JACOPO FALSINI E LA STAGIONE 2014

A poco più di un mese dall’inizio delle ostilità sportive ho voluto interpellare il grande campione fiorentino, capitano della formazione Campione d’Italia in carica, per un suo parere sul prossimo CIS e sulla stagione che attende la formazione scudettata.

 

Jacopo, siamo alla vigilia del nuovo CIS. Un tuo parere sul campionato che aspetta te e i tuoi compagni dell’Oltrarno Colmic, sul format e sugli impegni anche internazionali in programma…

“Dal punto di vista sportivo, una competizione articolata su tante prove è certamente il massimo che ci possa essere. Mi rendo conto che le difficoltà che stiamo attraversando in Italia ma anche in Europa sono molte e soprattutto le Società più piccole sono certamente messe a dura prova.

Come COLMIC, per quanto di  nostra possibilità, abbiamo cercato di dare una mano ulteriore alle compagini che portano il nostro logo sulla divisa. Però, sino a quando si parlava di un gruppo più contenuto numericamente l’aiuto poteva essere maggiore; ora che il numero delle partecipanti si è ampliato, anche il nostro contributo può arrivare sino ad un certo punto e lo sforzo anche nostro diventa veramente molto importante.”

 

Come COLMIC avete molti gruppi sponsorizzati che partecipano al CIS…

“Si, ci sono molte formazioni legate a noi come supporto tecnico e questo, naturalmente, ci fa molto piacere; anche ragazzi nuovi, che si sono accreditati per partecipare al massimo campionato. Noi come Azienda abbiamo cercato di rivedere qualcosa nelle sponsorizzazioni ma, purtroppo, si tratta sempre di apporti contenuti rispetto all’impegno richiesto per partecipare a questa competizione.”

 

Parliamo un attimo degli avversari con cui vi confronterete nella stagione alle porte. Oltre alle formazioni storiche che tutti conosciamo, vedi qualche new entry nel lotto delle pretendenti al Titolo?

“Come ti dicevo all’inizio, se ci fossero state meno prove si poteva pensare a qualche outsider tra le formazioni emergenti ma essendo articolato su 8 gare credo che questo sia più difficile. Naturalmente lascio sempre la porta delle possibilità aperta, perché comunque si parla sempre di pesca, una specialità soggetta sempre a tante variabili. Ma, ripeto, su un numero alto di prove la possibilità di sorprese si riduce notevolmente. Vedo comunque molto bene i ragazzi della Lenza Parmense, che già nelle ultime due stagioni sono sempre stati in corsa fino alla fine; stanno crescendo molto anche gli amici della Valdera, che hanno belle individualità e tanta rabbia agonistica; la Pasquino la conosciamo e anche loro hanno elementi molto forti. Tra le formazioni sponsorizzate da noi anche la Santarcangiolese ha i mezzi per fare bene. Conosco meno a fondo altre formazioni che hanno altri sponsor e quindi non voglio sbilanciarmi in giudizi tecnici su realtà che non conosco bene.”

 

Come Società Campione d’Italia vi aspetta la trasferta del Mondiale per Club, a giugno. Come vi state preparando e cosa pensate di trovare?

“Abbiamo la fortuna che quest’anno il Mondiale per Club si disputa sullo stesso campo di gara dove si é svolto l’ultimo Mondiale femminile e un Mondiale Juniores alcuni anni fa e quindi abbiamo una buona base di partenza dal punto di vista tecnico. Le nostre compagne di Nazionale hanno fatto un bel risultato e ci hanno passato diverse informazioni utili e Rudy lo conosce abbastanza. Io stesso ci ho disputato un Europeo 4/5 anni fa. Certamente occorre considerare che quello é un fiume e quindi soggetto ai cambi di morfologia tipici dei fiumi. In tutte le passate occasioni il campo di gara è sempre stato all’altezza ed ha sempre dato tanti pesci ma ogni volta con tecniche e modalità differenti, quindi mi aspetto che anche quest’anno ci sia qualcosa di diverso da impostare.”

 

Potremmo definirlo un campo di gara “da pescatori” prima ancora che da agonisti…

“Si, è un campo da interpretare ogni volta. Il tratto considerato é ubicato sul fiume Sava a valle della confluenza con la Savina, un fiume a carattere torrentizio. Quando ci andammo con l’Europeo venivamo da un periodo con tante precipitazioni, per cui le acque erano sporche. Quella volta ci fu una resa elevatissima come numero di catture ma di taglia medio/bassa. Vinse l’Ungheria che trovò il modo di fare una taglia maggiore, più a lunga distanza, usando tanti bigattini incollati.”

 

Farete dei sopraluoghi in precedenza?

“Ci siamo programmati per arrivare sul campo gara il mercoledì antecedente la settimana di prove e proveremo un po’ fuori dal tratto interessato dal Mondiale. Questo ci servirà più che altro per capire come potremo trovare il fiume durante la settimana di prove, proprio perché é soggetto a mutamenti di volume e velocità anche notevoli e quindi possono variare di molto le lenze da preparare. Per l’Europeo usammo prevalentemente elastici fini per cercare dei pesci da 60/70 grammi. Quest’anno, in condizioni di acqua più chiara, le donne hanno pescato dei barbi con degli elastici cavi da 2,5 mm. e fili dello 0.18, pasturando continuamente a mano, quasi come a Pisa. Quindi puoi capire come le cose possono variare di molto. Per questo i giorni precedenti le prove ufficiali dovrebbero servirci per una prima scrematura dei materiali e delle esche da utilizzare, poi si metteranno a punto i dettagli e le strategie migliori per le gare vere e proprie durante le prove ufficiali.”

 

Quindi non farete sopraluoghi in precedenza?

“No, come logistica siamo già organizzati perfettamente mentre come tecnica è meglio andare a ridosso delle gare per trovare le condizioni più simili a quelle del week end del Mondiale.”

 

Avete dei referenti in zona, come Azienda?

“Si, abbiamo naturalmente dei clienti che conoscono il campo di gara, ma ritengo che useremo prevalentemente le nostre forze, visto che comunque la distanza da Firenze non é proibitiva e potremo avere tutto il supporto necessario durante i giorni precedenti. Abbiamo anche organizzato piccoli gruppi dall’Italia della Società che arriveranno in step differenti, quindi potranno eventualmente rifornirci di quanto ci serve. Ne approfitto per invitare i supporters italiani a venire a vedere questo Mondiale per Club perché quest’anno si svolgerà in un posto veramente meraviglioso e che vale una vacanza; per fare un confronto, la Sava in quel tratto é assimilabile al Mincio a Peschiera o l’Adda a Trezzo. Splendido fiume e splendidi pesci!”

 

Vogliamo concludere questa chiacchierata con la formazione dell’Oltrarno COLMIC che difenderà i colori italiani al Mondiale per Club?

“Come sapete la nostra squadra è composta da 5 elementi, io, Rudy Frigieri, Stefano Premoli, Andrea Fini e Francesco Reverberi. Come sesto componente della squadra non abbiamo ancora deciso del tutto ma ritengo potrebbe essere Paolino Schiesaro, che è stato con noi già a Cabecao, in Portogallo. Anche Andrea Santoni è tra i probabili, per tutte le belle cose che ha fatto vedere negli ultimi anni. Se si potesse io farei fare un giorno ad uno e un giorno all’altro.”

 

…e il Capitano?

“Ma neanche a dirlo: il nostro grande patron Andrea Collini. Con lui, ovunque!”

jacopo ridotta

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