ITALIAN MASTER FEEDER: LA PAROLA AD ANGELO DE PASCALIS
Domenica il Team LBF ITALIA ( Preston Fishingitalia.com) ha scritto per la terza volta il suo nome sull’albo d’oro dell’Italian Master sezione Feeder, vincendo questa bella manifestazione, a cui quest’anno hanno partecipato 200 persone, davanti alla Lenza Mantovana Daiwa ed alle Forze di Polizia (Asd P.F.P.).
Una squadra di veri amici ,con la “A” maiuscola,che capitanati dal presidente Stefano Linati,stanno raggiungendo obiettivi importanti,ne cito solo alcuni come: la vittoria nella Coppa Italia di Feeder Fishing a squadre nel 2013, i due Campionati Italiani vinti individualmente da Angelo De Pascalis,il secondo posto nel Campionato Italiano a coppie di Pizzi e Maggiali nel 2013 ed il “Trofeo Pasinetti” che si è aggiudicato Massimiliano De Pascalis ad inizio di questa stagione agonistica.
Una delle societa’ piu’ forti in Italia attualmente, con atleti che da diversi anni praticano questa tecnica ai massimi livelli, essendo anche nel giro della Nazionale e sono diventati dei personaggi a cui i tanti appassionati che si avvicinano al mondo del feeder ,chiedono consigli, a cui loro non si sottraggono mai.
E visto che vincere piace a tutti, sicuramente il Team LBF Italia anche il prossimo anno, lottera’ per rivincere ancora questo evento e riconfermarsi una delle squadre piu’ forti .
Dopo questa breve parentesi, leggiamo l’intervista che mi ha rilasciato gentilmente Angelo De Pascalis.
Ti ho fatto i complimenti a voce, ma li rifaccio anche qui su Match Fishing a tutta la squadra. Vincere tre volte su quattro l’Italian Master Feeder con i tuoi compagni Massimiliano De Pascalis, Angelo Pizzi e Maurizio Maggiali, come direbbe Scarponi:” questa è tanta roba!”. Cosa si prova ad essere premiati, lì davanti a tantissime persone?
Ciao Natascia, grazie sei troppo gentile. Prima di ogni altra cosa voglio complimentarmi per l’organizzazione della manifestazione, veramente ben riuscita e per l’attenzione che Match Fishing Italia ha per i dettagli post evento. Mi sembra giusto puntualizzare per correttezza nei confronti degli amici che ora sono in Lenza Mantovana ,che le prime due edizioni le abbiamo vinte con Mirko Garzetti e Gregorio Monego. Tornando alla tua domanda devo ammettere che è molto gratificante, d’altronde il bello di questa manifestazione è anche la presenza di tanti Amici durante la premiazione.
Vincere è sempre una bella sensazione,ma tra le tre edizioni vinte, qual’ è stata quella che ti ha dato più soddisfazione?
Sicuramente questa, perché ho suonato il Max e c’è qualcuno che mi “deve” una birretta firmata, anche perchè nelle precedenti edizioni compreso l’ultimo Campionato Italiano a coppie mi ha trattato male.
Visto che sono quattro anni che partecipi a questo evento, ti domando subito cosa ne pensi di questa edizione 2014?
Per quanto mi riguarda posso dire “SUPER”, perché nonostante l’aumento dei partecipanti alla gara tecnica Feeder ,l’ambiente rimane lo stesso e le persone sono tutte molto gioviali a parte casi sporadici. Mi sono divertito molto prima, durante ed al termine della gara, grazie ai compagni di settore ed a tutti gli amici che hanno partecipato al trofeo.
Direi che hai chiuso l’annata in modo strepitoso, visto anche la bellissima festa della scorsa settimana al Preston Italian Festival di Umbertide?
Sinceramente non me lo aspettavo ,viste le prestazioni di quest’anno ad Ostellato (a parte il C.I. a coppie), siamo sicuramente stati aiutati dalla collaborazione dei pesci che sembravano volerci far vincere per forza. Il Festival ad Umbertide, è stato strepitoso e penso che il prossimo anno lo sarà ancor di più grazie ad una nuova formula che sto mettendo a punto, per coinvolgere e divertire gli amici che verranno a trovarci.
Ma ora passiamo alla gara: si parlava di un canale poco pescoso, tu e tuo fratello Max,vincete anche la classifica a coppie con oltre 17.000 punti di sole bremes, una pescata fantastica?
Si, in effetti il tratto dove abbiamo pescato era ricco di breme che variavano dai 150 g.r ai 500 gr. e la lunga distanza ci ha premiato. Sono convinto che la chiave della pescata sia stata azzeccare la linea di pesca e riuscire a mantenere i pesci in pastura per tutte le 4 ore. Pensa che ci stavamo divertendo a tal punto, che quando è suonata la fine abbiamo rimpianto la quinta ora.
So che siete molto uniti,ma questa domanda mi esce spontanea:tra i due chi è che ha preso piu’ pesci?
Ah Ah, lo sapevo per questo ti ho anticipato……ma non dirlo a nessuno.
Visto che io non ero presente,mi racconti come si è svolta la vostra gara?
È stata forse la più divertente della stagione, tante mangiate ma soprattutto la pesca aumentava con il passare del tempo fino ai minuti finali dove in 5 minuti ho pescato 3 pesci a lunga distanza. Peccato per la 5 ora! Sarebbe stata una gara avvincente ,anche perché nel settore diverse coppie avevano preso un buon ritmo. L’impostazione è stata su due linee diverse: una centrale ed una lunga, col senno di poi avremmo potuto azzardare entrambi due linee identiche, vista la forte presenza di pesci.
Mi sveli le attrezzature che avevate preparato?
Semplici! Ho imparato a mie spese che le impostazioni complesse portano quasi sempre a smarrire la via giusta, così sono tornato alle origini, devo dirti che non vedevo l’ora di gareggiare nuovamente ad Ostellato dopo il quarto posto della prima finale del Campionato Italiano Individuale, così abbiamo impostato la gara e preparato le attrezzature in modo semplice e deciso. Tre canne: due “Datch Master Feeder” 80 gr. ed una da 40 gr. (penso non ci sia bisogno di ricordare il marchio di fabbricazione ,data la fama che ha questa serie di canne in particolar modo sui campi gara del Circondariale di Ostellato) per un’ eventuale linea corta, alla fine due delle tre non le abbiamo utilizzate. Come esche vista la stagione abbiamo deciso di non esagerare (anche perché nel feeder non ce n’è mai bisogno) quindi la giusta quantità, composta da caster, vermi dendrobaena e bigatti.
Che pasturazione avete effettuato al “pronti via” ed anche durante la competizione?
Al “via”, io ho fatto un piccolo fondo sulla linea corta (non si sa mai), mentre Max è partito deciso al centro del canale. Per il resto della gara “Black Bullet large”, caricato con il solito “Mix Sonubaits”: composto da F1, Tiger Fish e Kril ,addizionato di esche miste.
Avete mai avuto dei momenti di “vuoto”dove il cimino stentava a muoversi, oppure le mangiate sono state sempre costanti?
La gara è stata molto costante e come ti dicevo le abboccate sono andate in progressione, Max ha catturato con meno frequenza ma la sua taglia era maggiore.
Qual’ è stato l’innesco che vi ha reso di più?
Il bigatto, uno o due vivi o morti. Coi vermi neanche una tocca.
Già dal venerdì avevate le idee chiare su come impostare questa gara?
Purtroppo venerdì, causa vari impegni, nessuno della squadra ha potuto provare ,quindi abbiamo deciso di impostare la gara basandoci sulle esperienze passate.
Pescare a feeder fishing alle “Vallette” oppure al tratto denominato dei “Cavalli”, cambia di molto?
Sostanzialmente no, a mio avviso la differenza la fa’ la pressione di pesca. Ricordo le prime gare a feeder ai cavalli, da paura! Col passare del tempo diventa sempre più difficile.
Grazie mille Angelo per questa intervista, ci rivediamo in giro sui campi di gara.
Vista la stagione invernale che sta per partire sicuramente ci vedremo in qualche impianto commerciale, o per chi volesse scambiare due chiacchiere alla fiera di Forlì o a quella di Ferrara ,dove presenteremo numerose novità molto interessanti ed innovative. Grazie dello spazio ed un saluto a tutti.