OMBRINE A FEEDER FISHING

Con l’arrivo dell’anticiclone africano, e il conseguente aumento delle temperature, decidiamo insieme all’amico Claudio Giaconi, di tentare una sessione a Feeder Fishing in mare, scegliamo la banchina esterna del porto di Civitanova Marche, che in passato ci ha regalato tante catture.

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Pescheremo esclusivamente con dei pasturatori block end, che saranno riempiti con bigattini, pellet e pastura Mare Espress e Mare Nostrum, un mix già collaudato con successo, finali lunghi, con una lunghezza variabile tra il metro e i due metri del Next Fluorine 0,168, amo della serie 10, nella misura 14 per l’innesco di bigattini e del nr.8 per i vermi coreani.

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Al nostro arrivo nella parte interna soffia un vento abbastanza sostenuto, cosi decidiamo di iniziare nella parte sottovento del molo, quella adiacente alla spiaggia lato mare aperto. Dopo un’ora di completa inattività, tranne una microscopica gallinella catturata da Claudio, che subito dopo averla salpata, s’inventa una sfida a chi pescava il primo pesce della giornata, e quindi una sfida già vinta, decidiamo di sfidare il vento, che nel frattempo era leggermente calato d’intensità, e quindi ritorniamo nella parte interna, quella di solito più pescosa, stavolta la sfida la vincerà chi prende più pesce.

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Nonostante l’assetto di pesca sia destinato ad altri pesci, parto subito con un uno-due che lascia un po’ stordito Claudio, con due cefali gargia d’oro catturati innescando il coreano, che si riprende dopo una mezz’ora portando a guadino anche lui un bel muggine. Siamo sul due a uno, e spero in una terza cattura che lo demoralizzi.

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Mentre ci intratteniamo con alcuni passanti, incuriositi dal nostro modo di pescare (il feeder fishing è una tecnica poco praticata da queste parti, dove preferiscono la bolognese e il surf casting, la prima alla ricerca di spigole ed orate e la seconda alla ricerca di mormore), la mia telica da 12” senza nessun preavviso si curva all’inverosimile, ed è necessario uno scatto felino per evitare di vederla finire in mare. Dalla piega della canna e dalle poderose ripartenze, intuisco che deve essere un over size, e quando intravedo la sua argentea sagoma, incomincio ad agitarmi, Claudio che ha assistito alla scena e già vicino a me con il guadino pronto, e messa da parte la sfida, m’incita a sollevarla dal fondo, per evitare che vada a trovare riparo tra qualche scoglio, l’operazione non risulta facile, perché il pesce cerca in tutti i modi di avvicinarsi ai frangiflutti, cosi decido di rischiare il tutto per tutto, approfitto di un lieve cedimento e lo sollevo di forza, ormai è in superficie, e Claudio ne approfitta con una guadinatura da manuale.

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Posso finalmente tornare a respirare e godere della bellezza di questo splendido pesce, un’ombrina cosi bella e di tale stazza non l’avevo mai pescata.

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La tregua tra me e Claudio è terminata, e per rifarmi della sfida a inganno della mattina, ne lancio una definitiva “vince chi pesca un’ombrina dal chilo in su” ahahahahah, e siii mi piace vincere facile.
Come primo tentativo di feeder fishing in mare annata 2014, possiamo dire che ha superato ampiamente le aspettative, però dobbiamo chiudere, nel pomeriggio ci attendono altri due amici Danilo del Lago dei Cedri e il bravissimo giovane agonista della Golden Fish Luca Ruffini, per una sfida senza regole “Roubasienne VS Feeder”, che la racconteremo in un altro reportage, possiamo solo anticipare che la prima è finita 1-1, per decretare i vincitori ci sarà bisogno di un’ulteriore sfida, che sarà svolta in notturna sempre al Lago dei Cedri.

Per Match Fishing Giuseppe Trani

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