NON TI CURAR DI LOR, MA GUARDA E PASSA…
Non é un rigurgito dantesco del mio passato umanistico ma quanto giustamente suggerito da Roberto Generali, già conosciuto su questo sito per i reportage di varie, belle pescate e oggi, purtroppo, testimone non silenzioso, per fortuna, di una situazione di degrado sotto gli occhi di tutti, almeno fino a ieri l’altro.
Questo il testo che il buon Roberto mi ha girato e che invito tutti, ma proprio TUTTI a leggere.
“In previsione del Campionato Italiano a Coppie Feeder che si svolgerà sabato e domenica prossimi, oggi (martedi 24/03), approfittando delle previsioni meteo favorevoli, sono andato a provare ad Ostellato Vecchio.
Mi sono fermato circa 1Km a monte del ponte, dove a sinistra, salendo, vi è una piccola piazzola con tavolo e panche di legno.
Molti di voi l’avranno notata nei giorni scorsi… bene, anzi….malissimo: quella piccola oasi verde era letteralmente cosparsa di ogni tipo di rifiuti, una vera mini discarica a cielo aperto.
Con una grande amarezza, che credo sia comune alla maggioranza dei veri pescatori, ho preparato la mia postazione ed ho pescato dalle 9 fino alle 15.
Cosa ho preso ? Non ha nessunissima importanza per quello che vi voglio dire.
Alle 16 avevo terminato di caricare la macchina ed ero pronto per rientrare a casa. Ma ancora la vista di tutta quella sporcizia non mi permetteva di andarmene… la sporcizia non era sicuramente la mia ma Ostellato è anche un po’ mio!!!!
Come è di tutti voi pescatori educati e rispettosi dell’ambiente.
Ho raccolto tutta la sporcizia, tutto materiale di rifiuto “alieutico”: dai sacchetti di pastura X Y Z ai flaconi dei più blasonati aromi per insaporire le pasture; addirittura, come si vede dalla foto, vi era anche un materassino oramai marcito, di quelli che vengono usati per appoggiare le carpe per poi pesarle (quanto rispetto per le carpe e zero per l’ambiente !?)Mah !!!???
Caricato tutto sulla mia auto mi sono diretto verso il cassonetto della raccolta dell’immondizia che, tutti avrete visto, è nel piazzale a pochi metri dal ponte. Quel piazzale dove durante le competizioni sosta sempre quel furgone del piadinaro (mi scuso ma non vuole essere offensivo, ci mancherebbe).
Non sapevo cosa mi attendeva: il cassonetto (vedi foto) era rovesciato con tutto il suo ”ben di Dio” sparso nel raggio di decine di metri ed oltre, a causa anche del vento che, come risaputo, da quelle parti non manca mai, come la maleducazione di una minoranza di “ignavi” o meglio di “vili“, come li chiama il Sommo Dante, che si annidano nel nostro mondo di amanti della pesca e dell’ambiente.
A quella vista un altro pugno mi è arrivato dritto allo stomaco: che tristezza !!!!
Mi sono veramente sentito ferito, disgustato, incazzato!
Mi sono vergognato di appartenere ad una categoria all’interno della quale si annidano “fogne” di uomini così!!!
Passato il primo momento ho reagito ed ho pensato che mi dovevo rimboccare le maniche e raccogliere tutto; mi sono detto: ” Roberto non vedi quanta sporcizia? Ti vorranno 2 ore… e la tua schiena cosa dirà? Al diavolo ogni scusa! Non me la sentivo di andarmene lasciando Ostellato, il mio Ostellato, il Nostro Ostellato, in quel degrado! Ho raccolto tutto e di tutto, basta vedere le foto prima e dopo.
Qualcuno dirà: “Bravo cog…..ne, ma chi te lo ha fatto fare?!”
Non mi interessa, ho sentito di farlo e l’ho fatto. Punto.
Non voglio appartenere a quella, e questa volta purtroppo maggioranza di colleghi pescatori che, in tutti questi giorni di prove, è passata davanti a questo scempio e… :NON TI CURAR DI LOR, MA GUARDA E PASSA.
Non voglio costringere nessuno a diventare “operatore ecologico” (spazzino potrebbe offendere qualcuno) ma Cristo! Passare dal Comune di Ostellato e parlare con i Vigili, telefonare alla FIPSAS di Ferrara, fare qualcosa per il bene comune… no?! Se tutti chiudiamo gli occhi e non facciamo nulla solo per il fatto che “non sono stato io, il canale non è mio, oppure incolpare il Rumeno di turno… ecc .ecc.”, il futuro sarà sempre più nero .Nel tornare a casa, stanchissimo e sudato ma con un gran senso di benessere interiore ( e non solo, sicuramente domani la schiena mi farà un po’ male , ma gli addominali ne avranno tratto sicuramente beneficio oltre che l’ambiente!!!)
Mi è venuto da sorridere ripensando ai vari commenti di questi giorni sulla scarsa pescosità del canale… ed ad alcune lamentele che ho sentito riguardo allo sporco che lasciano le pecore che pascolano sull’argine… ma per piacere!!!!
Pensavo di mandare una e-mail con le foto al Sindaco per chiedergli di mandare qualcuno a rialzare il cassonetto (io non ci sono riuscito) ed a vuotarlo. Poi, arrivato di fronte al Municipio, erano già le 18, vedendo il portone aperto mi sono fermato sperando di trovare qualcuno, un usciere, un vigile al quale lasciare il messaggio.
Al piano terra non c’era nessuno; sono salito lungo le scale, chiedendo per i corridoi se c’era qualcuno; ad un certo punto una voce mi ha risposto: “ha bisogno?”
Mi sono girato ed ho immediatamente riconosciuto il Sindaco! Chi poteva essere a quell’ora ancora in Comune, a lavorare, se non il Primo Cittadino?
Per fortuna esistono ancora tanti e onesti Amministratori, specialmente nei piccoli paesi, nonostante le schifezze che si vedono un po’ ovunque.
Gli ho accennato il problema, facendogli vedere le foto e prima che finissi il mio racconto ha impugnato il telefono per chiamare i cantonieri per andare a pulire.
L’ho fermato dicendogli che lo avevo già fatto io e che non c’era fretta, bastava mandar qualcuno domattina.
Il suo sorriso è valso per me più dei ringraziamenti che poi mi ha riservato. L’ho salutato augurandogli ogni bene per il suo non semplice lavoro e lui ha salutato me ringraziandomi ancora. Sono tornato a casa ancor più sereno e contento, ma adesso aiutiamoci tutti, non voltiamoci dall’altra parte! Ci vuole così poco.
PS: non credo interessi a molti ma per onor di cronaca ho preso 5 breme dai 2 ai 6 etti, in 5 ore. Il canale si sta risvegliando? Mah?!”
Grazie Roberto, per il tuo racconto.
Grazie Roberto, per la tua lezione di civiltà.
Grazie Roberto, per il tuo esempio che è “d’altri tempi”.
Grazie Roberto: io per primo sono colpevole di non averlo fatto prima di te, perché quel cassonetto era lì da mesi.
Grazie Roberto, per averci fatto riflettere e un po’ vergognare…
Angelo Borgatti