QUEL RAMO DEL LAGO DI ……FIASTRA!!!
“Quel ramo del lago di…..Fiastra, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti…..”, abbiamo preso in prestito l’inizio di uno dei romanzi più belli della nostra storia: I promessi Sposi d’Alessandro Manzoni, perché volevamo raccontarvi e farvi conoscere un bellissimo lago, incastonato in un contesto naturalistico-ambientale di straordinaria bellezza: il Lago di Fiastra.
Questo invaso sito alle pendici dei Monti Sibillini, fa parte dei tanti lussureggianti itinerari del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, infatti, a questo invaso dalle acque cristalline e dalle mille tinte, si aggiungono altri tre meravigliosi percorsi lacustri come il lago di Polverina, Caccamo e Le Grazie, tutti dislocati in un’area di pochi km, raggiungibili attraverso la comoda SS 77, che congiunge Civitanova Marche a Foligno.
La giornata soleggiata con qualche sporadica nuvola, offre ai nostri occhi uno spettacolo d’immane bellezza…
Questo lago è tanto bello quanto difficile da affrontare, sia per le sue acque cristalline e trasparenti e sia per le continue variazioni climatiche.
Nell’arco della giornata, sovente si passa da assenza di vento a forti raffiche, ed anche il cielo da sereno si ricopre di nuvoloni cupi e minacciosi, per questo motivo lo affronteremo impiegando quasi tutte le tecniche del Feeder Fishing, iniziando da quella classica con capienti cage, che servirà a pasturare abbondantemente la linea di pesca prescelta, alternando pastura, bigattini, canapa e le nuovissime briciole di VDE le Sinking Crumbs, per poi passare al Pellet Feeder e al Method, tecniche molto catturanti, soprattutto in contesti in cui i pesci sono molto sospettosi.
La prima ora di pesca trascorre in un silenzio quasi surreale, e il cimino della mia Concept rimane immobile, la giornata si preannuncia più difficile del solito, sulle vette dei monti sono ancora presenti delle grandi chiazze di colore bianco, indice che la neve non si è ancora del tutto sciolta, elemento che può sicuramente influenzare in negativo l’attività dei pesci.
L’attesa è forse uno degli elementi che rende bella e affascinante questa nostra passione, che ha le sue radice nei giorni precedenti, quando s’incomincia a preparare la sessione di pesca, non solo con la messa a punto dell’attrezzatura ma soprattutto mentalmente, e poi culmina con la notte precedente il giorno prescelto, quando la sveglia difficilmente ci sorprenderà nel sonno, perché spesso siamo già svegli ad aspettare il suo trillo che da finalmente il via alla tanto attesa giornata di pesca.
Poi finalmente succede quello che abbiamo tanto atteso e sperato, il quiver prende vita, all’inizio con piccoli sussulti per poi piegarsi in modo deciso, le fasi successive quelle della ferrata e del combattimento sono sicuramente le più emozionanti che coronano le lunghe attese e la tanta pazienza, e quando il pesce è oramai domo e si lascia condurre a guadino, possiamo tornare nuovamente a respirare e a godere appieno di questi momenti, che rimarranno a lungo nella nostra mente.
Questa è la vera essenza della pesca, e basterebbe una sola cattura per ripagarci di tutto, non ha importanza quanti pesci prenderemo ancora, non ha importanza la loro mole, non ha importanza la loro appartenenza ad una determinata specie, l’importante è essere riconoscenti verso questa passione che ci da la possibilità di vivere intensamente la natura, anche quando a volte è avara di catture.
Questa volta, però, lo splendido lago di Fiastra si è concesso, regalandoci tante e variegate catture, tra cui una gradita sorpresa, un piccolo barbo nostrano.
Come avevamo preannunciato all’inizio questo invaso risente di continue variazioni climatiche, e cosi alcune nuvole di un intenso grigio scuro all’orizzonte non lasciano presagire nulla di buono, e forse vogliono gentilmente avvertirci che è giunta l’ora di ritornare a casa.
Per Match Fishing Giuseppe Trani