UN ITINERARIO PADANO…
Le Tombe Morte – Tredici Ponti: luogo magico di fate ed elfi
La pausa invernale, ancorché obbligarci a rallentare i ritmi delle competizioni, ci consente di dedicarci a qualche uscita in relax, qualche pescata rilassata, magari a bolognese, con poche cose al seguito e tanta voglia di fare qualche cattura “diversa” in corsi d’acqua dalle caratteristiche differenti dai soliti campi di gara.
L’itinerario che andiamo a scoprire in questa occasione me lo ha indicato Maurizio Fedeli, campione della Ravanelli ed uno dei “volti” più conosciuti della Trabucco.
Maurizio mi ha accompagnato in questo logico quasi magico, denominato “Tombe Morte – 13 ponti”, nel corso di un servizio per la rivista Pesca In e il ricordo che mi è rimasto é così speciale che voglio condividerlo anche con i lettori di Match Fishing, consigliandolo loro per una pescata “diversa”…
Questa suggestiva area ubicata nel territorio tra Genivolta e Soresina (Cr) rappresenta un punto in cui si incrociano i corsi del Naviglio Civico di Cremona, del Naviglio Grande Pallavicino, con le loro acque provenienti dall’Oglio, dei canali che portano le acque che si originano dalle rogge ubicate sul confine delle provincie di Brescia e Cremona e le acque del Canale Vacchelli, che porta acque dell’Adda all’Oglio. Questo complesso di manufatti artificiali (da cui la denominazione “Tombe” – tombini) rappresenta il risultato di secoli di regimentazioni umane delle tante acque scorrenti in questo territorio, le prime delle quali risalgono addirittura al XII° secolo, regimentazioni rese necessarie per bonificare le estese aree paludose che in origine insistevano in queste zone della Pianura Padana e trasformarle in zone dedite all’agricoltura. I secoli hanno disegnato l’idrografia di questo territorio e in questo punto il risultato è certamente suggestivo e, nonostante l’evidente mano umana, restano dei tratti quasi originari di come doveva essere questa zona di Pianura Padana diversi secoli orsono, con piante ed ambienti ancora abbastanza conservati, compresa la fauna ittica che popola questi splendidi orsi d’acqua, ricchi di cavedani, barbi, pighi, carpe, carassi, triotti, tinche…
La denominazione Tredici Ponti sta ad indicare il numero di attraversamenti su altrettanti canali, di varia dimensione, che in questa area ristretta si intersecano mantenendo ognuno la propria identità, grazie a passaggi interrati o sopraelevati che costituiscono un altissima dimostrazione dell’ingegno e dell’ opera delle genti di questa zona.
Un autentico svincolo idrico artificiale realizzato nel corso dei secoli, paragonabile ad uno snodo autostradale…
E’ affascinante notare come in questa zona assai ristretta (meno di 150 mt x 150 mt) le vie d’acqua presenti trasportino linfe di particolare trasparenza alternate ad altre opalescenti, alcune caratterizzate da una corrente vorticosa ed altre più placide e tranquille, tutte integrate in un contesto fatto di luoghi d’ombra, spiazzi coltivati, strade polverose (in estate) e boschetti, dai quali ti aspetti di veder spuntare una creatura fantastica delle favole. Un luogo quasi al di fuori del mondo e del traffico, che scorre veloce e caotico a pochi chilometri da qui. Una piccola chicca da vedere per chi si trovasse a transitare da queste parti! (www.comune.genivolta.gov.it/territorio/luoghi/tombemorte.aspx)
Angelo Borgatti
PS La pescata, come potete vedere, é stata fatta alcuni mesi orsono ma tutt’ora, mi assicura Maurizio, si possono incocciare pesci molto belli e, soprattutto, autoctoni.