FANTASTICO MALGHER!
Innanzitutto voglio ringraziare Daniele Marin, titolare del negozio HOBBY PESCA, ed Attilio Degli Agostini, agente di zona Tubertini, per aver organizzato una bella anteprima dei prodotti Tubertini per il feeder 2015 ed avermi invitato a S. Stino di Livenza (Ve) per assistere all’evento, alle dimostrazioni delle nuove canne Concept Feeder, dei nuovi panchetti Concept Box Tetra ed Esa, dei mulinelli e degli accessori per questa tecnica in costante ascesa di gradimento.
Per l’occasione erano presenti Manuel Marchese, Liviu Moldovan, Stefano Cavicchi, Paolo De Guidi ed Andrea “Napoleone” Di Benedetto, esperto di feeder e… di salamelle cucinate sul campo gara, come mi riferiscono sicuri i suoi compagni della Lenza Emiliana Tubertini! Hanno partecipato all’evento, direttamente da Bologna, anche Marco “Garga” Guadagnini e il “Bafio”, ossia Claudio Sielli, entrambi taggati GPO Tubertini, tutti qui convenuti per incontrare ii feederisti locali.
L’ospitalità e la cortesia di Daniele Marin, esperto non solo di feeder ma anche di pesca al colpo e carp fishing sono stati il degno contorno alle spiegazioni tecniche dell’Azzurro Manuel Marchese, che ha illustrato le caratteristiche di tutti i modelli della nuovissima gamma di canne Concept Feeder studiate e testate assieme allo staff tecnico Tubertini durante tutta la stagione 2014, compreso il fondamentale test irlandese del Mondiale.
Con Daniele Marin, titolare del neozio HOBBY PESCA, facciamo il punto del movimento feeder in questa zona del Paese: “Qui da noi la curiosità per questa specialità si é manifestata in maniera interessante la scorsa stagione, sull’onda delle notizie apparse sulle Riviste del settore e soprattutto per la visibilità che gli avete fornito voi di MF. Curiosamente, i più interessati sembrano essere i giovani ed i giovanissimi, ragazzi dai 10 ai 15 anni, appassionati di pesca e vogliosi di confrontarsi in fretta con belle pescate e grossi pesci, come il feeder nelle sue varie varianti sa offrire abbastanza semplicemente.”
Questo canale si presta bene al feeder fishing, Daniele…
“Il Malgher é ideale per tante tecniche ma qui il feeder trova una palestra ideale, sia per la comodità delle sponde e la grande varietà di specie che per la semplicità della tecnica che consente di fare buone catture già dalla prima volta che vi si pesca, senza dover tenere in troppo conto profondità e velocità dell’acqua, oltre che l’andamento delle maree, come succede con le altre tecniche.”
Questo, comunque, è anche un campo di gara…
“Si,nel tratto compreso tra il ponte della statale e quello dell’autostrada si disputano diverse gare a carattere locale e provinciale. Sarebbe campo di gara anche a monte,ma é molto più profondo, almeno 6 metri sotto la punta di una canna fissa da 7/8, e più complesso da affrontare, quindi viene usato raramente. Invece, nel tratto proprio qui davanti al negozio, la riva viene mantenuta pulita e tagliata e vi trovano posto 50/60 agonisti di colpo o 35/40 feederisti. A seconda del periodo, per vincere i settori occorrono dai 3.500 ai 6.000 punti ma tutti comunque catturano, anche gli ultimi, grazie alla buona pescosità.”
Attilio Degli Agostini è il promotore dell’evento odierno di presentazione delle novità 2015 Tubertini per il feeder.
Come mai questa iniziativa, Attilo, e perchè proprio qui?
“Con questa odierna iniziamo un programma di dimostrazioni di queste attrezzature innovative in una zona ricca di acque e pesci, e pescatori, come il Veneto ed il Friuli, zone che dispongono di tanti corsi idonei a praticare questa tecnica semplice e catturante. Sia come Azienda che a titolo personale crediamo molto nello sviluppo e nelle potenzialità di questa tipologia di pesca e andremo ad impegnarci sempre di più anche su questo fronte. Abbiamo pensato di iniziare proprio da S, Stino di Livenza, oltre che per il rapporto di amicizia personale con Daniele marin, anche per la collaborazione commerciale importante che come Azienda abbiamo con questo punto vendita, che serve una buona platea di pescatori ed agonisti di varie specialità, tra cui anche diversi feederisti. Quando ho proposto Daniele di ospitare questa prima iniziativa è stato subito favorevole, dotandosi delle nuove attrezzature Tubertini che stiamo vedendo oggi esposte ed illustrate da Manuel e compagni. Prossimamente ci sposteremo nel veronese e nel rodigino, dove faremo una presentazione analoga a quella di oggi a novembre.”
Come agente di zona, tu hai una fotografia molto realistica dello sviluppo del feeder fishing nell’est del Paese. Cosa puoi dirmi a riguardo?
“L’interesse per il feeder si sta manifestando sempre più in tutto questo territorio, sia per la presenza importante della Tubertini sui canali di comunicazione come il web e la televisione specializzata che il lavoro dei nostri testimonials, che stanno facendo un ottimo lavoro di sviluppo delle attrezzature per questa specialità. L’interesse per il feeder, comunque, si sta manifestando sempre più anche in zone limitrofe ai grandi corsi d’acqua della zona come il Brenta, il Sile, il Brian e, appunto, il Malgher, dove siamo oggi.”
Veniamo ai prodotti che sono qui in esposizione, Attilio, tra i quali spiccano due anteprime assolute: i due nuovi panchetti che inaugurano la gamma Concept anche in questo segmento: il Tetra e l’Esa. Credo che quella odierna sia una anteprima assoluta…
“Si, questi panchetti sono ancora “caldi” di produzione, essendo arrivati proprio ieri. Sono due postazioni da pesca che riassumono un po’ tutte i concetti dei moderni panchetti Tubertini, con alcune interessanti innovazioni. Quella che salta subito all’occhio, nella versione Tetra, é la presenza di sole 4 gambe, essendo questo un telaio autoportante che non necessita delle gambe centrali. Questa scelta costruttiva é per Tubertini una novità. Nella versione Esa, invece, le gambe sono le sei classiche. Nuova è anche la spay bar double face in materiale gommoso e dal disegno sicuramente originale: oltre all’alloggiamento centrale per mantenere assolutamente ferma la canna anche in caso di forte vento laterale. la semplice rotazione di 180° della barra ci consente di usare il lato piatto per posizionare la canna inclinata rispetto alla conchiglia della seduta o, ancora, di effettuare una passata con la canna appoggiata. Posteriormente il telaio è stato scatolato con una aggressiva finitura giallo/nera ed il nome del panchetto, oltre al logo Tubertini. Seduta in gel e vari moduli di cassettiera sono i medesimi di serie precedenti, così come sono state riconfermate le gambe dotate di boccole filettata per accogliere i vari accessori di gamma o la boccola porta ombrellone, oltre alle due gambe anteriori di lunghezza maggiore per un miglior confort sia nel posizionamento che nella possibilità di escursione verticale della spray bar. Anche l’alloggiamento del porta nassa è stato ridisegnato e ricavato nel profilo anteriore della pedana. Nella dotazione di base anche il bauletto porta lenze/minuteria sfilabile anteriormente.”
Con Manuel Marchese vediamo alcune delle caratteristiche delle nuove Concept Feeder: “La gamma comprende 6 attrezzi contraddistinti dalle lunghezze e dalle azioni. La prima é la Concept Feeder da 11′ ad azione Light; le 12′ sono tre modelli, rispettivamente ad azione Light, Medium/Light e Medium, mentre due sono le azioni per la versione di 13′, la Medium/Light e la Medium. Tutte le versioni sono corredate da tre vette in carbonio, uguali per tutti i modelli, anellate con passanti in SIC montati in spina per avere il massimo di rendimento sia in fase di lancio e recupero del pesce che per la percezione della mangiata. Le portate delle vette sono espresse in once (oz) e sono da 3/4, 1 e 1,5. Stiamo sviluppando altre due versioni di vetta, leggermente più morbide, abbinabili a tutti i modelli Concept Feeder; saranno indirizzate a situazioni molto difficili, quando ci si trova a dover affrontare pesci molto diffidenti e dalle tocche molto delicate. Dovrebbero essere disponibili a breve.”
Qual’è l’evoluzione tecnologica rappresentata dalle Concept Feeder?
“Innanzitutto ci siamo approcciati a questo progetto con l’idea di creare una classe di canne di livello superiore, realizzate con materiali di alto pregio e solitamente dedicati ad altre tipologie di canne. In fase progettuale abbiamo deciso che queste canne sarebbero state in tre sezioni come una match rod di concezione classica e, come diametri, attualmente questo sono i fusti più sottili presenti sul mercato, a parità di lunghezza.”
Ancora prima che per la loro azione, che vedremo poi in fase di pesca, le nuove Concept Feeder si fanno ammirare per le finiture…
“Credo proprio di si! Ho richiesto espressamente a Tubertini di porre un occhio di riguardo ancora maggiore del solito a questo aspetto. Abbiamo voluto che partendo dal manico le Concept Feeder potessero essere apprezzate ed infatti abbiamo cercato di personalizzare proprio questo segmento della canna realizzandolo tutto in sughero, sagomato con una forma nostra e che lascia scoperto, nella parte terminale, un segmento di fusto colorato in giallo, i colori Tubertini, un particolare che le renda identificabili anche sui campi di gara, indipendentemente da chi le sta usando. Un po’ il concetto delle serigrafie delle roubaisienne, che ne permettono l’identificazione anche da lontano.”
In questa gamma così ampia, si nota la mancanza di un’azione “Heavy”, pesante. Come mai?
“E stata una scelta in fase di progettazione, perché ci si é resi conto che sfruttando perfettamente le alte qualità dei materiali di base si potevano realizzare degli attrezzi con azioni di questo genere ma in grado di coprire un po’ tutte le esigenze, soprattutto a livello agonistico. Se poi il cliente volesse una canna estremamente potente, Tubertini ha già a catalogo una gamma completa di attrezzi di questa tipologia, dalle Next Generation alla Optimo, la stessa Telica che mi ha dato tante sodisfazioni e che sono ancora a catalogo.”
Gravitando buona parte del calendario agonistico sul campo di Ostellato, l’agonista di questo settore é abituato a considerare almeno uno dei suoi attrezzi in classe “pesante”, proprio per poter pescare vicino alla sponda opposta del famoso canale ferrarese. Con le Concept allora non riusciamo a coprire questa esigenza?
“Proprio questa è una delle peculiarità delle nuove Concept, quella di abbinare potenza a sensibilità. Spesso per pescare molto lungo si era costretti a montare cime piuttosto dure su fusti potenti, per avere il massimo della resa in fase di lancio, a discapito però della sensibilità sulla mangiata. Con alcune versioni delle Concept Feeder questo problema è stato risolto e siamo riusciti ad ottenere attrezzi sempre sensibili ma in grado di far raggiungere grandi distanze ai nostri feeder. Non facciamoci trarre in inganno dal termine “Medium”: personalmente ho usato i prototipi di queste nuove canne per tutta la stagione 2014 e con la 13′ Light, in condizioni normali di vento e i nostri specifici pasturatori Nisa Rocket mini o Small da lunga distanza, ho pescato tantissime volte sul tiro degli 80 metri, sotto le canne della sponda opposta. E io non mi considero un lanciatore particolarmente potente, piuttosto é l’attrezzo molto performante e, soprattutto, mantiene una sensibilità di vetta ottima. La mia vecchia Telica dedicata a questo uso, durante questa stagione ha fatto letteralmente le ragnatele!”
Per ottenere questo risultato, tu che assetto di vetta e filo consigli sulle Concept Feeder Light e Medium/Laight da 13′?
“Io preparo questi due attrezzi montandovi le vette rispettivamente da 1 oz e 1,5. I mulinelli sono due Toda caricati con un trecciato di altissima qualità e morbidezza come lo Ryujin da 0.08 mm e i pasturatori, come ti dicevo i Rocket Mini o Small di Nisa. Lo shock leader, poco più lungo della lunghezza della canna, lo preparo con uno spezzone di Spinner da 0.26 mm. Semplicissimo.”
Abbiamo visto alcune delle caratteristiche delle canne volte spiccatamente all’agonismo di Ostellato, che interessa sempre moltissimo; il feeder, soprattutto nelle versioni method, sta spopolando anche nelle acque commerciali, i laghetti nostrani. Tu che attrezzo consigli per chi vuole evolvere la propria attrezzatura specifica?
“Assolutamente la 11′! La Concept Feeder da 11 piedi é un vero giocattolino che sa dare soddisfazioni incredibili a chi la usa. Ma attento, questa canna non é indirizzata solo a coloro che hanno già esperienza e, magari, voglio fare un passo avanti nella propria dotazione tecnica ma anche il principiante può avere occasione di emozionarsi ancora di più con l’uso di questo attrezzo, che é semplicissimo da usare ma sa regalare tante emozioni. Io ho avuto la possibilità di usarne un grezzo anche nel Mondiale in Irlanda e con i gadon difficilissimi di quel lago mi ha fatto divertire moltissimo. Peccato che ne avessi a disposizione solo un prototipo, altrimenti avrei usato solo quelle, da quanto era il piacere di usarla in quelle condizioni.”
Una canna così versatile da spaziare dai difficili gardon irlandesi ai pesci di taglia delle acque commerciali?
“Certo! I prodotti di alta gamma usati nella produzione di questi attrezzi ci hanno consentito di ottenere dei grezzi straordinari ed assolutamente godibili in una amplissima gamma di situazioni, non solo per l’agonista ma anche per il pescatore per diletto. Ho testato queste canne anche con pesci grossi, sia in laghetto che nei laghi di Mantova, durante le prove del Club Azzurro e ti assicuro che ho tirato a due mani, in certi combattimenti. Nessun problema. Assolutamente da provare!”
Mentre con Manuel parliamo delle tante novità portate qui a S. Stino di Livenza, gli altri ragazzi della Lenza Emiliana e del GPO Tubertini si sono… defilati per andare a pescare nel Malgher, che scorre proprio davanti al negozio, dalla parte opposta della Statale, e far provare le nuove canne a chi vuole testarle.
Il Malgher é un corso relativamente breve, che scorre in territorio sia della provincia di Treviso che in quella di Venezia, passa nell’abitato di S. Stino di Livenza e sfocia in Adriatico una ventina di chilometri più a valle. Nel tratto interessato dal questa uscita é largo poco più di una trentina di metri, profondo mediamente quattro e caratterizzato da acque chiaro/opaline, vegetazione fluviale rigogliosa che incornicia entrambe le sponde ed é habitat ideale per la ricchissima popolazione ittica che vi abita: cavedani, barbi nostrani, numerosissime savette, carpe potenti, triotti, persici, lucci, anguille, alborelle, scardole, carassi e pure qualche trota che scende da monte sono tutte specie presenti in queste acque che, una volta viste e pescate, non si fanno più dimenticare, com’è successo agli amici della Lenza Emiliana Tubertini Feeder e del GPO Tubertini che ci hanno accompagnati in questa presentazione e ne sono rimasti letteralmente rapiti.
Sin dalle primissime battute si è capito che sarebbe stata una bella pescata ed un ottimo test per le Concept Feeder, provate nelle versioni da 12′ e 13′: al primo lancio di feeder dei sei che si erano disposti sulla riva del Malgher, non ho fatto a tempo ad accendere la macchina fotografica e togliere il tappo dall’obiettivo che ben tre vette erano piegate con il pesce in canna. Incredibile!!!
Le prime due ore di pescata sono state tutte su questo livello: ad ogni lancio il pasturatore quasi stentava ad arrivare sul fondo che subito si aveva un segnale sulle cime sensibili delle Concept Feeder, in buona parte dovute a cavedani di buona taglia e belle savette, carassi e persici reali, scardole e carpe, tutti pesci sani e combattivi che hanno fatto apprezzare la dinamica elastica delle canne, favoriti in questo anche dalla corrente sostenuta del Malgher.
Lanciare un Nylon Net Feeder di NIsa riempito con un mix di Fondo Pro e Gold Medal White o un Blockend River Feeder colmo di bigattini incollati nei pressi delle erbe vicino alla sponda opposta, per gran parte della mattinata ha significato vedere una mangiata di un esemplare di qualche specie praticamente subito, a riprova della densità della popolazione ittica di questo fiume e della loro piena disponibilità ad abboccare.
Confesso di essere stato in difficoltà nel districarmi dalle continue richieste di immortalare una cattura, un pesce di taglia o la perfetta azione di una canna sotto la trazione di qualche pesce importante, tanta è stata la bagarre di pesci finiti a guadino durante le ore di pesca e test della mattinata. Non sono mancate le belle carpe, alcune delle quali hanno veramente messo sotto pressione chi le ha ferrate (vero Liviu?).
Le parole rendono con difficoltà la bella realtà di una mattinata di pesca intensa e piena di bei pesci di ogni specie; per questo l’invito é, a tutti coloro che possono farlo, di dedicare una uscita al Malgher e ai suoi pesci. Se lo farete, probabilmente non sarà l’ultima. Per quanto riguarda il sottoscritto e gli amici della Lenza Emiliana presenti, abbiamo chiesto all’amico Daniele Marin dell’ “HOBBY PESCA” di organizzare una competizione di feeder, nei prossimi mesi, in questo splendido scenario: noi ci saremo. E voi?
Angelo Borgatti