MONDIALE CANNA DA NATANTE 2015 : SOLO E SEMPRE LENZA EMILIANA TUBERTINI
A Rogoznica cittadina croata situata a circa 30 chilometri a nord di Spalato si è svolto l’ottavo Campionato del Mondo per Club di Canna da Natante. Tredici i club partecipanti, tra cui 5 quelli italiani.
La formazione della Lenza Emiliana Tubertini composta da Volpi, Volpini, Brunettin, Giacomini e dal Presidente della società nonché riserva di lusso in quest’ occasione Franco Galliani è partita il giorno 6 maggio con due furgoni con meta Rogoznica. I giorni 7-8-9 sono stati dedicati a provare i campi gara (cambiati all’ultimo momento come avrete modo di leggere nel commento di Marco Volpi).
Al terzo giorno di prove si era capito che si trattava di una pesca tecnica e diffifile, pochi pesci da pescare veramente bene con fili sottili anche dello 0,14, pescando anche a profondità di 80 metri. I campi gara prevedevano una profondità che oscillava dai 10 ai 90 metri, fondali di sabbia misti a fango con qualche roccia qua e la. Le esche, fornite dall’organizzazione, nell’occasione erano 2,5 chili di cozze, 2,5 etti di calamari e 2,5 etti di gamberi. I concorrenti hanno circa un’ora e mezzo per prepare le esche, tagliarle, scusciarle ed eventualmente legarle con filo elastico, o ammorbidirle come nel caso del calamaro. La scelta di come preparare le esche riveste un ruolo primario, un errore in questa fase può vanificare tutta o in parte la pescata, quindi quest’ operazione va studiata bene nei giorni di prova. I pesci presenti erano pagelli, saraghi, menole, boghe, castagnole rosse, nicchi, sciarrani, besughi etc.
Domenica 10 maggio sfilata dei club, alzabandiera, inni Nazionali e inizio del Campionato.
Lunedì 11 giornata di prova ufficiale, è una gara dove i concorrenti riuniti per club su ogni barca, pescano con le stesse condizioni della gara, chiaramente la classifica di questa prova non ha nessun significato.
Per la prima gara viene scelto il campo due, profondità che oscillano dai 10 ai 90 metri, poco pesce, una pesca molto tecnica e la cattura di un pesce di taglia di 300-500 grammi può far vincere il settore. Vince la prova con tre primi e un secondo il club Croato di Zara composto di quattro elementi veramente forti, tutti della Nazionale Croata, con a capo David Bajlo un pescatore tra i primi cinque al Mondo. Da ricordare che valgono tre risultati su quattro, vi è appunto lo scarto del peggior risultato, seconda si piazza la Lega Navale di Genova anch’essa con tre primi e terza la Lenza Emiliana con un primo e due secondi.
Seconda giornata di gara sul campo “Uno” quello adiacente al faro muro, zona pescosa sia come pesci di fondo sia come boghe. Saranno proprio quest’ultime e di ottima taglia a farla da padrone . In quest’ occasione Volpini, che ha subito lo scarto della prima prova, realizza l’assoluto con quasi 14 chili, ma è tutta la Lenza Emiliana ha dare una bella scossa realizzando quattro primi pesanti con oltre 10 chili di Volpi (autore di un primo pesante anche il primo giorno, giungendo secondo assoluto, battendo il croato nella sua barca) e viene tenuto il bel primo di Brunettin con oltre 8 chili in prevalenza fatto con pesci di fondo. Questo volta è il punteggio del giovane Giacomini a essere scartato, con conseguente presa in giro dei compagni. Al secondo posto la Lega Navale di Genova e al terzo la squadra Croata di Bajlo.
Dopo due prove ben tre squadre sono appaiate a 4 penalità, così la terza e ultima gara sarà decisiva per l’assegnazione del titolo.
In quest’ ultima gara la Lenza Emiliana ha due scontri diretti con la squadra di Zara, il primo con Volpi e il secondo con Brunettin contrapposto al fortissimo Bajlo, mentre nessuno scontro diretto con la Lega Navale.
Il campo prescelto è “Campo Due” con una profondità variabile da pochi metri fino ai 60 metri. Un bel vento teso caratterizza questa prova ma per fortuna il mare rimane calmo. Poco pesce, pesca mista sia a pesci di fondo che a boghe, menole e zerri con qualche bel pesce nel mezzo che ribalta la classifica. Al termine della prova Volpi vince bene sul croato, ma si ha la notizia già in mare che Volpini fa terzo di barca risultato disastroso considerando che correva voce che nello scontro diretto Brunettin non era messo bene.
Al rientro al porto la notizia che Giacomini aveva vinto e che la Lega Navale aveva tre primi bassi di peso ma tre primi, faceva presagire un finale al cardiopalma. I croati con due primi e un secondo fatto sulla barca di Volpi, aspettavamo con ansia il rientro di Brunettin, ma al suo rientro in porto il suo volto era sereno ed alla domanda… cosa hai fatto? Rispondeva…. L’ ho fatto IMPAZZIRE!!!!
Gabriele era partito malissimo al primo turno, Bajlo gli aveva dato 25 pesci a 5 ma il Gabri di questi tempi è veramente in forma smagliante, mantenendo la calma e ragionando è riuscito a rimontarlo e superarlo, tre primi e titolo alla Lenza Emiliana.
Seconda in classifica finale la fortissima Lega Navale di Genova, terzo il club di Zara, quarta l’ Assonautica di Ancona. Da dire che tutti i club italiani si sono ben comportati anche con qualche bella performance dei singoli.
Per la Lenza Emiliana Tubertini è il quinto mondiale vinto in sei edizioni cui ha partecipato un record veramente straordinario. E’ una società di super campioni con spalle un’azienda che non gli fa mancare niente sia in fatto di materiali che appoggio morale. Il titolo individuale non viene assegnato nel Mondiale per club ma l’assoluto dopo tre gare lo ha realizzato Volpi.
Definire dei Grandi Campioni gli alfieri della Lenza Emiliana Tubertini forse è veramente riduttivo, infatti, nonostante le tante difficoltà incontrate in questa difficilissima trasferta in terra Croata, con un’organizzazione da censurare, è riuscita ancora una volta a stravincere, consolidando lo strapotere assoluto che la Lenza Emiliana e la nostra Nazionale hanno dimostrato di possedere in questa disciplina, oramai da tantissimi anni, a parere di chi scrive la canna da natante italiana, un eccellenza italiana nel mondo, meriterebbe di essere salvaguardata da comportamenti antisportivi, e quindi inviatiamo tutti gli organismi federali ed internazionali competenti a vigilare affinchè le future competizioni avvengano nel rispetto delle regole.
Ma sentiamo direttamente dalle parole di uno dei protagonisti di questo ennessimo successo il grande Marco Volpi….
Sin da prima della partenza si sospettava che le squadre locali potessero fare dei giochi strani per avvantaggiarsi a discapito delle altre squadre e così è stato, per citarne solo una, quella più clamorosa, pensate che sul regolamento c’erano tre campi gara , con cartina, disegno e coordinate tra l’altro alcune sbagliate. Dopo tre giorni di prove sui campi gara, con la barca prenotato all’organizzazione a spese della Lenza Emiliana, l’organizzazione ha introdotto due nuovi campi gara e modificato totalmente i campi vecchi ufficiali senza motivo.
Cartina presente sul regolamento…
Cartina modificata dopo le prove
La nostra protesta è stata inutile sono andati per la loro strada. Le barche sulle quali abbiamo gareggiato erano in realtà dei gusci di noce, di lunghezza compresa tra i 4 ed i 5,5 metri, gozzi di legno che dovevano ospitare a bordo 4 concorrenti più la loro attrezzatura e il barcaiolo. Le foto delle barche messe sul programma avevano indotto i club italiani ha smuovere una protesta scritta insieme alla Fipsas per l’inadeguatezza di questi mezzi non conformi neanche al regolamento internazionale, che parla di distanze di un metro e mezzo tra i concorrenti, e di apparecchiature elettroniche come gps ed ecoscandagli. Ci è stato risposto che le barche andavano benissimo e che le foto messe sul sito ingannavano . Tra le 13 barche (premetto tutte da scartare) ve ne erano tre in particolare, piccole, gelose al rollio, instabili, insomma veramente poco sicure e ad altissimo rischio di affondamento con le persone e le attrezzature, che superavano di almeno il doppio i chili che potevano essere sopportati da queste ciabatte del mare. Le proteste di tutti i team italiani sul posto sono state vigorose attraverso un reclamo ufficiale scritto, che se non avessero cambiato almeno la barca B quella veramente più pericolosa, non saremmo montati in barca e non avremmo fatto la prima prova.
Barchetta ottima per una gita in barca sul lago e non certo per un mondiale in mare aperto….
Con questo reclamo l’organizzazione ha trovato un’altra barca più sicura ma credetemi le barche da sostituire dovevano essere tutte. Tutti i team italiani vedendo le foto delle barche sul programma si erano costruiti dei cassettoni portalenze veramente ridotti, si andava in gara con un piccolo contenitore, il portacanne, il portapesci e una piccola borsa, e credetemi si faceva fatica a sistemare questa ridottissima attrezzatura su quei gusci di noce. Vorrei chiedere agli organizzatori e quindi alla Fips Mer che è la federazione internazionale con un responsabile proprio lì che doveva vigilare, se non provano VERGOGNA nei confronti di atleti che in un periodo di crisi economica come adesso fanno enormi sacrifici sia economici sia di tempo, ferie etc. per partecipare a un Campionato del Mondo e quando arrivano a salire sulle barche, tra l’altro pericolose, devono porsi il problema di dove mettere una borsa!
Questa è una totale mancanza di rispetto e bisognerebbe che a pagare fossero i responsabili, coloro che hanno assegnato il campionato alla Croazia e hanno avvallato queste barchette anche nonostante il reclamo fatto mesi prima dalla Federazione Italiana.
Dopo il Mondiale del 2010 in Montenegro (tra l’altro vinto dalla nazionale italiana) la federazione internazionale aveva promesso che una simile situazione non si sarebbe più verificata e invece eccoci oggi nel 2015 nella stessa situazione se non peggiore. La fortuna è che nei giorni di gara il mare era liscio come l’olio, perchè sarebbero bastate delle onde da 30-40 centimetri per farci affondare. Nessuno ha costretto la Croazia a organizzare per forza il campionato, se l’hanno fatto lo dovevano fare con dei mezzi appropriati, poi se le loro gare interne le fanno con la ciambella e la paperina sono fatti loro questo è un campionato del Mondo non una gara sociale del circolo. Pensate che nella prima gara hanno vietato di fumare le sigarette poiché la federazione Croata ha messo questa regola, ma qui siamo a un campionato del Mondo e anche qui polemiche a non finire, e poi nella seconda e terza gara hanno lasciato liberi di fumare i fumatori, sembrava di essere in una gara a ostacoli o su scherzi a parte. Non sto a dirvi altri particolari, perchèe non finiremmo più, ma faccio presente a tutti voi ma soprattutto al Presidente Internazionale che queste situazioni non devono più verificarsi in futuro, in quanto i dirigenti di una federazione, compresa quella italiana, devono portare rispetto a noi agonisti e non metterci sempre il bastone tra le ruote con regole che decidono loro e trovano disappunto tra tutti e ripeto tutti i garisti, le cose vanno semplificate e non complicate questo vale anche per i nostri dirigenti. Tutte queste critiche non vengono da una persona o da un club che è arrivato a metà classifica ma da me che ho vinto la classifica individuale e dal mio club la Lenza Emiliana Tubertini che ha vinto questo mondiale, quindi penso che abbiamo un peso maggiore poiché non si tratta né di scuse né di alibi. La Croazia ha dei luoghi meravigliosi, coste, fondali, spiagge e pesci uniche al mondo, da lasciare a bocca aperta anche il sottoscritto nonostante abbia girato il mondo, ma ci voleva poco a organizzare un evento straordinario, ma ripeto la colpa non è tanto della società che ha organizzato, la quale non ha mai visto un mondiale, ma della federazione internazionale che invece di pensare di essere in vacanza deve controllare per tempo che ci siano i requisiti tali per la disputa di un campionato del mondo. Mi sono voluto togliere dei sassolini ed anche dei mattoni dalle scarpe perchè io amo la pesca, le competizioni, la disciplina della canna da natante che per me è la più bella e tecnica di tutte le pesche e vedermela portata a questi livelli così bassi io non posso stare fermo ed attendere che qualcuno rovini la mia passione, perchè è da quando avevo quattordici anni (oggi ne ho 46) che la pratico divertendomi.
Bene Marco noi rinnoviamo a te e a tutta la squadra della Lenza Emiliana Tubertini i complimenti per questa strepitosa vittoria, che alla luce di quanto ci hai raccontato acquista un valore aggiunto, felici che la bravura ha trionfato ancora una volta sull’antisportività dimostrata, ti ringraziamo per la disponibilità e per averci fatto partecipi ed averci fatto conoscere questa affasciante tecnica la canna da natante, e ti lasciamo la parola per i saluti finali
Vorrei ringraziare i miei compagni in primis, sia perché sono dei campioni, degli amici e poi perché mi sopportano, sono il capo squadra e di quelli molto pignolo e preciso voglio sempre che le cose si facciano al meglio senza mezze misure, essendo un perfezionista esigo molto dai miei compagni ma allo stesso tempo con i miei consigli gli metto in grado di togliersi anche delle belle soddisfazioni. Un ringraziamento particolare a Franco Galliani e a Luciano Benassi che in quest’ occasione non è potuto venire, a Lele e Glauco Tubertini sponsor e primi tifosi della lenza, agli altri club italiani bravissimi e sportivissimi e un saluto e ricordo particolare a quei pescatori che ci hanno lasciato e a tutti quelli che magari le cose non gli vanno al meglio sperando che il futuro sia MIGLIORE.
Chiudiamo questo appassionante reportage con alcune foto dei meritati festeggiamenti della Lenza Emiliana Tubertini Canna da Natante.
Per Match Fishing Giuseppe Trani