Tenuta I Laghetti di Telgate 1° MEMORIAL GIAMPIERO BARBETTA Domenica 8 Marzo 2015
L’8 marzo Giornata Internazionale delle donne, quest’anno ha rivestito un’importanza particolare anche per il mondo della pesca presso la “Tenuta I Laghetti di Telgate” , a pochi chilometri da Seriate, casa di Barbetta, si è svolta la prima edizione del Memorial Giampiero Barbetta.
Una manifestazione a ricordo di un grandissimo personaggio della pesca sportiva agonistica che purtroppo è venuto a mancare prematuramente nell’aprile del 2014; un campionissimo della pesca al colpo prima e poi per diversi anni commissario tecnico della nazionale femminile di pesca al colpo, che si è spento dopo una lunga malattia.
Numerosi amici e non sono accorsi per cimentarsi in una manifestazione agonistica che pur riservando le caratteristiche di una competizione alla fine è stata più una giornata passata assieme per ricordare Giampiero onorandolo sino alla fine combattendo pesce su pesce per onorarne al meglio la memoria.
Presenti diversi nomi noti della pesca al colpo tra cui anche il pluricampione del mondo Umberto Ballabeni , Andrea Giambrone della Lenza Emiliana Tubertini, il tre volte campione mondiale in veste di commissario tecnico Maurizio Teodoro, Stefano Bosi della Ravanelli Trabucco oltre a tanti altri agonisti di alto livello tra cui anche alcune ragazze della Nazionale di Barbetta quali Silvina Turrini, Claudia Marchiodi, Veronica Visciglia, Anna Sgobbo, Federica Brilli, Valentina Borsari e della giovane e promettente Anita Cabrini dalla passata stagione entrata con grande entusiasmo nel novero delle ragazze emergenti . A tutte alla fine è stato riservato un gradito omaggio floreale da parte della organizzazione.
La giornata, seppure al mattino molto fredda, non poteva essere delle migliori, con un cielo limpido ed un sole primaverile ad accompagnare le tre ore di gara.
Toccante il ricordo del grande campione prima della gara con le canne tenute in alto verso il cielo per un minuto prima dell’inizio delle “ostilità”. Accompagnatori e pubblico in piedi che dopo il minuto di raccoglimento si sono liberati in un caloroso e commosso applauso.
Al termine della competizione la vittoria finale del 1° Memorial Barbetta è andata ad Umberto Ballabeni della Lenza Emiliana Tubertini davanti a Pietro Biava e Paolo Gulinati.
Vittoria mattutina di Silvina Turrini del Gatto Azzurro Colmic che tra le donne si è aggiudicata il Trofeo riservato alle gentili donzelle mentre la classifica finale femminile di giornata,con somma di piazzamenti, ha visto prevalere la giovane e promettente Anita Cabrini del Team Italica.
L’appuntamento sarà sicuramente rinnovato anche il prossimo anno nello stesso posto per poter ricordare al meglio un amico come Giampiero Barbetta.
Difficile descrivere le emozioni che sono scaturite al momento delle premiazioni ed alcune lacrime di commozione che rigavano i volti dei presenti alla lettura del ricordo di Giampy di un commosso Marco Rosellini.
Per gentile concessione di Marco Rosellini e della famiglia Barbetta vi propongo il ricordo in modo che tutti gli amici ne possano beneficiare.
In ricordo di Giampiero Barbetta.
Mi è stato chiesto di ricordare con alcune parole l’amico Barbetta; per me non è certamente un compito facile perché con Giampiero eravamo amici da moltissimi anni.
Quando si ricorda un amico recentemente scomparso diventa difficile parlare perché, spesso, si forma un qualcosa in mezzo alla gola che non ci fa più uscire le parole, per questo, se durante questa lettura dovessi avere delle pause, scusatemi, è la commozione.
Ho conosciuto Giampiero tanti anni fa, oltre 40; pescavamo entrambi nella società di Seriate, io ero il direttore sportivo e lui un ragazzo con una enorme passione per la pesca.
Appena poteva andava sul fiume Oglio o sul lago d’Iseo alla ricerca dei cavedani che erano la sua vera passione.
Era veramente bravo, durante le nostre gare sociali vinceva sempre lui e noi, pur ammirando la sua capacità, eravamo anche un po’ gelosi.
Con il passare degli anni i suoi risultati agonistici, anche a livello nazionale, sono diventati sempre più importanti e questo, grazie anche al suo mecenate Birolini, lo ha portato a fare un grande salto di qualità andando a pescare da Milo alla Longobardi.
Con la società milanese Barbetta ha completato la sua formazione e, dopo un po’ di tempo, è andato alla Fly.
La sua continua crescita tecnica lo ha portato a cambiare ancora facendolo approdare in casa Tubertini; con Lele è iniziata una grande avventura che è durata per molti anni con splendidi risultati per entrambi.
Ma come tutte le cose, anche le più belle, anche questa esperienza è terminata e Giampiero ha cambiato società andando verso altri lidi.
Mi piace ricordare che lui è stato il primo pescatore in Italia a vivere esclusivamente con la pesca sportiva; questo la dice molto lunga sulla sua bravura.
Era fortissimo in tutte le tecniche ma la sua specialità era la pesca difficile dei cavedani; quando c’era da utilizzare i fili fini e gli ami piccoli era un vero artista, possedeva quello che ogni pescatore vorrebbe avere: “il senso dell’acqua”.
Credo sia inutile citare qui il suo palmares, tutti lo conoscono, per decenni è stato in cima a tutte le graduatorie.
Io l’ho seguito in Italia e all’estero e mi piace ricordare il suo totale impegno, sempre, alla ricerca del miglior risultato possibile.
Negli ultimi anni aveva un po’ abbandonato l’attività ad altissimo livello impegnandosi nel difficile compito di Commissario Tecnico della nostra fortissima nazionale femminile; i risultati ottenuti sono lì, a dimostrare ancora una volta che aveva messo a disposizione delle sue ragazze tutta l’esperienza maturata in tanti anni di gare.
Mi fa molto piacere vedere qui alcune delle componenti le sue nazionali, è certamente la miglior testimonianza dell’affetto che nutrivano le ragazze nei suoi confronti.
Nell’ultimo periodo si è occupato della gestione delle acque di questo impianto a Telgate, sicuramente ha contribuito a migliorarlo ed a farlo conoscere; quante ore abbiamo passato insieme su queste rive a parlare di pesca, che bei ricordi.
Pescatore stupendo si, ma anche padre affettuoso; ha cresciuto con serietà ed affetto i suoi figli Elena Paolo ed Edoardo insegnando loro le cose più importanti nella vita.
Mi ricordo l’ultimo mondiale in Slovenia quando Giampiero si era portato dietro Edoardo; era veramente uno spettacolo vedere come se lo mangiava con gli occhi mentre il bambino giocava con le ragazze della nazionale.
Gli si leggeva chiaramente sul viso un affetto enorme.
Come uomo non si è mai nascosto dietro un dito, il suo carattere franco lo ha portato spesso a dire quello che pensava; a qualcuno poteva sembrare un po’ troppo rigido, ma chi lo conosceva bene sapeva benissimo che dietro quella scorza di apparente durezza c’era un grande cuore.
Purtroppo una malattia inesorabile ce lo ha portato via in brevissimo tempo e nessuno di noi ha potuto far niente per evitarlo.
Ma io sono sicuro che lui adesso è qui, felice per la presenza di tanti amici, e partecipa con noi alle premiazioni; ci sarà anche domani e comunque sarà sempre nei nostri cuori.
CIAO GIAMPIERO.
Da Telgate per Match Fishing Italia
Un commosso abbraccio
SPAGOLLA GIUSEPPE