FEEDER: UNA PESCATA A SILURFEEDER AD OSTELLATO
Alla vigilia del campionato italiano a coppie feeder, che si svolgerà ad Ostellato nel primo fine settimana di ottobre, ci siamo recati sul Circondariale in compagnia di Massimiliano Vagni del Fisher Team Macerata C.tte Verdini Colmic e la collaboratrice di match fishing Natascia Baroni per una pescata di fine estate con la tecnica del silurfeeder fishing.
Massimiliano voleva incontrare le famose bremone di Ostellato insidiate con la tecnica del feeder e la cattura di un grosso siluro visto che il Circondariale ne coniene una quantità industriale.
Massimiliano e Natascia, sfruttando le ferie e una bella giornata di sole che ha reso particolarmente piacevole le ore trascorse sul canale, si sono fatti quasi 200 km per questa pescata.
Ci diamo appuntamento all’alba sull’E55 nei pressi di Ravenna e ad Anita si scorge il sole che sale rosso infuocato all’orizzonte proprio mentre passiamo lungo l’argine Agosta.
l’alba vista da Anita
il sole sta per uscire anche dalle nuvole
tra Anita e Ostellato si incontra il collettore fosse, un canale lungo 10 km e pieno di pesce
La voglia di lanciare il feeder carico di pastura e vedere il cimino vibrare sensibile alle abboccate dei pesci è davvero incontenibile e di buon mattino inizia la pescata ma solo dopo avere preparato pastura e canne.
si prepara la pastura con la bagnatura che assume una grande importanza
si inizia con la parte teorica
ed ora si costruisce la lenza da feeder “ostellatense”
Mi permetto di dare alcuni consigli a Massimiliano per agevolare la sua pescata e ben presto, dopo avere fatto un fondo iniziale adeguato, iniziano le prime catture.
Alessandro dispensa di consigli Massimiliano
inizia la pasturazione
Le breme le peschiamo ad una distanza abbastanza lunga, tra i 50 e i 55 metri, convinto di trovare una mangianza mista tra pesci di media taglia e le bremone superiori al chilo.
Passa il tempo e il vettino da 0,75 di oncia stranamente si muove di rado, le breme ancora non sono entrate.
la canna è pronta , la corrente è sostenuta tanto da farci rimanere la canna sempre in tensione
Innescando i grossi vermi veronesi proviamo ad insidiare anche un qualche siluro affamato ma anche questo tentativo si rivelerà infruttuoso.
Le grosse boe galleggianti da 500 grammi e da 80 grammi non partono mai e si muovono spinte dal vento e dalla corrente del canale che aumenta con il passare del tempo.
la boa da 500 grammi è pronta a partire ma manca il cavallo sott’acqua a trainarla
particolari dell’artiglieria pesante
la boa da ricerca , 80 grammi di boa, come dire un 4×14 per un carassio
un amo di grosso calibro simile al logo di matchfishing
Oggi la giornata è bella, fresca, l’aria frizzante, ma il pesce latita.
Insistiamo, d’altra parte non abbiamo fatto qualche centinaio di chilometri per far prendere aria alle canne, e così si gira l’alimentazione passando dalla pastura ai bigattini incollati prima e poi con quelli sfusi usando un feeder bomb.
Alessandro carica la canna per un lancio long distance
Le cose iniziano a migliorare, qualche mangiata in più si vede e anche Massimiliano prende con più regolarità.
Le breme escono più belle e con qualcuna è necessario anche l’uso del guadino.
Provo a lanciare una sfida a Massimiliano, una pulettina tra amici non guasta mai.
Non l’avessi mai detto…. Massimiliano inizia a prendere pesce e per un momento ho avuto paura di fare la figura del Sassuolo contro l’Inter in una delle ultime partite, ma inizio a recuperare.
Voglio giocare il jolly, come si usava fare in una vecchia trasmissione eurotelevisiva estiva che si chiamava “giochi senza frontiere” e prendo la long distance e inizio a mettere il pasturatore ad un metro dalle canne dall’altra parte.
L’ultima volta in gara quella scelta mi premiò e così ci provo ancora, ma nella pesca quello che vale oggi non vale più domani e così il vettino è ancora la in attesa di vibrazioni.
Un toscano verace direbbe..”maremma m………” ma come è possibile?
aspetta e spera
Faccio arrivare dalle Marche un amico, per stupirlo con catture di siluri e superbreme e invece un si piglia nulla e per giunta vengo suonato.
la prontezza di riflessi per la ferrata deve essere sempre al massimo
Purtroppo la sfida la perdo clamorosamente tanto da non ricordare nemmeno lo scarto dei pesci tra i due sfidanti.
Ci si ferma un’oretta per gustare alcune squisitezze marchigiane preparate da Natascia e il ciauscolo, una sorta di salame speziato offerto a fette, ha messo altra benzina nel motore per continuare la pescata.
Si riprende a lanciare e le breme escono più volentieri rispetto alla pescata del mattino, e qualche breme di taglia si fa vedere.
un pescetto fa il solletico alla canna
Massimiliano aumenta la taglia
mentre Alessandro la diminuisce
una delle tante bremette di Alessandro
probabilmente l’avere lasciato riposare il posto pesca per un’oretta ha tranquillizzato il pesce che finalmente è entrato in zona rossa.
Alle 15,30 faccio l’ultimo lancio con un feeder bomb ma non so come il filo mi si aggroviglia in un passante e …s’ciok …perdo tutto.
il Max ci ha preso gusto
e anche Alessandro non molla
ogni tanto ci sono delle pause
ed ecco il pescione tanto atteso
ecco i pesci da guadino per Max
Alessandro le ha tutte piccole, e non ha capito il perchè
boh, tutte così oggi
anche Massimiliano ogni tanto pesca dei small fish
due breme sorelle
Nello stesso tempo Massimiliano mi sfila il trofeo di giornata, una super breme da fotografia che Natascia non manca di fare.
Un bel ricordo di Ostellato in una bella pescata a feeder.
ciao…. e con questa non ho più nessuna speranza, bravo Massimiliano
Ah dimenticavo di dirvi del siluro…. bene anche con due canne, ovvero tutta l’artiglieria pesante pronta a colpire, nessuna cattura nonostante una partenza della boa a metà mattina si sia anche vista.
Evidentemente non era giorno e quindi sarà per una prossima volta.
Grazie Massimiliano e Natascia per la bella giornata trascorsa insieme.
un bel trofeo