CAMPIONATO ITALIANO IND. FEEDER: AD OSTELLATO LA PRIMA PROVA NEL NOME DEL “SOLITO” MAZZETTI
Si è svolta quest’oggi domenica 31 agosto la prima delle tre prove del campionato italiano individuale di feeder.
I concorrenti ai nastri di partenza sono stati 119 dei quali 4 assenti.
Vi presentiamo le classifiche in attesa dl servizio completo.
campionato italiano feeder 1 prova di finale
INTERVISTA A MARCO MAZZETTI
Di Marco Mazzetti in questi ultimi tempi ho scritto molto, sia perché ce l’ho come compagno di squadra e quindi vedo da vicino come vive il suo agonismo, sia perché insieme abbiamo vinto l’Italiano a coppie e perché ha vestito la maglia della nazionale.
Di lui ho scritto molto…”Ostellato: e qui comando io” ricordate… e ancora …”se incontrate Mazzetti ad Ostellato dopo una gara non chiedetegli cosa ha fatto ma chiedetegli con quanto ha vinto” fate prima.
Anche oggi, pur in non perfette condizioni di salute, tanto che ieri non si è presentato alle prove, ha stravinto la sua sezione con oltre 16000 punti, battendo addirittura l’esterno di gara.
Al termine della prima prova Marco Mazzetti , per tutti “il secco” , guida la classifica generale in attesa delle prossime due prove di Umbertide e Formigosa.
Come ha pescato l’azzurro di Zola Pedrosa ce lo siamo fatti dire direttamente da lui…
Ciao Marco, anche oggi hai stravinto pur in non perfette condizioni di salute..
Si guarda ho beccato un virus che mi ha messo ko fisicamente e la notte prima della gara non ho affatto dormito..
Ostellato ormai lo conosci come le tue tasche e ogni volta sorprendi tutti con pescate spettacolari..
Certo, la conoscenza del campo gara è fondamentale, sapere la reazione dei pesci nello scorrimento delle cinque ore, sapere quale linea scegliere per partire, conoscere le preferenze dei pesci in fatto di esche, insomma tutti questi particolari se gestiti bene alla fine fanno la differenza.
La gente inizia a chiedersi quale sia il segreto della tua pastura magica..
Ma quale pastura magica…io pesco con la mia pastura da alcuni anni e tu lo sai bene..
Si è vero, anche quando abbiamo vinto l’italiano a coppie tu hai usato la tua e io la mia..
Vero, la pastura la faccio da me, avendo a casa nel garage un piccolo mulino e ogni volta mi macino gli ingredienti freschi sufficienti per fare la gara. Ultimamente però sto testando una pastura per la Maver che verrà commercializzata la stagione prossima anche oggi mi ha reso molto bene.
Ma che attrezzi usi per queste pescate?
Io come sai lavoro alla Maver e devo dire che le Diamond sono canne davvero speciali. Tra poco arriveranno altre canne, soprattutto per la pesca a,lunga distanza, canne Maver che mi hanno dato grandi soddisfazioni. Per la pesca corta uso delle 11 piedi con vettini da mezza oncia, per la pesca a metà canale uso una dodici piedi con vettino da tre quarti di oncia, mentre per la pesca lunga ho diverse soluzioni ma una Diamond 13 piedi con vettino da un’oncia a un’oncia e mezzo risolve ogni problema.
Dai Marco vuota il sacco per i lettori di match fishing, ma come ha i pescato oggi?
Dunque ho fatto le stesse cose che faccio sempre, per la pasturazione iniziale ho fatto un fondo a 15 metri e uno dalla parte opposta, poi ho deciso di partire a 72 metri, a circa 6 metri dalla sponda opposta, sul primo fondo con un pasturatore da 35 grammi e pastura e bigattini incolllati nel pasturatore, terminale del 14 e dell’SRL e amo del 14 del 1115 uno dei due ami nuovi della Maver robusto per la pesca a lunga distanza innescando 3 / 4 bigattini ho preso di pesci di taglia circa 200 grammi con regolarità per più di metà gara, poi mi sono diminuite le abboccate e ho deciso di venire corto sul mio fondo iniziale di 15 metri.
Qui ho pescato con un cage da 20 grammi un terminale del 14 dell’ SRL e un amo del 16 della serie 1135 nuovo da feeder innescando 2 / 3 bigattini colorati., e ho preso vari pesci fino a fine gara.
Bene Marco adesso Umbertide sui famosi cavedani..
Ah guarda non vedo l’ora di andare…
Bene allora ma vedi di tirare il freno qualche volta…non riesco a starti dietro…
INTERVISTA AD ALESSANDRO SCARPONI
Massimo Vezzalini si è improvvisato intervistatore d’occasione e davanti al microfono stavolta tocca ad Alessandro Scarponi, si proprio lui, Alex Boots di match fishing.
Allora Ale raccontaci come hai pescato oggi per la vittoria di settore..
Ma guarda Vez Ostellato è bello perchè non è mai lo stesso quello che fai oggi per vincere domani non va bene e quindi si deve ogni volta partire da zero.
Vedi io sono partito corto sulla linea della roubaisienne e la stessa cosa ha fatto il mio amico Nizzoli che guarda caso era con me il sabato per le prove e la domernica mi è ricapitato a spalla. Nizzoli al sabato ha fatto una mattanza di breme ed era ovvio quindi partire corto.
Passati 7 minuti senza vedere nessuna vibrazione sul vettino ho deciso di andare dall’altra parte a pochi metri dalle cannelle.
Vedo subito una mangiata che sbaglio e nello stesso tempo tengo d’occhio i concorrenti vicini, soprattutto Nizzoli che continua con la pesca corta.
Vedendo che tutti sono ancora fermi al palo vado avanti e innescando vermi prendo subito un carassio da mezzo chilo, dopo cinque minuti ne prendo un altro da un chilo e quindi penso che sia quella la linea da seguire.
Vado avanti per mezza gara girando tutte le esche e trovo maggiori catture con il verme e con lo stirato.
Proprio con questa esca faccio tre incontri ravvicinati con dei pescioni che perdo: il primo mi sradica la canna dal feeder arm e mi rompe il terminale del 12,5, il secondo mi rompe subito dopo la ferrata ma del 14, mentre il terzo, forse era una carpa da come tirava e come era partito, mi rompe del 16 dopo una fuga di una decina di metri.
A quel punto monto del 18 come terminale ma inevitabilmente le mangiate iniziano a diminuire e così visto che Nizzoli, che nel frattempo era ritornato a fare la pesca corta iniziando a macinare pesce, decido di accorciarmi anch’io.
Mancano due ore e la mia partenza corta è da incubo, non parte con frequenza e i dubbi mi assalgono, forse è meglio ritornare lunghi, mah..
Così decido di insistere anche perchè Nizzoli prende bene, e a quel punto mi metto a girare le esche, a diminuire amo e terminale fino al 10 di filo e 22 di amo. Inizio a prendere qualche pesce, e prendo coraggio, così insisto.
Ci trovo il verso ma solo dopo mezz’ora di ricerca scientifica.
Le mnangiate ci sono e io ne sbaglio di meno e visto che nella pesca lunga ho pagato dazio con la perdita di tre pescioni la fortuna mi vuole ripagare con la cattura di un bel perca da una chilata preso sul tiro della roubaisienne con amo del 22 e filo del 10.
Da non credere!!
E così chiudo la gara con 13500 punti circa che mi fanno vincere il settore.
Bene Ale complimenti per la pescata, ma che pastura hai usato?
Ecco devo dirti che in questo canale ho messo a punto una pastura scura da breme alla quale aggiungo canapa, caster, vermi tagliati, e bigattini tagliati, in base al tipo di attività del pesce aggiungo anche del morto e ieri ne ho dato parecchio. Bene allora ci vediamo alla prossima gara.
Ancora complimenti