FABIO COSCIA: SPORT E DISABILITA’ PER VINCERE ASSIEME
In principio disabilità e sport non potevano coesistere fino a quando nel 1941, il Prof. Ludwig Guttmann, neuro¬chirurgo, direttore di un centro di riabilitazione motoria di Londra, avviò con enorme determinazione dei programmi rivoluzionari d’allenamento per disabili, rendendone partecipi tutti i pazienti che si introducevano al suo centro. Grazie allo sport i pazienti paraplegici del Dr. Guttmann (definito da Papa Giovanni XXIII “il De Coubertin dei disabili”) cominciarono a potenziare la muscolatura delle braccia e delle spalle, pervenendo lestamente a risultati per l’epoca stupefacenti.
Fino a non molto tempo fa un disabile era impossibilitato a svolgere attività sportive, sia amatoriali che agonistiche. Adesso tutto è cambiato.
Fare sport non è più prerogativa dei fisicamente integri com’era nei principi di De Coubertin: “oggi tutti possono e devono cimentarsi in varie discipline, magari le più congeniali alle patologie di cui sono affette certe persone. Di certo non bastano soltanto i buoni propositi campati in aria ma occorre creare le condizioni per rendere accessibili a tutti le opportunità di svago motorio”.
Oggi la disabilità può essere compatibile con ogni tipo di sport, compreso la pesca e uno dei rappresentanti più emblematici è l’azzurro Fabio Coscia, che difenderà i nostri colori nel prossimo Campionato del mondo di pesca al colpo a Roma.
A Fabio abbiamo rivolto alcune domande che vi proponiamo e a tutti i pesca sportivi facciamo un invito… di andare a Roma in agosto sul Tevere a sostenere i nostri ragazzi.
D) Ciao Fabio, prima di tutto tanti complimenti per l’ennesima convocazione in maglia azzurra e così ti vedremo gareggiare nel prossimo mondiale che si svolgerà a Roma sul Tevere. Con questo quanti mondiali hai fatto?
R) Si, anche quest’anno avrò l’onore di indossare la maglia azzurra per poter disputare il mio quarto mondiale.
D) hai partecipato agli stage in questo fine settimana agli ordini del CT Alberto Neri, che campo gara avete trovato?
R) Abbiamo trovato un Tevere avaro di catture, con una corrente forte che nel corso della mattinata diminuiva sia di velocità che di livello e di un colore non ottimale, questo sia il venerdì che il sabato.
La domenica la situazione si è invertita, appena finita la pasturazione pesante, l’acqua ha cominciato ad aumentare velocemente sia di livello che di velocità, in alcuni momenti con 50 grammi era difficile stare fermi, in più è arrivata tanta sporcizia, sicuramente dovuta dall’apertura della diga di Corbara, purtroppo anche in questo caso è uscito poco pesce.
D) ci spieghi le caratteristiche di questo fiume e come pensi possa essere la pesca?
R) Il fiume ha una profondità che và dai 2 a 6 mt, è molto largo penso sugli 80 mt se non qualcosa di meglio, con tanti rigiri d’acqua, le sponde sono regolari e molto accessibili alle carrozzine.
Da queste prove fatte mi rimane difficile farmi un idea su come sarà la pescata, sicuramente da qui ad agosto ha detta dei locali il fiume dovrebbe cambiare con corrente e livello più regolare ed una pescosità maggiore, per il momento posso dire che essendo un fiume così maestoso sarà dura e chi avrà la dote del senso dell’acqua avrà una marcia in più.
D) In questo mondiale pescherà una nazionale molto forte, pensi sia importante nella pesca avere un gruppo coeso o contano di più le individualità?
R) Sicuramente un gruppo unito.
D) In questo mondiale come in altri avrai una spalla molto preziosa come Fiorenzo Traina, hai qualche ringraziamento in particolare da fare?
R) Il ringraziamento più grande và al mio grande AMICO e accompagnatore Fiore, sono nove anni che mi segue in tutte le mie gare in giro per l’Italia e all’estero, oltre ad essere un forte pescatore è una fonte di energia positiva che mette allegria a tutto il gruppo.
Nel nostro caso l’accompagnatore ha un ruolo indispensabile, quello che la mia disabilità mi impedisce di fare, lo fa lui e la complicità è fondamentale, dopo tanti anni basta uno sguardo per capirci.
I ringraziamenti vanno anche alla mia società la “Lenza Orvietana” sempre presente, alla Colmic sempre pronta ad aiutarmi, la Federazione che non lascia nulla al caso, specie nelle nostre trasferte, alla mia ragazza che quando può mi segue, Giuseppe che mi lega centinaia di ami e la Zia Rosa che spesso è presente alle nostre gare.
D) infine un commento tuo personale su questo mondiale, avete qualche avversario in particolare da tenere d’occhio
R) Sicuramente l’avversario da temere sarà la Repubblica Ceca, l’anno scorso hanno vinto tutto.
D) allora un grande in bocca al lupo per il prossimo mondiale
R) Crepi il lupo
FABIO CON UNO DEI TANTI TITOLI VINTI
LA NAZIONALE DISABILI DEL 2013
FABIO E IL SUO INSEPARABILE AMICO FIORENZO TRAINA DETTO FIORE