IL FUTURO DELLA PESCA …..
L’idea nasce dalla foto pubblicata nella slideshow, che mi è stata inviata qualche giorno fa da un’amica e collega, che ritrae il piccolo Francesco mentre pesca nel loro lago, tanto da rimanere affascinato dalla bellezza di questa immagine, sia per i soggetti rappresentati un bimbo e il suo amico cane a pesca, e sia per la bellezza di questo bellissimo laghetto di acqua sorgiva, un vero angolo di paradiso, in un posto cosi non posso non pescare.
Una breve telefonata è si organizza una pescata con Francesco e con il piccolo Matteo figlio di altri amici, al quale avevo promesso una giornata di pesca, e le promesse soprattutto se fatte a un bambino, vanno sempre mantenute. La notizia ha un effetto tam- tam e in pochi minuti a Francesco e Matteo si aggiungono altri piccoli e meno piccoli, tanto da dover chieder aiuto a qualche amico pescatore, all’appello rispondono subito in modo entusiasta Claudio Giaconi e Federico Grilli, cosi l’appuntamento è fissato per il cinque, essendo ancora periodo di vacanze non ci saranno problemi con la scuola.
Al nostro arrivo il lago si presenta in tutta la sua bellezza, acqua sorgiva trasparente e ben curato dagli amici Rosita e Alessandro, da far invidia a qualsiasi fisheries anglosassone,
prima di iniziare a pescare dobbiamo salutare il custode di questo laghetto, Napoleone: un enorme ma affettuosissimo Alano di cinque anni.
Sistemiamo le nostre postazioni perché i piccoli amici, che ci faranno compagnia in questa giornata di pesca, sono impazienti di iniziare a pescare. I primi ad arrivare sono Francesco, Lorenzo e Amos, ai quali si aggiungeranno poi Matteo, Federico, Davide, in rappresentanza del gentil sesso Sara, e poi Filippo la cui madre Grazia ci tiene a ricordarmi che è passato tanto tempo da quando avevo promesso che l’avrei portato a pesca, considerando che ora ne ha quasi venti e all’epoca ne aveva 14 sono passati quasi sei anni, accipicchiaaaa…. come passa il tempo.
La giornata anche se fredda è piacevole, certamente la temperatura dell’acqua non è dalla nostra parte, queste acque cristalline, infatti, provengono dal vicino torrente Rio Fergia e quindi sono freddissime quasi tutto l’anno.
Le prime catture sono delle piccole trotelle, poi sia Matteo sia il piccolo Davide, con il nostro aiuto, catturano due splendidi esemplari di trota iridea e fario, che dopo le foto di rito, adottando tutte le cautele del caso, sono rilasciate nel loro ambiente.
A questo proposito, quando all’inizio ho organizzato questa giornata di pesca, era mia intenzione per prima cosa insegnare a questi ragazzi o meglio fargli capire l’importanza della pratica del Catch and Release, ma soprattutto le operazioni da attuare affinché il rilascio del pesce non risulti inutile, ma quando ho parlato al telefono con Francesco ho capito che le nuove generazioni a volte sono avanti un bel pooo, prima di darmi l’ok per la pescata nel suo laghetto, gli ho dovuto assicurare che il pesce lo avremmo rilasciato, perché quei pesci fanno ormai parte della loro famiglia.
Il titolo di questo reportage è …”il futuro della pesca”…in effetti, il futuro della nostra passione è soprattutto nelle nuove generazioni, e questo sito anche in passato ha dato spazio ad altre lodevoli iniziative, promosse con l’intento di avvicinare i bambini al mondo della pesca sportiva, magari solo alcuni di questi ragazzi saranno dei futuri pescatori, ma come tutte le passioni a volte basta una piccolissima scintilla per farla scoccare, e credo che sia nostro dovere accenderle queste scintille, ma non solo nei bambini, anche tra il gentil sesso, ed è per questo motivo che dopo i figli abbiamo convinto alcune madri a sedersi e provare a pescare.
Consentitemi una nota goliardica, si parlava di futuro della pesca, la sua propaganda oltre alle nuove leve secondo il sottoscritto deve essere indirizzata anche verso le donne, che spesso in veste di compagne, spose o fidanzate sono delle vere e proprie barriere invalicabili tra un pescatore e la possibilità di andare a pesca, ahahahaha scusate la risata ma a questo proposito mi tornano in mente tantissimi amici che spesso e volentieri non ricevono il nulla osta per una giornata di pesca…., a parte gli scherzi credo che la pesca sia uno sport sano, e avvicinare ogni componente della famiglia a questa passione sia cosa buona e giusta, che permetterà di trascorrere tutti insieme una bella giornata all’aperto a godere di uno dei tanti spettacolari angoli della natura che la nostra bella penisola ci offre.
Come ciliegina sulla torta non poteva mancare lui l’ormai famoso “Orione lo storione“, che stavolta ha deciso di abboccare all’amo del bravissimo Federico, che con l’incitamento e tifo da stadio dei ragazzi, ha concluso degnamente questa bella giornata di pesca.
Dimenticavo, dopo la faticosa giornata, ci siamo poi rifocillati con le gustose specialità enogastronomiche dell’ottima cucina Umbra, sapientemente cucinate da Livia titolare del ristorante “Roseto”, sito in località Boschetto di Gualdo Tadino.
Un ringraziamento a tutti gli amici che hanno partecipato a questo evento rendendolo divertente e unico.
By Peppe