CLUB AZZURRO COLPO: IL COMMENTO DEL CAPOCLASSIFICA STEFANO PREMOLI

Il campione dell’Oltrarno Colmic Stefano Premoli dopo quattro prove del club azzurro guida provvisoriamente la classifica generale.

Stefano sul difficile canale Circondariale di Ostellato, nelle due gare del sabato e della domenica, ha saputo inventare due pescate diverse tra loro dimostrando, se mai ce ne fosse stato bisogno, di appartenere a quella ristretta schiera di pescatori ecclettici capaci di adattarsi alle situazioni di pesca più complesse.

Il sabato salva le “penne” con un silurotto e la domenica vince con un gran  finale di gara con le breme.

Due gare tirate, dove tutto poteva accadere, ma il grande campione ha saputo ancora una volta trovare la chiave per arrivare alle difficili breme di Ostellato.

Lo abbiamo seguito nelle battute finali a fianco della sua sponda Nerio Masotti di Forlì e sua moglie, l’ex azzurra Milena Camporesi, ai quali Stefano a fine gara ha voluto tributare un grande apprezzamento per il prezioso aiuto ricevuto.

Masotti ovviamente è già prenotato per il gran finale di Peschiera.

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Questo il commento di Stefano Premoli:

“Un campo gara molto difficile, un tratto di canale, questo Circondariale delle Vallette, che sta mostrando da diverso tempo molti alti e bassi, più bassi che alti.

Sono capitato nel settore terminale tra il D e l’E e qualche pesce è uscito pochi ma di grossa taglia tant’è che faccio 7 pesci con 5000 punti.

Mi sono difeso fino alla fine e poi negli ultimi 25 minuti ho preso questi due pesci che mi hanno fatto fare la differenza. E’ vero, ero nelle prime posizioni ma con quelle ultime due importanti breme ho vinto il settore.

Ho impostato la gara a roubaisienne a 13 metri nonostante avessi montato anche delle canne all’inglese per essere pronto nel caso non ci fosse stata pesca con la rouba.

Ho fatto il fondo all’inizio anche sull’inglese ma la gara si è sviluppata solo a roubaisienne.

Ho pescato con un Carrera da 0,50 e sono passato a 0,75 quando è venuta su un po’ di aria.

All’inizio ho innescato un misto di bigatto e ver de vase perchè avevo molto disturbo di piccoli luciperca ma poi verso la fine si sono calmati e con quattro ver de vase sono riuscito a prendere quei due grossi pesci che hanno fatto la differenza.

Per sfamare questi piccoli pesciolini ho aumentato la dose di fouille nella terra terra e le ultime palle erano molto cariche di larve rosse.

Tra la pescata del sabato e quella della domenica c’è stata tanta differenza.

Al sabato sono capitato nel settore B in piena curva e le breme non sono uscite perché li ci sono esclusivamente dei siluri.

Infatti dopo due ore e mezzo di cappotto sono riuscito a prendere un siluro sui 2700 punti e strappare una insperata seconda posizione.

Non è capitato per caso perché ho dovuto fare un po’ di impostazione perché pescare dei siluri è molto difficile.

Il siluro è un pesce e anche lui va pescato a suo modo e l’approccio ha regole precise che non vanno tralasciate, anzi, è una realtà che purtroppo nelle nostre acque c’è quindi va cercato in alcune occasioni e con po’ di fortuna si può anche prendere come è successo a me e ad altri qui ad Ostellato.

Nella mia rastrelliera la punta da siluro non c’è quasi mai ma in questo Club Azzurro, su questo canale che è sempre più siluro dipendente, ci voleva una punta con un bel filo e un grosso elastico.

La mia punta da siluro è composta da una lenza a filo dritto del n° 22, un amo del 10, un elastico cavo del 2,5, e un galleggiante da 2 grammi abbastanza robusto, il Guadiana ad esempio, che ha un’antenna visibile e un corpo robusto.

Io il siluro ad Ostellato lo cerco a 13 metri e l’alimentazione conta tantissimo.

E’ importante capire il momento giusto di quando è tempo di cambiare la pescata perché una volta abbandonato l’approccio alla breme quando si passa al siluro si mette la parola fine alla prima scelta.

Ieri per esempio dopo due ore e mezzo ho deciso di uscire a siluri perché nel settore erano usciti sei esemplari e breme quasi zero e la mia scelta coraggiosa, ma inevitabile, alla fine mi ha premiato.

Infatti ne avevo presi due ma uno l’ho anche slamato davanti al guadino.

Del mio campionato sono molto contento e adesso ci concentreremo sulle acque correnti del Mincio di Peschiera.”

 

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