) ROPER (1985) PIKERING (1989) NUDD (1990) NUDD (1991) NUDD (1994) SCOTTHORNE (1996) SCOTTHORNE (1997) SCOTTHORNE (1998) NUDD (1999) SCOTTHORNE (2003) SCOTTHORNE (2007) RAISON (2008) ASHBY Sean (2012)

FRANCIA 12
MALLY (1955) TESSE (1959) TESSE (1960) LEGOUGEY (1961) FONTANET (1964) TESSE (1965) TESSE (1966) FOUGEAT (1978) HEULARD (1979) FOUGEAT (1988) JEAN (1995) DELANNOY (2013)

ITALIA 8
VIGARANI (1954) MANDELLI (1957) TEDESCO (1962) BASSI (1971) BASSI (1976) FALSINI (2000) BALLABENI (2001) FINI (2011)

BELGIO 7
CERFONTAINE (1956) GARROIT (1958) ISENBAERT (1967) VAN DEN EYNDE (1970) MICHELIS (1973) MAINIL (1977) NULLENS (2005)

GERMANIA 4
GEBENSTEIN (1968) RICHTER (1974) KREMKUS (1980) KREMKUS (1983)

UNGHERIA 2
TAMAS (2004) TAMAS (2006)

OLANDA 1
LEVEIS (1972) WEVER (1986)

IRLANDA 1
SMITHERS (1984)

GALLES 1
BRANSON (1987)

AUSTRALIA 1
WESSON (1992)

PORTOGALLO 1
BARROS (1993)

SPAGNA 1
BLASCO (2002)

RUSSIA 1
POTAPOV (2009)

LUSSEMBURGO 1
MEIS (2010)

 

 

 

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