Pesca abusiva, sequestro record a Valle Lepri: La polizia provinciale recupera 4 Km di reti abusive e 3,5 tonnellate di pesce
Comacchio. Per capire il valore dell’operazione messa a segno dalla polizia provinciale contro la pesca di frodo bastano i numeri: quattro chilometri di reti recuperate, tre tonnellate e mezzo di pesce rimesso in libertà per un valore complessivo stimato di 4mila euro.
“Si tratta del più grande recupero di reti effettuato a Ferrara”, spiega il comandante della polizia provinciale Claudio Castagnoli che ha diretto le operazioni effettuate qualche notte fa a Valle Lepri. Ma non si tratta solo di salvaguardia della fauna dei canali ferraresi, in questo caso in ballo c’era anche il rischio di mandare allo sfascio le macchine del Consorzio di bonifica dato che le reti non erano ancorate e posizionate a circa 40 metri dalle pompe per il sollevamento delle acque con il rischio di essere risucchiate, creando così danni per non meno di centomila euro.
I fatti: durante un servizio notturno mirato al contrasto del bracconaggio della pesca all’interno delle valli del Mezzano, procedendo a fari spenti, gli agenti della polizia provinciale hanno notato l’assenza del lucchetto sulla sbarra posta per impedire l’accesso motorizzato alla sommità arginale del canale circondariale Bando di Valle Lepri. Insospettiti, gli agenti hanno proseguito imbattendosi in un furgone in sosta sull’argine notando la presenza di un uomo di origine romena che dormiva o, molto probabilmente, faceva finta. L’uomo è stato identificato e sanzionato per violazione al codice della strada (multa da 80 euro, già pagata). A quel punto è scattata anche la sirena di allarme del Consorzio di bonifica che ha messo in agitazione due complici che si sono immediatamente dati alla fuga: uno di loro – romeno anche lui – è stato intercettato all’altezza dell’abitato di Mesola in direzione Romea dai carabinieri mentre si allontanava a tutta velocità a bordo di un furgone a fari spenti.
Da sinistra: Claudio Castagnoli e Vittorio Bartemucci
La polizia provinciale, coadiuvata dal Consorzio di bonifica, avendo notato numerosi galleggianti vicino al furgone in sosta, si è messa poi al lavoro per recuperare le reti e il pescato abusivi: oltre ai 4 km di reti e alle 3,5 tonnellate di pesce di vario tipo (70% carpa argentata, 15% di siluri, 10% carpe e altre specie alloctone) è stato sequestrato anche un gommone di tre metri e mezzo di lunghezza. Le operazioni sono durate dalle 2 di notte alle 11 del mattino successivo.
“Fino ad oggi – commenta Castagnoli – abbiamo contestato circa 32mila euro di sanzioni a pescatori abusivi di origine romena, solo 7mila sono state pagate. Inoltre – prosegue – abbiamo recuperato in tutto 16 Km di reti, due gommoni, due barche un fuoribordo”. Sia Castagnoli che il colonnello dei carabinieri Vittorio Bartemucci sottolineano l’importanza della costante collaborazione tra la polizia provinciale, l’Arma e anche i cittadini, in questa come nelle altre operazioni sul territorio.