MONDIALI COLPO GIOVANI: LA PAROLA AI PROTAGONISTI

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

Difficile se non impossibile dirlo visto che a squadre non conquistiamo nessuna medaglia ma a livello individuale ne portiamo a casa ben due. E il paradosso è che tutti i ragazzi delle tre nazionali hanno fatto un gioco di squadra straordinario, incredibile quindi che nonostante i successi individuali i team non ne siano usciti vincenti, ma la pesca è anche questo, soprattutto in un campo gara che non ha soddisfatto dal punto di vista della regolarità e della pescosità.

E non siamo noi a dirlo, sennò passeremmo per i soliti “piangina”, sono stati gli olandesi stessi, padroni di casa incredibilmente rimasti a bocca asciutta, a rimanere stupiti del drastico calo della pescosità che ha inevitabilmente lascito spazio alla componente fortuna.

Questo non deve togliere nessun merito ai vincitori, soprattutto Francia e Polonia che hanno letteralmente fatto incetta di medaglie sia a squadre che individuali.

Peccato perché nelle chiaccherate di fine gara sembra che la tattica di gara dei nostri fosse molto simile a quella dei francesi con la differenza che loro (almeno così è quello che ha riportato “radio gara”) hanno utilizzato fouilles fresco e vivo importato ogni giorno e conservato in acqua per mantenersi perfettamente vitale.

Con una pescosità così bassa dove per piazzarsi erano sufficienti sette/otto gardon sembra che questo accorgimento abbia fatto la differenza.

Le classifiche finali sono le seguenti:

Under 14

1 Francia 2 Polonia 3 Croazia — 6 Italia

Under 18

1 Francia 2 Inghilterra 3 Polonia 4 Italia

Under 23

1 Polonia 2 Francia 3 Rep Ceca — 9 Italia

Ma andiamo a sentire gli umori dei protagonisti, i CT delle varie nazionali.

CLAUDIO GUICCIARDI – UNDER 23

under23

Claudio, la domanda forse banale da farti è come vedi il bicchiere dopo questa trasferta, mezzo pieno o mezzo vuoto?

Potrà sembrarti strano ma al di là del risultato il bicchiere è senz’altro mezzo pieno poiché i ragazzi hanno pescato sempre “in crescendo”, migliorandosi giorno dopo giorno e tutti erano in pesca e catturavano pesci tant’è che nei giorni di prova inglesi e francesi venivano costantemente a controllare la situazione e pare che ci vedessero in un ottimo stato di forma. Nei giorni di gara purtroppo la situazione è cambiata clamorosamente e la pescosità è calata in maniera impressionante tant’è che per piazzarsi in alcuni settori era sufficiente catturare sette/otto gardoncini, presi su diverse linee di pesca. In prova abbiamo sempre catturato svariati chili di pesce e trovarci a dover realizzare mezzo chilo per arrvare nelle prime posizioni ci ha un po’ sorpreso. Addirittura ci sono stati dei cappotti e concorrenti che hanno pesato un grammo o tre grammi, condizioni davvero difficili. Nonostante questo credo che i ragazzi abbiamo fatto un buon mondiale, sono stati sempre concentrati, ci hanno messo un impegno davvero encomiabile e si sono dimostrati di una serietà senza pari. Per questo vedo il bicchiere mezzo pieno, sulla base di questi valori possiamo solo crescere.

Sicuramente la Francia ha recitato la parte del leone ma anche la Polonia ha stupito per efficacia in pesca, cosa ne pensi a riguardo?

Sicuramente con una pesca così scarsa la componente fortuna recitava un ruolo importante, ma la bravura di queste nazionali in questo tipo di pesca è fuori discussione. Che siano ragazzi o che siano seniores questi pesci li conoscono molto bene, conoscono i loro comportamenti e le loro reazioni e hanno quindi una marcia in più rispetto alle altre nazioni.

Grazie mille Claudio e, alla luce di quanto ci hai raccontato, complimenti a te e ai tuoi ragazzi…

Grazie e voi.

MAURIZIO TEODORO – UNDER 18

under18

Maurizio, so che non è per niente elegante appellarsi al fato, ma credo di poter affermare che avete vinto il premio della sfortuna. Un terzo posto di giornata (seppur a pari merito) in gara uno ed  un secondo in gara 2 solitamente fa sempre podio. Voi invece finite quarti…

Infatti è una cosa rara e purtroppo è capitata a noi. Inghilterra e Polonia hanno avuto la bravura e la fortuna di mettere in nassa alcuni pesci di taglia che li hanno fatti balzare davanti a noi. E non parlo di tanti pesci, intendo a volte un unico pesce di buona taglia.  Inoltre al sabato avere picchetti vicino agli esterni o averli all’interno voleva dire giocarsi diverse posizioni e noi purtroppo non abbiamo avuto questa fortuna. Ma al di là del fato credo che abbiamo pescato alla grande in un tipo di pesca che non facciamo solitamente in Italia. I ragazzi hanno dato davvero il massimo e la medaglia di Mattia Manzardo è quella di tutto il gruppo che ha disputato davvero un ottimo mondiale.

Dal Punto di vista tecnico invece come era la pesca?

Sicuramente una pescata difficile, soprattutto quella corta a 5/6 pezzi di canna alla ricerca dei gardon ed in quest pesca i Francesi hanno dimostrato di avere una marcia in più. Si escavano con ami del 22/24 e fili dello 0,06, ma non ce n’erano moltissimi ed erano talmente difficili che anche gli inglesi (che in questa pesca sono maestri) sono andati un po’ in difficoltà. Andavano pasturati con terra e fouilles soffice cercando di attirarli senza scatenare la loro proverbiale diffidenza. Le breme fuori invece volevano anche loro terra soffice e fouilles ma con l’aggiunta di caster e vermi tagliati. Quella pesca però non garantiva tante catture, anzi, a volte nulla o a volte una sola cattura di taglia, ma con la pescosità ridotta al lumicino faceva sicuramente la differenza. Avevamo anche una pesca alternativa a galla alla ricerca di uno o due gardon quando la pesca si inchiodava del tutto. L’abbiamo fatta e qualcosa abbiamo preso ma per un pizzico non ci è bastato.

Io non so se ti potrà consolare ma ti faccio i complimenti per aver tenuto testa a nazionali specializzate in questi tipi di pesca. Purtroppo non è bastato ma sicuramente potete uscire di scena a testa alta…

Ti ringrazio, i complimenti fanno sempre piacere e ti ringrazio io per la visibilità che date al nostro sport.

 MICHELE NATALI – UNDER 14

under14

Michele, dopo diverse esperienze da vice eri alla tua prima esperienza come CT dell’under 14. Porti a casa un argento individuale ed un sesto posto a squadre… più deluso o più soddisfatto?

Soddisfatto ma più in ottica futura. Su 5 ragazzi che hanno pescato solo uno (Signorin Jean Pierre ndr) ha raggiunto i limiti di età mentre gli altri avranno la possibilità di riprovarci sempre con l’under 14. Quindi in ottica futura spero di aver fatto acquisire ai ragazzi esperienza che gli verrà utile nelle prossime competizioni. E’ un discorso di programmazione che magari non dà i risultati nell’immediato ma si spera possa darli più avanti. Anche la Francia ha fatto in passato una politica simile e sembra che stiano raccogliendo i frutti. La delusione viene dal fatto che sembravamo perfettamente in pesca ma alcuni cambiamenti del campo gara ci hanno messo in difficoltà. Sicuro ci abbiamo messo anche qualche errore nostro, soprattutto nel sottovalutare la pesca del pesciolino a 10 metri ma, e non vuole essere una scusante, non era poi così semplice gestire una competizione in un campo gara con le cannette “tipo Fiuma” e i ragazzi picchettati a 35 metri di distanza. Non si riusciva bene a capire l’andamento della gara e magari si arrivava un po’ in ritardo con i correttivi.

Visto che hai guidato i nostri “giovanissimi” ti vorrei fare una domanda più “sentimentale”… quali sono le sensazioni che si provano a guidare ragazzi di questa età che spesso indossano per la prima volta la maglia azzurra e spesso si trovano per la prima volta in una competizione internazionale?

Sicuramente oneri ed onori. E’ molto bello vederli convinti di quello che stanno facendo mentre quando si lasciano sopraffare dall’emozione e non riesci a trasmettere quello che vorresti provi un po’ di delusione. Può capitare che qualche ragazzo appaia tranquillo mentre dentro è molto agitato, qualcuno può anche versare qualche lacrima per l’emozione. Si prova ad infondere in loro tutto quello che di buono riusciamo a trasmettere. Sono giovani e devono formarsi e si spera che una buona semina oggi possa portare ad un buon raccolto in futuro.

Grazie Michele delle belle parole che hai speso per questi ragazzi che rappresentano il futuro dell’agonismo…

Grazie a voi.

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foto tratte dal sito www.fipsas.it

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