REGIONALE EST EMILIA ROMAGNA: LA PAROLA AI PROTAGONISTI DELLA PESCA SPORT FERRARA E IL CASTELLO
La pesca Sport Ferrara ha vinto il regionale est acquisendo la promozione in serie A2. Una storica società che ha scritto pagine importanti per l’agonismo nazionale e regionale.
Da questa scuola sono usciti numerosi agonisti che si sono ben distinti in vari campionati.
Ai ragazzi vittoriosi nel regionale Emilia Romagna girone est abbiamo rivolto alcune domande:
1) per prima cosa tanti complimenti per questo successo che non arriva a caso visto che avete dominato il campionato lungo tutto il suo cammino: ci presenti i componenti della squadra?
R: Vi ringraziamo per i complimenti, fanno sempre piacere, questo è stato un campionato non facile sia per il valore degli avversari sia per i campi di gara mai facili da interpretare. In questo campionato per la Pesca Sport Ferrara hanno pescato Macchioni Fabrizio, Dondi Luciano, Nalin Massimo, Ferrari Andrea e Veronesi Francesco.
2) come nasce il successo di un campionato? per merito di spiccate capacità tecniche individuali, oppure per una strategia di gruppo ben preparata ogni volta insieme oppure per la perfetta conoscenza dei vari campi gara?
R: Per vincere un campionato occorre sicuramente una miscela di fortuna, preparazione e conoscenza dei campi gara, ma l’elemento che ritengo sia la chiave del successo sta nell’ottimo rapporto di amicizia e di fiducia reciproca che c’è tra i vari componenti della squadra e che ci sia anche lo spirito giusto (e il tempo) per andare a provare insieme nel pre-gara facendo tutte le valutazioni del caso per cercare di essere pronti al 100%.
3) voi che siete di Ferrara avrete sicuramente nel Circondariale il vostro punto di forza, ma qual è il campo gara più facile e quello più ostico che avete trovato lungo il vostro cammino?
R: Siamo arrivati ad un punto dove è veramente difficile stabilire quale sia il campo gara più facile e quello più difficile. Quest’anno abbiamo pescato in condizioni di scarsa pescosità quasi dappertutto e ciò che ti creava difficoltà era capire cosa fare per prendere UN pesce ( e non kilogrammi di pesce) in più degli altri. In pratica preparavi 4-5 pesche diverse e poi ti ritrovavi in gara a dover rimodulare tutto il programma. Però se devo dare una valutazione, penso che la Fiuma sia stata la gara più semplice da affrontare considerando che abbiamo avuto occasione di portare precedentemente 13 persone (11 ragazzini e 2 senior) ai campionati italiani e lavorando sulle informazioni raccolte sul campo sicuramente è stato più facile prepararsi. Ostellato invece sta diventando una pecora nera nonostante il “giochiamo in casa” perché è diventato molto variabile sia come pescosità che come regolarità, ed è diventato difficile impostare una pesca che sia uguale per tutti e che rispecchi le esigenze del pesce in quel momento.
4) parliamo della Fiuma Mandria nuova dove avete consacrato il vostro successo, un campo gara apparso molto difficile, voi come lo avete “battezzato”? ci parli della gara in Fiuma come avete pescato e che approccio avete deciso dopo le prove?
R: Come anticipato prima, grazie alle numerose persone della nostra società che hanno partecipato agli italiani abbiamo avuto molte informazioni su come impostare la gara nei giorni precedenti. L’idea di partenza era pescare quasi esclusivamente a inglese vicino i canneti anche con l’acqua in movimento, e di tenere la roubaisienne come alternativa per cercare qualche pesciotto vagabondo a 13mt. Sicuramente la differenza grossa l’ha fatta la cattura delle carpe che ti permettevano di guadagnare molte posizioni in settore, e nel corso delle prove risultava più facile e gestibile la cattura di esse proprio vicino le canne sulla sponda opposta, praticamente dove c’era più habitat e meno disturbo, pasturando esclusivamente con bigattini incollati e pescando con galleggianti con antenna cava portanti da 18 a 22gr innescando 3-4 bigattini bianchi su ami del 16. Poi come spesso accade, ti ritrovi in gara dove fatichi a vedere l’affondata sulla sponda opposta ma riesci in qualche cattura a roubaisienne, però avendo ben focalizzato il target e sapere cosa dare e come darlo in quel momento per fare la differenza, alla fine ci ha ripagato con entrambe le pesche. Peccato per la scarsissima pescosità generale, ma chiudiamo comunque la gara con 11,5 punti (1-1-4-5,5).
5) ora vi aspetta la serie A2, ..squadra che vince non si cambia oppure pensate di fare scelte diverse?
R: la prima cosa che mi domandi rispecchia il mio punto di vista, se si va d’accordo si cerca di mantenere la squadra con gli stessi elementi nel campionato superiore, anche se in programma c’è la possibilità di inserire un paio di ragazzi giovani freschi di club azzurro per dare anche a loro possibilità di confrontarsi in gare a squadre. Vedremo al termine di tutti i campionati come gestire le scelte, in base anche all’altra squadra di giovani che già pesca in A2.
6) secondo voi il regionale Emilia Romagna impostato su 5 prove pensate che sia soddisfacente e i campi gara scelti sino stati all’altezza oppure vi sarebbe piaciuto pescare in qualche altro campo gara?
R: 5 prove sono soddisfacenti, i campi gara forse un po’ meno, però se l’ambito deve essere quello di rimanere “in zona” essendo regionale est, non possiamo pretendere di andare a disputare prove in mincio o ad umbertide, mi sembra logico. Forse sarebbe meglio invece che venissero valorizzati maggiormente i campi gara che già abbiamo, investendo nella sistemazione di argini dove possibile e controllando la fauna ittica, perché purtroppo abbiamo in mano un potenziale, anche a livello nazionale, che ogni anno perde punti, e la gente a queste cose ci guarda e durante i raduni se ci fai caso non si parla altro che di problemi sulle postazioni di pesca, accessibilità e pesce che magicamente scompare. Forse non è un caso che ogni anno sia sempre più difficile raggiungere il quorum di squadre aventi diritto, nulla togliendo anche i problemi legati al lavoro e ai soldi che impedisce o vincola purtroppo molta gente a fare rinunce.
7) in chiusura vi sentite di ringraziare qualcuno a cui dedicare questo successo?
R: Un plauso particolare va alla squadra vincitrice, il successo e i ringraziamenti vanno dedicati a tutte le squadre e alle “sponde” che si sono impegnate per questo campionato ma soprattutto a tutta la società che si impegna al massimo per essere sempre presente.
8) bene ancora tanti compimenti e un grande in bocca al lupo per il vostro futuro agonistico..
R: Grazie e… crepi il lupo!
La A.S. Dil. Castello (Maver) ha chiuso il campionato in seconda posizione acquisendo così la promozione in serie A2. Una bella soddisfazione per il gruppo sportivo ferrarese targato Maver… A Maurizio Guerzoni abbiamo rivolto alcune domande:
1) per prima cosa Maurizio tanti complimenti per questo risultato che hai ottenuto con i compagni di squadra che ti chiedo di presentarci?
R: la squadra oltre a me è composta da Giuseppe Breviglieri, Paolo Guerzoni e Gianni Pivanti.
2) secondo te qual è stata la formula vincente che vi ha permesso di ottenere la promozione in A2? ( per merito di spiccate capacità tecniche individuali, per una strategia di gruppo ben preparata ogni volta insieme oppure per la perfetta conoscenza dei vari campi gara?)
R: sinceramente siamo partiti a fare il campionato regionale senza ambizioni di classifica e la squadra è stata formata all’ultimo momento da un’idea di Giuseppe Breviglieri. Direi comunque che l’insieme di capacità tecniche, la fortuna di aver azzeccato le strategie di gara da seguire e comunque la voglia di pescare innata che continua a darci la forza di continuare a gareggiare in questi campionati, probabilmente ci ha condotti a conquistare questo secondo posto del podio.
3) voi che siete della provincia di Ferrara avrete sicuramente nel Circondariale il vostro punto di forza, ma qual è il campo gara più facile e quello più ostico che avete trovato lungo il vostro cammino?
R: Secondo me tutti i campi di gara sono da prendere con le molle e di facili non ne esistono ma sai quando ti trovi sul Circondariale come tu dici per noi è sicuramente più abbordabile. A onor del vero però devo dire che il Canale Acque Alte di Crevalcore ci ha lasciati con un buon ricordo, molto tecnico con svariati tipi di pesca da poter mettere in campo. Sicuramente pieno di alternative. Per noi come si è visto il campo di gara più ostico e stato quello della Fiuma, purtroppo non siamo riusciti ad esprimerci nel modo giusto e sicuramente il canale non ci ha dato una mano.
4) parliamo della Fiuma Mandria, dove avete ottenuto il vs peggior risultato del campionato con le 28 penalità, frutto della stanchezza dopo un campionato tirato o di un campo gara difficile da interpretare?
R: Al giovedì in prova non si capiva come insidiare i carassi e le carpette che dovevano esserci, il canale variava la corrente in maniera strana, da prima acqua ferma con pesca particolarmente leggerà, poi in altri momenti la corrente partiva e si doveva pescare anche con 4g a vela sulla roubaisienne. Domenica il canale è cambiato totalmente aprendo una pesca mista tra roubaisienne e pesca all’inglese sull’altra sponda. Bah in questi casi l’esperienza là fa da padrone e noi su questo campo di gara ne abbiamo veramente poca.
5) La gara in Fiuma se la dovreste rifare domani cosa cambiereste nella vs strategia o nell’approccio alla gara?
R: Sicuramente potremmo curare di più la pesca all’inglese tenuto conto che battezzare la pesca solo sulla roubaisienne non è stata sicuramente una buona idea, io devo ringraziare un amico che avevo alle spalle che mi ha incoraggiato a pescare sulla riva opposta oltre a darmi alcune dritte che mi hanno permesso di raddrizzare la gara nel finale facendo il quarto di settore.
6) ora vi aspetta la serie A2, ..un campionato molto impegnativo e tecnicamente più elevato, come pensate di affrontarlo?
R: Sinceramente non saprei dirti il campionato di serie A2 non è uno scherzo e quindi bisogna dargli l’importanza che merita in fattori di tempo e disponibilità economica oltre alla voglia di crescere tecnicamente per affrontarlo. Io ho già avuto esperienza in tal senso e partire alla garibaldina per affrontarlo non è la maniera giusta.
7) secondo voi il regionale Emilia Romagna impostato su 5 prove pensate che sia soddisfacente e i campi gara scelti sono stati all’altezza oppure vi sarebbe piaciuto pescare in qualche altro campo gara?
R: Direi che le 5 prove per quanto ci riguarda sono ottimali e i campi gara anche. Comunque se si dovesse scegliere anche qualche altro campo gara penso non ci faccia male, e perché non tornare a qualche gara tecnica come si faceva una volta. Non era male fare qualche gara tranquilla senza per forza sempre riempire la macchina di tutto e di più.
8) in chiusura vi sentite di ringraziare qualcuno a cui dedicare questo successo?
R: Sicuramente questo secondo posto va dedicato a tutta l’Associazione A.S.D. Castello Maver e a tutte le persone che continuano dietro le quinte a trasmetterci positività e voglia di continuare a pescare in gara. Un grazie particolare a chi ci ha sempre incoraggiati e aiutato nel cammino di questo campionato.
9) bene ancora tanti compimenti e un grande in bocca al lupo per il vostro futuro agonistico..
R: Ti ringrazio Alessandro in nome di tutta la società e grazie anche per tutto quello che fai per la pesca e per il settore agonistico in generale. Un grosso saluto anche a tutta la redazione di Matchfishing.