INTERVISTA A MAURIZIO NATUCCI SU PESCA AL COLPO E FEEDER

Abbiamo incontrato Maurizio Natucci, Presidente del comitato di settore Acque interne della Fipsas, in occasione del Carpitaly, una fiera quella di Gonzaga, molto partecipata da tanti giovani e la Fipsas non poteva mancare ad un appuntamento così importante..

Certo la fiera di Gonzaga è diventata un appuntamento importantissimo per la Fipsas e come possiamo vedere c’è davvero tanta gente e soprattutto tanti giovani e questo è molto importante per il movimento.

Quest’anno abbiamo partecipato in maniera diversa dagli anni passati, mentre prima eravamo presenti con la sezione provinciale, quest’anno abbiamo deciso come federazione di essere presenti in forma  istituzionale perché vogliamo curare di più l’immagine e il contatto diretto con gli associati.

Ritengo che questa disciplina del carp-fishing vada curata maggiormente in futuro perché ho visto tanti giovani e questo è un segnale molto incoraggiante per tutto l’ambiente della pesca. D’altra parte l’Italia è un paese ricco di acque per praticare questa disciplina e non mancano i grandi fiumi, i laghi, e i canali come Ostellato che sono mete ambite da questi appassionati.

Ci sono altre discipline che stanno crescendo oltre al carpfishing, vedi il feeder fishing, ..

Si, vedo che anche tu Alessandro stai assicurando molta visibilità a questa tecnica,  non solo come giornalista ama anche come agonista. Il feeder è partito cinque o sei anni fa grazie all’aiuto dei ragazzi dell’LBF Italia che ci hanno dato una grossa mano e su tutti cito Stefano Linati.

Partimmo in una cinquantina nel 2008 con il campionato italiano individuale in Fiuma e da li in poi è stato un crescendo.

Infatti oggi abbiamo addirittura due gironi, uno al nord e uno al sud perché d’altra parte l’Italia è un paese lungo e stretto ed è difficile fare un campionato unico.

L’anno scorso nella coppa Italia eravamo 160 concorrenti con 40 squadre, e quest’anno abbiamo proposto il campionato italiano a squadre per la prima volta.

Noi il feeder fishing lo vogliamo far crescere ancora di più e anche a livello di competizioni internazionali mi aspetto qualcosa di più.

L’anno scorso in Sudafrica le cose non sono andate come speravamo ma abbiamo tutte le intenzioni di riscattarci nel prossimo mondiale in Irlanda.

Il feeder fishing sta crescendo, e il risultato del mondiale in Belgio ci aveva un po’ illusi….

Dopo il Belgio ero fiducioso di fare un bel mondiale in Sud Africa, ma così non è stato, d’altra parte come sono andate bene le cose non te lo posso dire perché non ero presente, ma quando non si va a podio si rimane sempre tutti un po’ delusi, è normale , ma sono rimasto deluso di come sono andate le cose perché noi abbiamo dei buoni pescatori, anzi qualcuno è più che valido, quindi quest’anno dobbiamo provarci con più grinta.

Non faccio nomi per non fare torto a qualcuno ma abbiamo tre-quattro personaggi, che ho visto pescare in Belgio, che non hanno nulla di meno di altri campioni stranieri già affermati.

Quindi ho molta fiducia, forse ci manca un po’ di esperienza internazionale a livello di gare, forse qui siamo ancora un po’ indietro rispetto ad altre nazioni come l’Inghilterra ad esempio.

Per l’Irlanda vediamo di prepararci a dovere, ragioneremo se sarà il caso di andare via qualche giorno prima per prepararci al meglio perché sono convinto che un buon risultato sarebbe anche una buona spinta per tutto il movimento del feeder fishing a livello nazionale.

Vedo che sta partendo con tanto entusiasmo anche la coppa Fisheries alla quale noi della Fipsas abbiamo assicurato il patrocinio, con gare nei laghetti in diverse province d’Italia  il movimento è sano, la pesca è catturante, i costi sono alla portata di tutti e in momenti come questi la cosa non è da sottovalutare.

Tu Maurizio oltre che dirigente delegato sei anche accompagnatore della nazionale di pesca al colpo e ho potuto vedere in alcune occasioni che il tuo apporto alla squadra è stato importantissimo, infatti quando hai fatto parte della delegazione nel mondiale di feeder in Belgio la squadra è arrivata quarta ad un soffio dal podio, quindi ti troveremo in Irlanda?

Io ho seguito la nazionale maggiore del colpo per 13 anni consecutivi e da quest’anno ho ceduto le redini ad Antonio Fusconi, per cui penso che in Irlanda ci sarò ma non sarà certo la mia presenza a fare la differenza.

Penso che il successo dipenda dagli atleti e dallo staff che ci sta dietro, da Mario Molinari e da Fulvio Forni e dall’impegno che ognuno ci metterà. Io posso mettere a disposizione solo l’esperienza di tanti anni di gare che ho vissuto in prima persona all’estero al seguito della nazionale ma per il resto dipende anche dalla fortuna.

Abbiamo anche un altro mondiale dove l’Italia è attesa da un pronto riscatto, parlo di quello della pesca al colpo che affronteremo per la 61° volta in Croazia….

Si in Croazia dobbiamo fare meglio rispetto agli ultimi due mondiali del 2012 e del 2013, ma non dimentichiamoci che negli ultimi anni abbiamo fatto sempre bene, abbiamo vinto un Europeo, siamo arrivati secondi in Spagna, primi in Italia insomma le cose sono andate anche bene..

Maurizio non dimentichiamoci che siamo la terza nazionale più titolata del mondo nella pesca al colpo quindi siamo noi che dobbiamo imporre la nostra forza e gli altri ad avere timore di noi…

Si lo so lo so.. è vero ma oggi la pesca al colpo è cresciuta tanto soprattutto nei paesi dell’est e oggi ci sono squadre che sanno pescare molto bene. Però conta anche la fortuna, un picchetto favorevole, una situazione del campo gara stabile e non come accadde in Repubblica Ceca dove tutto cambiò per via dei forti temporali e tu che eri presente lo puoi affermare. Se non arrivava quel diluvio universale a cambiare le cose avremmo detto la nostra perché eravamo in pesca come pochi.

Poi ci tengo a precisare che non siamo la terza nazione più titolata al mondo perché se consideriamo anche i successi raggiunti anche con le altre  discipline siamo certamente la più titolata del mondo.

I successi ottenuti nel settore trota, con lo spinning, il mare siamo certamente al primo posto nel medagliere internazionale.

Per quanto riguarda la pesca al colpo penso che quest’anno dobbiamo fare di tutto per riscattarci dalle ultime due prestazioni in Rep. Ceca e in Polonia.

I ragazzi del team Italia che abbiamo incontrato 15 giorni fa sono motivatissimi e credo che possiamo fare bene visto anche il tipo di pesca che c’è da fare.

Nel mondiale dell’anno scorso in Polonia qualcosina in più si poteva fare anche se avevamo davanti a noi alcune squadre che in quella pesca erano più preparate.

In ogni caso anche le sconfitte fanno parte dello sport e bisogna accettarle con serenità.

Maurizio, la Croazia è a cinque ore di macchina da Bologna non sarà il caso di cambiare strategia di approccio al mondiale e di andare a provare il campo gara in anticipo per prendere confidenza ed arrivare con le idee più chiare piuttosto che studiare la strategia solo la settimana premondiale?

Guarda Alessandro, abbiamo fatto come dici te fino al 2012, andavamo in agosto a fare la Coppa Sensas sul campo di gara del mondiale e posso dirti che siamo sempre andati bene, il problema è che da inizio agosto a metà settembre le condizioni cambiano completamente e quindi serve a poco.

La gara di agosto non è uguale a quella del mondiale perché non c’è la stessa pressione agonistica e di pasturazione.

Comunque manderemo qualcuno a visionare il campo, andranno i capitani a fare un sopraluogo anche se non sarà determinante per l’esito del mondiale.

Come non sarà determinante andare due settimane prima come fanno gli inglesi perché si deve provare fuori campo gara dove le condizioni sono sempre diverse.

E poi c’è da dire che fare 15 giorni continui di pesca ci si stanca e si rischia di arrivare alle due prove del mondiale con le pile scariche.

Quindi preferisco sfruttare la settimana di prove ufficiali e dare il tutto per tutto in quei giorni a ridosso del mondiale.

Però io non sono pessimista, ricordo che negli ultimi anni abbiamo vinto un europeo che è quasi come un mondiale, abbiamo vinto un mondiale, secondi in un altro, insomma l’Italia è sempre tra le squadre favorite.

Ho visto che ci sono anche dei cambiamenti nella formazione, ci sono dei giovani molto promettenti che sono entrati, ci vuoi comunicare la formazione ufficiale del mondiale 2014 in Croazia?

Il Commissario tecnico è Frigeri ed ha la massima autonomia nella scelta degli atleti e nella gestione della squadra, e la formazione se non ricordo male dovrebbe essere questa:

Jacopo Falsini, Luigi Sorti, Ferruccio Gabba, Andrea Fini e le new entry Giuliano Prandi e Stefano Premoli.

A proposito di sfide internazionali a fine ottobre abbiamo in Italia la sfida Italia Belgio, sulle bellissime acque del Mincio a Peschiera, un campo di gara che ci invidiano tutti nel mondo ma che noi abbiamo messo un po’ in disparte..

Ma guarda Alessandro, lo so che il Mincio è stupendo ma i campionati sono tanti e nella logica di una rotazione dei campi gara quest’anno abbiamo deciso di far riposare il fiume Veneto. Ma è anche vero che al posto di una gara del CIS colpo abbiamo inserito appunto la sfida Italia Belgio e due prove del feeder fishing e quindi non mi sembra che lo abbiamo accantonato..

Poi vedremo c’è caso che il prossimo anno possa toccare ad Ostellato oppure alla Fiuma, l’anno scorso è toccato ad esempio al cavo lama, vedi ogni anno facciamo delle valutazioni e poi decidiamo.

Ad esempio per il 2014 abbiamo inserito Spinadesco un bel campo gara dove qualche anno fa vi abbiamo disputato anche un mondiale per Nazioni e che negli anni passati non era utilizzato per le competizioni nazionali.

I campi di gara non sono mai uguali un anno per l’altro e per questo serve una valutazione continua degli stessi e per fortuna ne abbiamo parecchi e possiamo anche permetterci di fare delle scelte.

Maurizio è trascorso un anno dalle elezioni federali dalle quali sei uscito Presidente del Comitato di settore acque interne, ci vuoi tracciare un bilancio di questo primo anno?

Beh, dal punto di vista delle competizioni è andata abbastanza bene, non parlo solo del colpo perché da noi le discipline sono moltissime, abbiamo vinto il mondiale dei predatori da barca alla prima apparizione, nella mosca siamo i più forti e siamo campioni nella categoria over 50, purtroppo a causa di questa grave crisi economica non possiamo fare programmi a lungo termine, preferiamo stare alla finestra e navigare a vista.

Abbiamo regolamentato meglio l’uso delle esche nel settore trota, abbiamo strutturato il mondo del feeder fishing con la partenza del CIS, direi che in linea di massima è un primo anno buono, comunque ho trovato un settore in ottima salute grazie agli otto anni di Presidenza di Antonio Gigli e Matteoli prima.

Progetti nel cassetto?

Si devo dire che la grande sfida sono le acque.

Con l’abolizione delle province, se ci sarà, la gestione delle acque non sappiamo a chi andrà a finire e con il Presidente federale ci si sta muovendo per farci trovare preparati per stare in prima linea per gestire le acque insieme ad altre associazioni.

E chi meglio dei pescatori possono conoscere i problemi delle acque e assicurare la migliore tutela delle stesse.

Mi fa davvero piacere sentire queste considerazioni sulle acque perché io sono anni che dico e scrivo che l’unica soluzione in Italia è dare la gestione delle acque ai pescatori tramite le associazioni di pesca per assicurare ambienti accoglienti, pescosi e controllati.

Si credo che se si andasse in questa direzione avremo bisogno dell’aiuto di tutti ma se non cambia la legge regionale sulla concessione delle acque, visto che l’Emilia Romagna e la Toscana non permettono le acque in concessione, non potremo fare nulla.

Noi gli esempi, di come si può cambiare un ambiente con acque in concessione lo abbiamo vedi Peschiera, e quindi siamo consapevoli che questa sarà la vera sfida del futuro e se vuoi il progetto nel cassetto.

In ogni caso vogliamo evitare di fare lo spezzatino delle acque tipo quelle austriache con mille permessi e tesserini .

Bene e con questo auspicio, devi sapere che anche match fishing è sintonizzato su questa linea per cui remiamo tutti nella stessa direzione perché credo che questo sia il sogno di tutti e non solo di Maurizio Natucci Presidente del Comitato di settore acque interne.

Io ti ringrazio Alessandro di quello che dici e per il lavoro immenso che svolgi con il portale, anche se ogni tanto sei un po’ rompic…………

..è il mio lavoro ah ah ah ah

..lo so lo so, lo accetto volentieri e comunque le critiche sono il sale della vita. Comunque vi seguo sempre e vi faccio i complimenti per come trattate l’informazione sull’agonismo e sulla pesca.

Noi ti ringraziamo per la stima che nutri nei nostri confronti e in bocca al lupo per l’imminente stagione agonistica.

Un saluto a tutti i lettori di match fishing da Maurizio Natucci.

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