C.I.S. SPINADESCO: INTERVISTA A GIANLUIGI SORTI – TEAM RAVANELLI TRABUCCO
Sabato e domenica, il canale Navigabile di Spinadesco, ha ospitato la 5° e la 6° prova del C.I.S.
Due gare molto difficili, dovute ai sospettosi carassi e breme, che in questo canale vanno pescati con fili sottilissimi.
Molti si aspettavano una rimonta dei ragazzi di Soresina e così infatti è stato.
Senza farsi prendere dall’emozione nel giocare in “casa”, la squadra del Team Ravanelli formata da: Sorti, Fedeli, Bruni e Defendi, hanno messo in campo tutta la loro esperienza e le loro qualità tecniche per avere la meglio al cospetto delle altre formazioni.
E così il sabato vincono la prova con 7 penalità, la domenica totalizzato 10 punti e con questa bellissima rimonta, ora si ritrovano in seconda posizione nella classifica generale di questo campionato, dietro alla Lenza Emiliana Tubertini e davanti all’Oltrarno Colmic.
Anche quest’anno il C.I.S. si dimostra avvincente ed incerto fino alle ultime prove, con grandissime squadre nelle prime posizioni, con l’aggiunta dell’ormai non più outsider Amo Santarcangiolese Colmic che ormai è diventata una realtà, sempre pronta ad aspettare un passo falso delle grandi.
Bene, dopo questa premessa è il momento di leggere l’intervista al capitano della squadra di Soresina GianLuigi Sorti che ringrazio pubblicamente per la sua gentilezza e disponibilità, un vero campione!
Buona lettura.
Natascia Baroni
Gianluigi, appena ritornato dal mondiale in Croazia, subito dure gare importanti per te in questo campionato ?
Si, come sempre al rientro dai Mondiali c’è spesso una/due prove di campionato e quindi pochissimo tempo per sistemare l’attrezzatura per il nuovo impegno di Spinadesco.
Il sabato a Spinadesco, avete recuperato la prova che era stata annullata ad Umbertide, e voi della Ravanelli vincete la classifica di giornata sfoderando una gara impeccabile con 7 penalita’?
Proprio una bella soddisfazione! Una gara in “casa” è molto stimolante ma al contempo pericolosa. Abbiamo fatto una bella prova e i sette punti ci hanno permesso di recuperare parte dello svantaggio accumulato nelle prove precedenti.
Sarà anche il vostro canale di “casa”, ma non è sempre facile riuscire a vincere o fare bene con tutti gli occhi puntati addosso?
In effetti non era facile, ma eravamo consapevoli che molte squadre erano in difficoltà in questo canale, proprio come lo siamo noi quando affrontiamo trasferte in luoghi poco frequentati.
Tu con 3.740 kg. vinci il tuo settore, ci racconti la tua gara e in che picchetto sei capitato?
Il sabato il sorteggio mi ha assegnato il posto A4 nella seconda zona. Al raduno ero soddisfatto, perchè sapevo che i numeri bassi di quel settore erano i favoriti: vinco io e secondo il numero uno. Ho catturato un carassio di buona taglia, altri più piccoli e diverse piccole bremes. Ho pescato esclusivamente a roubasienne alternando la pesca a 13 mt. a quella corta a sei pezzi.
Che materiali del tuo sponsor Trabucco hai utilizzato?
Ho pescato con la “GNT 915 Match One”, nailon “XPS Power Plus” 0,10 in madre-lenza e finali con “Super Elite T1” di diametro 0,7, con la serie di ami “XPS – XP 01” del n. 20/22/24. I galleggianti che ho preferito nella vasta gamma di Trabucco sono il “Team Italy 13”, con antenna in fibra di vetro ed il “Supreme 10”, filo passante, con antenna in plastica sottile. Nella scelta della pastura ho preferito un mix fra “XP 3000 Breme” e la “Pro Breme”. Per il fouilles ho utilizzato la terra di somma “XP 3000 Leam”.
Quanto conta in questo campo di gara la pasturazione ed è importante anche la costanza nel pasturare ?
Come spesso accade la scelta dei prodotti per attirare i pesci e la quantità degli stessi è fondamentale. In questo canale non bisogna eccedere e la precisione di pasturazione con la coppetta, sono sicuramente state le mosse vincenti. La mia pasturazione iniziale si è basata su alcune piccole palle non dure di pastura, quattro di pastura e altrettante di terra con la coppetta. Poco fouilles e bigatti morti. Durante la gara ho scodellato una decina di volte, con piccole palline di terra e anche della pastura.
Hai mai avuto dei momenti di “vuoto” nelle mangiate e se si come hai cercato di superarli?
All’inizio della quarta ora, ho avuto un momento di difficoltà. I carassi erano completamente spariti e con delle piccole palline di terra, ho cercato di riprendere le piccole bremette.
All’incirca che pesci e quanti ne hai catturati?
Oltre i 50, ma esattamente non ricordo e non l’ho chiesto nemmeno a fine gara, perché aveva poca importanza. La differenza l’ha fatta sicuramente la taglia.
L’innesco che ti ha dato piu’ risultati?
Sicuramente il bigattino, ma è stato molto importante l’innesco del ver de vase nei momenti difficili.
La domenica purtroppo non riesci a ripeterti,comunque fai un ottimo secondo posto dietro ad uno strepitoso Sebastiani Roberto?
Il mitico Roberto ha avuto la meglio e gli faccio i miei complimenti, di cuore. Ho recuperato posizioni nel finale con un bel carassio all’inglese. Sono molto soddisfatto delle mie due penalità di domenica.
Credi di aver sbagliato qualcosa il secondo giorno, oppure hai fatto tutto come il sabato?
Ho pasturato come il giorno precedente ma, come immaginavo, le piccole bremes sono drasticamente diminuite e quindi era indispensabile prendere un bel pesce, specie in questo tratto. La zona delle reti e la vegetazione sulla sponda opposta, ne favoriva sicuramente la cattura.
C’è un segreto per riuscire ad avere degli ottimi risultati in questo canale?
Il canale Navigabile, come quasi tutti i campi di gara, non è omogeneo e ci sono dei tratti dove i pesci grossi sono di casa. La sponda in cemento consente di allineare tutti i concorrenti perfettamente, ma sicuramente è molto importante evitare troppi rumori sulla sponda. Il livello dell’acqua è costante e solo la presenza del vento può spostare la massa d’acqua superficiale. In quest’ultimo caso è fondamentale trovare il giusto appoggio dell’esca sul fondo per riuscire a insidiare i pesci.
Cosa ti piace di questo campo di gara?
Il Navigabile è stato e sarà sempre una meravigliosa “palestra” per i pescatori della Lombardia e non solo. Molto tecnico e difficile in ogni periodo dell’anno. Uno dei pochi campi di gara dove è indispensabile utilizzare finali del diametro dello 0,7 o 0,6, ami piccoli e galleggianti piccoli, per il fondo presente. Vorrei fosse protetto, rispettato e curato da chiunque lo frequentasse. E’ sicuramente un patrimonio della pesca in Italia, un simbolo come il Mincio a Peschiera.
Ora in classifica generale siete secondi ,una rimonta fantastica,farete di tutto nelle ultime due prove di Ostellato per vincere la medaglia d’oro ed il tricolore?
La speranza è sicuramente l’ultima a morire, ma il vertice è quasi impossibile. Con tutta sincerità, vista l’annata, sarei molto soddisfatto di mantenere la seconda posizione attuale o comunque il podio, sempre molto dignitoso. Lottano come noi altre due squadre molto importanti.
Secondo te,in una campionato, è piu’ facile partire in “sordina” e piano piano rimontare, oppure essere sempre davanti in classifica,forse avendo anche un po’ piu’ di tranquillita’?
Cosa sia più facile non lo so. Nei miei ricordi più piacevoli ricordo però delle meravigliose rimonte con sorpasso nel finale.
Voi della Ravanelli siete una grande famiglia, posso solo immaginare la contentezza di tutta la società nel vedervi protagonisti in queste due prove?
Sicuramente è proprio così. Purtroppo l’impegno profuso nell’organizzazione al meglio delle due prove non ha permesso loro di godersi la gara. Il presidente Walter Zangani, non l’ho neppure visto, seppur da un paio di stagioni è sempre dietro di me con mio padre. L’ho visto al raduno e solo dopo le premiazioni si è accorto che c’ero anch’io. Un ringraziamento speciale a lui, a Marco Ferrari, presente anche l’intera giornata di sabato, mai successo, ed a tutti i ragazzi della società per l’impegno profuso.
Grazie mille Gigi, per me è sempre un piacere poterti intervistare. Ancora complimenti a tutta la squadra e spero di rivederci ad Ostellato per il gran finale.
Grazie a te e a tutta la redazione di Match Fishing. Alla prossima e un saluto a tutti i lettori.