Regionale Lazio: Trionfo del Cavedano Genzano C
Che il Salto potesse regalare pesi importanti si era capito fin dalla gara di prova, ma quello che è andato in scena durante il week end dell’11 e 12 ottobre sulle sponde del lago reatino è stata una vera e propria festa della pesca, il giusto proscenio per i 40 attori protagonisti delle finali del Regionale Lazio.
Le zone prescelte sono state due a Fiumata ed altrettante a campo nuovo. Le due zone di Fiumata erano staccate ma, la presenza di un numero maggiore di esterni del necessario, non è stato certamente determinante per l’esito del settore.
Apro una parentesi per esprimere un mio personalissimo pensiero: stare tutti in fila è sicuramente un aspetto positivo ma quando si hanno a disposizione canali omogenei, dover per forza di cose rispettare questa regola quando ci si può divertire tutti senza falsare l’esito finale è darsi delle sonore martellate da soli sui genitali!!
Pesca rigorosamente all’inglese sui 25 mt circa, nessuno ha provato l’azzardo di sfoderare una canna fissa nonostante la mangianza, obiettivo un numero spropositato di famelici gardon di taglia medio piccola (circa 130 gr), con incursioni di blicchette tremende da catturare e contorno di sporadici cavedani di tutte le dimensioni.
Il problema maggiore in quasi tutte le zone non era far mangiare i pesci, ma evitare i lisci e selezionare la taglia, una sorta di mix tra l’Italica pesca all’alborella fatta con la tecnica coniata nella terra d’Albione.
Tanto per rendere tangibile l’idea, per vincere il settore della zona 1 a Fiumata vicino il Roccione si sono dovuti superare gli 8000 punti nella prova di sabato e i 7000 in quella di domenica, per una stima vicina ai 60 pesci, con gli ultimi di settore che sono stati sopra i 4000 punti in tutte e due le giornate.
Detto questo, è evidente che solo una preparazione di tutti i dettagli, in primis della pastura da effettuare e dei tempi di pasturazione, poteva regalare il podio nel settore.
Bastava un buco di qualche decina di minuti nell’economia delle tre ore per precipitare verso il basso nelle posizioni. Per esca bigattini, orsetti oppure e mais per cercare di selezionare la taglia e se il numero di pesci che la pasturazione ci portava davanti a noi era troppo elevato con conseguente aumento delle ferrate a vuoto.
Veniamo all’epilogo delle due giornate che non avuto storia, con una netta affermazione del Cavedano Genzano C in entrambe le prove, uno stratosferico 5 nella prima e un quasi umano 8 nella seconda.
Vado a memoria ma credo che non abbiamo mai assistito ad un’affermazione così netta da quando sono stati istituiti i play-off.
Dietro di loro il podio degli umani lo completano le squadre A del Team Blu Marlin GGianty A e dei Piranha Anagni, cucchiaio di legno per i Grizzly C che comunque confermano l’ottima annata.
Vi lascio alle foto, incluse quelle della meritata celebrazione dei protagonisti delle finali, per le quali voglio ringraziare pubblicamente per l’aiuto il mio amico Man.
Nel link allegato (http://www.fipsaslazio.it/fipsaslazio/acque_interne2.htm) a breve troverete tutte le classifiche aggiornate e i settori delle gare disputate.
Un saluto a tutti i lettori di Matchfishing da Andrea Romanelli