PROFILI E PERSONAGGI: intervista al grande campione GINO SOFFRITTI.
In questo mese, in concomitanza con l’apertura della pesca alla trota in tutti i corsi d’acqua d’Italia, noi di Match Fishing non potevamo non intervistare uno dei piu’ grandi pescatori di trote in laghetto, colui che rappresenta questa tecnica per eccellenza: Gino Soffritti .
Nato a Verbania negli anni ’60 sulle sponde del Lago Maggiore, gia’ a 10 anni si appassiona a questa tecnica.
La sua prima societa’ di pesca è stata “ La Compediver”, dove il padre era presidente e fin da subito si presagiva che sarebbe diventato un campione, sempre pronto nello sperimentare nuove strategie e tecniche di pesca per riuscire a catturare piu’ esemplari possibili.
E’ lui che ha inventato la “TREMARELLA”: facendo tremare il cimino della canna, cercando di catturare le trote piu’ diffidenti.
Da qui inizia a modificare e perfezionare oltre che questa tecnica, anche gli inneschi, le canne ed i materiali, grazie anche alla collaborazione con Tubertini e la Sa.Gi.P.
Insieme alla moglie Laura, gestisce il suo negozio di pesca sempre a Verbania.
E’ anche il presidente della societa’ di pesca alla trota Soffritti Tubertini-Sa.Gi.P, ed insieme ai suoi ragazzi, tra cui spiccano i nomi di Vergnasco, Venturelli, Pasqua, Rubis, Forzani e tanti altri, hanno vinto tantissimi titoli italiani a squadre, box ed individuali.
Cari lettori, ho avuto il piacere e l’onore di poter intervistare un grande campione e maestro, che ringrazio per la sua disponibilita’ ed il suo prezioso tempo, visto anche che in questo periodo è molto occupato .
Buona lettura.
Natascia
Gino, praticamente una vita dedicata alla pesca della trota ?
Si ,ho cominciato a 11 anni .
Chi è che ti ha “attaccato” questa passione?
La passione mi è stata trasmessa da mio padre .
Ci racconti com’è andata la prima volta che sei andato a pescare, con chi eri e dove?
Ero con mio padre, è andata come penso sia quasi successo a tutti, un po’ di ingarbugli. Dove non ricordo, penso sul Lago Maggiore.
Che sensazione hai provato quando hai agganciato il tuo primo pesce?
Beh, sono passati tanti anni, sul lago si pescavano le alborelle e sul Maggiore se ne prendevano davvero tante; penso siano loro .
Cos’è che ti ha attratto della pesca alle trote, tu che sei nato sulle sponde del Lago Maggiore, ricco di tantissime specie, forse non sarebbe stato piu’ facile darsi alla pesca al colpo ?
Sono sempre stato attratto dai predatori: lucci, persici e trote , per questo motivo ho scelto questa tecnica.
Ti ricordi la tua prima gara, com’è andata?
Si, ricordo la mia prima gara: mi trovavo al laghetto di Possaccio –VB-, mio padre aveva organizzato una manifestazione, un gemellaggio con gli amici svizzeri. C’erano diversi ragazzini ed io mi piazzai al primo posto della mia categoria.
Negli anni ‘70/’80 si utilizzavano gia’ le camole di miele?
Si, ma erano gli anni settanta e si potevano solo reperire piccole e scure. Si usava della cera che veniva scartata dagli apicoltori .
Come erano le attrezzature di allora, ti piacerebbe ritornare indietro?
Si usavano canne che arrivavano nel mio negozio in monopezzo ed io vedevo mio padre che le tagliava e le assemblava, erano in fenolico (fibra di vetro). Venivano tagliate in quattro pezzi con azioni molto di punta. No ,tornare in dietro con i materiali odierni che troviamo sul mercato mai!!!
E l’ambiente delle gare, meglio oggi?
Sicuramente meglio oggi.
C’è molta differenza nel pescare le trote in laghi, fiumi o laghetti artificiali?
Si ,c’è differenza. Nei fiumi l’acqua corre, nei laghi oltre alle trote ci sono altre qualità di pesci. Nei laghetti artificiali le trote di tutte le taglie vengono immesse e prese; qui si può adottare la mia tecnica: piombino, vetrino, galleggiante, bombarde in genere .
Nel 1979,durante una gara al laghetto di Possaccio, inventi la pesca alla “tremarella”, come hai avuto questa idea particolare che nessuno aveva mai avuto prima?
No, la tecnica della tremarella non è stata inventata subito in una gara, bensì cercando di far mangiare delle trote apatiche che non ne volevano sapere, questo sempre nel laghetto di Possaccio. Questo sistema di far tremare la canna, lo usavano già dei vecchi pescatori sul Lago Maggiore pescando i persici ,con la bigatta (gatossa), è nata così .
Da questo momento inizi a creare le canne adatte a questo tipo di tecnica, che diventano subito famosissime, ci racconti come hai sviluppato questo progetto?
Come già precedentemente ho accennato, mio padre tagliava le prime canne in monopezzo in fibra di vetro, io invece provai a farlo con delle canne (Val Sesiane), come qualcuno si ricorda erano le prime telescopiche, morbidissime, di metri 4.80/5.00. Venivano tagliate alla base e spessorate con colle particolari, era un gran lavoro! Adesso, con i materiali che abbiamo a disposizione è troppo bello!
Oltre alle canna, hai inventato altri prodotti?
Si, i primi cestini per la trota lago sono nati qui a Verbania negli anni 70/80. Erano in rete metallica con all’interno due molle per la chiusura, e le quattro scatole porta esche posizionate sugli angoli. I primi porta canne a quattro spazi. Posso dire che per la mia tecnica ho dedicato tanto del mio tempo nello studiare e perfezionarne vari aspetti .
Qual’ è quello che ti ha dato piu’ soddisfazione?
Sicuramente lo sviluppo delle canne con la ditta Tubertini. Con Paolo Cavazza da anni, elaboriamo tutto quello che richiedono le azioni per lo sviluppo della tremarella. Posso dire che a volte lo faccio quasi impazzire per le mie particolari richieste.
Come nasce la collaborazione con la grande ditta Tubertini di Bologna?
In quel periodo avrei dovuto collaborare con un’altra azienda… mio padre assieme ad Angelo Ramella, nel periodo delle fiere, come fanno la maggior parte dei negozi, si trovavano alla fiera di Bologna. Lele Tubertini, che posso dire esser stato il primo a crederci a questo agonismo generale, per ogni specialità, ha voluto un campione che sviluppasse i prodotti dell’azienda; chi non conosce Marco Volpi, Ferruccio Gabba e via. ”IO GIOVANNI VOGLIO TUO FIGLIO!!! “ disse Lele Tubertini a mio padre. E così nacque la collaborazione .
Quanto tempo dedichi agli allenamenti, visto che la pesca alle trote in laghetto, richiede una velocita’ pazzesca nel portare nel cestino le catture?
Tempo ne ho poco, però dedico la domenica alle gare ed il lunedì, quando con il mio team ed Angelo andiamo a provare cose nuove e ad effettuare scatti per alcune riviste .
Ci racconti la tua prima vittoria?
Il campionato provinciale junior vinto nel 1974 nel laghetto la rogna di Baveno avevo 12 anni.
E quella che ti restera’ per sempre nel cuore?
Quella che mi resta nel cuore è sempre l’ultimo titolo con i miei ragazzi.
Invece quella piu’ deludente in assoluto?
La più deludente: il titolo perso per mezza penalità nel 2012.
Hai vinto se non sbaglio 9 titoli italiani di societa’ e 6 individuali,praticamente siete i piu’ forti d’Italia?
I titoli vinti sono: 7 campionati italiani a squadre, 4 campionati a box, individuali Vergnasco Renzo e Rubis Francesco.
Qual è la forza del vostro team?
La forza del mio team? Beh, mi posso vantare di avere una gruppo di ragazzi, amici che è formidabile in tutto e per tutto.
Tatticamente prendete le decisioni tutti insieme oppure i tuoi soci si affidano alla tua esperienza, fidandosi ciecamente di te?
Le decisioni le prendiamo assieme all’inizio della settimana; al sabato prepariamo montature in genere per ogni singola gara.
Dove hai fatto la cattura piu’ bella e quanto pesava?
La cattura più grossa sul Lago Maggiore: un luccio di 9 kg.
Collabori anche con la SA.GI.P per sviluppare le esche, come nasce questa idea e soprattutto il bisogno di avere le camole di diversi colorI?
Si, collaboro da anni con la ditta SA.Gi.P. Gigi Gualandi, il titolare, anni fa mi fece avere le prime camole, parliamo di quelle bianche poiché ai tempi quelle colorate non esistevano ancora. Appena vidi tali camole rimasi sbalordito; me lo ricordo come se fosse ieri. Me le portarono i ragazzi della Valmarecchia: “ Guarda Gino cosa ne pensi ?” ,mi disse Sauro Patri porgendomi una scatola. Belle, chiare, testa piccola, consistenti; beh che dire d’altro: Perfette! Immediatamente presi i contatti con Gigi e via. Per le colorate l’idea mi venne alcuni anni fa’… per noi garisti era molto importante avere a disposizione, oltre alla camola bianca, il verme, il caimano, un’esca alternativa; anche in questo caso di prove con Gigi ne sono state fatte davvero tante. Ho fatto davvero impazzire Gualandi, ma ci siamo riusciti. Il bisogno: le ultime trote che restano, avendo un’esca alternativa come colore vengono incestinate e come voi tutti sapete, per noi garisti è molto importante.
C’è un lago o fiume che adori particolarmente e che proprio non potresti farne a meno?
Sicuramente il laghetto di Possaccio qui a Verbania .
Secondo te cosa fa’ la differenza tra un pescatore di alto livello ed uno discreto?
Il pescatore di alto livello non sbaglia quasi niente; il mediocre deve ancora crescere.
La tua migliore qualita’ ed il tuo peggiore difetto?
La mia miglior qualità penso che sia l’umiltà. Il mio peggior difetto è quello di dire sempre quello che penso .
Cosa rappresenta per te questo sport?
Sono nato qui con questo sport, hobby e non ne potrei fare e meno.
Ormai sei un mito per tanti pescatori di questa specialita’, ma tu ammiri qualcuno in particolare?
Di questo sport ammiro molte persone: il mio team ,le due ditte con le quali collaboro da anni: Tubertini e Sa.Gi.P., ma in primis la mia famiglia che da anni supporta i miei “sacrifici”.
Qual’ è il sogno che tiene chiuso nel cassetto Soffritti?
Il sogno che ho nel cassetto è sicuramente un campionato europeo della mia specialità.
Come ci si sente dopo trent’anni ad essere sempre li’, nelle prime posizioni?
Ogni vittoria, titolo vinto da me o dai miei ragazzi è come se fosse il primo. È sempre un’emozione infinita !!
E come riesci ad avere,ancora oggi, sempre lo stimolo di fare meglio?
Sono supportato dai miei ragazzi che mi danno sempre nuovi input per inventare e progettare cose nuove e per poter perfezionare la nostra tecnica .
Hai un bellissimo negozio di pesca a Verbania, hai fatto della tua passione il tuo lavoro?
Si, il mio negozio è stato aperto da mio nonno Leonida nel 1938, poi mio padre e mia madre introdussero vari articoli come giocattoli, ferramenta, vimini, impagliatura di sedie e ovviamente la pesca. Io ho mantenuto quest’ultima e varie impagliature di sedie per la 3° generazione.
Ti aiuta qualcuno nel gestirlo?
Si, in negozio mi aiuta mia moglie Laura .
Tratti solo articoli riguardanti la pesca alla trota o un po’ di tutto?
Nel settore pesca tratto: trota lago, torrente, spinning e mare.
Ci sono tanti ragazzi che pescano le trote nei laghetti, sicuramente di piu’ rispetto ad altre tecniche di pesca, perche’ consiglieresti ad un giovane di avvicinarsi a questa disciplina, invece magari della pesca al colpo?
Sarà perché con questa tecnica ci sono nato, ma oltre a ciò la vedo più alla portata anche dal punto di vista economico rispetto alle altre.
Riguardo al regolamento, vorresti cambiare qualche regola o sei d’accordo cosi’?
A tale proposito stiamo collaborando con la Federazione per qualche piccola modifica. Con un gruppo di lavoro nelle varie zone d’Italia, speriamo di riuscirci e di poter modificare alcune piccole cose per la migliore riuscita di tutto.
Hai fatto anche tanti video in televisione e tanti articoli sulle riviste, per far conoscere al meglio questa tecnica, praticamente oltre ad avere scoperto la tremarella, sei stato anche il promotore di questa pesca?
Penso di si.
Un uomo con la tua esperienza e passione lo vedrei un domani come CT dell’Italia…
Come detto anticipatamente, io vorrei che questa tecnica si divulgasse, come già so che avviene, anche al di fuori dell’Italia. Ho partecipato come ospite, in compagnia di Venturelli Mirco, Pasqua Andrea e Vergnasco Renzo (miei garisti e campioni Italiani) a diverse manifestazioni in Germania. Ho amici in varie parti d’Europa, possiamo dire che la mia tecnica: la tremarella, è molto conosciuta anche all’estero. Sarà la federazione ad esprimersi sull’argomento, io rimango sempre a disposizione .
Grazie mille per la tua disponibilita’, a presto.
Grazie a te.
PALMARES:
ORO Campionato Italiano a squadre 1990-1994-1998-2007-2009-2011
ORO Campionato Italiano a box 1997-2008-2012
ARGENTO Campionato Italiano a squadre 2012