TROFEO SERIE A/2: ad Adria si spiegano le vele della Nettuno
Inizia il trofeo di serie A/2 2015!
Dopo l’inverno passato nei laghetti ad affilare gli artigli, nei laboratori a preparare le lenze e le attrezzature, dopo le tante prove del campo per non farsi trovare impreparati all’esordio, finalmente è arrivato il week-end che apre la stagione 2015, week-end in cui non pochi amici avranno sofferto un poco di insonnia ripensando alla strategia da adottare, a quale lenza aprire per prima, a come stringere la terra,… che passione meravigliosa la nostra!
E con la nuova stagione è nuova anche la voce narrante che vi terrà compagnia durante l’anno: mi chiamo Simone Bonini e pesco per la Valle Milo di Verona, ricevo il testimone dal buon Luca Caslini al quale vanno i miei saluti.
Veniamo ora alla competizione. Il canale di Adria è fortemente influenzato dalle maree. Per la giornata di gara era prevista una marea in fase di minimo all’inizio e in crescita nel proseguio della competizione. Così è stato. Il pesce ha risposto bene fino a quando l’acqua non ha cambiato verso ed ha iniziato ad andare nel senso opposto al mare. Di fatto la gara per i più è durata solo 1 ora / 1 ora e mezza, ma è stata proprio la seconda metà di gara che ha fatto la differenza! In un campionato come l’A/2 dove il livello tecnico è piuttosto elevato pochi etti in più o in meno possono significare molto e chi ha trovato anche solo 3 o 4 pesci quando gli altri non bollavano più, ha fatto importanti salti di classifica. Nel settore D della terza zona la differenza tra il secondo e il quinto calssificato è solo di 210 grammi.
Non è stata da sottovalutare la pesca del siluro a 5/6 pezzi di canna che ha risolto la gara di molti agonisti, soprattutto nella prima e seconda zona.
La competizione è stata vinta con 10 penalità dagli amici della Nettuno Tubertini di Verona. Secondo posto per l’Amo Santarcangiolese Colmic e terzo posto per il G.P.O. Imolese Tubertini. Bravi!
LA PAROLA AI PROTAGONISTI
GIANLUCA RANGONI – SPSD NETTUNO TUBERTINI
La gara è stata molto difficile e lo si era già intuito nei giorni di prova. Le breme mangiavano poco, abbiamo quindi deciso di utilizzare un terra non impongata 50% terra di riviera e 50% terra di soma nera con poco fouilles bagnata in modo tale che lavorasse in fretta. Abbiamo cercato di pescare con dei galleggianti il più leggeri possibile. Siamo partiti con circa 15 grammi scendendo fino a 4 per prendere tutto sia il pesce piccolo che quello grosso. Sicuramente la pressione di pesca delle settimane precedenti soprattutto dovuta al CIS ha influito facendo calare un po’ la pescosità, ma dopotutto il campo ha retto abbastanza bene.
ADRIANO BROCCHINI – AMO SANTARCANGIOLESE COLMIC
La pescosità è calata rispetto alle settimane precedenti. La differenza è stata fatta dal pesce di taglia, ma non bisognava rinunciare a niente nememno al pesce più piccolo perchè anche quello alla fine ha fatto la differenza. Noi abbiamo impostato la pesca con galleggianti pesanti siamo partiti con circa 25 grammi e non siamo mai scesi oltre i 10 anche quando l’acqua si è fermata. Vista la scarsa pescosità abbiamo deciso di usare una terra dura e pescarci fermi sopra.
RICCARDO LORO – GPO IMOLESE TUBERTINI
Abbiamo impostato la pesca con galleggianti pesanti utilizzando anche i 30 grammi all’inizio della gara quando l’acqua andava forte. Abbiamo preparato due tipi di terre una più dura e una che lavorasse più velocemente. Durante la gara alternavamo palle dell’una e dell’altra. A differenza di altri pescatori non sono partito benissimo, ho preso due bei pesci a metà gara e uno gli ultimi 10 minuti. La differenza l’hanno fatta questi pesci grossi. A mio avviso è stata la regolarità della pasturazione che mi ha fatto prendere il pesce.
da Adria per Match Fishing
Simone Bonini
ED ORA… UN PO’ DI IMMAGINI DELLA GIORNATA