LA PRATICA DELLA PESCA PUO’ ESSERE PERICOLOSA PER LA SALUTE?
Durante una gara con la roubaisienne, disputata pochi giorni fa in laghetto, mentre stavo slamando un carassio questo mi scivolava dalle mani e cadeva a terra vicino al bordo dell’acqua. L’istinto è stato quello di chinarmi di scatto per raccoglierlo prima che cadesse in acqua ma all’improvviso una sciabolata nella parte superiore del gluteo sinistro mi bloccava in modo irrimediabile.
La mia gara finiva li, e iniziava un percorso di sofferenze fisiche con dolore irradiato lungo tutto l’arto inferiore fino alla caviglia.
Un dolore che si protrae da alcune settimane e che nemmeno una cura abbondante di farmaci (muscoril e voltaren intramuscolo) ha saputo lenire.
Mi sono fatto le feste a casa al caldo e a riposo perché diversamente non potevo fare e dopo avere effettuato una T.A.C. ho scoperto di avere un’ernia discale lombare.
Direte voi ma cosa c’entra questo problema con la pesca?
Io credo che ci possa entrare perché un corretto comportamento e una corretta postura in azione di pesca può evitare l’esplosione di un’ernia improvvisa che purtroppo condiziona la vita di una persona.
Le ernie discali si manifestano soprattutto nella fascia d’età tra i 35 ed i 50 anni.
Al medico di radiologia ho spiegato lo stile di vita di un pescatore agonista e ho scoperto che una sbagliata postura durante le ore di seduta sul paniere può facilitare l’arrivo di un’ernia.
Stare troppe ore chinati in avanti non va bene, ogni tanto bisognerebbe raddrizzarsi con il busto, sollevare panieri troppo pesanti e fare movimenti strani per scaricare o caricare un paniere dall’auto può rivelarsi fatale.
Il trasporto di materiale pesante dall’auto al picchetto con argini scoscesi mettendo quindi in grande sforzo il fisico (schiena e arti inferiori) può essere letale per far scoppiare un’ernia. Basta un piccolo movimento sciocco, una torsione, una inchinata in avanti, per causare la fuoriuscita dell’ernia.
Anche le fasi di lancio con pressione sugli arti superiori e sulle spalle può sollecitare il nostro apparato vertebrale con ripercussioni sulla tenuta fisica.
Per capire se il fisico è a rischio ci sono dei segnali di preavviso che dobbiamo saper interpretare e che vi invito quindi ad attenzionare.
Sintomi
L’ernia discale cervicale comporta dolore al collo e alla spalla, dolore irradiato al braccio, intorpidimento e formicolio al braccio o alla mano. Il dolore può essere diffuso, intenso e difficile da localizzare, oppure acuto, bruciante e facilmente localizzabile.
In genere, il dolore alle braccia o al collo costituisce il primo segno di irritazione delle radici nervose dovuta a problemi alla cervicale.
L’intorpidimento, il formicolio e la debolezza a livello muscolare possono essere sintomi di un problema più grave.
Il principale disturbo che si avverte in caso di ernia discale nella colonna vertebrale è un dolore acuto e tagliente. In alcuni casi, possono essersi verificati in precedenza episodi di dolore localizzato, che parte dalla colonna vertebrale e prosegue fino all’arto inferiore a cui è deputato il nervo coinvolto.
Il dolore viene, in genere, descritto come intenso e acuto e spesso peggiora quando raggiunge l’arto inferiore interessato. L’insorgenza del dolore per via di un’ernia discale può verificarsi improvvisamente o può essere preceduta da una sensazione di rottura o di scatto a livello della colonna vertebrale.
Fattori di rischio
L’invecchiamento e il deterioramento della colonna vertebrale possono aumentare le probabilità che si sviluppi un’ernia del disco, che può essere causata anche da un’eccessiva attività fisica o da una lesione della colonna.
per farvi capire meglio il problema che magari non tutti avevano immaginato come cause e conseguenze vi invito a visualizzare il video sottostante e altre sì vi invito a raccontare le vostre storie in caso abbiate avuto dei problemi e eventuali suggerimenti.
Come correre ai ripari? per alleviare il dolore si può ricorrere a iniezioni di cortisone ma sono pesanti, oppure fare delle infiltrazioni di ozono ma meglio ancora è una adeguata attività fisioterapica riabilitativa per permettere il prosciugamento dell’ernia con il rientro della stessa.
In ogni caso è sempre consigliabile evitare sforzi incauti, soprattutto ad una certa età, e posture sbagliate.
Pensate quante volte vi sarà successo che al termine di una gara di pesca, quando vi alzate dal paniere dopo tre ore (colpo) o cinque ore (feeder) vi sentite la schiena e le gambe dolenti? ecco la risposta è…siete stati in una postura sbagliata e avete messo la struttura fisica sotto stress.
Meditate quindi e ricordate…PREVENIRE E’ SEMPRE MEGLIO CHE CURARE!
guarda il video
CONSIGLI
Tra i principali fattori che contribuiscono allo svilupparsi dell’ernia, il fumo, perché diminuisce i livelli di ossigeno nel sangue, privando i tessuti del corpo di nutrienti vitali; il peso corporeo in eccesso, causa di stress supplementare sui dischi nella regione lombare; l’altezza, perché gli uomini più alti di 180 cm e le donne più alte di 170 sembrano avere un rischio maggiore; il lavoro, i lavori impegnativi sul piano fisico hanno un maggiore rischio di problemi alla schiena, ma anche lavori che richiedono una prolungata posizione seduta o lo stare in piedi nella stessa posizione possono essere rischiosi.
Quattro consigli per prevenire un disco erniato:
1) l’esercizio fisico regolare rallenta la degenerazione dei dischi, e il rafforzamento dei muscoli interessati aiuta a sostenere maggiormente la colonna vertebrale;
2) una corretta postura, con una schiena dritta e allineata, in particolare quando sedete per periodi lunghi;
3) mantenete il peso forma: l’eccesso di peso aumenta la pressione sulla spina dorsale e i dischi, rendendoli più sensibili;
4) non fumate.
Alessandro Scarponi