IL CIRCONDARIALE DI OSTELLATO SOFFRE E TANTI INDIZI INIZIANO A FARE UNA PROVA

Ostellato gioie e dolori!

Il canale al di la di tutti i problemi arciconosciuti, bracconaggio, cormorani, etc etc pare, dico pare, che ci sia messa anche la cattiva qualità dell’acqua.

Infatti non capita tutti i giorni ad Ostellato vedere decine di cozze giganti galleggiare con il mollusco fuori morto.

Questo significa che se muore una cozza che come è risaputo vive filtrando l’acqua dell’ambiente in cui vive, vuol dire che qualcosa non funziona.

Sono mesi che si attendono i risultati delle analisi dell’Università di Ferrara ma tutto tace.

Perché?

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Uno dei più bei campi di gara d’Europa, il Circondariale sta soffrendo!

Il mondo della pesca ha bisogno di sapere cosa succede in quel canale, il mondo dei pescatori vuole sapere se il Circondariale deve continuare ad essere meta per l’agonismo italiano della pesca al colpo, servono risposte chiare e urgenti.

Siamo certo che la sezione Fipsas di Ferrara si farà parte attiva per favorire quelle risposte che tutti attendono.

In molti oggi lungo il canale mi hanno chiesto di farmi portavoce di questo malcontento e io ci provo con questo articolo.

Il canale è in evidente stato di difficoltà e occorre intervenire subito per cercare di rimetterlo a posto proprio come accadrebbe ad un malato in coma che aspetta cure potenti per rimetterlo in vita.

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nasse vuote non fanno bene alla pesca italiana

Lo chiedono gli agonisti che prossimamente dovranno arrivare da mezza Italia per disputare una prova del Campionato italiano individuale colpo e quelli che si affronteranno nel trofeo di serie A2.

Il canale di oggi non è più quello di ieri ed è triste vedere anche nasse vuote dopo avere provato in tutte le maniere di prendere un pesce.

Abbiamo assistito ieri e oggi da vicino le gare nel tratto delle Vallette, il Club Azzurro, il CIS di San Marino e l’italiano individuale dei Master.

Abbiamo visto tanti concorrenti in seria difficoltà, cercare di fare gara sul pesciolame nel sottoriva, con tanti piccoli perca e alborelle che aiutano a far muovere l’ago della bilancia.

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Luciano Bazza alla ricerca di piccoli perca, alborella e orologi nel sottoriva,

anche questa è pesca, quando le breme non ci sono

Per carità è pesca anche questa, è gara anche questa, non necessariamente tutte le gare devono avere una media di qualche chilo procapite.

Non ci si lamenta di questo, ma del fatto che il canale ha problemi evidenti di qualità dell’acqua, di scarsa omogeneità che falsa le classifiche, che costringe le breme a raggrupparsi in zone dove probabilmente trovano condizioni migliori.

Voglio farvi un esempio: ieri Cristian Matteoli fa l’assoluto di giornata con quasi 14000 punti e oggi pescando nello stesso modo ha faticato a fare gara.

Matteoli, che fa parte del “Dream team” della LP Valdera e che l’anno scorso ha vestito la maglia della nazionale, non crediamo che ieri fosse un fenomeno e oggi un brocco.

E chi ha avuto coraggio, a fronte delle difficoltà di fare pesca sulle breme, di mettersi con del 0,22 diretto e un elastico del 2,5 a cercare un siluro alla fine ha avuto anche ragione come nel caso di Premoli in gara 3 e Ravizza in gara 4.

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Non sarà che la pesca del futuro di questo canale dovrà essere impostata sul baffuto di fondo e non più sulle breme? Possibile, a volte il ciclo dei pesci si  ripete.

Tra gli anni 70 e gli anni 80 il Circondariale di Ostellato era il regno delle alborelle, tra gli anni 80 e gli anni 90 sono venuti fuori i carassi con la pesca all’inglese, poi ci sono stati 10 anni di buio, e negli anni 2000 sono arrivate le breme a riaccendere la luce.

Poi con le breme sono arrivati prima i cormorani e poi i bracconieri che hanno quasi estinto questa specie ma non i siluri che fino a  due anni fa rappresentavano l’80 per cento del totale della biomassa della fauna ittica presente nel canale.

Oggi la pesca del siluro è una realtà, se fatta bene, se ci si crede, si prende e si fa peso.

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Alborelle, carassi, breme e oggi e domani siluri; che sia questa la nuova frontiera della pesca sul Circondariale?

I bracconieri quando prendono nelle reti i silurotti di qualche chilo non li portano via, probabilmente li rilasciano perché non fanno mercato ed è forse per questo che la maggior parte di quelli che si catturano con la lenza sono di taglia abbordabile.

Vedremo questo canale cosa ci riserverà in futuro. Certamente il presente è di tinte molto fosche.

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Se ne sono accorti anche i tanti gestori di attività commerciali, ristoranti – agriturismo, questi ultimi nati come funghi per accogliere il turismo mosso dalle gare di pesca e oggi sono tutti in grande sofferenza, senza più clienti, con costi senza entrate.

Noi pescatori auspichiamo che le lamentele di questi esercenti arrivino anche alle istituzioni locali le quali dovranno fare il possibile per favorire la ricerca di soluzioni ora più che mai non più rinviabili.

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