CLAMOROSO SULLO SCOLMATORE!
Dunque da dove comincio? difficile affrontare una questione come quella che vi sto per raccontare.
Una domenica di festa, di amicizia, e di pesca, rovinata dal maltempo prima e da una totale assenza di una buona organizzazione poi.
Nella vita sono chiamato ogni giorno, nella mia professione, a discutere problemi e quasi sempre riesco a trovare la strada giusta per risolverli grazie ad una buona dose di buon senso.
Mi pare che domenica scorsa sullo Scolmatore, dove era in programma la disputa dell’ultima prova del trofeo di serie A3, sono successe tante e troppe cose che non possiamo lasciare in sordina.
Una domenica di amicizia e di festa si è trasformata in un incubo e per capire cosa è successo abbiamo interpellato uno dei diretti interessati Andrea Cesari detto il NEFA che oltre ad essere presente è stato anche penalizzato come società.
Ciao Nefa, scusa il disturbo ma mi è giunta voce di fatti strani accaduti domenica sullo Scolmatore e così per capirci di più, ho pensato a te, mi racconti cosa è successo?
Ciao Alessandro, ti ringrazio per questa chiamata e sono contento di avere spazio sul sito più importante di pesca italiano per raccontare a tutta Italia cosa ci è capitato domenica a Vicarello (Scolmatore) durante (e dopo) l’ultima prova del trofeo A3.
E’ successo che la nostra squadra ha subito una dura e ingiusta penalizzazione.
Inizio con il dire che le condizioni meteo sono state davvero difficili con il finimondo che sembrava si fosse dato appuntamento sulla zona del canale.
Ma in quelle condizioni la gara non è stata interrotta dai giudici come da altre parti?
La gara si è protratta (casualmente) per 1 ora e 35 (poco più del tempo limite per rendere valida la gara) già in una situazione climatica imbarezzante.
Ma la natura è matta e quindi ci può stare !
Io sono a pescare nel terzo settore in terza zona, il mio compagno di società Giulio nel settore accanto (quarto).
Come già detto le condizioni già brutte a circa un ora e un quarto diventano veramente pericolose, ma si va avanti e Giulio proprio in quei minuti allama una carpa da circa 4,5 kg: la tiene, la stanca, la gira e alla fine la porta al guadino sotto gli applausi dei pochi “folli” a vedere (dopo aver rotto la canna, 3 punte, il guadino e l’ombrellone).
E quindi fin qui tutto normale…ma poi cosa è successo, racconta…
Colpo di scena: gli viene detto che la gara è già finita da circa un paio di minuti. Ma in verità c’è chi ancora pesca e chi è a far su la roba da alcuni minuti…….nessuno a sentito la sirena di sospensione gara (capibile, visto che veniva giù il finimondo).
Due/tre concorrenti gli intimano di ributtare il pesce in acqua perchè non è valido.
Altri dicono che non è arrivato nessun segnale.
Persone non identificate gli dicono che comunque non la deve ributtare perchè è buona……..insomma non ci si capiva niente.
Da qui comincia il dramma: lui comincia a cercare un commissario e viene fino da me sotto il diluvio universale a cercare se non il giudice di gara almeno un Commisario (praticamente assenti dall’inizio alla fine-tra l’altro non regolare come da normativa). Niente , non c’era nessuno forse erano al caldo e all’asciutto in qualche auto!
Io gli chiedo :
– …e la carpa ???
– o la facevo morire o la mettevo (almeno per ora) in nassa finchè non trovo un commissario.
Finalmente trovo Mirko (persona e commissario serissimo che è stato uno dei pochi che si è preso un fiume di acqua per pesare dopo un ora e quaranta “solo” 6 settori) che a sua volta ci trova una soluzione di comune accordo con tutti i concorrenti finchè non arrivava al settore di Giulio (visto la situazione molto particolare).
Arrivati a pesare viene effettuato il peso reale (0,650) e il peso con la carpa (circa 5000): Giulio firma la scheda con il peso reale (0,650).
Prima di continuare voglio specificare che a quel punto fare primo o fare ultimo non contava più niente (visto la classifica).
Al raduno la sorpresa: Giulio si becca 15 punti di penalizzazione perchè (come da regolamento) non doveva mettere la carpa in nassa dopo il fischio.
Questo da un altro “fantomatico” commissario (sotto pressione di un concorrente) che gli si ostina per la squalifica.
– c’è stato un reclamo ufficiale di un concorrente ?…….NO
– c’è premeditazione nell’operato ?………NO
– ha mai detto che voleva buono il pesce ?……..NO (voleva solo un commissario che si facesse identificare come tale, che gli dicesse cosa fare).
E al raduno non c’è stato verso di rimediare la querelle?
Ora, puoi capire bene cosa può essere successo al raduno: urla, parolacce e quant altro. Io personalmente e a nome della società chiedo scusa per come si è svolto il tutto, ma penso sia capibile nella situazione stessa.
Quindi come è terminata la classifica?
RISULTATO: gara non scartabile e dalla speranza di salire in C.I.S. invece per causa della penalità di 15 punti siamo retrocessi nel trofeo di serie B (quattro ragazzi di 17, 20, 20, 31 anni).
Incredibile, sicuramente mi viene da dire al di la delle regole scritte in questo caso non è stata osservata quella più importante e la più bella, quella del buon senso.
Scusa Alessandro ma vorrei concludere, e chiedere a voi di Matchfishing e a tutti coloro che leggono questo sfogo un paio di cose:
– vi sembra giusto ? (ci sono dei testimoni di quanto affermo)
– e poi, il buon senso dove è finito (se bisogna sempre guardare tutto si fanno 50 reclami a gara…..che tra l’altro non c’è stato).
Beh mi dispiace Andrea , per come sono andate a finire le cose, vi auguro che chi ha l’autorità e l’autorevolezza di decidere possa riesaminare il caso e porre rimedio applicando proprio la regola del buon senso. Dai una pacca sulla spalla di incoraggiamento ai ragazzi e digli di non mollare perché avranno altre mille occasioni per rifarsi.
Grazie Andrea ci vediamo quando passo nel tuo negozio a Pontassieve.
Grazie a te Alessandro, ti aspetto e a presto.