LENZA EMILIANA TUBERTINI CANNA DA NATANTE CAMPIONE DEL MONDO

Setubal cittadina del Portogallo è il luogo dove si sono svolti i campionati Mondiali per Club 2014 nella specialità Canna da Natante. Lo scorso anno sempre a Setubal vi sono stati i Campionati Mondiali Canna da Natante per Nazioni, e la nostra Nazionale ha vinto il titolo per Nazioni e quello individuale con Marco Volpi.

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Tre i campi gara scelti, diversi da quelli dello scorso anno poiché i padroni di casa non sono riusciti a vincere, hanno in sostanza tolto la zona più pescosa, in quanto il pesce prevalente e vincente era la castagnola rossa di ottime dimensioni, unite anche a saraghi, tanute e qualche praio, specie ittiche sulla cui cattura i nostri si son dimostrati inarrivabili.
Tredici i Club partecipanti con ben quattro portoghesi, tre spagnoli, tre italiani, uno per Svizzera, Lussemburgo e Belgio. Per l’Italia erano presenti la Lenza Emiliana Tubertini, il Circolo della Pesca di Livorno e i Cannottieri Solvay di Rosignano.

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La maggior difficoltà per i nostri portacolori era di battersi contro ben quattro club Portoghesi ottimi conoscitori sia dei pesci presenti sui tre campi gara e ottimi pescatori proprio di saraghi, tanute, prai e serrani. Le esche fornite in quantità e qualità uguali per tutti i garisti, erano rappresentate da due chili di vongole, 250 grammi di calamaro e 500 grammi di gamberi, e venivano consegnate dal Commissario appena dopo esser saliti a bordo.
La preparazione delle esche richiede molto tempo, circa due ore di lavoro per preparare i vari inneschi, ed è un’operazione importantissima, l’esito di un buon risultato dipende molto anche dalla scelta di come sono preparate le esche in base al tipo di pesca che viene affrontata in gara. Per questo motivo è importante conoscere il campo gara scelto per la prova ed effettuare una preparazione delle esche in base alle specie presenti e alla profondità.
Le vongole richiedevano una meticolosa preparazione, dovevano essere sgusciate e legate con del filo elastico sottilissimo e più o meno stretto in base all’impostazione di gara decisa in precedenza. I gamberi una volta privati del guscio erano divisi per lungo con uno sfilettatore in due parti, e legati anch’essi con il filo elastico più o meno stretto, mentre i calamari dovevano essere spellati, battuti e tagliati a strisce larghe circa 6-7 millimetri.

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Come ormai avviene da qualche tempo, in Portogallo la classifica non viene stilata pesando i pesci ma attribuendo a questi un punteggio che va da uno a sei, in base alla difficoltà della cattura e se si tratta di specie più o meno rara, per fare un esempio le castagnole, gli sciarrani,i nicchi, i tordi etc valevano un solo punto, i takò 2 punti, saraghi e besughi 3 punti, le tanute 4 punti , il sarago faraone e il pagello 5 punti, l’orata e il praio 6 punti.
Il pesce catturato va trattenuto e alla fine della gara, misurato. Se la preda supera la misura minima, diversa da specie a specie, viene messa all’interno di appositi sacchetti e stilato il punteggio per ogni concorrente. Alle volte sui pesci che contano come le tanute la misura è di 23 centimetri, e sembra fatta apposta perché si scartano pesci da 22,8-22,9 .
I tre campi gara erano collocati uno in terra con fondali dai 18 ai 45 metri, uno un po’ più fuori con profondità dai 30 ai 60 metri e l’altro al largo con profondità dai 60 ai 100 metri. Il problema principale era che alcune specie come sgombri, sugarelli, boghe non valgono e quindi andava evitata la cattura per non perdere tempo. In alcune zone gli sgombri, anche di peso superiore al chilo, aggredivano le esche mentre scendevano verso il fondo, con piombi da 300 grammi non si riusciva ad arrivare sul fondo, perciò si optava per zavorre dai 500 ai 700 grammi per forare i branchi di questi famelici pesci. Spesso arrivati sul fondo, erano i sugarelli e le grosse boghe ad attaccare la lenza e occorreva impiegare una lenza più schiacciata e utilizzare solo vongole e non esca bianca, per evitarli.

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E’ stata sicuramente una pesca da uomini duri, 60-80 metri di fondo con quelle zavorre recuperando in continuazione non sono cose da tutti se non si è allenati, veramente, si finisce per esplodere sia fisicamente sia di testa, e gli uomini dell’azienda di Bazzano, supportati dalla qualità delle attrezzature che la ditta Tubertini ha messo a loro disposizione, si erano preparati in modo maniacale, curando sia l’attrezzatura, ma soprattutto la preparazione atletica e tecnica, che gli ha consentito di stravincere entrambe le tre prove di finale, conquistando questo meritatissimo quarto titolo Mondiale per Club.

Ed ecco questa eccezionale squadra della Lenza Emiliana Tubertini Canna da Natante, che può contare su dei Campioni del calibro di Marco Volpi, Paolo Volpini, Gabriele Brunettin e Anthony Giacomini, accompagnati in questa vincente avventura in Portogallo da uno staff di eccezione rappresentato dal mitico Lele Tubertini, riserva di lusso e quindi vincitore del suo secondo Mondiale Canna da Natante, e da Franco Galliani e Luciano Benassi.

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Bene anche le altre due squadre italiane la Canottieri Solvay sfiora per poco il podio, conquistando la quarta posizione, mentre il Circolo della Pesca di Livorno va ad occupare la nona posizione della classifica assoluta, ecco le classifiche di giornata e quella finale

Classifica Finale

Classifica Prima Giornata

Classifica Seconda Giornata

Classifica Terza Giornata

Prima di concludere questa cronaca di una vittoria annunciata, tutta la Redazione di Match Fishing, alla quale si aggiungeranno sicuramente tutti gli affezionati lettori di questo portale, vuole far i complimenti di cuore a questi Campioni, che ancora una volta hanno portato in alto il nostro Tricolore, dicendogli siete stati….

” GRANDI GRANDI GRANDI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

e per terminare altre immagini di questa prestigiosa competizione…

Marco Volpi con un bellissimo San Pietro

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Paolo Volpini  con una doppietta di Saraghi

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Anthony Giacomini con una tripletta

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Gabriele Brunettin con un altra tripletta

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La Squadra della Lenza Emiliana al completo con il Mitico Lele

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(alcune foto sono tratte dal sito ufficiale Fips-m)

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