TROFEO A6: LA 2° PROVA DEL 22 GIUGNO SULL’ALENTO

Domenica 22 giugno, sulle sponde della splendida diga dell’Alento, situata nel Parco Nazionale del Cilento, si è disputata la seconda prova del Trofeo A6 di pesca al colpo.
Questa diga è caratterizzata da acqua cristallina e da sponde, almeno sul tratto adibito a campo gara, ciottolose e scoscese.
Questi ciottoli, di grosse dimensioni, che costituiscono la caratteristica primaria della diga dell’Alento, se da un lato contribuiscono a tenere l’acqua limpida dall’altro possono essere causa di rovinose cadute per qualche garista che, preso dall’impeto della gara, decida di accedere al picchetto troppo rapidamente.
Occorre porre molta attenzione, quindi, nel trasportare panchetto, canne, borsoni e quant’altro la nostra mania di perfezionisti ci invita a portare in gara, onde evitare una solenne slogatura, se non peggio, per qualche sasso che decida di rotolare sotto un piede senza il nostro consenso!
Chiaramente questi sassi costituiscono un grosso problema anche in pesca, considerato che, se non si pesca bene, si rischia di passare mezza gara a fare il tiro alla fune nella speranza di disincagliare l’amo dal fondo che, pescando carpe, solitamente non è legato ad un filo capillare!
Stesso discorso per la pasturazione che, se fatta in maniera inappropriata, si perderà tra i sassi.
Tutti i concorrenti, infatti, hanno dedicato molto tempo ed attenzione per sondare adeguatamente il proprio picchetto.
Vincono la gara i forti agonisti della squadra A dell’A.S.D. Small’s Tubertini di Merigliano (NA) che con 3 primi ed un ottavo salgono in classifica fino al primo posto, con un totale di 24,5 pen., scalzando l’A.P.S.D. San Marzano Milo che, comunque, rimane seconda con 27 penalità. La classifica progressiva vede, poi, l’A.S.D. Lenza Club brezza al 3° posto, l’A.P.S.D. il Cavedano S.M.C.V. al 4° e la squadra B dell’A.S.D. Small’s, piazzatasi terza, al 5° posto, segno evidente che l’organizzazione di questo club e l’impostazione di squadra sono state notevoli ed ineccepibili.
Un meritatissimo plauso, quindi, a Umberto Di Tella, Pasquale Papilio, Ettore Scala e Pietro Lonardo, della squadra A ed agli altri componenti per questo ottimo inizio di stagione.
Ma un plauso lo meritano anche l’A.S.D. Fishing Club Pontecagnano ed il suo Presidente Giuseppe Bosco, che hanno organizzato nel migliore dei modi la manifestazione senza lasciare nulla al caso, ma con competenza e spirito di abnegazione.
Venendo alla gara e dando un’occhiata ai settori balza agli occhi, comunque, che questa diga ha sicuramente dei picchetti sfortunati ma occorre dire, anche, che la profonda conoscenza di questo campo gara alla fine paga.
Comunque, gara impostata sulla ricerca delle carpe a 13 metri, con galleggianti da 1,5 a 3 grammi, mais per innesco su ami del 16 o 14, fino al 12 nei casi di ritmo maggiore o per evitare slamature, per poi accorciarsi a 6/7 pezzi di canna lanciando palle di pastura con buona lena, come mi ha raccontato l’amico Ettore Scala e, nei picchetti in cui c’era poco pesce, ripiego sulla canna corta con le alborelle e le piccole carpette per evitare di portare a casa il 10.
Per maggiori dettagli ho intervistato gli amici Michelangelo Tedeschi e Elio di Gregorio.
A presto con la prossima prova sul duplice campo Ceprano-Falvaterra.
Per Match Fishing Italia
Michele Lozuponefoto Michele Lozupone

 

Foto ASD Small's Tubertini vincitori gara

 

Elio Di Gregorio

Lenza Benevento Tubertini


Ciao Elio, allora partiamo dicendo che io e te gareggiamo nella stessa squadra, la Lenza Benevento Tubertini. Puoi raccontare a me ed agli amici di Match Fishing la tua gara?
Ciao Michele, come sai questo campo gara è piuttosto difficile per la presenza dei grossi ciottoli che lo rendono poco regolare, specie nel caso in cui non si riesce a trovare un fondo abbastanza piatto e lineare.
Domenica ho pescato al n. 2 del settore A della zona 3, in prossimità di uno dei tanti canali di scolo delle sponde. Sono partito abbastanza bene, con un buon numero di catture, lanciando spesso palline di pastura e fiondando mais. Alla fine chiudo con un secondo di settore con 6820g. Purtroppo ho perso qualche pesce importante, ma va bene così.
Mi dici come hai impostato la gara?
Io ho impostato la gara a 11,50 metri, perché avevo la stessa profondità anche a 13,00, con partenza a mais, innescato su un 16 della serie 26 di Tubertini e un galleggiante da 1 gr e, come ti ho detto, alimentando con piccole palline di sfarinato e qualche fiondatina di mais. Ho trovato subito una buona regolarità con carpette di circa 150 grammi. Al di là dei picchetti negativi che, indubbiamente in questo campo gara ci sono, credo che chi ha saputo interpretare al meglio la gara, alla fine abbia portato a casa il risultato o il piazzamento. Faccio, pertanto, i complimenti ai vincitori, che hanno impostato la gara al meglio. Adesso cercherò, insieme ai componenti della mia squadra, di preparare al meglio la prova del doppio campo Ceprano-Falvaterra, il prossimo 20 luglio, sperando di bissare il risultato dell’anno scorso quando vincemmo la gara.
Allora Ti faccio un grande in bocca al lupo (che vale anche per me!) per le prossime gare.
Crepi il lupo, ciao Michele.

 

Michelangelo Tedeschi

APSD Pietrelcina Hydra.

tedeschi 1
Ciao Michelangelo, allora raccontami questo tuo 4° posto.
Ciao Michele, parto dicendoti che forse sono uno dei pochi a cui non piace questo campo gara, soprattutto per la pericolosità ed irregolarità delle sue sponde fatte con pietre….
Domenica ho pescato al n. 2 del settore A della zona 2, in prossimità della seconda strada che ora è sommersa, un tratto molto scomodo e poco lineare, tanto che il n. 10 alla mia destra ha pescato almeno 2/3 metri dietro rispetto a noi ed ha trovato la strada sommersa con pochissimo fondo e altrettanti pochi pesci.
Mi dici come hai impostato la gara?
Io ho impostato la gara a 13 metri con partenza a mais e un galleggiante da 2 gr, alimentando con piccole palline di sfarinato e qualche fiondatina di mais. Ho trovato poca continuità di catture, credo per via dei grossi massi presenti sul fondo, soprattutto a lago fermo.. Quando si è alzato il vento nell’ultima ora di gara, ho iniziato a pasturare corto sui 6 pezzi di canna con pastura a spaccare, catturando un discreto numero di piccole carpe ed una di discrete dimensioni. Purtroppo ho perso un paio di pesci importanti, così chiudo la gara al 4° posto con un peso di 5,310 kg a 300 gr dal terzo, unico risultato che avrei potuto, in qualche modo raggiungere non avendo avuto un bel ritmo.
Faccio i complimenti a chi ha saputo interpretare al meglio la gara e vincere.
Senti, Michelangelo, ho saputo di un brutto episodio che ti è capitato a fine gara. Me ne vuoi parlare?

Sì, Michele, sono molto rammaricato perchè, gara a parte, sono stato vittima del furto di una mia canna all’inglese che era in macchina, mentre sistemavo l’attrezzatura sulla postazione.
Purtroppo non riesco ancora a trovare feeling con questo lago ed ora ne ho un motivo in più.

Mi dispiace Michelangelo, speriamo che episodi di questo tipo che, purtroppo, si stanno verificando in tutta Italia, non succedano più. Non è possibile che noi pescatori, oltre alla tensione della gara, dobbiamo stare sempre con un occhio alla macchina per paura che qualcuno ci rubi qualcosa o, peggio ancora, ce la porti via. Ciao e in bocca al lupo per le prossime gare.
Ciao Michele, alla prossima.

alento

a6

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