TROFEO SERIE A2: CANAL BIANCO SOTTOTONO, I RIMINESI NO

25 Maggio 2014 Redazione Match Fishing 901 Views 0 Commenti

Purtroppo sembra che il sole non splenda su questo campionato si A2 2014.

Non parlo del meteo, visto che siamo tornati tutti ustionati dopo questo week end rodigino, ma parlo della pescosità che è stata decisamente sotto le aspettative.

La marea prometteva bene e nonostante il vento abbia infastidito un po’ l’azione di pesca soprattutto in prima e seconda zona le breme si sono fatte desiderare ed i pesi della classifica sono spesso rappresentati stati fatti lievitare da catture di grosse taglia o dai silurotti presenti in gran numero in questo canale (tranne che al picchetto C9, poi spiegherò il perché).

Prima di passare al racconto della gara è d’obbligo riportare le numerose lamentele riguardanti il fatto di non avere più le zone. L’iniziativa è ottima e lodevole, soprattutto per quanto riguarda l’assegnazione dei box di prova che oltre a evitare le levatacce e le file di secchi permettono anche di passare del tempo insieme ai propri compagni di squadra, quindi voto 10. Questo canal bianco però appariva in due vesti completamente differenti da una sponda all’altra e l’assegnazione preventiva almeno della sponda avrebbe evitato parecchi grattacapi ai concorrenti.

Due campi gara differenti quindi: il lato chiatte con poca pescosità, forse a causa degli scarichi subito a monte del campo gara (vedasi le foto sotto), e con diverse variabili come la pesca fuori con galleggianti a vela dai 20 ai 40 grammi, la pesca a sei pezzi alla ricerca di qualche bremina con galleggianti da 5 a 10 grammi o la pesca a tre quattro pezzi, subito alla fine dei sassi, alla ricerca dei siluri.

Nalla sponda “fronte chiatte” invece pescosità decisamente più alta e soprattutto fatta quasi esclusivamente da breme e pesca a senso unico a 11 metri di roubasienne con galleggianti a vela.

Al contrario delle previsioni ci si aspettava di cominciare subito con l’acqua in movimento e invece nella prima mezz’ora l’acqua si è mossa molto lentamente ed è aumentata di livello per poi partire velocemente verso il mare e calare di una trentina di centimetri.

Tornando al discorso siluri avevo in mente di partire fuori a roubasienne per poi accorciarmi a sei pezzi non appena fosse partita la corrente e invece stamane ho deciso che la seconda opzione sarebbe stata quella volta alla cattura del pesce coi baffi (dopo averne visti catturare diversi in questi giorni) così dopo una prima ora girata a metà classifica mi sono buttato a capofitto alla ricerca del siluro pasturando costantemente con bigattini e ghiaia. Morale: in due ore nemmeno una tocca e a due picchetti da me invece ecco la cattura di un bel silurotto di tre chili circa.

Pazienza, la prossima volta mi dedicherò a pesche a me più consone.

In ogni caso bravi, anzi bravissimi ai ragazzi del Bellaria Rimini Miramare Maver che con 8 penalità vincono il trofeo seguiti dalla squadra C degli Amici per la pesca, anch’essi con 8, dall’Amo Santarcangiolese Colmic con 11.

Classifica progressiva guidata dall’Amo Santarcangiolese con 25, Bellaria a 27 a pari merito con La Ceretana Hydra.

Dopo due gare decisamente sotto tono dal punto di vista della pescosità prossimo appuntamento a fine giugno nel Cavo Lama. Visto come sta andando le premesse non sono delle migliori e potremmo incappare in un’altra brutta giornata… ma queste prime due prove promettevano bene ed invece si è preso molto meno del previsto, la terza che promette male… chissà.

Da Cavanella Po per Match Fishing

Luca Caslini

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