DOMANDALOANOI…. ECCO LE RISPOSTE!
Anche il sig Fusconi ha fatto una premessa prima di rispondere, quindi limiterò la mia ai minimi termini.
Mi limito solo ai ringraziamenti alla Federazione e ad Antonio in particolare per averci dato questa possibilità e per aver dedicato parte delle sue ferie natalizie per rispondere alle nostre domande.
Buona Lettura.
Dopo l’intervista rilasciata ad Alessandro Scarponi in occasione della Fiera di Forlì, ho ritenuto importante, con l’approvazione del Comitato di Settore acque interne, rispondere alle vostre domande al fine di chiarire quelli che sono gli intenti del Comitato stesso e togliere, se possibile, i dubbi che sono nati dall’interpretazione del mio intervento.
La Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee è un organo democratico e rispettoso dei ruoli ed è per questo che vi chiediamo di rivolgervi in futuro alle sedi locali della Federazione dove sono presenti le Commissioni sportive provinciali e i Comitati di Settore Regionali che risponderanno a quelli che sono e potranno essere i vostri eventuali dubbi e le vostre domande. Le Sezioni Provinciali e i Comitati Regionali faranno arrivare le vostre richieste al Settore Nazionale, settore che non ha mai fatto mancare le risposte ai quesiti che gli sono stati posti. Facendo così, anche i dirigenti della base saranno consapevoli del vostro disagio e potranno intervenire direttamente sui problemi e con rapidità.
Purtroppo l’Italia, per sua conformazione, presenta realtà notevolmente diverse tra loro e quindi il poter rispondere genericamente ai quesiti posti sui siti che trattano di pesca sportiva e di agonismo non è possibile, se le domande che ci arrivano sono supportate e motivate dalle Sezioni provinciali la cosa ci è di grande aiuto e sarà sicuramente di più facile interpretazione.
Comunque ritengo sia meglio creare un incontro pubblico per confrontarsi su quelle che sono le problematiche del nostro sport che rispondere a quesiti su internet, con interlocutori di cui non si conosce l’identità ( e non intendo il nome o cognome ma da dove vengono, che realtà rappresentano, a che campionati partecipano e soprattutto fino a quanto conoscono lo stato delle cose o se parlano per sentito dire).
A oggi gli incontri di questo tipo che sono stati organizzati dai vari forum fra gli agonisti e i componenti del comitato di settore per discutere e confrontarsi sui problemi dell’agonismo, non hanno mai trovato un pubblico numeroso (per non dire nessuno; vedi Ostellato due o tre anni fa ove erano presenti cinque o sei interlocutori).
Nonostante tutto, noi siamo disponibili ad incontrare in un dibattito pubblico tutti coloro che veramente vorranno aiutarci a far crescere questa federazione, confrontandosi con noi sulle varie problematiche. Pertanto se Alessandro e Luca vorranno organizzare questo evento, noi saremo presenti.
Sperando di esser stato chiaro nelle risposte, ricordo che mentre l’hobby di tutti voi è l’andare a pescare o partecipare a gare di pesca, il nostro è quello di cercare di mettervi nelle migliori condizioni per partecipare a questo meraviglioso sport.
Per fare questo togliamo tempo ai nostri cari, al nostro lavoro e soprattutto a quello sport che tanto amiamo, la pesca. Non sempre siamo in grado di soddisfare le varie esigenze che nascono dal territorio o dai nostri agonisti, comunque dovete sapere che ce la mettiamo tutta e ci farebbe piacere sapere che la nostra passione e la nostra onestà non sono messe in discussione. Ci sarà comunque sempre qualcuno che ragiona su verità parziali e a volte solo sue ma questa è la vita.
Colgo l’occasione per porgere a tutti voi i migliori auguri di buone feste e felice 2014.
Grazie per l’attenzione.
ANTONIO FUSCONI INTERVISTATO DA ALESSANDRO SCARPONI
1 – 1 Non trova stucchevole sentire come giustificazione alle mancate affermazioni delle nostre nazionali l’impreparazione ad affrontare con una certa tecnica il campo di gara ? Non ritiene la FIPSAS di essere corresponsabile di un simile risultato ? Cosa farà la FIPSAS evitare questa giustificazione ?
1 – 2 (da domanda 22) vorrei sapere perché le nostre nazionali non vincono più nei mondiali, non sarà arrivato il caso di rivedere qualcosa tra conduzioni tecniche o metodo di approccio?
La Fipsas è sicuramente responsabile del risultato poiché abbiamo piena fiducia nei nostri staff tecnici; non sempre, comunque, si può essere competitivi al 100 per cento; a volte più che la non conoscenza del campo di gara incide sul risultato la non conoscenza di una tecnica o la mancanza di quel tipo di pesci sul nostro territorio.
Al fine di far crescere i nostri agonisti, organizziamo da anni degli incontri internazionali con Belgio e Francia; queste manifestazioni, quando andiamo in casa loro, si svolgono in campi di gara che presentano pesche diverse da quelle italiane, si gareggia a gardons, bremes e altri pesci come i piccoli persici o le alborelle sul fondo che in Italia o non ci sono o si comportano e mangiano in modo diverso.
Non vorrei, però si dimenticasse quanto vinto dalle varie squadre nazionali negli ultimi anni; mi riferisco ai giovani che dal 2008, a parte la perentesi dello scorso anno in Slovenia hanno sempre piazzato almeno una squadra sul podio; penso alle donne che lottano da parecchi anni per il titolo mondiale e quest’anno sono arrivate terze a squadre ed individuale con Simona Polllastri.
Perché non parlare dei Master o dei Diversamente Abili che sono continui nei risultati da anni e nel 2013 hanno vinto l’oro per squadra e individuale (master e Tino Pagliari) e il bronzo (Diversamente Abili).
Per quanto riguarda la squadra seniores, è stata vincitrice del mondiale ungherese del 2007, terza nel 2008, rivoluzionata nello staff tecnico nel 2010 è giunta seconda per pochissimo (2,5 punti) al mondiale spagnolo e bronzo agli europei portoghesi. Nel 2011 campioni del mondo a Ostellato sia a squadre che individuale con Andrea Fini, nel 2012 campioni d’Europa e quest’anno secondi (per un punto e mezzo) in Serbia all’Europeo che è praticamente un mondiale tant’è che Inghilterra, Francia, Belgio e Ungheria, per citare qualche nazione, hanno partecipato con la squadra del mondiale quasi al completo.
Si deve tener conto anche del fatto che la crisi non ci permette di affrontare ulteriori trasferte di preparazione a questi eventi e quindi, sempre con il massimo impegno, ci presenteremo sicuramente agguerriti e determinati a fare del nostro meglio.
Dico questo perché il sesto posto ottenuto ai mondiali in Polonia rappresenta, per il tipo di pesci presenti in quel canale, un buon risultato; ma siamo comunque determinati a migliorarci e strutturarci sempre guardando al futuro; anche perché i contributi che il Coni da alla nostra Federazione per partecipare alle manifestazioni di alto livello è legato ai risultati delle nostre nazionali.
1 – 3 (da domanda 22) perché le nazionali italiane di colpo non partecipano mai a gare internazionali per far crescere il tasso tecnico dei nostri atleti in funzione dei mondiali? se è una questione di costi mi si spieghi perché in ogni mondiale si manda una delegazione di persone che costano alla federazione e quindi alle nostre tasche ma che non portano aiuto alla squadra mentre gli inglesi come ho visto in Italia nel mondiale di Ostellato sono sempre pochi ma riescono a fare sempre meglio di noi? Meno viaggi premio e più sostanza, non critichiamo i politici e poi facciamo come loro con i privilegi. Scusate la franchezza ma nel negozio di pesca dove vado io questi discorsi si fanno spesso e quindi credo anche negli altri. Non credo di avere offeso nessuno dicendo questo ma non mi meraviglio se non ricevo risposta.
Rispondere a domande che nascono nei negozi di pesca, non è facile poiché alla base di questi quesiti c’è molta disinformazione, però per etica e correttezza voglio rispondere, almeno spero di chiarire eventuali dubbi o perplessità.
Ai mondiali non si manda una delegazione di persone inutili alla squadra ma quelli sufficienti per garantire l’ottima riuscita della trasferta sia dal punto di vista del risultato che dell’organizzazione.
Per esempio ai campionati vanno le seguenti persone:
un dirigente federale che è il responsabile della trasferta e della squadra;
un funzionario delegato (impiegato della Federazione) con il compito di ufficiale pagatore;
lo staff tecnico composto da due capitani (capitano e vice) e da due tecnici che oltre a dare una mano dal punto di vista tecnico (quest’anno erano Ballabeni e Govi per i seniores), guidano il furgone federale dall’Italia al luogo della manifestazione;
sei atleti (o cinque a seconda dei campionati).
Detto questo, non mi sembra che ci siano persone che vanno a fare delle gite, anche perché del tempo libero ne rimane veramente poco e ci si alza la mattina alle sei e si va a letto verso mezzanotte tutti i giorni.
2 – Esistono finanziamenti privati per pesca al colpo e feeder ? Se si, condizionano queste le scelte fatte dalla FIPSAS ? Se si, non è meglio renderle evidenti e farsi dare più euro ?
Nell’ambito dei rapporti istituzionali che la Federazione ha con le aziende del settore, ci sono tre sponsor delle nazionali di pesca al colpo e sono Trabucco, Colmic e Tubertini.
Non credo che la Federazione si lasci condizionare da questi rapporti, lo dimostra il fatto che per esempio quando abbiamo deciso di ridurre la lunghezza delle canne roubaisienne da metri 14,50 a 13, le aziende erano al 99% assolutamente contrarie.
La Federazione è composta di volontari che sono eletti e dedicano il loro tempo libero nel cercare di svolgere nel miglior modo possibile il proprio compito, probabilmente non sempre ci si riesce, ma posso garantire che l’impegno e l’onestà sono massimi.
3 – Ci racconta la cosa migliore che ha fatto nel corso della sua gestione ?
Non mi piace parlare a titolo personale perché il comitato di settore è una squadra e le cose sono condivise fra tutti; però ritengo che la riduzione della roubasienne abbia permesso a tutti di avvicinarsi con cifre minori all’acquisto e utilizzo di quest’attrezzo.
Personalmente tengo molto alla struttura che abbiamo dato ai campionati giovanili; creando stage allargati in modo tale che i capitani sono riusciti a far crescere il livello tecnico di tutti i partecipanti, in particolare quelli che fanno parte di società minori e che certi tipi di pesca o certe esche non le avevano mai viste.
La cosa che comunque ricordo con maggior piacere è stato l’organizzare il 1° maggio di quest’anno la manifestazione a favore delle popolazioni colpite dal terremoto che, grazie alla grande solidarietà dei partecipanti (più di mille persone fra Cavo Lama – Fiuma e Feeder) ha permesso di consegnare al Sindaco di Novi di Modena un assegno da 50.000,00 euro. Solo a ripensare alle emozioni di quella giornata che è costata mesi e mesi di preparazione con la indispensabile partecipazione delle sezioni provinciali di Modena e Reggio Emilia, mi viene la pelle d’oca e mi commuovo; questo dimostra quanto sia forte la nostra Federazione che è riuscita a coinvolgere tanta gente che ha accettato di partecipare pur in un canale che si presentava in condizioni non ottimali.
Mi si permetta un plauso a tutti i partecipanti: GRAZIE!!!
4 – Ci racconta la cosa peggiore che ha fatto nel corso della sua gestione ?
Ne avrò probabilmente fatte tante ma mi viene in mente l’ultima in ordine di tempo; proprio quest’anno, sul settore giovanile, ho commesso una grave leggerezza mettendo in calendario i campionati italiani di specialità il 21 e il 22 settembre a scuole già iniziate limitando il numero dei partecipanti. Spero che nel 2014 con le finali di tutti i nostri campionati italiani (seniores, femminili, master e giovanili) il 30 e 31 agosto in Fiuma portino tanti giovani a questa finale.
5 – Ci racconta cosa avrebbe voluto fare ma non ha osato fare nel corso della sua gestione ?
Ci sono state tante cose che sono state fatte in questi anni, a dir la verità se c’è qualcosa che ritengo debba essere fatta non ho problemi a proporla al comitato di settore e ad attuarla.
6 – Può darci visibilità dei bilanci relativi alle maggiori gare gestite dalla FIPSAS (campionati individuali e a squadre del colpo e individuale feeder) ?
La quota d’iscrizione nel 2013, salvo diversa disposizione del comitato di settore che può ridurre la quota spettante alla società organizzatrice, è stata interamente investita per premiazione atleti e contributo a società organizzatrice.
Le faccio un esempio: € 13,00 d’iscrizione per concorrente; totale iscrizioni incassate per settore € 130,00 così impegnati:
€ 85,00 in premiazione di settore (40 al primo, 25 al secondo e 20 al terzo)
€ 45,00 alle società organizzatrici (comprensivi della quota campo gara da pagare alle sezioni provinciali € 5,00 per settore).
7 – In un’ Italia in cui si reclama attenzione ai costi ed efficenza nella gestione della cosa pubblica, ritiene che la FIPSAS e il suo settore in particolare siano allineati a queste richieste ? Dove eventualmente si può migliorare ?
Premesso che siamo tutti volontari e che per noi essere dirigenti è un hobby che ci toglie tempo e denaro dalla nostra vita, dagli affetti e dal lavoro, in primis ci impegniamo a utilizzare nel modo migliore le risorse messe a disposizione dalla Fipsas. Sono infatti parecchi anni che spendiamo l’indispensabile ed evitiamo gli sprechi; senza dimenticare che essendo un settore agonistico dobbiamo promuovere attività al fine di ricevere i giusti contributi dal Coni.
8 – Ma c’ è la volontà di portare qualche gara di campionato maggiore al Sud ? Le richiedo un impegno formale, non una risposta che scarica la responsabilità alle organizzazioni periferiche.
Non credo si debba scaricare la responsabilità sulle organizzazioni periferiche, credo che si debbano però trovare campi di gara che permettano, nel rispetto della Circolare Normativa, di poter ospitare le manifestazioni più importanti. Questo lo può fare solo che ha rapporti diretti con il territorio e gli enti locali.
Con i componenti dei gruppi di lavoro (agonisti di nostra fiducia provenienti da tutte le parti d’Italia con il compito di informarci ed aiutarci a conoscere sempre meglio le realtà del nostro agonismo) parliamo e chiediamo di nuovi campi di gara, di quante persone possono gareggiarvi e sulle disponibilità. Infatti, non a caso per anni siamo andati in fiumi e canali prima delle stesse sezioni provinciali o comitati regionali a provarne la resa e verificarne la capienza. Alcuni di questi sono Le Vallette di Ostellato, lo Scolmatore dell’Arno, il Tevere a Motemolino o a Ponzano Romano o il Fiume Ufente che può rappresentare per il futuro un campo di gara molto importante per l’agonismo italiano e in particolare per le società del Centro-Sud per la capienza e la possibilità di mettere tutti i concorrenti contigui.
9 – Il 2014 sarà ancora un CIS ad alta partecipazione. Ritengo che ridurre i partecipanti incrementi interesse, spettacolo, motivazione da parte degli stessi, gare più serrate dal punto di vista sportivo, numerosità campo gare più ampio. Avete intenzione di indirizzarvi su questa strada ?
9 – 1 (da domanda 22) fare il CIS da 50 squadre è un suicidio in un momento di crisi come questo quando invece bisognava chiudersi in difesa. Perché non si è continuato con la formula precedente che assicurava una partecipazione delle squadre migliori e si potevano sfruttare i migliori campi gara più in forma? Perché non si eliminano certi campionati italiani tipo box e coppie per lasciare spazio a più gare sociali fatte vicino a casa per rilanciare i giovani e la pesca? Le società con tutte ste gare nazionali non si occupano più delle gare sociali per rilanciare la base?
In un momento di crisi come quello che colpisce il nostro paese, il comitato di settore acque interne si è reso conto che un campionato intermedio come il trofeo di eccellenza non serviva a nulla, per di più nel caso del trofeo di eccellenza nord portava le squadre a spendere come a partecipare al superiore senza averne, in caso di vittoria, lo stesso obiettivo.
Pertanto per eliminare le 60 squadre intermedie (40 del nord e 20 del centro) si è proceduto all’eliminazione dei trofei di eccellenza. Per far questo senza togliere i diritti di promozione alle squadre che hanno partecipato ai vari trofei inferiori, abbiamo dovuto portare a 50 squadre il campionato italiano e a 60 i trofei di serie A.
Negli ultimi anni abbiamo imparato che non si può più pianificare una struttura a lungo termine ma la nostra intenzione è di portare a 30 squadre il numero delle partecipanti al campionato italiano per squadre di società e per far questo senza dover rinunciare a premiare le squadre prime classificate dei regionali o dei trofei di serie A, ci vorranno ancora 2 anni. Infatti, nel 2015 il campionato italiano per squadre di società sarà composto da 40 squadre e nel 2016 da 30; mentre le serie A torneranno già dal prossimo anno a 50 squadre.
Si è anche cercato di mettere tutti i trofei in concomitanza in modo da occupare meno domeniche possibili al fine di incrementare l’attività della base o di valorizzarla dando la possibilità di trovare maggiormente liberi i campi di gara più importanti che fino a pochi anni fa erano di esclusiva competenza del vertice.
Stiamo poi studiando dei contributi da dare alle società che s’impegnano in modo particolare con il settore giovanile o quello dei diversamente abili o femminile.
10 – Perfino le gare di bocce si vedono in TV in diretta o registrate. A quando una gara di pesca spettacolo per pubblicizzare questo sport ?
L’anno scorso in occasione della manifestazione di beneficienza a favore delle popolazioni colpite dal terremoto abbiamo avuto molta visibilità, ma in Italia è difficile andare sulle TV nazionali così come altre federazioni del Coni che non siano il calcio, il basket o la pallavolo.
Merita, però, di essere ricordata l’importante attività svolta dal nostro servizio immagine con il TG Fipsas condotto da un cronista di grande esperienza e conoscitore del mondo dell’agonismo, mi riferisco a Stefano Bastianacci, e con tutti i servizi visibili su Italian Fishing Tv o su You Tube.
11 – Il successo della gara di CIS a Peschiera lo imputo oltre che all’ importanza della gara e al sito in se, anche alla vicinanza a grandi centri, al Garda e all’ autostrada. Visto l’ interesse all’ assistere a queste gare, è auspicabile attivare campi di gara che presentano queste caratteristiche. La FIPSAS ci sta pensando ?
Come già detto in precedenza, la Fipsas cerca continuamente campi di gara, ma poiché in molte regioni non ci sono acque in concessione vedi in Emilia Romagna o in Toscana ed è veramente difficile investire su acque che non gestiamo direttamente.
Probabilmente con la scomparsa delle province ci saranno regioni che ci concederanno la gestione delle acque al fine di garantirne la pescosità con ripopolamenti e vigilanza (cosa ad oggi impossibile).
12 – Può fornire la posizione della FIPSAS sulle ricorrenti lamentele sui costi di partecipazione ai vari campionati (spostamenti, pernottamenti e in particolare esche/pasture) ? Le ritiene realistiche o strumentali ? Il fatto che continuino da comunque l’ impressione che per la FIPSAS siano costi operativi ineliminabili se non evitando di partecipare.
I costi di partecipazione sono purtroppo un problema legato in modo particolare alle spese di trasferta; per questo si è eliminato il trofeo di eccellenza che rappresentava solo un cuscinetto fra italiano società e trofei di serie A, con costi elevati e trasferte molto lunghe.
Si è deciso di limitare a 5 il numero delle prove per non impegnare troppe giornate a favore dell’attività minore e per non incidere troppo nelle tasche di società ed atleti.
Per quanto riguarda le esche e le pasture, a parte quei campi di gara ove per garantire omogeneità e maggior quantità di pescato si utilizza una piccola quantità di fouilles e vers de vase, si è cercato di mettere il minimo indispensabile per disputare la gara senza che nessuno debba rubare sulle quantità per arrivare al termine della gara in modo tranquillo.
13 – Cosa fa la FIPSAS per favorire l’ avvicinamento alla pesca di nuove leve tra i giovani ? Per la pesca sta passando il concetto di uno sport non abbordabile per i troppi tecnicismi e conseguenti costi nell’ affrontarla.
Io non sono d’accordo con questo concetto, quando si parla di pesca o di attività giovanile, si prende spesso come esempio il campionato italiano o il club azzurro che sono la massima espressione di questa categoria, i dati degli ultimi anni parlano diversamente, il numero dei partecipanti giovani è cresciuto e solo quest’anno a causa dell’infelice scelta della data abbiamo avuto un calo. Quest’anno in Fiuma sarà un successo e tutti i ragazzi che vi parteciperanno avranno l’occasione di vedere all’opera vicino a loro i propri beniamini. Questo, infatti, è lo scopo delle finali tutte nello stesso posto e nello stesso giorno; una vera e propria festa della pesca agonistica italiana, sulle orme di quanto già ottenuto quest’anno in occasione delle finali seniores maschile e femminile ad Umbertide.
14 – Non pensa che la FIPSAS acque interne gestisca troppi campionati con le conseguenze del caso ?
No, gestisce i campionati di sua competenza di diverse specialità, dal colpo alla trota, lago, torrente o mosca che sia, lo spinning, il carpfishing e il bass.
15 – Cosa ne pensa di disputare alcune gare nel corso del campionato italiano colpo a tecnica libera (leggasi possibilità utilizzo feeder) ?
Io credo che non sia il campionato italiano, che porta a un club azzurro e alla nazionale, il luogo giusto dove allargare i regolamenti a queste tecniche; generalmente nei campionati che portano a manifestazioni internazionali, si cerca di fare un regolamento particolare molto simile a quello internazionale. Sono invece a favore di gare promozionali con queste tecniche; la promozione, a mio parere, non si fa al vertice ma alla base.
16 – Cosa ne pensa di disputare alcune gare del campionato italiano a feeder liberalizzando le montature e pasturatori ? (togliere il minimo dei 50 cm e usare il method per intenderci….)
Come sopra, in queste manifestazioni si dovrebbe, a mio parere, usare un regolamento il più vicino possibile a quello internazionale. Credo che invece si potrebbe fare un campionato italiano feeder di pesca con method.
17 – riguardo all’ipotesi di togliere i premi di settore e aumentare i premi di squadra non sono molto d’accordo, io ho partecipato qualche anno fa a campionati regionali e superiori ,e a squadra non abbiamo mai fatto grandi risultati ma singolarmente è capitato ,magari per fortuna o per caso di fare 1°-2°e in quel caso ci sarei rimasto male se non mi avessero premiato, anche perchè poi c’è il rischio invece che le squadre premiate siano sempre le stesse. quello che voglio dire è che secondo me togliendo i premi di settore si toglie la soddisfazione a quei pescatori di società piccole e sicuramente meno esperte di venire premiati quelle poche volte che si imbattono in una giornata fortunata. saluti da massimo pescatore da 30 anni e spero ancora per molto.
17 – 1 -perché togliere le premiazione di settore non tutti i componenti di una squadra per motivi di lavoro soldi ecc possono permettersi di pescare tutte le domeniche sabato venerdi, e per quelli che si impegano di piu non e giusto non premiarli. Un incentivo!!30-40 euro per uno che gli pagano tutto non e niente ma per quelli che si pagano tutto sono tanti ,e ce ne sono tanti che si pagano tutto,sai cosa costa una gara? parecchio
17 – 2 – Complimenti per l’iniziativa di poter dare anche a noi agonisti la possibilita’ di poter fare delle domande sui lavori svolti dalla federazione e dai vari comitati per il 2014. Egregio Sig. Fusconi, probabilmente è una domanda ripetitiva ma non le sembra che togliendo le premiazioni di settore a favore di quelle a squadre si premi solo e sempre le societa’ di alto livello? perchè alla fine le squadre che si piazzano nei primi 10 posti sono sempre le stesse. cordiali saluti
17 – 3 -Fa piacere far parte al mondo agonistico , x due motivi … Confrontarci con altri atleti e vedere chi é il più bravo il più tecnico ,per una passione che ci sta a cuore!!!e poi la cosa più bella Quando arrivi primo ,secondo o terzo…. Una volta c era la medaglietta…. Bé una cosa che quando la ricevevi andavi a casa, la facevi vedere a la tua compagna, a tuo figlio o la mettevi insieme a le altre………. Un ricordo vero e proprio x tutti credo , NN solo per mé!poi i soldi ed ora nulla già ci stanno i politici ora vi ci mettete anche voi a rovinare questo sport…???
17- 4 (Da Stefano maiolo domanda 19) Premiazioni di settore. Sicuramente prima di proporne la loro eliminazione per la prossima stagione avrete fatto le vostre valutazioni. Purtroppo non sono d’accordo per diversi motivi. Anche se si tratta di una competizione a squadre, la soddisfazione personale di aver ottenuto un riconoscimento per una buona prestazione rimane e da lo stimolo a tutti gli altri componenti di fare meglio. Poi non è detto che anche gli altri componenti vadano bene e la squadra vada a premio. Non è mai successo che in un campionato a 20 squadre (A/5 fino a quest’anno), siano state premiate più delle prime 3 classificate, al massimo 4 ma non di più. Ricordo che non si può sempre fare i conti con i numeri del Nord…noi “poveri agonisti” del Centro e del Sud non avremo mai una serie A di 60 squadre anche perché non ci sono (almeno credo…) campi gara tali da ospitare contemporaneamente 240 persone. Quindi con 25 squadre si premierebbe max fino alla quinta??? Quindi perché togliere questa cosa?
36 – Salve ….. Sono un pescatore del trofeo A/5 …
Secondo voi questa decisione delle premiazioni É una cosa saggia???É un modo per fare dis innamorare le persone amanti di questo sport, che come me é una passione da quando sei bambino….. Sul campo gara si entra in competizione Per chi è il forte il più tecnico e Se ti piazzi cé un riconoscimento…. Anzi c èra( la medaglietta) un volore simbolico ma da far tesoro come tanti agonisti che ci facevano una bella bacheca ,dove esporre il merito avvolte faticata o magari con un piccolo fattore ..C…. ,!!! Perché togliere anche i soldi ora?? Per chi organizza, e magari sistemare il campo?…?? Forze da voi al nord
Ci sono i politici che ci stanno derubando di tutto…ed ora ci volete derubare la nostra passione piu bella VERGOGNA!!!!
Le premiazioni di settore…. Facciamo un po’ di chiarezza e spieghiamo il perché si è arrivati a questa ipotesi nelle gare a squadre di pesca al colpo di competenza del comitato di settore acque interne (campionato italiano e trofei di serie A).
A causa della crisi, molte sezioni provinciali che gestiscono i campi di gara si trovano a non aver più risorse per la pulizia, lo sfalcio dell’erba e la vigilanza, pertanto il comitato di settore ha pensato che si sarebbe dovuto dare un contributo oltre l’iscrizione per supportare queste sezioni.
Inoltre la crisi dell’associazionismo e delle società, legato al fatto che si richiede alle società organizzatrici una sempre maggiore competenza e da quest’anno con l’istituzione delle prove ufficiali con il conseguente picchettamento dl campo gara dal venerdì sera anche un notevole dispendio di energie, con una professionalità che deve essere riconosciuta anche dal punto di vista contributivo.
Detto questo, non è nostra intenzione aumentare le quote di iscrizione anche se penso che nessuno lamenterebbe un aumento del costo di iscrizione in cambio di un campo rasato a prato inglese e picchettato con box riservati, perciò per far questo abbiamo pensato di premiare i primi tre classificati di ogni settore con medaglie in metallo color oro, argento e bronzo a ricordo del piazzamento e della manifestazione e aumentare notevolmente il numero delle squadre premiate nella classifica di giornata.
Per esempio se nel 2013 l’iscrizione ai trofei di serie A era di € 65,00 per squadra, nel 2014 dovrebbe essere di € 60,00; inoltre se nella classifica a squadre di giornata venivano premiate (in un campionato di 50 squadre) nel 2013 le prime tre di ogni prova, nel 2014 saranno premiate le prime 15 (alla quindicesima andranno € 100,00).
Contemporaneamente alle sezioni provinciali per il campo di gara andranno € 2,00 a concorrente (contro € 0,50 o al massimo € 1,00 del 2013) e alla società organizzatrice almeno il 30% in più di quanto incassato nell’anno sportivo appena terminato.
Quest’aumento di contributo alle società organizzatrici permetterà di premiare quelle che si mostreranno più organizzate e capaci e creerà concorrenza per accaparrarsi l’organizzazione di una prova di campionato. E’ ovvio che chi non sarà all’altezza dell’incarico l’hanno successivo non organizzerà nulla.
Riassumendo; € 5,00 in meno d’iscrizione, più soldi per i campi di gara e per le squadre premiate, premiazioni di settore con medaglie ricordo e maggiore servizi a favore dei concorrenti.
Ritengo importante invece che si mantengano a livello regionale le premiazioni di settore classiche almeno fino quando questo nuovo tipo di premiazione non sarà definitivamente rodato nei trofei nazionali; i campionati minori che hanno ancora un grande spirito promozionale (regionale compreso) non devono a mio parere essere toccati da questa novità.
18 – 1 -il trofeo A/5 …… Una gara ad ostellato … Quando si fanno 400km NN è meglio farne 2 di gare??
18- 2 – BomBa…….. Ci siete mai stati??? Lo rispetto NN discuto sul pescato, ma NN è omogeneo 4 zone 8 bandierine e 30 picchetti con incagli …un pescatore che lascia 100€ di galleggianti all inglese vi sà una cosa giusta??? NN credete di fargli dare una sistemata a questo campo di gara?? E NN possono sempre decidere i signori Dell Abruzzo quindi provvedete a fargli dare una sistemata
18 – 3 – Isola liri zona sacco Ci siete mai stati??. Su un fiume a 7 mt da picchetto a picchetto e per 500g di gattini……. Zona ceprano invece si pesca su pedane sotto a dei gabbioni di contenimento …..se uno cade????……..
18 – 4 -Gentile signor FUSCONI questa sono le problematiche del A/5 se NN le conosceva ora le conosce… ,!!!Mi domando dato che ci ha pescato anche … ma perché i signori del Abruzzo NN vogliono nel trofeo di A/5 un campo come CORBARA Comodo, pescano da luglio a settembre ci entrano 80 persone per zona in fila è per tutti uguali e molto paro…. Forse perché sta 10km dal confine del. Lazio ????nel Lazio ci stanno 5 provincie e NN possono essere sempre gli stessi a dire Li no ?.???
18 – 5 (Da Stefano Maiolo domanda 19) Altri temi importanti sono stati toccati nell’articolo e soprattutto nei successivi commenti:
Capienza dei campi gara, lontananza campi gara e spese eccessive (io faccio l’A5 e quest’anno con 25 squadre nella gara di Frosinone saremo sparpagliati su più zone lontane tra loro: fiume Sacco e fiume Liri a Pontecorvo. Mi sbaglio o proprio tu stesso in una intervista lo scorso anno avevi detto che per far risparmiare gli atleti sarebbe stata fatta una scelta di accorpare date e zone di pesca in modo da consentire alle squadre di provare tutti insieme spendendo mento soldi??? Il prossimo anno il campo gara a noi più vicino sarà appunto questo…quasi 200 Km!!!!). Il ragazzo che su un commento ha detto che una squadra del Sud per fare le gare del Campionato Italiano per Società ha dovuto fare più di 15.000 Km mi sembra emblematico…
Picchetti impescabili (come “consueto” andremo al Bacino di Bomba. Bellissimo campo gara ma con troppi picchetti “impescabili” e, sinceramente, dopo aver preso giorni di ferie, speso soldi per poi capitare in picchetti “notoriamente” impescabili, mi sembra poco serio)
Gentile signor FUSCONI Nel trofeo A/5 ci sono molte cose da far notare….
1) Bomba, NN discuto sul possibile pescato…. Ma in 80 persone è diviso in 4 zone e quindi 8 bandiere tra cui ci sono 30 picchetti con incagli (((non so sei lei lo sà ma come incagli sono muri vecchi vigneti, pezzi di una vecchia ferrovia !!! ))Dove ci si lascia in acqua su alcuni picchetti anche 100€ di galleggianti , secondo lei è omogeneo ?? E perché farci 2 gare !!!UNA SISTEMATA NN possono dargli??.? Non si potrebbe farle ad ostellato 2 sabato e domenica, dato che ci facciamo 400km x una sola gara???
2) Isola liri zona ceprano le pedane sono posizionate sotto a dei gabbioni di contenimento….se uno cade ?? Zona sacco bisogna pescare su un fiume a 6/7 mt uno da l altro, E tra un settore e l altro ci passa l alta tensione …..senza parlare del pescato!,,!! Ma la sicurezza Per i pescatori????dove sta??
3) Perché gli abruzzesi sono sempre i più privilegiati a decidere !!Perché NN vogliono mettere nel A/5 un campo come CORBARA … Comodo ,pescoso , paro per tutti , accessibile sino all acqua Nel periodo da luglio a settembre ,ci si entra in 80 per zona a 10mt uno da l atro !! Forze perché Sta a 10km dal confine Lazio Umbria???? Me lo spieghi ?? lei ci è stato Ci si è anche divertito?
Cordiali saluti
I calendari di questo trofeo, che come tutti gli altri viene fatto insieme ai nostri collaboratori dei gruppi di lavoro (un gruppo per trofeo) può subire delle variazioni legate proprio al bacino di Bomba; infatti si sta valutando la possibilità di picchettare un’altra zona al fine di eliminare proprio quei picchetti che in passato hanno creato tanti problemi. Se questo non sarà possibile, nel bacino di Bomba si svolgerà solo una prova divisa in due giorni; metà il sabato e metà alla domenica e sarà doppiata quella dell’Ufente (la quarta prova al sabato e la quinta domenica).
Per quanto riguarda il Fiume Liri e il Fiume Sacco, si è devono posizionare i 100 agonisti nel modo migliore possibile e comunque non tutti criticano questo campo di gara e questo dimostra quanto sia difficile accontentare tutti.
Vorrei comunque ricordare a chi lamenta che l’Abruzzo pone condizioni o veti che nell’anno passato si sono svolte tre manifestazioni in Lazio e due in Abruzzo e che visto quanto accaduto in occasione del regionale Lazio con l’annullamento delle prove del Bacino di Corbara, si è pensato di tenerne conto per i prossimi anni poiché essendo un campionato che porta all’italiano società necessitava di almeno una prova su un campo gara del livello di Ostellato. Questo per avvicinare anche i pescatori del centro all’uso del fouilles e del vers de vase nella pesca delle breme.
19 – Salve Antonio,
premessa.
Mi chiamo Stefano Maiolo e sono tesserato ormai da moltissimi anni nella provincia di Viterbo. Partiamo da fatti certi: non credo, anzi sono sicuro che in Federazione non si facciano scelte dettate dalla malafede o da interessi di parte o ancora per favorire le aziende piuttosto che gli atleti.
Fatta questa doverosa premessa passiamo al punto.
L’intervista ha suscitato molte perplessità e altrettanti interrogativi che di certo non aiutano i garisti ad affrontare serenamente le competizioni e neanche la Federazione che deve vigilare sull’applicazione delle regole…tasto dolente: le regole. Di certo non si può negare che noi atleti siamo spesso “ignoranti” dei regolamenti che guidano e tutelano le varie manifestazioni (visti i precedenti, quest’anno mi sono portato in macchina una copia del regolamento relativo al Trofeo a cui partecipavo e ti posso assicurare che ad ogni gara non è mancata l’occasione di prenderlo e mostrarne i contenuti anche per cose che dovrebbero essere scontate…dal posare l’attrezzatura all’interno del box al mettere la nassa in acqua piuttosto che il divieto di montare l’attrezzatura prima di entrare nel box oppure al farsi aiutare da qualcuno dopo esservi entrato…). Certamente la conoscenza dei regolamenti è “un obbligo” di ciascuno di noi che non può essere ignorata. Purtroppo spesso, anche leggendo e rileggendo più volte il regolamento, si nota una sorta di “incertezza” nella forma e anche negli esempi riportati che non chiarisce in maniera certa l’interpretazione della norma. Quindi servono, secondo me, regole più chiare e univoche anche per facilitare il compito dei giudici di gara che si trovano spesso nell’impossibilità di poter fornire risposte certe a quesiti regolamentari o ai vari reclami fatti.
Quello che Lei mi dice è vero, una delle cose che cerchiamo di fare da anni e che sarà sempre una priorità per questo settore è di rendere più agevoli i regolamenti; infatti, stiamo scrivendo una circolare normativa divisa per specialità più semplice da leggere e applicare. Un’altra priorità è l’uniformità dei giudici di gara, per quelli nazionali lo stiamo già facendo da anni, creeremo incontri aperti al fine di uniformare il più possibile i comportamenti e le interpretazioni di un regolamento che non sempre è applicato come si deve.
19 – 1 Perché non multare le Società organizzatrici (che prendono i nostri soldini…) quando compiono piccole o grandi inadempienze?? Bilance fasulle, picchettamenti fantasiosi e impescabili, giudici di sponda teorici e improvvisati ( in una gara ad uno gli ho dovuto mostrare il regolamento perché neanche sapeva che si poteva entrare nel box a posare l’attrezzatura…mah…). Se vuoi continuo ma so per certo che queste cose le conosci bene anche tu caro Antonio e sono altrettanto certo che se una Società si impegna ad organizzare una gara DEVE farlo al meglio e con tutta una serie di accortezze e professionalità, quindi regole certe!!
Come già detto in precedenza, stiamo cercando di migliorare la qualità di chi organizza e tramite una migliore formazione dei giudici di gara cercheremo anche di prevenire gli errori.
Mi rendo conto di aver buttato una goccia nel mare ma ho apprezzato molto questa iniziativa e ho voluto esprimere, spero in modo civile e comprensibile, il mio pensiero con la speranza che possa contribuire almeno un pochino a migliorare questo sport di cui sono innamorato sin dall’infanzia.
Mi scuso per essermi dilungato così tanto!!!!
Un saluto a te, Antonio che fai un lavoro non indifferente in Federazione e ad Alessandro sempre sensibile e disponibile a dare spazio e voce a tutti qui su MF.
Stefano Maiolo.
20 – perchè solo il club azzurro ed il feeder pesca a peschiera e noi dell’A2 A1 A3 non possiamo! non paghiamo anche noi la licenza piu le varie tesere…perchè non vengono mai chiariti i motivi, del perchè di queste decisioni, di chi decide questo,scelte per noi incomprensibili!
Vitorchiano Albatros
Le motivazioni principali sono due: la prima è che quest’anno le squadre sono 60 per campionato e sul Fiume Mincio avremmo avuto problemi ad andarci in modo soddisfacente per una gara di questo livello.
La seconda è che lo scorso anno (2013) avevamo in calendario tre gare nel mese di ottobre e più esattamente l’italiano società, il trofeo di serie A1 e quello di A2 e la sezione provinciale di Verona ci ha chiesto di togliere una manifestazione perché tutta questa presenza nello stesso periodo avrebbe causato un danno a quei tesserati non agonisti che il Mincio lo frequentano giornalmente non per le gare ma per divertimento.
Quest’anno (2014) ripeto per il numero elevato di squadre abbiamo preferito portare solo il club azzurro che è composto con gli stoppers da 60 atleti, una manifestazione internazionale (Italia-Belgio) per ottenere dalla provincia di Verona un aumento dei litri di esche e pasture per il futuro e, in via del tutto sperimentale, il campionato italiano per squadre di società feeder che vedrà circa 80 concorrenti.
21 – A Medelana come altri campi gara che non ci sono i picchetti, non si puo fare pescare due zone il sabato e due la domenica? cosi da far fare la sponda dei altri pescatori con risparmio di persone , soldi ecc.cosi che le società che pescano e organizzano le gare possano avere piu giudici di gara.
Questo tipo di soluzione, che abbiamo già dovuto applicare quando siamo andati a Fiastra con la serie A4 o a Bomba con la serie A5, non ci vede molto d’accordo; al centro-sud dobbiamo fare di necessità virtù perché i campi di gara sono pochi e limitati nella capienza ma al nord dove abbiamo alternative perché mettere in condizione di prendere ulteriori giorni di ferie per provare?
22 Premetto di essere molto contento che il settore fipsas abbia deciso finalmente di rispondere agli agonisti rispetto alle molte questioni. Ringrazio il sito matchfishing per avere organizzato questa iniziativa. Avrei molte domande da fare al sig. Fusconi ma mi limito a poche: 22 -1) campionato italiano individuale: non è praticabile organizzare delle selettive a livello di ogni singola provincia e mandare alle finali solo 200 persone anzichè fare un garone unico da 600 persone nella prima prova con campi gara che come abbiamo visto negli ultimi anni non reggono più l’impatto?
38 – Buon giorno vedendo che la prima prova del Campionato Italiano è diviso su tre campi gara, come saranno divisi i vari atleti,ovvero se una società iscrive ad esempio 4 garisti quest’ultimi verranno sorteggiati tutti sullo stesso campo gara, o si rischia di avare magari uno su un campo,uno su un altro e due su un terzo?
Grazie e buona giornata
Il comitato di settore acque interne è sempre stato disponibile a incontrare gli agonisti, l’ha fatto proprio su iniziativa di Match Fishing ad Ostellato due anni fa (non venne nessuno) e lo fa settimanalmente sui campi di gara che frequentiamo assiduamente; una risposta non l’abbiamo negata a nessuno anche quando la domanda era scomoda; si può dire di tutto ma che non ci mettiamo la faccia no.
Quest’anno abbiamo deciso di fare un campionato italiano individuale diviso su tre campi di gara con un pre-sorteggio che sarà esposto sul sito federale almeno un mese prima con il sorteggio dei concorrenti nei vari campi gara; questo proprio per evitare, come dice giustamente lei di fare un garone in campi che non ne reggono l’impatto.
Porteremo inoltre a 800 il numero dei partecipanti alle prove selettive e non effettueremo più recuperi fra i rinunciatari con la redistribuzione dei posti come da quorum provinciali. 800 perché c’è grande gradimento e partecipazione nei confronti del campionato italiano. Dopo la prova selettiva, i primi quattro classificati di ogni settore andranno per diritto alla 1 prova di finale dalla quale usciranno i 100 finalisti.
Il rischio che persone della stessa società o provincia sino sorteggiati in campi di gara diversi uno dall’altro c’è; del resto è una manifestazione individuale e non è possibile fare diversamente altrimenti la selettiva diverrebbe per regione o zone d’Italia e questo comitato ritiene più rappresentativo un campionato a cui si accede dalle selettive provinciali.
23 – Buon giorno, intanto volevo fare i complimenti per l’iniziativa in quanto sentendo i “reali” protagonisti dei vari campionati penso si possa (ovviamente con la giusta predisposizione!!!) migliorare determinate cose che non vanno. Approfitto di questa opportunità per chiedere a chi di dovere con che criterio sono stati scelti i campi gara della A1. Mi permetto di fare un breve appunto…con l’attuale formula, i vari campionati di A, dovrebbero preparare l’agonista che ambisce a salire, a poter affrontare il C.I.S. Arrivo al dunque! I campi gara della serie A1 di quest’anno sono secondo bozza FIUMA (28 Maggio) – LAMA (8 Giugno) – SPINADESCO (13 Luglio)- Bormida (8 Settembre) – Fissero (28 Settembre). La Fiuma a Maggio ritengo sia un suicidio in quanto irregolare per portata, livello e pescosità. La LAMA degli ultimi anni praticamente è stata quasi sempre sostituita per problemi di livello e pescosità – SPINADESCO si sa che vive di due zone relativamente pescose e abbastanza omogenee e di due invece da terno al lotto. Per il BORMIDA e MASIO direi che il commento sia superfluo in quanto la regolarità lascia a desiderare. Per il FISSERO direi che i risultati ottenuti negli ultimi anni sia nel club azzurro che nei vari campionati disputati parlano chiaro….GAROLDA pescosità quasi zero e per di più con settori pieni di teste e code e CAVECCHIA irregolarità totale. Ora la mia domanda è: ma OSTELLATO, ADRIA,PESCHIERA e la FIUMA in una bella data di settembre non erano campi migliori in preparazione al C.I.S. ?
Come per tutti gli altri trofei, consigliati dai gruppi di lavoro, si sono scelti campi di gara il più vicino possibile alle regioni che fanno parte di questo o quel trofeo e non ci sembrava opportuno portare gente del Piemonte ad Adria o Ostellato; comunque il C.I.S. va in Lama e a Spinadesco e in Fissero c’è la 1 prova dei campionati italiani individuali, quest’anno con 60 squadre era difficile fare diversamente.
24 – Scusi signor Fusconi ho letto il calendario del feder ma non si impara dagli errori? Dopo la vergognosa pantomima dell’anno scorso del girone sud dove bastava iscriversi e senza gareggiare si accadeva alle finali si rifà di nuovo. Non sarebbe meglio fa un campionato su cinque prove su cinque campi gara differenti? Forse i valori espressi dalla classifica finale sarebbero più veritieri basta prendere ad esempio un certo mazzetti che su sei prove ha Fatto quattro primi e sarebbe arrivato secondo assoluto, non sarebbe il caso di applicare visto che i numeri non giustifucano una selettiva grazie per la risposta.
Sulla pantomima dell’anno scorso io non sono assolutamente d’accordo; i partecipanti al girone centro-sud hanno acquisito il diritto di partecipare alla fase finale come quelli del nord; in entrambi i casi passavano il 50% dei partecipanti e vorrei ricordare che dai 70 /80 degli scorsi anni con la formula delle due zone si è passati a 150 iscritti; non male per una specialità giovane come questa.
Nel 2014 dopo la fase di qualificazione in tre prove ci sarà una finale che prevede la partecipazione alla prima prova del 50% dei partecipanti alla prima fase, in seguito i primi 60 della classifica si qualificheranno per la seconda prova di finale e infine i primi 40 andranno alla terza ed ultima prova con punteggi tecnici di 1, 1 e mezzo, 2.
25 – Sono Colombo Bruno, presidente della società APD SOMMESI HYDRA situata in provincia di Varese. Sono presidente di una società che fa della programmazione e della valorizzazione dei giovani un punto di forza, lo dimostra il fatto che 4 giovani dall età complessiva di anni 74 hanno riportato la vittoria nel Campionato Regionale Lombardo. e 2 di quei magnifici 4 sono campioni Italiani under 16 per il 2013. Dietro a questi risultati si cela un lavoro di società enorme che coinvolge molti soci in quanto ci sono dei minorenni e vanno seguiti nei vari passaggi della loro vita agonistica. Oggi con la decisione presa l anno precedente di eliminare il campionato di Eccellenza senza valutarne le conseguenze. porta la nostra Società ad avere 1 sola squadra, quella dei giovani, a partecipare al campionato regionale in quanto il quorum prevede il passaggio dai campionati inferiori 1 sola squadra, mentre la nostra società essendo arrivata seconda e terza ne è rimasta esclusa. La domanda che mi sorge spontanea è la seguente: che impatto negativo avrebbe l allargamento del campionato suddetto a 70 o 80 squadre, accontentando cosi almeno dieci province che sicuramente hanno delle problematiche simili alle nostre ? La seconda domanda che mi pongo è: che senso ha avuto effettuare 11 campionati regionali coinvolgendo decine e decine di società per partorire il topolino di 14 promozioni. Termino auspicandomi che il Comitato regionale Lombardo abbia un ravvedimento e ponga in essere delle correzioni per porre rimedio ad una valutazione secondo il mio parere sbagliata
Distinti saluti Bruno Colombo
Caro sig. Colombo, quando dice che si è eliminato un campionato (eccellenza nord) senza tener conto delle conseguenze si sbaglia, è stata la nostra prima preoccupazione altrimenti non avremmo portato l’italiano società a 50 squadre e le serie a!,A2,A3 a 60 squadre. Il problema è che forse questo è stato sottovalutato dalla sua commissione sportiva regionale che se avesse lasciato il format dei campionati come l’anno precedente avreste avuto in Lombardia anziché 16 promozioni ben 36 squadre promosse in A1 come del resto hanno avuto tutte le altre regioni. La invito pertanto a rapportarsi con questa commissione regionale che è competente del trofeo di serie B lombardo.
26 – Complimenti per l’iniziativa. Vorrei proporre l’iscrizione libera a livello provinciale, perchè è obbligo iscriversi nella provincia dove è la propria sede? Ci sono società più vicine a campi gara delle provincie confinanti che hai propri, inoltre sarebbe da stimolo per le varie sezioni provinciali che sarebbero costrette a organizzare gare sempre più avvincenti per non perdere pescatori,tutto in un clima di sana concorrenza. Inoltre si eviterebbe di usare (come spesso accade) false sedi fiscali in città che non ci incastrano nulla con la vera provenienza dei pescatori.
Oggi la circolare normativa non prevede questa possibilità; non è detto che in un futuro, anche recente, con l’abolizione delle provincie non ci sia questa possibilità o la nascita di interprovinciali.
27 – Signor Fusconi a proposito di numeri considerando che l’anno scorso le varie gare hanno avuto una partecipazione media di 70-80 pescatori non crede che un calendario con così tante gare al quale si devono aggiungere il club azzurro siano tante considerando il periodo di crisi, sbaglio o si deve tener conto chi come il sottoscritto non ha la fortuna di appartenere ad una grande società e si deve pagare tutto di tasca propria e dovrà per forza fare delle scelte non crede che ci sia il rischio che alla fine a gareggiare siano sempre i soliti noti. Il ledgering non era nato in contrapposizione alle più costose gare del colpo qui in tre anni li abbiamo superati, per partecipare al solo campionato individuale bisogna sostenere sei trasferte siamo sicuri che non abbiamo anticipati i tempi rischiando di dare il colpo di grazia ad un settore che sta Nascendo? Tra gli 80 agonisti ci sono tanti della pesca al colpo mentre tanti appassionati di ledgering hanno già abbandonato così non si fa crescere il settore, ci sarà solo una migrazione dal colpo al feder. Non sarebbe stato giusto farlo rimanere un settore per il tantissimi pescatori che non possono competere con gli agonisti affermati e professionisti. Per chi voleva gare e regole da agonista puro poteva rimanere nella colpo. Ma forse è una domanda retorica abbiamo siamo già troppo in la
Ritengo che un settore agonistico come il nostro debba organizzare l’attività di livello nazionale e fare promozione con gare di avvicinamento a questo sport. La contraddizione sta nel fatto che si vorrebbe partecipare a un campionato italiano o addirittura a un club azzurro facendolo passare come un’attività promozionale. Come ho già detto in una precedente risposta, la promozione non si può fare al vertice perché queste manifestazioni portano a far parte della nazionale e a partecipare a un campionato del mondo. Il bello del nostro sport è che ognuno può scegliere a quale campionato partecipare o no.
28 – Volevo segnalare che la provincia di Rovigo ha messo un nuovo balzello di euro 40 annui a tutti i pescatori residenti fuori provincia, evviva quel pò di ittiturismo (grazie alle gare fatte ad Adria) andrà a farsi benedire; siamo ritornati nel medioevo dove ogni signore faceva pagare il balzello, spero che la federazione Provinciale, Regionale e soprattutto quella Nazionale facciano le dovute pressioni per togliere tale tassa.
La sezione provinciale di Rovigo si è già prontamente attivata con la provincia per chiarire questa situazione e so che hanno ottenuto risposte soddisfacenti.
29 – Da oltre 30 anni faccio gare, ho iniziato da ragazzino con le gare a trote e gare sociali dove mi scarrozzavano gli altri poi da patentato ho iniziato a gareggiare in quelli che erano i Campionati di allora dai Provinciali all’Eccellenza unica, per il 2014 ho deciso che non gareggerò in nessun Campionato a squadre e forse nemmeno nei campionati individuali semplicemente perchè sono stanco del sistema e di sentire sempre le stesse storie tutti gli anni, stanco di ingrassare sempre i soliti grossisti e campioni vari, non che me ne sia accorto adesso, anzi è da anni che dico che questo “sport” continua a dare sempre meno soddisfazioni e sempre più costi e problemi. In altre occasioni ho ripetutamente detto che la maggior parte delle Sezioni Provinciali non ha fatto nulla in questi 30 per favorire la crescita del nostro hobby/sport a livello agonistico ma bensì hanno fatto il contrario, nei primi Campionati Provinciali da noi nei laghetti che contenevano 150 pescatori si facevano i 3 turni di colore tanti erano gli iscritti, oggi da 450/500 trotisti della prima prova si è arrivati a 50, alla prima prova dei campionati provinciali A.I. al lago d’Iseo si partiva in oltre 200 oggi a malapena 50, questo non è colpa solamente della crisi economica che dura da qualche anno ma dal lavoro sbagliato svolto dalle Sezioni Provinciali e dalla FIPSAS, nessun campo gara sul territorio è stato CURATO e CONSERVATO a dovere, alcuni sono stati trascurati fino alla morte per poi cercare di rimetterli in vita spendendo tempo e denaro non ottenendo nessun risultato, le qualifiche ai campionati Italiani nella mia Provincia (BG) si facevano nel raggio di 50 Km e quando ci si spingeva lontano erano 100, poi pian piano i campi gara morivano ed i Km aumentavano, uno dei costi principali oggi per recarsi a far gare di pesca è il trasferimento, gasolio e autostrada, questo in parte lo si potrebbe evitare se molti di noi potessero fare le qualifiche individuali ed i Campionati così detti minori Promozionali e Regionali su campi gara poco distanti da casa favorendo così le adesioni, negli ultimi anni il Promozionale di Milano aveva come tabella chilometrica oltre 2000 km per fare 5 prove, questo secondo le sezioni provinciali invoglierebbe un giovane ad avvicinarsi ad uno sport? Fatta la premessa le mie domande al Sig. Antonio Fusconi sono le seguenti: continuare a cambiare il FORMAT dei Campionati come abbiam visto fare negli ultimi 10 anni, Ecc. Unica messa e tolta, Ecc. B messa e tolta, Elite messa e tolta, C.I. da 20 ipotizzate a 40 poi 50 squadre, con Ecc.Nord/Centro/Sud messe e tolte, secondo lei è utile tanto quanto sarebbe utile creare Campi Gara nelle Province, soprattutto al Sud, e cercare di avvicinare i giovani al nostro sport? Qual’è secondo Lei il modo migliore per ridurre i costi di questi Campionati visto cha da anni se ne sente parlare ma i costi non diminuiscono? Questo malumore comune che si può notare nei post che vengono pubblicati, su questo bellissimo sito, dai vari agonisti ed è lo stesso che si sente nelle Società minori che non sanno più come andare avanti, secondo Lei è solo colpa della crisi economica o della gestione sbagliata della varie Sezioni FIPSAS? Grazie per l’attenzione e buon lavoro. Stefano Del Prato Tritium Tubertini.
Caro Stefano, sul format siamo partiti da zonali che davano il diritto di partecipare a delle finali denominate “campionato italiano” e gli agonisti che venivano dai campionati regionali (trofei di serie B) lamentavano che non volevano pagare più medaglie ai titolati agonisti di grandi società e che era troppo dura passare da un regionale ad uno “Zonale” così senza esperienza. Per questo è tornato il trofeo di eccellenza, dal quale per tanti anni le prime si sono qualificate per una fase finale denominata “campionato italiano”, ma i costi per le finaliste, che provenivano comunque da tutta l’Italia e che dopo 5 prove di qualificazione dovevano farne altre 6 (in tre week end) di finale, erano diventati insostenibili e così è nato il campionato italiano per squadre di società 2013. La motivazione principale è che con meno trasferte dell’anno precedente e otto prove si ottiene un campionato più regolare e allo stesso tempo meno dispendioso. Certo che la nostra idea è di arrivare a 30 squadre ma come ho già detto precedentemente, data la crisi ed i costi non giustificabili del trofeo di eccellenza abbiamo eliminato questo campionato e per non togliere i diritti a nessuno abbiamo dovuto per quest’anno aumentare a 50 le squadre partecipanti per poi già dall’anno prossimo tornare a 40 squadre e nel 2016 scendere a 30 che a nostro parere rappresenta il numero giusto di partecipanti.
30 – ma la Fipsas si rende conto che ogni anno che passa siamo sempre meno? e consapevole di questo? la federazione come intende agire? credo di scrivere a nome di tutti….siamo stufi!!!
A parte il fatto che “sul siamo sempre meno” non sono d’accordo perché le tessere agonistiche si sono mantenute, mi dispiace ma non sono in grado di capire la sua domanda.
31 – Buongiorno, vorrei sapere se la prima prova o selettiva del Campionato Italiano il campo gara sarà assegnato per sorteggio o per provincia di appartenenza. Grazie
Il campo di gara sarà assegnato per sorteggio, pubblicato sul sito federale un mese prima della prova di selezione.
32 – Mi sono qualificato per il camp .ita. senior, ma ho 60 anni visto che il camp.ita. master è nella stessa data sono obbligato a scegliere,peccato avrei partecipato ad entrambi. Trovo veramente sconveniente che lo zonale A4 si disputi con 25 squadre, anche perché la normativa dello scorso anno lo prevedeva di 20.
Per la prima domanda Le devo dire che dato il grande numero di gare, il fare manifestazioni in concomitanza permette di liberare molte domeniche a favore di tante sezioni provinciali e società per fare la propria attività di base e promozionale. Per la seconda Le devo dire che al trofeo di serie A4 c’era un solo posto disponibile dai trofei di serie B e quindi era anche difficile decidere a chi darlo (fra Marche e Umbria) e soprattutto andare a dire ai partecipanti dei trofei regionali che avevamo scherzato e solo 1 squadra aveva il diritto di salire. Si è preferito aumentare da 20 a 25 squadre per far si che le promosse fossero 6 (tre per regione).
33 – Secondo me nello zonale A4, tre gare dal 7 settembre al 12 ottobre, poco più di un mese,sono troppo vicine, mentre il mese di Luglio è completamente vuoto, secondo me sarebbe meglio spostare la gara in programma a settembre ad Umbertide nel mese di luglio, sarebbe gradita una risposta.
Queste sono le stesse valutazioni che facciamo noi quando programmiamo un calendario, ma a parte Fiastra a maggio e Umbertide a fine giugno perché in luglio fra campionati italiani individuali, club azzurri, campionato società e partenze delle nazionali giovanili che hanno ragazzi che partecipano al trofeo di serie di A4 non c’erano alternative. La prova del 12 ottobre a Ostellato è spostata al 19 ottobre, quindi una prova ogni tre settimane.
34 – Buonasera Sig. Fusconi, vorrei fare alcune considerazioni, e porle alcuni quesiti a proposito dei Campionati Italiani Feeder. Tra i vari commenti fatti su Matchfishing.it a proposito del mondiale sudafricano, nei quali ci si interroga sul gap tecnico che abbiamo nei confronti del resto d’Europa , ho espresso il mio pensiero, che ribadisco, e’ a favore di un evoluzione tecnica fatta di pesca a 360°, ovvero di campi gara e
pesci diversificati. Io sostengo fermamente che tutto il movimento feeder debba gettare solide basi che abbracciano tutte le tipologie di acque e di pesci, dando modo a tutti di imparare ad affrontare qualsiasi situazione. Invece vedo purtroppo, che anche in questa nuova disciplina, si sta prendendo la stessa brutta piega del colpo. Nel neonato campionato a squadre 2014, che dovrebbe promuovere e incentivare piu’ persone possibili alla partecipazione, dove non si conosce ancora il numero degli iscritti e le loro sezioni di appartenenza, si propongono solo campi di gara del nord, costringendo tutti gli agonisti del centro sud, a fare onerose trasferte, oltre che a gareggiare sempre fuori casa. E’ da piu’ di 20 anni che faccio le gare di pesca al colpo, e dal 2013 sono passato al feeder, per cercare nuovi stimoli, sperando che almeno qui, ci si potesse evolvere e combattere tutti ad armi pari. Pertanto, vorrei farle queste domande in proposito:
1) Quali sono i nomi delle persone che compongono la commissione che decide i campi di gara, e quale incarico ricoprono in federazione?
2) Quali sono i criteri di scelta dei campi di gara?
3) Per quale ragione non vengono presi in considerazione molti campi di gara del centro sud, dove si svolgono regolarmente gare di eccellenza come Fiastra – Pisa – Bomba – Liri, e aggiungo il Lago del Salto, Corbara, Montemolino, Ponzano, che assicurano tuttora le competizioni minori.
Credo nella sua lealta’ e competenza, e spero per il futuro di questa
splendida disciplina, che si possa disputare finalmente le gare su tutti i campi di gara d’Italia, dando modo a tutti di crescere tecnicamente, variando la tipologia di acque e di pesci, e di potersi confrontare in maniera equa.
La ringrazio e cordialmente saluto.
Fabio Di Gosta
Caro Fabio, come ho già detto per gli altri trofei del colpo, i gruppi di lavoro sono formati da agonisti che sono chiamati a insindacabile scelta del comitato di settore fra persone di nostra fiducia che ci consigliano o portano idee sulla specialità di loro competenza. Il loro apporto è solo consultativo e cioè le decisioni sono prese dal comitato di settore e non ricoprono alcun ruolo in federazione.
Il neonato campionato per squadre di società si è scelto di disputarlo su i due campi di gara più importanti d’Italia ed essendo appunto neonato, non sappiamo quante squadre vi parteciperanno e pertanto questi luoghi non hanno problemi di capienza; sicuramente il prossimo anno con l’esperienza dei numeri alle spalle potremmo andare, come per il campionato italiano individuale feeder anche in altri campi di gara sicuramente più a sud di Ostellato.
35 – Buonasera Antonio,
ritengo importante poter interloquire in questa sede su alcune delle tematiche sollevate e trattate nella recente intervista apparsa sul sito MF, utilizzando l’interlocuzione del “Tu” perchè penso che, malgrado non ci si conosca personalmente, la passione comune per la pesca possa consentire questo tipo di approccio.
Presiedo l’associazione Team Albatros Vitorchiano da diversi anni e pratico la pesca al colpo a squadre dal 1989, con una lunga militanza in serie A. L’ambito geografico di riferimento è, quindi, quello dell’A/5.
Con tutta la buona volontà che mi è possibile e l’impegno, non riesco, in verità a comprendere quale sia la direzione intrapresa negli ultimi anni dalla Federazione per garantire rispetto e dignità al nostro sport e agli agonisti che lo praticano.
Certamente Ti sarà noto, ma talvolta le cose più ovvie si dimenticano, che il movimento che mantiene il sistema gare di pesca al colpo è composto per larghissima percentuale, e quando dico larghissima intendo dire oltre il novanta per cento, da soggetti che per praticare la loro passione affrontano sacrifici immensi, economici, familiari, lavorativi. Molti di noi “pagano” tale passione – oltre che con i pesanti costi monetari delle trasferte – con ripercussioni importanti sugli impegni lavorativi e non da ultimo con tensioni familiari ricorrenti. Non a caso nelle interviste ai noti campioni è spesso presente un ringraziamento alle famiglie che hanno consentito con serenità di far trasformare la passione in un lavoro.
Tale presupposto deve farci ragionare sul rispetto che questi agonisti meritano.
Due sono i grandi temi che vorrei sollevarti.
Le regole- Non mi sembra che in questi anni sotto questo profilo si sia fatto del bene al nostro sport , alla luce delle ultime novità evincibili dalla Tua intervista. In nome della crisi ogni anno si cambiano le strutture portanti dei tornei di pesca al colpo. I tornei si sono impiccioliti e poi – leggo oggi – di nuovo ingigantiti con un balletto inaccettabile e incertezze su promozioni e retrocessioni sulle quali esiste da anni a fine stagione sempre un’incognita. Le regole, Antonio, per essere capite e migliorate devono maturare, devono essere assimilate da chi le deve applicare e da chi le deve eseguire e rispettare. E’ cosi, Te lo dico con affetto per l’esperienza del mio lavoro.
E devono esserci regole sicure e certe anche per la scelta dei campi di gara soprattutto per quanto attiene il centro/sud.
Molti ( Liri / Bomba) presentano problematiche serie di capienza con necessità di collocazioni di settori staccati, con numerose “bandierine” e di posti gara nettamente penalizzati rispetto ad altri in partenza. Tale situazione, se confermata, è poco rispettosa proprio del sacrificio di cui sopra parlavo, penalizzando ingiustamente un numero di agonisti.
In nome del rispetto e nel rispetto della crisi, mi permetto di suggerire la regola che è quella della individuazione dei campi di gara idonei e capienti oggi ( cioè quando viene indicato il calendario) sulla base del principio della capienza e della continuità certa al momento della decisione.
Non fa nulla se si devono fare chilometri, non fa nulla se i campi non sono nelle regioni interessate: si può risparmiare su altro. Si possono abbinare sabato e domenica in due gare ( con una sola trasferta due gare), si possono indire gare tecniche ( meno attrezzatura, con la possibilità di viaggiare in due in un’auto). Ma si avrà la certezza di gareggiare in strutture serie, tutti in fila, senza picchetti dannati per incagli. E si avrà la certezza che le varie sezioni provinciali o i Comitati Regionali si attiveranno per l’anno seguente per proporre strutture serie e campi regolari e rispettosi per l’agonista che li pratica, magari meno distanti. Sarà pure un cammino lungo, ma dobbiamo andare verso questa direzione.
Le premiazioni – Quanto detto sui sacrifici degli agonisti che mantengono il sistema e sul loro rispetto ricorre fortemente anche su questo altro tema affrontato nella Tua intervista.
Nessuno sport considera la premiazione un rimborso. La premiazione è innanzi tutto acclamazione e riconoscimento sportivo. Punto. Se dalla premiazione deriva anche un ricavo, ben venga, ma la premiazione è altro.
Se la premiazione è questo, ed è questo, a prescindere dal fatto che alcuni agonisti si disinteressino a tale aspetto, la Federazione, che deve promuovere lo sport e lo deve elevare anche nel suo significato morale e culturale, non può ridurre e comprimere fino al nulla questa importantissima pagina di una manifestazione sportiva.
La premiazione di settore non contrattice e non ha mai contraddetto, la filosofia di un campionato a squadre. E’ giusto premiare le prime tre squadre classificate perchè il podio olimpico è quello…che senso ha premiare la sesta o la settima? dove è il merito sportivo?
La premiazione di settore ha fondamenta profonde e serie che non possono essere dimenticate: è una promozione ed un riconoscimento per una prova importante di un atleta in uno sport – come il nostro – dove comunque l’azione sportiva non avviene collegialmente – come nel calcio – ma avviene singolarmente ed in condizioni diverse tra ciascun componente della squadra. Tale riconoscimento è stato già svilito allorquando si è passati, non senza proteste, dalle medaglie in oro al denaro liquido o similari. Si dovrebbe comunque inserire nella premiazione di settore un simbolo che possa rimanere quale ricordo della prestazione.
Non dimenticare mai Antonio che tanti agonisti hanno la soddisazione di gareggiare ad alti livelli per brevi periodi ed il ricordo di una bella prestazione rimane spesso compresso proprio nel premio ricevuto in quel giorno.
Considerami a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, oltre che pescare, mi piace anche parlare e scrivere..
Enrico Zibellini
Caro Enrico, penso che leggendo le risposte date in precedenza troverai i riscontri che cercavi; se questo non fosse sufficiente puoi contattarmi nella mia e-mail federale.
37 – – Mi dica 3 provvedimenti che la FIPSAS ha preso e che secondo lei incontrano le richieste degli iscritti sulle troppe spese sostenute per partecipare alle gare. Secondo lei questi provvedimenti hanno dato l’ esito desiderato ?
Sicuramente la riduzione della lunghezza della roubaisienne; l’istituzione di trofei di serie A più vicini a un interregionale che a un’eccellenza o un campionato italiano (almeno per le distanze) e l’utilizzo di quantità di esche e pasture sufficienti a svolgere una gara; rimane, a partire dal prossimo anno la riduzione del numero delle squadre che parteciperanno ai vari trofei dall’italiano società alle serie A.
– Eliminati i premi di settore, auspico l’ introduzione di alternative meno costose per soddisfare il desiderio di riconoscimento da parte dei garisti. Che ne pensa di un attestato cartaceo da preparare sul campo di gara dove in genere sono disponibili PC-Stampanti o addirittura un pdf da spedire alla società di appartenenza ?
A questa domanda ho risposto in precedenza ricordando che ai primi classificati di ogni settore delle manifestazioni a squadre di competenza del comitato di settore, verranno consegnate medaglie in metallo color oro, argento e bronzo a ricordo del piazzamento ottenuto.
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Le gare obbligano i pescatori a lunghi spostamenti in auto, utilizzando spesso le auto da soli a causa del materiale necessario. Perchè la FIPSAS non cerca di fare accordi con le società di distribuzione dei carburanti per ottenere dei prezzi di favore ? Tipo buoni da 10 euro che i pescatori pagano 8 e che vengono gestiti direttamente dalle società di pesca…..La stessa cosa potrebbe valere per le assicurazioni auto…..
L’idea è già stata valutata in occasione della rinuncia da parte della Federazione alle WINNER CARD come sistema premiante; ma le aziende petrolifere contattate non hanno dato disponibilità e la cosa era di difficile gestione considerando che ognuno di noi ha un’idea diversa dall’altro e una differente soluzione ai vari problemi.
Dopo questa lunghissima lettura credo sia inutile aggiungere altro.
Sperando che le risposte abbiano soddisfatto i nostri lettori non mi resta che rinnovare i ringraziamenti a tutti.