A Ponzano, Fanelli è l’assoluto!
Domenica 31 agosto sul biondo Tevere, in quel di Ponzano Romano, è stata organizzata una gara di prova per l’imminente appuntamento del Regionale Lazio girone A. Sponsor tecnico della manifestazione la ditta Angler’s che, oltre a fornire i premi per la premiazione della manifestazione, ha allestito uno show room nel luogo del raduno dove ha esposto una serie di prodotti.
Interessante la possibilità che è stata offerta di toccare le varie terre presenti nel catalogo, già inumidite correttamente da Carrus, e provarle in apposite bacinelle riempite d’acqua per verificarne i tempi di scioglimento e i diversi modi di lavorare. Non c’è stato il tutto esaurito, se da un lato è comprensibile perché siamo ancora nel periodo di ferie, dall’altro resta il fatto che il Ponzano di questi tempi non riscuote un gran successo.
Fa sempre discutere il campo alle porte di Roma quando viene inserito nei vari calendari, perché spesso regala amare sorprese specie se inserito in periodi sbagliati come l’inizio stagione. Quest’anno le previsioni restano poco sono rosee, anche se a me piace vedere il bicchiere mezzo pieno e le tre, quattro mangiate che, a mio avviso, possono prendersi su tutti i picchetti lasciano la speranza di poter svolgere una gara ai limiti della decenza.
Dopo l’Ufente di maggio, periodo notoriamente avaro e per di più in data unica per i due gironi, le peripezie di Corbara tra acqua alta e alghe a tappeto, si attende minaccioso un Ponzano che non è certo una garanzia …. rimane il solito vecchio Liri, che pur con le sue zone frazionate e l’affollamento di gare, è l’unico che regala pescate decenti, a volte generose.
Ma tant’è, il campionato entra nel vivo e , sperando che vincano i migliori, ci si penserà a fine stagione magari rivedendo il diktat del campo per ogni provincia e doppiando gare in posti che sappiano farci un minimo divertire.
Veniamo al riscontro del fiume, acqua mediamente lenta da affrontare con galleggianti da 2 a 8-10 grammi, leggermente velata ed insolitamente fredda per il periodo. Le scelte di pasturazione sono state molto diverse, c’è chi a preferito poche palle con il cupping chi, invece, il bombardamento a mano con bocce generose.
Poco, invece, per la maggioranza il bigattino volato in acqua all’inizio ma pronto all’uso nei secchi posti sulle pedane nel caso si fosse deciso di tentare il cavedano.
Non ho usato il plurale apposta perché sono stati pochi quelli che sono riusciti a bissare la cattura dello squalo argentato, ne sa qualcosa il CT Ardenti, fresco dell’oro mondiale, che non è riuscito a guadinare il secondo … era da kilo … in tempo utile per un ottimo piazzamento.
Per il resto chi ha fatto risultato ha messo dentro una breme di taglia, che alla fine dei conti risulta essere il salvagente per uscire indenni dall’avaro Ponzano con un buon risultato in tasca. A domenica prossima, un saluto a tutti i lettori.
Andrea Romanelli