29 SETTEMBRE 2013: IL COMPLEANNO DEGLI AMICI PER LA PESCA 2011

famiglia

 

 

 

RICORRE OGGI IL “COMPLEANNO”  DI UNA GIOVANISSIMA SOCIETA’ CHE IN DUE ANNI DI VITA HA GIA’ RACCOLTO  DIVERSI, IMPORTANTI RISULTATI

 

 

 

La conclusione del Trofeo di serie B Emilia Romagna, girone Est, mi ha dato l’occasione di incontrare Salvatore Ferrigno, Presidente degli Amici per la Pesca 2011, sodalizio bolognese di recentissima formazione, 2011, che nei primi due anni di vita ha raccolto innegabilmente una  serie di successi che ha  messo sotto gli occhi di tutti dove possano portare passione per la pesca ed amore per l’agonismo.

 

Salvatore, prima di parlare di altro, diamo un po’ i numeri degli Amici per la Pesca 2011…

“Attualmente alla Società sono iscritte 23 persone, tutti agonisti impegnati nelle competizioni. Sono anche molto orgoglioso di annunciare che abbiamo tesserato anche una ragazza, Serena Martelli, che aveva iniziato a partecipare  all’attività femminile; purtroppo un lutto in famiglia l’ha obbligata ad abbandonare temporaneamente dopo la prima prova del Campionato Italiano. Ma il prossimo anno riprenderà più agguerrita di prima.”

 

Quando nascono gli Amici per la Pesca e come?

“L’idea di partenza è scaturita da una serata tra il sottoscritto e due amici come Massimo Busi ed Alessandro Schilirò, due valenti agonisti bolognesi. A quel tempo militavamo in Società differenti ma eravamo comunque amici di vecchia data. Da un sogno condiviso, nel giro di qualche mese, quei “tre matti”  come ci definiamo, sono arrivati alla realizzazione pratica di quell’idea.  Ci siamo formalmente costituiti il 29 settembre del 2011 ed abbiamo iniziato a gennaio 2012 la nostra avventura,  partecipando al Trofeo di serie C Promozionale di Bologna con 4 squadre.”

 

I tre soci fondatori, tu, Massimo Busi ed Alessandro Schilirò, rivestite delle cariche nella Società?

“In questi due anni io sono stato Presidente, Massimo Vice Presidente ed Alessandro Cassiere. Prossimamente andremo ad elezioni e forse entreranno anche figure nuove nel prossimo Direttivo.”

 

Da quanti componenti sono formate le vostre squadre?

“Le nostre squadre comprendono 4, 5 o anche più componenti, a seconda delle necessità, in una rotazione che ha portato comunque tutti a gareggiare, chi più chi meno, partecipando alla vita ed all’attività della Società. Ci tengo molto a sottolineare questo particolare, ossia la completa parità tra coloro che hanno pensato questa Società e gli altri Soci. Uno dei nostri propositi è proprio quello della valorizzazione di tutti, che abbiano molta esperienza anche di buon livello o che siano poco più che agli inizi. Per noi la Società sono proprio tutti i Soci.”

 

Ripercorriamo le tappe agonistiche degli Amici per la Pesca 2011…

“Come detto iniziammo dalla base dell’attività agonistica federale, dal Promozionale di Bologna,  a cui partecipammo con 4 formazioni. Nel 2012 abbiamo vinto quel campionato ed abbiamo portato tutte e quattro le nostre squadre nel Trofeo di serie B Emilia Romagna Est.

La vittoria del Promozionale da parte della squadra A ci garantì la partecipazione alla Coppa Italia 2013. Siamo stati contenti che questa manifestazione si sia svolta ad Ostellato, un campo di gara che conosciamo e ci piace. Alla nostra prima partecipazione abbiamo vinto la Coppa Italia, successo che ci ha consentito di partecipare, in rappresentanza dell’Italia, al Trofeo delle 6 nazioni, che si è disputato in Austria, a fine primavera di quest’anno. Come Presidente, vincere un trofeo di questa caratura dopo solo un anno di vita ti assicuro che è una soddisfazione enorme. Questo ulteriore successo ha cementato ulteriormente il gruppo ed ogni Socio ha  sentito un po’ proprio anche questo successo.

In questo 2013, con l’inserimento di alcuni altri importanti elementi, abbiamo preso parte al Trofeo di serie B, come detto, e siamo stati la Società con più formazioni iscritte.”

 

Ecco, veniamo a quest’ultimo Regionale, conclusosi domenica  15 settembre. Domenica pomeriggio, alla premiazione, non me la sono sentita di intervistarti, la tua faccia era un manifesto di delusione! Oggi, a freddo, cosa vuoi dirmi a questo proposito?

“Credo di poter dire che siamo stati tra i protagonisti del campionato, dal momento che abbiamo vinto due prove e comunque siamo sempre stati presenti nelle prime posizioni con tutte le squadre. Con la formazione C siamo arrivati all’ultima prova in testa alla graduatoria e solo la prova di Anita, che ha destato la serie di commenti di cui tu e altri cronisti avete scritto in varie sedi, ci ha visto cedere il passo sul filo di lana, a favore della Fenice Amo d’Oro Perla Verde, che ci ha distanziato di mezza penalità.

Approfitto di questa occasione per rifare i complimenti a Maurizio Drudi e compagni per il loro bel campionato e per la vittoria finale nel Regionale. Chapeau!

Noi ce l’abbiamo messa tutta, fino in fondo e non abbiamo nulla da recriminarci.

Al termine, comunque, siamo riusciti a piazzare 3 squadre tra le prime 6 del Trofeo, piazzamenti che dovrebbero garantirci il passaggio in A2, mentre anche la quarta è andata bene terminando al 15° posto.

Con questo abbiamo raggiunto, e credo superato, l’obbiettivo che ci eravamo prefissati al momento della fondazione.”

 

Vuoi ricardarcelo o è una cosa riservata tra voi?

Nessun segreto. Nel 2011 ci eravamo ripromessi di portare una nostra rappresentativa in A2 entro due stagioni. Oggi sembra che ci si possa andare addirittura con tre. Meglio di così…

A questo proposito mi viene in mente una scommessa che avevo fatto con un grande amico, che purtroppo oggi non è più con noi: Paolo Rosini. Con lui, che ha cercato amichevolmente per diverso tempo di dissuadermi da quest’avventura, avevamo scommesso un bicchiere di vino sul raggiungimento di questo obiettivo. Paolo non era d’accordo su questa iniziativa ma non ci ha mai ostacolato in nessun modo ed  ha condiviso con me i vari momenti che hanno portato alla nascita degli Amici per la Pesca, dandomi anche dei consigli in merito.  Oggi, purtroppo, non posso più scommettere con Paolo, perché non c’è più…”

 

In questi due anni non siete certo passati inosservati…

“Si, come dici tu non siamo passati inosservati, un po’ perché abbiamo vinto alcune cose, un po’ perché abbiamo fatto una scelta inusuale in questo mondo, quella di non legarci con nessun marchio tecnico come sponsor; gli unici sponsor siamo stati noi stessi e qualche Socio che ha attività estranee al mondo della pesca ma che ha voluto investire qualche risorsa in questo progetto. Si è parlato molto di noi, sulla piazza di Bologna, con toni di ogni genere, come ben sai. Ma noi siamo andati avanti per la nostra strada.”

 

Avete pestato anche qualche piede, per farvi largo…

“Indubbiamente, è stato inevitabile. Anzi, più di qualcuno. I primi a non vedere di buon occhio il progetto sono state proprio le Aziende. Abbiamo smosso un mondo che crede che non si possa gareggiare, con successo, senza uno sponsor tecnico alle spalle. Noi abbiamo dimostrato il contrario, in questi due anni. Fino ad un certo livello sono più importanti gli sponsor commerciali, quelli che danno i mezzi economici per poter affrontare le spese vive che l’agonismo comporta; senza costoro non si potrebbero fare che le gare sociali o poco più.”

 

Nel momento della vostra fondazione, avete raccolto agonisti provenienti da altri sodalizi, fuoriusciti per  vari motivi, chi scontento della  situazione precedente, chi desideroso di fare nuove esperienze, chi in cerca di una valorizzazione. Voi siete riusciti a dimostrare che anche agonisti che non avevano un passato brillante hanno trovato negli Amici per la Pesca degli stimoli nuovi e delle motivazioni che li hanno portati a buoni risultati in questi due anni. L’ingrediente segreto qual’è?

“E’ vero, con noi sono venuti agonisti provenienti da varie realtà, compreso alcuni che avevano abbandonato l’agonismo anni addietro. Non ci sono ingredienti segreti, se non quello che tutti costoro hanno creduto in un progetto, in un’idea. Noi abbiamo cercato di renderli partecipi al massimo della Società e di quello che stava facendo. Abbiamo cercato di trasmettere una mentalità, di far comprender loro che la pesca è fatta di cose semplici. Il vero segreto è la coesione del gruppo e la condivisione delle esperienze. Con queste motivazioni ho visto rinascere letteralmente delle persone, ad iniziare da Lorenzo De Maria, che conosco da anni ma che da anni non vedevo così motivato a dare al gruppo tante sue conoscenze ed esperienza preziosissime. Ancora Paolo Ecchia, che aveva abbandonato le competizioni e con noi ha ritrovato degli stimoli importanti. E poi tutti gli altri, che venendo agli Amici per la Pesca hanno recuperato spinta e grinta agonistica. Se è successo questo, mi sento di dire che il gruppo ha dentro qualcosa di buono.”

 

Parliamo un attimo della vostra esperienza nel Trofeo delle 6 Nazioni…

“Innanzi tutto ti assicuro che è stata una settimana bellissima! Della trasferta austriaca  facevano parte i componenti la squadra vincitrice della Coppa Italia, cioè Massimo Busi, Daniele Poli, Alessandro Schilirò e Massimo Bonetti, io come Presidente e Lorenzo De Maria, che è entrato in Società quest’anno e che, tra noi, è certamente quello che ha maggiore esperienza ad alto livello, avendo fatto parte anche della Nazionale oltre ad aver partecipato ad alcune gare all’estero. Forse, come si è detto, ci è mancata un po’ d’esperienza internazionale ma io credo ci sia mancata anche un po’ di fortuna, su di un campo di gara che si è rivelato disomogeneo, soprattutto nella gara della domenica.”

 

Facendo una previsione, è presumibile che il prossimo anno il gruppo possa in qualche modo spezzarsi, con tre formazioni impegnate in A2 ed una nel regionale Emilia Romagna. Sarebbe la prima volta che sareste divisi in due manifestazioni: secondo te cosa potrebbe significare per la vostra organizzazione interna?

“Innanzitutto questa sarà la prova del fuoco per verificare se quello che abbiamo costruito in questi due anni come spirito di gruppo reggerà alla prova degli eventi o se il frazionamento su due fronti porterà a una qualche forma di spaccatura. Quello contro cui mi batterò con ogni mezzo sarà che si instauri una suddivisione non scritta in “agonisti di serie A” e “agonisti di serie B”, uno dei mali peggiori di cui possa soffrire una Società.”

 

Da osservatore esterno credo di poter dire che uno dei vostri punti di forza in questi due anni sia stato proprio quello di essere riusciti a tener unito il gruppo, partecipando allo stesso livello di competizioni e facendo ruotare un po’ tutti nelle varie squadre…

“Certamente. In questi due anni siamo riusciti a mantenere unito, in ogni momento, il gruppo, dai pescatori più forti o più esperti a quelli con meno esperienza o meno dotati. Tutti si sono sentiti parte di un medesimo organismo e tutti hanno dato il massimo per la Società.”

 

Un parere sul regionale appena concluso, da agonista e uomo di Società…

“Debbo dire che è stata una competizione bella e ben organizzata. Non partecipavo ad un trofeo di serie B da diversi anni ma ti posso dire di aver trovato un ambiente molto bello e stimolante. Probabilmente il fatto di aver ripescato tante formazioni, ad inizio d’anno, da questo campionato per completare l’A2 in corso, a causa della ristrutturazione dei campionati iniziata quest’anno, ha forse abbassato un po’ il livello tecnico, anche se non di tanto. Comunque una ventina di formazioni molto competitive è certamente rimasto e la prova di una classifica combattuta sino alla fine lo sta a dimostrare. Rimane comunque un livello medio/alto, intendiamoci.”

 

Hai accennato alla ristrutturazione del format generale dei campionati federali,  con la soppressione dei Trofei d’Eccellenza ed il passaggio diretto dai trofei di serie A al Campionato Italiano per Società. Una tua opinione, come agonista e come Presidente di Società…

“Da un lato è giusto, perché il titolo nazionale deve essere attribuito al termine di un campionato che sia veramente nazionale. Dall’altro, come presidente, credo che questo comporti un danno  molto grande, economicamente, per diverse delle Società che vi parteciperanno, perché questa competizione ha dei costi veramente spropositati, impossibili per molti sodalizi. Un’altra cosa che ritengo sarebbe da fare è quella di ridurre il numero delle partecipanti al massimo a 25, facendo partecipare una sola squadra per società. Per fare un campionato giusto e competitivo credo che questi siano i numeri giusti. Parallelamente, credo diventeranno molto belli e competitivi i trofei di serie A, che saranno la vera dimensione della pesca agonistica italiana a livello dilettantistico, con le squadre retrocesse dalle Eccellenze e dal Campionato Italiano.”

 

Gli obiettivi per il 2014 degli Amici per la Pesca 2011?

“Intanto dovremo fare un summit interno per capire chi vuole affrontare la nuova sfida dell’A2, poiché questo livello rappresenterà un investimento sicuramente molto più oneroso per la Società, oltre che per i singoli Soci. La Società naturalmente non precluderà niente a nessuno ma dovremo valutare la nostra capacità di sostenere sia economicamente che tecnicamente un impegno di questa portata. Il principale obiettivo, comunque, sarà quello di cercare di occupare tutti i vari livelli di campionato, cercando di predisporre almeno una formazione che partecipi al Trofeo Promozionale, in modo da formare la cosiddetta “catena”. Personalmente sono anche disposto a fare un passo indietro e ritornare al Promozionale, se troveremo dei ragazzi motivati a far bene.”

 

Hai toccato, giustamente, l’aspetto economico della prossima stagione. Manterrete anche nel 2014 la scelta di rimanere svincolati da sponsorizzazioni tecniche o cercherete appoggi per affrontare al meglio la nuova situazione?

“Anche su questo aspetto stiamo facendo una riflessione con Massimo ed Alessandro. Anziché una sponsorizzazione vera e propria stiamo valutando la possibilità di una collaborazione con qualche azienda. Bisogna vedere come sarà possibile impostare un discorso di questo genere, anche perché i prossimi impegni saranno molto più onerosi di quelli affrontati sino ad ora e sarà necessario avere anche un supporto tecnico che solo un’azienda del settore può fornire.”

 

Scusami ma faccio fatica a comprendere la differenza effettiva tra sponsorizzazione e collaborazione…

“La nostra intenzione primaria è che la nostra divisa bianca rimanga tale e quale ad ora. Anche gli attuali sponsor, non tecnici, che abbiamo, non sono presenti sulle nostre magliette e vorremmo che tutto rimanesse tale anche in futuro. La collaborazione è una forma diversa, che potrebbe  prevedere la divulgazione sui media dei prodotti che usiamo ma senza che appaiano loghi di sponsor tecnici. Noi vogliamo rimanere gli Amici per la Pesca e basta. Naturalmente è una strada diversa, da impostare e da costruire con un eventuale sponsor interessato. Ad oggi siamo ancora in una fase di riflessione interna.”

 

Buon Compleanno, Amici!

 

 

ferrigno salvatore

SALVATORE FERRIGNO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *