LE BREME A SUD DI ROMA HANNO LE GAMBE

Chi mi conosce sa che vivo a sud di Roma e che pesco da quando capisco, non ricordo la prima volta che sono andato a pesca e neanche mio padre che mi ci ha portato.

Da me la Provincia di Latina con i suoi innumerevoli canali e piccoli fiumi dista pochissimo ed è li che ho mosso i miei primi passi di pescatore in canale e fiume insieme alla Fiora dell’alto viterbese.

Ho vissuto per 30 anni l’evoluzione di questa zona di pesca e vorrei un po’ parlarvene.

La prima cosa che voglio fare è un plauso alla Provincia, la quale ogni anno dedica un capitolo di bilancio alla reimmissione di specie ittiche autoctone.

Senza altri finanziamenti, con risorse proprie, vengono immesse di concerto con un gruppo di lavoro formato da biologi specie ittiche nei maggiori fiumi e canali dell’Agro Pontino.

Anche quest’anno così è avvenuto, pubblico un estratto Del Decreto Dirigenziale che ha indetto la gara:
“Il Settore Attività Produttive, Servizio Tutela Flora, Fauna e Rimboschimento, Caccia e Pesca della Provincia di Latina, ha attivato una gara pubblica per la fornitura di materiale ittico a scopo di ripopolamento, tenutasi il 23 ottobre 2013,e in esito alla quale, con DD n. 1496 del 29.10.2013, è stata affidata la fornitura per le seguenti specie oggetto di ripopolamento: trote iridee adulte, carpe adulte, carpette, scardole, cavedani e tinchette. La “semina” verrà effettuata nei seguenti corsi d’acqua: Fiume Sisto, Fiume Amaseno, Fiume Uffente e i Canali delle Acque Medie e Selcella. Ed il successivo provvedimento a tutela del ripopolamento: Rilevata la necessità, da parte del Servizio competente, di favorire l’ambientamento della specie quale condizione indispensabile per consentire in modo efficace l’incremento del patrimonio ittico, con Provvedimento del Settore Attività Produttive è stato disposto di sospendere le attività di Pesca dal 4 al 22 febbraio presso i Fiumi Sisto, Amaseno, Uffente e i Canali Acque Medie e Selcella, ai sensi dell’art. 15 comma 3 par. a) della L.R. n. 87/1990 e s.m.i. “Norme per la tutela del patrimonio ittico e per la disciplina dell’esercizio della pesca nelle acque interne del Lazio”.

Ad oggi trovare una provincia così virtuosa nel nostro sport è cosa rara, soprattutto che si sforza di conservare il patrimonio ittico autoctono, sforzo ancor più evidente quando si parla di trota Macrostigma, che è presente nel fiume Ninfa, dove è l’incubatoio ittico per la sua riproduzione e reintroduzione, vi porto il link della società che ne ha curato la realizzazione

http://scubla.it/it/acquacoltura/impianti-realizzati.html

E’ nell’Oasi Naturalistica di Ninfa, che ha davvero pochi rivali in termini di bellezza, un giardino inglese del 1800 curato dalla Fondazione Caetani nel quale scorre il Ninfa, un posto dove vale la pena di andare solo per affacciarsi dai ponticelli e vedere le macrostigma e le numerose rovelle o i cavedani del lago sotto la torre del castello.

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Oasi Naturalistica di Ninfa

E’ la provincia di Latina una zona che nasconde autoctoni ormai in via di estinzione, non solo la macrostigma e la rovella ma l’alborella meridionale o appenninica (specie endemica dell’Italia centrale e meridionale) ed il barbo canino, ormai confinati in alcuni tratti dell’Uffente e del Canale delle Acque Medie, una biodiversità da salvaguardare con ogni forza.

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Il canale Rio Martino, uno dei più antichi realizzati nell’agro

Lo fanno molto attivamente anche le guardie Eco Zoofile della Fipsas, dei volontari che fanno sequestri di continuo di materiali quali reti, nasse ecc. e controlli sui pescatori abusivi e di frodo, nonché il rilevamento di sversamenti o discariche nei pressi dei fiumi, dagli scarti murari alle lastre di eternit, il loro lavoro è encomiabile e potete seguirlo su facebook e fare delle segnalazioni.

Notizia che ho ricevuto telefonicamente con la responsabile del Servizio Caccia e Pesca, ora stanno studiando un sistema per tutelare l’anguilla, le cui cieche sono oggetto di pesca con reti abusive in prossimità delle foci.

Nonostante questo però i canali e i fiumi della provincia sono molto minacciati, sia da pescatori che regolarmente portano via il pescato, autoctoni e dell’est, sia da scarichi inquinanti, sia dall’assenza di tratti no kill a trote ed anche a pesce bianco, come si converrebbe in campi gara di rilievo, come quello del fiume Uffente, che di campo gara per ora non ha neanche una tabella.

Ma la minaccia più grande è arrivata quest’anno, ed è irreversibile a differenza di un inquinamento, ovvero sono comparse le breme sul fiume Ufente, esemplari di taglia standard di 300 grammi.

UFENTE
Il fiume Ufente

Nelle recenti pescate a feeder dei miei amici sparsi in tutta la provincia nonché campani e romani, almeno uno o due esemplari li hanno portati a guadino.

Quando poi la taglia media è di 300 grammi, standard, senza esemplari piccoli ne esemplari grandi, viene difficilmente da pensare che ne sia capitato qualche esemplare nelle immissioni fatte dalla provincia, peraltro tutte rigorosamente certificate e controllate, non immettono neanche carassi perché considerati non autoctoni.

Quando l’ho avvisata chiaramente la responsabile del servizio lo ha confermato, solo pesce autoctono e si è poi stupita di questa presenza per la quale ha avvisato i biologi e cercherà di porvi riparo, una lunga telefonata informativa in cui ha appurato della dannosità della breme per il pesce indigeno già scrivendo solo breme su google.
breme
una breme di media taglia catturata sull’Ufente

I pesci si sa non hanno le gambe e se le avessero probabilmente non sceglierebbero di andare nell’unico campo gara della provincia.

Certo è che in un ambiente sano in cui vivono cavedani da 2 kg, scardole che non hanno nulla da invidiare come taglia a quelle del Mincio, carassi dorati, carpe dalla livrea bellissima, alborelle, rovelle, triotti, tinche, le breme non c’entrano una beata minchia (perdonatemi il francesismo).

Il rischio ancor maggiore è che non si siano portate dietro aspi o siluri, il che sancirebbe la compromissione definitiva della salute dei canali e fiumi della zona.

Spero che la loro presenza riduca il meno possibile quella delle specie nobili, per le quali frequento questi luoghi. Mi dispiace molto che una provincia che investe molto nel nostro sport e nella conservazione degli autoctoni ed era priva di alloctoni dannosi si trovi a far fronte anche ad un ospite di cui non si sentiva affatto il bisogno, almeno da parte dei pescatori che amano la pesca ma anche la conservazione del patrimonio ittico autoctono italiano, sempre più minacciato.

Fuori dai denti, trovo difficile credere che siano venute dal nulla, ne placchette di un anno o due ma pesci e in buona quantità tutti della stessa taglia senza genitori ne figli, tranne i pescatori, incontrovertibilmente loro genitori e non credo lo siano i pescatori di diletto.

Dovremmo imparare, da buoni genitori, a cercar di tramandare alle generazioni future ambienti ed acque migliori di quelle che abbiamo ereditato ed insegnare che la biodiversità è un valore ma soprattutto non dobbiamo avere la presunzione di poter governare e modificare l’ambiente per il nostro divertimento, non ne abbiamo il diritto, nei confronti dell’ambiente stesso e degli altri pescatori.

Il futuro ideale sarebbe stato la realizzazione di un campo gara permanente sull’Uffente, tabellato e con un no-kill integrale, 3 km di rettilineo, che proposi anche come campo gara feeder ma la Federazione locale è stata contraria, quindi contraria alla presenza di agonisti da tutta Italia, ad alberghi, ristoranti, bar e agriturismi pieni, alla faccia dello sviluppo economico legato alla pesca, un bell’esempio.

Dimenticavo, l’Uffente è unito al fiume Amaseno a Ponte Maggiore e questi al Lungolinea ecc. ecc..le breme verranno ovunque, per far cosa? Per sentirsi più “nordici” tirando su uno straccio.

Di Veronica con una grossa breme

di veronica grossa breme
ed ecco alcune Breme pescate nell’Ufente

Breme presso la casa rossa

Breme dell'Uffente

ed ora alcuni bei pesci pescati sull’Ufente

Una grossa scardola dell'Uffente

Pescata sull'Uffente

Una splendida Specchio di Cotarda

Splendida specchio di Cotarda

ed una bellissima di Lungolinea

Linear dell'Uffente

l’Ufente ancora..

L'Uffente ancora

ed un bellissima immagine dell’Ufente al tramonto

L'Uffente al tramonto

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