Profili e Personaggi: i campioni della pesca al colpo, sotto la lente di Natascia Baroni.

Tutti lo conoscono con il soprannome di “Checco”.

Grande  appassionato di caccia, che pratica fin da ragazzino, con la sua  splendida Spring Spaniel di nome  Nolita.

Il grande campione fiorentino ,ha iniziato a gareggiare all’eta’ di 14 anni . La sua prima societa’ è stata l’ Aurora Florentia , poi la  Lenza Emiliana, dove ha vinto tantissimo ed oggi mette la sua esperienza a disposizione dell’Apo.

E’  stato lui a portare nel nostro paese la tecnica all’inglese .

Tra le sue numerose vittorie ricordiamo quella del 1997, dove divento’ campione Europeo individuale, proprio nella sua  Firenze.

Oggi insieme al suo socio Franco, gestisce  un negozio di pesca dove  non è mai avaro di consigli.

Per la mia rubrica di questo mese , ecco a voi  il grande Francesco Casini, che ringrazio di cuore.

BARONI 5

 

Francesco: eta’ e luogo di nascita?

 Sono nato il 27/09/1954 a Firenze.

Segno zodiacale?

Bilancia.

Sei sposato ed hai figli?

 Sono sposato ed ho due figli : Francesca di anni 18 e Stefano di 14.

La tua famiglia ti accompagna mai a pescare?

Mi accompagnava mia moglie, ma da quando è nata Francesca,  non l’ho più vista.

Colore preferito? Rosso.

Che titolo di studio hai conseguito?

Ho la terza media.

Sei appassionato di calcio, hai una squadra del cuore?

No, non sono un appassionato, ma seguo un pochino la Fiorentina.

Segui anche qualche altro sport?

L’ atletica leggera.

So che ti piace la caccia, com’è il Casini cacciatore?

Cacciatore da quando avevo 14 anni.

Ed a mira come sei messo?

Benino,ma non è la cattura la cosa che mi piace di più di questo sport.

Preferisci passeggiare con il cane nei boschi o sei un cacciatore da capanno?

 Ho quasi sempre cacciato i colombacci da capanno,ma ora preferisco fare delle belle camminate con la mia bellissima Nolita.

Vai qualche volta ad allenarti sui campi da tiro oppure lasci tutto all’istinto? 

 Puro istinto venatorio,da vecchio cacciatore.

Abiti in citta’ o in campagna?

Abito in città, vicino al mio negozio.

Ti adatti a fare i lavori di casa?

Assolutamente non ci riesco,mi piace solo cucinare e ti dirò che mi riesce anche benino.

Possiedi qualche animale?

Si,una bellissima Spring Spaniel di nome Nolita.

Ti piace il vino? Qual’è il tuo preferito?

Molto ed in particolare  del buon Chianti Classico.

Ed un piatto tipico toscano che adori?

 La trippa alla fiorentina.

Se riesci ad andare in vacanza,mare o montagna?

 Mare, solo mare.

Segui piu’ spesso le gare di Formula 1 oppure quelle delle moto GP?

 Mi piace di più la Moto GP.

Un cantante preferito?

Ascolto molto Vasco e Robby Williams.

L’auto dei tuoi sogni?

Non lo so,mi basta il mio Jimmino per la caccia e il Vivaro per andare a pesca.

Tu che hai girato il mondo in quale paese vorresti vivere oltre all’Italia?

Sicuramente in Inghilterra.

Del mondo dello spettacolo,se potessi ,chi vorresti conoscere e perche’?

Non lo so.

Una qualita’ che non dovrebbe mai mancare in un uomo?

 Disponibilita’ verso tutti.

Cosa ammiri di te stesso e cosa cambieresti?

La determinazione che ho in tanti momenti,ma poi mi lascio andare alla pigrizia (dalle stelle alle stalle!).

Il piu’ bel regalo che ti è stato fatto?

 I mie figli da parte di mia moglie Chiara.

Quale sogno tieni ancora chiuso nel cassetto?

Vorrei vincere al Superenalotto.

Com’ è nato il tuo soprannome “Checco” ?

Da ragazzi,diminutivo di Francesco.

E dopo aver conosciuto i tuoi gusti personali, voltiamo pagina verso il campione di pesca: quando sei andato la prima volta a pescare e con chi?

Con mio padre quando avevo 10 anni.

Che cosa ti attraeva di questo sport?

Lo stare a contatto con la natura.

Ti ricordi con quale canna hai preso il tuo primo pesce?

Con una canna di canna dolce.

Quanti anni avevi quando hai partecipato alla tua prima gara?

Nel 1968 avevo 14 anni,e gareggiavo per l’Aurora Florentia Legnami.

Con quali societa’ di pesca hai gareggiato in tutti questi anni?

 Ho gareggiato con : l’Aurora Florentia, I Gabbiani, I Cormorani, Lenza Emiliana Tubertini, Apo Fly, Garisti Piacentini,Castelmaggiore, Lenza Emiliana Tubertini, Apo Casini, Lenza Emilana Tubertini e per finire APO .

C’è stato un maestro di pesca nella tua vita?

No,ho imparato un po’ da tutti.

La tua prima vittoria importante?

 A livello individuale il Campionato Italiano nel 1987.

La tecnica di pesca che preferisci?

Tutte,basta avere la canna in mano.

Sei un pescatore piu’ da canale,lago o fiume?

 Sicuramente da fiume.

Il pesce piu’ grande che hai catturato?

In gara una carpa da kg 5.800, durante il campionato del mondo di Firenze nel  2000.

Raccontaci come andò….

Mentre la stavo guadinando, dopo circa 15 minuti ,mi si rompe il sottovetta ed a quel punto o cerchi di guadinarla, rischiando di tagliare l’elastico, oppure di cambiare la lenza con il pesce attaccato, cosa che feci mandando in delirio tutti quelli che in quel momento avevano assistito alla scena :circa 500 persone. Quando la guadinai sembrava che avesse segnato la Fiorentina ….un boato!!

Nella pesca sei un uomo istintivo o piu’ tattico?

 Istintivo,tanti dei miei successi li’ devo al mio istinto.

Quanto conta restare umili?

Tantissimo, è molto importante.

Cosa rappresenta per te la pesca?

Tutto,dal lavoro al mio sport preferito.

Un campione di questo sport di ieri, di oggi, che ammiri?

Il grande Bob Nud dell’ Inghilterra.

Ci hai mai pescato insieme e se si quando?

Diverse volte durante manifestazioni internazionali e durante le settimane di prova,grande a pescare e nella vita.

Hai vinto tantissimi titoli sia a livello di club, che con la nazionale, ma la vittoria piu’ bella,c he ti è rimasta nel cuore?

Il Campionato Individuale Europeo a Firenze.

E la sconfitta piu’ dolorosa?

Il Campionato del mondo per Nazioni in Spagna,dove ho buttato via il titolo individuale.

Hai mai pianto per la pesca?

 Diverse volte.

Ti ritrovi una mezza giornata libera come la passi?

Se possibile con la famiglia.

C’è differenza nel preparare una gara con il proprio club oppure con la nazionale?  

No, lo stesso impegno.

Qual’ è il campo gara che ami di piu’ in Italia?

Quelli che mi sono rimasti nel cuore sono : Firenze e Peschiera del Garda.

Ed all’estero?

 All’ estero ne ho visti di tutti i tipi, quelli che ogni tanto mi fanno sognare sono quelli irlandesi.

Il pescatore con cui hai legato di piu’ in tutti questi anni ?

 Indubbiamente: Simone Carraro.

E quello che ti ha dato piu’ “filo da torcere”?

 Tutti e nessuno.

Ancora oggi se non ricordo male, sei un agonista con la media punti tra le più basse tra tutti i garisti nazionali ed internazionali, una bella soddisfazione?

Ho ancora la migliore media a livello internazionale? Una grande soddisfazione!

 Sei famosissimo in tutto il mondo, ma c’è un Paese Estero in particolare dove sei molto amato?

 Penso sia l’ Inghilterra, per il semplice motivo che con loro non ho mai avuto segreti. Tutte le volte che sono venuti in Italia e mi hanno chiesto informazioni , non li ho mai delusi e mi hanno sempre ringraziato prima di tornare a casa, queste cose le ricorderò per sempre.

Sei stato per diversi anni anche CT della squadra nazionale femminile e maschile di pesca al colpo, quale ricordo ti è rimasto piu’ impresso? 

No comment, ……….

Dall’alto della tua esperienza accetteresti un nuovo incarico?

No.

Cosa ti ha lasciato l’esperienza da capitano della squadra nazionale?  

Oggi non rifarei più quelle scelte.

Ti trovi meglio nel ruolo di pescatore od allenatore?

 Sicuramente come pescatore.

Il Checco Casini agonista di oggi dove lo incontriamo la domenica?

Sempre sul fiume, faccio le gare a livello regionale, ma da questo anno basta! Metterò la mia esperienza  a disposizione di tutti i ragazzi che si vorranno avvicinare a questo bellissimo sport.

Cosa consiglieresti ad un giovane che comincia a muovere i primi passi in questo sport?

 Di cominciare come ho fatto io, facendo un passo alla volta .

Com’è cambiata la pesca negli ultimi 30 anni?

Tutto, a partire dall’entusiasmo  che non si sa più che cosa sia.

Se potessi scegliere di tornare indietro, cosa non rifaresti nel campo della pesca?

Un negozio di pesca.

La differenza tra un pescatore di allora ed uno di oggi?

 Io ho cominciato a pescare quando mancava tutto: dai galleggianti, alle pasture, alle canne. Ci si costruiva quasi tutto da soli e si apprezzava quello che si faceva, i pescatori di oggi sono quasi dei robot, se durante la gara gli viene a mancare l’ occorrente sono finiti!

Cosa ha perso questo sport nel modernizzarsi e cosa ha guadagnato?

La semplicità con cui ci si ritrovava sul fiume.

Nel 1986 hai aperto il tuo negozio di pesca “La Pèche”, a Firenze ,con il tuo amico Franco Matucci, com’è nata questa idea? 

Ho aperto il negozio con Roberto Metti, Franco ha preso il suo posto nel 2000. Io lavoravo nel negozio di mio padre, che vendeva gomme per auto.  Roberto si fermava tutte le mattine a fare colazione ed un giorno mi ha proposto la possibilità di rilevare un negozio di pesca, cosa che abbiamo fatto un anno più tardi.

Come riuscivi a fare conciliare lavoro ed impegni sportivi?

Grazie al mio socio Roberto e Franco allora dipendente , che mi davano la possibilità di andare a pescare quando volevo.

Avete un bellissimo sito internet, quali migliorie apporterete?   

Ora il sito è a posto, tra pochi giorni sarà operativo in rete e a disposizione di tutti i clienti e lettori di match fishing.

Ci credi nel commercio on line? Oppure ritieni fondamentale il rapporto diretto con il cliente?

 Il rapporto con il cliente è fondamentale, ma anche qualche vendita online non fa male.

Negli anni ’90 vieni contattato dalla Daiwa, diventando il loro “ uomo immagine” e sei stato uno tra i primi pescatori a portare in Italia la tecnica all’inglese,cosa ti ha affascinato di questa pesca e chi ti ha insegnato tutti i trucchi?

Ho visto pescare per la prima volta all’inglese , al Mondiale per Nazioni a Vienna.  Da li’  ho cominciato una serie di esperimenti che mi hanno portato a modificare il loro metodo di pesca per adattarlo al nostro, per poter pescare nei nostri fiumi.

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Nel 1997 nasce la collaborazione tra Casini ed Italica, cosa ti ha spinto a metterti cosi’ in gioco e come mai hai scelto proprio questa ditta?

Ho lasciato Fassa per Italica,  in quanto mi si offriva la possibilità, oltre che di gareggiare con una delle società più forti (Lenza Emiliana Tubertini) in Italia,  di sviluppare una serie di prodotti a mio nome.

Una roubaisienne Casini quando arriva nelle mani di un pescatore che viaggio ha compiuto?

Di strada ne ha fatta tanta, dalla progettazione in Italica a Pordenone, alla realizzazione del primo campione nella fabbrica cinese.  La correzione , se ci sono di alcune parti di colori e dopo qualche mese il modello che andrà nelle mani dei nostri pescatori.

Sei tu che ne controlli la progettazione e la produzione?

No, io do solo dei consigli, al resto ci pensano i nostri tecnici.

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Oltre a realizzare canne da pesca di che cosa ti occupi in particolare?

 In Italica, in questo momento oltre alle canne,vendiamo: fili ,galleggianti ed ami;poi siamo anche distributori dei marchi Rive e Middy.

Qual’ è secondo te il miglior prodotto che hai creato fino ad oggi?

Ogni prodotto quando esce ti sembra sempre il migliore, bisognerebbe averli tutti in fila per poterli confrontare ,forse quelli che mi hanno dato più soddisfazione sono state le canne all’ inglesi, fatte con Daiwa.

State pensando di sviluppare altri articoli?

In questo momento no,ci concentriamo solo ed esclusivamente alla realizzazione di canne da pesca,progettate e costruite direttamente nelle nostre fabbriche.

Come vedi la situazione del mercato italiano?

Un pochino in flessione come del resto tutti i settori, che hanno bisogno in  questo momento cosi’ particolare, di segnali forti per poter uscire da questo tunnel il prima possibile.

Hai mai pensato di sbarcare sui mercati stranieri con prodotti a tuo marchio?

Non lavoriamo tanto con l’estero, in quanto serviamo gran parte dei distributori europei e non vogliamo mettere bastoni fra le ruote ai nostri clienti.

Proprio su questo sito abbiamo letto che hai intrapreso due bellissime iniziative: quella di rispondere su face book ai tantissimi tuoi fans su qualsiasi tipo di domanda; e quella di organizzare raduni tra pescatori di Firenze,tutti i giovedi’,per far capire che il pesce c’è. Com’e’ nata questa idea e che tratto di fiume utilizzerete?

L’idea è nata perche’ mi sono rotto di passare tutti i giorni sul fiume e di non vederci mai nessuno, ho prenotato il campo di gara della fonderia per tutti i giovedi’ del 2014,spero di portarci una trentina di pescatori.Basta frequentare il fiume e secondo me il pesce tornera’.

Perche’ è stata abbandonata la pesca qui?

Il pesce è calato da quando il lago di Bilancino,manda acqua piu’ fredda e come tu sai,questi hanno bisogno di almeno 15 gradi per riprodursi, ma negli ultimi 4 anni le cose stanno cambiando,ci sono 4 generazioni di clarius e carpe, che hanno ricominciato le  loro “freghe”.

Quando si facevano le gare , che pesci si catturavano e con  quale peso si vincevano i settori?

Quando ho cominciato io , nel 1968,si pescavano solo le alborelle,poi sono arrivati i carassi ed i cavedani. Si sono moltiplicati anche con l’avvento del pesce vivo. Prima le catture delle gare venivano messe in dei sacchetti di plastica e portati al raduno per la pesa.

Dal 1990 al 2000 , si vincevano i settori anche con 25 kg.

Vorresti riuscire a portarci una prova del C.I.S.?

Spero con tutto il cuore di riportare a Firenze qualche manifestazione internazionale, per fare questo ho bisogno anche dell’aiuto delle varie associazioni.

Cosa ne pensi di questo campionato che quest’anno presenta ai nastri di partenza 50 squadre?

Una bufala!!! Per far spendere ai pescatori un sacco di soldi. Un campionato a 25 squadre sarebbe l’ideale,ma la cosa che mi ha dato piu’ fastidio sono le premiazioni: solo quella per la squadra. Sempre per avvantaggiare le solite societa’. Volevo anche sottolineare una cosa: vengono rimessi in palio sempre i soliti soldi dello scorso anno quando le squadre erano 40. Quindi le iscrizioni delle 10 squadre in piu’ , dove vengono distribuiti?

Ed un tuo parere sul feeder fishing che sta “sbancando” in questo momento in Italia?

E’ la pesca del futuro, con poca attrezzatura puoi cominciare a fare le gare. E’ l’unica tecnica per far avvicinare alle competizioni i giovani..

Dalle tue parti viene molto praticata?

Sta cominciando a prendere il volo, sia nell’agonismo ma anche per il pescatore dilettante.

Cosa ne pensi della convocazione per “scelta tecnica”?

Non sono assolutamente giuste. Tutti si devono rimettere in gioco ogni anno per dimostrare chi è il piu’ forte. Io il posto in squadra me lo sono sempre guadagnato,in questo momento non serve a nulla il club azzurro. Prima se arrivavi nei primi 5, il posto non te lo toglieva nessuno ed i risultati erano gli stessi di ora con le scelte tecniche.

Cosa bisogna fare in Italia per promuovere questo sport?

Solo tramite la televisione,  oggi non fanno che trasmettere  solo ed esclusivamente calcio.

Se potessi fare una scala di valori di mezzi per fare pubblicità nel campo della pesca sportiva, come la realizzeresti? TV, WEB,  RIVISTE etc …   

 Al primo posto metterei  la  TV e poi il WEB.

Il sistema di sponsorizzazione delle società così com’è adesso è ancora funzionale per divulgare il marchio di una azienda e per aiutare le società a fare attività agonistica?

Non mi voglio esprimere, sarei troppo cattivo.

La Federazione la conosci bene visto che hai ricoperto incarichi federali, che consiglio daresti agli uomini attuali del Comitato di settore FIPSAS?

 Un solo consiglio: di ritornare come una volta ai vecchi criteri di selezione per la nazionale, in parole povere, un traguardo finale che va rispettato.

Vorresti ringraziare qualcuno?

 Ringrazio tutti voi dello staff di Match Fishing, che lavorate veramente nel migliore dei modi.

Grazie per la tua disponibilita’ ,è  stato un onore ed un piacere poterti intervistare.  

Grazie a te.

palmarespiccolo

PALMARES

1985 2° CLASSIFICATO CAMP.DEL MONDO A SQUADRE ITALIA
1987 CAMPIONE ITALIANO INDIVIDUALE ITALIA
1988 CAMPIONE ITALIANO A SQUADRE ITALIA
1988 2° CLASSIFICATO CAMP.DEL MONDO A SQUADRE BELGIO
1988 2° CLASSIFICATO CAMP.DEL MONDO A SQUADRE BULGARIA
1989 2° CLASSIFICATO CAMP.DEL MONDO INDIVIDUALE BULGARIA
1997 1° CLASSIFICATO CAMP.DEL MONDO A SQUADRE UNGHERIA
1997 1° CLASSIFICATO CAMP.EUROPEO INDIVIDUALE ITALIA
1997 2° CLASSIFICATO CAMP.EUROPEO A SQUADRE ITALIA
1997 1° CLASSIFICATO CAMP,ITALIANO A SQUADRE ITALIA
1998 1° CLASSIFICATO CAMP.DEL MONDO DI SOCIETA BULGARIA
1998 1° CLASSIFICATO CAMP.ITALIANO A SQUADRE ITALIA
1998 2° CLASSIFICATO CAMP.EUROPEO A SQUADRE PORTOGALLO
1998 3° CLASSIFICATO CAMP.DEL MONDO A SQUADRE CROAZIA
1999 2° CLASSIFICATO CAMP.DEL MONDO A SQUADRE SPAGNA
1999 1° CLASSIFICATO CAMP.ITALIANO A SQUADRE ITALIA
2000 1° CLASSIFICATO CAMP.DEL MONDO DI SOCIETA’ PORTOGALLO
2000 1° CLASSIFICATO CAMP.DEL MONDO A SQUADRE ITALIA

La FIPSAS ed il Coni,hanno conferito a Francesco Casini le seguenti medaglie al valore atletico:

2 MEDAGLIE DORO

3 MEDAGLIE D’ARGENTO

Checco nel suo negozio di Firenze “La Pèche” in via del Pollaiolo

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