L’ITALIA TRIONFA IN BELGIO: LE FOTO E L’INTERVISTA AD ANTONIO FUSCONI
I nostri azzurri sono da poco tornati dalla trasferta in terra belga e anche se in questi casi il risultato non conta secondo la mia modesta opinione conta eccome poichè vincere in un confronto con un team molto forte regala sempre grande soddisfazione.
La pesca si è svolta sulla pesca di grosse breme e soprattutto gardon, specie che ci ha regalato qualche dolore durante l’ultimo mondiale in terra polacca.
Di gardon ne abbiamo presi davvero molti tanto da vincere quasi tutti i confronti testa a testa con i maestri belgi.
Ma si tratta di una vera e piena comprensione di questo tipo di pesca oppue si tratta di un episodio particolarmente favorevole?
Impossibile dirlo con sicurezza, certo è il fatto che i nostri atleti hanno capacità di apprendimento molto rapide, lo abbiamo dimostrato nella pesca delle breme dove eravamo completamente digiuni ed in pochi anni siamo diventati uno dei team da battere.
In ogni caso per avere una più ampia visione di tutti gli aspetti di queste sfide abbiamo aprofittato della disponibilità del dirigente fipsas Antonio Fusconi con il quale abbiamo affrontato diversi argomenti.
Ciao Antonio, innanzi tutto desidero ringraziarti a nome e dei lettori di Match fishing per averci rilasciato questa intervista. Sei appena tornato dal Belgio dove avete affrontato la nazionale locale, team che solo poche settimane fa ha ben figurato nel mondiale per club, soddisfatto di questa trasferta?
La manifestazione rientra in quelle collaborazioni internazionali che, grazie agli ottimi rapporti che il Presidente Matteoli ha con le altre nazioni, ci permettono di conoscere tecniche e pesci a noi non comuni. Il Belgio è uno dei team con i quali abbiamo uno scambio di informazioni molto approfondito e pertanto quando i calendari e gli impegni ce lo permettono organizziamo questi incontri che si alternano fra Italia e Belgio; un anno da noi l’altro da loro. Questo ci permette inoltre di far crescere i componenti della nazionale con minor esperienza internazionale e di prepararli a campionati molto duri come il mondiale e l’europeo; del resto i Gelli, Ravaglia, Bruni e Prandi dell’europeo spagnolo dello scorso anno, il Gelli stesso e il Reverberi dell’europeo serbo di quest’anno o il Prandi del recente mondiale polacco non sono altro che la dimostrazione che tanti giovani (e meno giovani) possono raggiungere la nazionale dimostrandone il proprio valore; eclatante il Fini campione del mondo 2011.
Sei soddisfatto più per il risultato o più per l’approfondimento e lo sviluppo tecnico in certi tipi di pesca?
Quando si fanno queste trasferte l’aspetto tecnico prevale sul risultato, ma data l’eclatante vittoria riportata sul Team Belga, devo dire che anche il risultato è stato importante; dico questo perché i tanti giovani che hanno partecipato alla trasferta belga hanno dimostrato, aiutati dai più esperti, una grande adattabilità alle nuove pesche ed ai pesci che popolano queste acque. Questo del resto era lo scopo di Belgio-Italia e cioè conoscere meglio i gardon e le grosse breme e soprattutto capire qualche perché e qualche come in termini di esche e pasture. Senza voler togliere nulla alle grandi prestazioni di Andrea Gelli e Andrea Santoni del sabato, voglio soffermarmi sulla grande pescata di Francesco Reverberi che domenica negli oltre 10 kg di pescato ha messo in nassa quasi 8 kg di gardon dando lezione ai suoi vicini belgi di picchetto. Non dimentichiamo però che la grande prestazione dei ragazzi è stata guidata magistralmente dal capitano Marco Manni e dal vice Gino Govi. Marco era alla sua prima esperienza da primo capitano e devo ammettere che in questa occasione sono emerse le sue doti di gestione del gruppo e con l’impagabile aiuto di Gino abbiamo tirato fuori dal cilindro questo risultato inaspettato… soprattutto dai belgi.
Come ti è sembrato il campo di gara? Quali possono essere le luci e le ombre di un campo gara come questo?
Nonostante si trattasse di un grande lago, e nonostante la pressione di 4 giorni fra prove e gare, il campo di gara ha risposto molto bene, è ottimamente gestito da una società di Gembloux che conta più di 600 soci. I pesci presenti vanno dai numerosissimi gardon da 10 a 200 grammi, alle breme da 400 a 3000 grammi, ai rari ibridi di carassio dal chilo ai 3 chili a qualche carpa enorme, ai lucci, alle sandre, ai persici reali e per finire a qualche trota che è sopravvissuta alle catture dell’inverno scorso (Sorti sabato ne ha catturate due). Noi, a differenza dei Belgi che abitualmente mettono tutto il fouilles che hanno nella pasturazione iniziale per continuare in seguito ad alimentare con terra e vermi tagliati dentro, noi, dicevo, abbiamo preferito distribuire l’utilizzo del fouilles nell’intera durata della gara pensando che altrimenti i tanti gardon presenti avrebbero mangiato tutto il fouilles trovato sul fondo non lasciando nulla da mangiare alle breme e perdendo l’opportunità di fermarle sulla pastura e la terra. A questa conclusione vincente sono arrivati i nostri capitani, segno che la buona scuola del capitano in pectoris Rodolfo Frigieri non solo ha fatto crescere i ragazzi ma anche i suoi collaboratori. Questo è anche sintomo di un buon lavoro federale.
Nella spedizione azzurra c’erano alcuni giovani promettenti ed alcuni veterani, magari non tanto dal punto di vista anagrafico ma sicuramente da quello dell’esperienza internazionale. La giusta soluzione per far crescere anche le nuove leve?
Sicuramente sì, questa nazionale è nata intorno a tre mostri sacri dell’agonismo italiano e mi riferisco a Ferruccio Gabba, Gianluigi Sorti e Jacopo Falsini. Questi signori sono i capitani in campo della nostra nazionale e mettono tutta la loro esperienza a disposizione del gruppo.
Ora però dopo tutte queste luci vorrei farti una domanda un po’ provocatoria. Ben vengano queste sfide internazionali, ma non sarebbe meglio organizzarle magari nel luogo dove l’anno dopo si svolgeranno i mondiali e magari nello stesso periodo? Potrebbe essere un modo per arrivare ancora più preparati ad una competizione così importante…
Vedi Luca è difficile farlo sia perché, come nel caso dell’europeo 2014 in Belgio ad oggi il canale è privo di pesci, sia perché dobbiamo fare i conti con un budget federale che si riduce sempre di più, con l’aumento delle nazionali che partecipano alle manifestazioni internazionali (in questi ultimi anni abbiamo visto la nascita del mondiale feeder, di quello master e l’avvento di una nuova categoria giovani) e con la verticale crescita dei costi di trasferta. Devo a questo proposito ringraziare a nome della Fipsas la Federazione Belga ed in paricolare il suo Capitano Marc Rolland per averci ospitato in questa trasferta che è stata anche occasione di confronto e di scambio culturale; siamo stati ospiti a cena di una grande società di pesca sportiva belga e per noi hanno cucinato un’ottima paiella rivisitata secondo la cucina belga e dimostrato che la solidarietà e l’amicizia non hanno confini.
Ci sono delle novità in vista per quanto riguarda la nazionale italiana seniores?
Nel 2014 oltre al mondiale in Croazia e all’ europeo in Belgio, ci sarà l’ incontro internazionale Italia-Belgio e probabilmente il triangolare Francia-Italia-San Marino che permetteranno a tutti i componenti di trovare il giusto spazio e fare esperienza. Se per novità intendi i nomi … lascio questa incombenza tecnica allo staff in capo a Frigieri che comunicherà presto i nomi che andranno a completare la rosa con quelli del campionato italiano seniores e del club azzurro.
Bene, grazie Antonio per la tua disponibilità, ti salutiamo e ti facciamo un grosso in bocca al lupo per le prossime sfide.
Grazie a te
GALLERIA FOTOGRAFICA
Fusconi si mette in gioco, ma la ruggine è notevole
i nostri osservano il campo gara all’arrivo in Belgio
la gara è una amichevole e ci si confronta con i Belgi
e così anche i nostri si preparano
campo gara
una breme
una cattura
Jacopo e un gardon
Fini non si fa mancare nulla, qui con un bel carassio
anche Sorti dopo tante breme e gardon si prende il lusso di un bel carassio
un belga con pesce in canna
Gabba con una grossa breme
Gelli con una “brunona” del Belgio
il Gelli della Valdera a sorpresa cattura una grossa tinca
Premoli con una grossa breme
Premoli ha appena catturato una breme
Reverberi con un gardon
davvero dei bei pesci
un’altra cattura
pesatura
che pescata!
i direttori d’orchestra Govi e Manni
pastura Van Den Eynde usata nella competizione