Giro di vite per la pesca di frodo
Più strumenti di controllo e maggiore coordinamento dopo l’incontro in prefettura. Fabbri (Ln): “Ora inasprimento pene”
Esce con strumenti di controllo più efficaci, che verranno messi in campo, e con una ritrovata sinergia, il contrasto alla pesca di frodo in provincia. E’ quanto emerso nell’incontro avvenuto questa mattina (18 febbraio) in Prefettura a Ferrara.
“Abbiamo portato all’attenzione delle autorità quello che, a nostro parere, è un fenomeno gravissimo, come la pesca di frodo, attuata in particolare da cittadini dell’Est Europa, con tecniche e dotazioni (come gli elettrostorditori) vietati”. Così il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, reduce dall’incontro assieme agli altri consiglieri firmatari della risoluzione bipartisan dell’altro giorno, sottoscritta anche dal consigliere del Carroccio, Marco Pettazzoni, e da quelli del Pd, Paolo Calvano e Marcella Zappaterra. Nel quale erano presenti anche rappresentanze di Prefettura, Questura di Ferrara, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, polizie locali.
Perché il triste fenomeno, che viene contrastato anche da associazioni volontarie di pescatori, con le loro segnalazioni, e da guardie ecologiche, ha portato nelle ultime settimane a numerosi sequestri di pesce. “Ringrazio tutti gli organi istituzionali intervenuti – dice Fabbri – che, con un maggior coordinamento, potranno mettere in campo strumenti nuovi di contrasto al fenomeno che rischia di depredare il nostro patrimonio ittico. In attesa che venga cambiata, come auspico, la legge regionale, con un inasprimento delle pene per chi si macchierà di pesca abusiva, con il sequestro anche dei mezzi utilizzati (come gli elettrostorditori, ndr). Inoltre – conclude Fabbri – abbiamo chiesto alla Guardia di Finanza un’attenzione particolare, perché è nostra convinzione che questo pesce venga poi rivenduto, senza gli opportuni controlli sanitari e senza misure idonee di conservazione, creando un mercato clandestino che porta rischi per la salute e, a numerosi cittadini dell’est europeo, fiumi di denaro. Pratiche che vorremmo chiudere con un giro di vite decisivo”.