Profili e Personaggi: i campioni della pesca al colpo sotto la lente di Natascia Baroni…….ELVIRA CEVENINI.
Questo mese è il momento di una donna,che pratica questo meraviglioso hobby dal lontano 1975,anno in cui ha conosciuto suo marito ed ora che è in pensione,nel tempo libero, si dedica completamente alla pesca .
Da bambina guardava il padre pescare lungo le sponde del fiume Reno,passando delle splendide domeniche.
La sua prima uscita piscatoria ufficiale fu’ con suo marito, sul Po di Volano a Massafiscaglia,nel ferrarese.
Sono 33 anni che milita nella Cannisti Castel Maggiore e nel lontano 1994 fece parte della prima squadra nazionale femminile italiana di pesca al colpo,che vinse in Bulgaria una medaglia d’oro.
Allora le sue compagne erano: Pollastri, Trevisani, Camporesi, Pellegrinetti e Parmigiani,guidate dal CT Carlo Chines.
Dopo tantissimi anni di gare ad alto livello,sogna di conquistare un titolo italiano individuale femminile che ancora manca al suo importante palmares.
di Natascia Baroni
ELVIRA CEVENINI
Elvira la tua carta d’identita’?
Sono nata a Bologna il 15/05/1957 e risiedo a San Giorgio di Piano (Bo).
Sei sposata?
Si, ormai dal 1981.
Che lavoro svolgi attualmente o svolgevi?
Hai detto bene svolgevi! Sono in pensione da tre anni, ma ho fatto per trenta anni la portalettere.
Che cosa ammiri nel tuo carattere?
La sincerita’ e la trasparenza.
E che cosa cambieresti invece?
L’impulsivita’.
Chi e’ secondo te il personaggio sportivo per eccellenza in generale?
Senza dubbio Valentino Rossi.
Sei una persona ottimista o pessimista?
Ottimista sempre.
Com’e’ l’Elvira nella vita privata?
E’ un donna con marito ed una casa da seguire, che si disimpegna nella vita di tutti i giorni abbastanza indipendente. Da quando sono libera dal lavoro, dedico molto piu’ tempo alla pesca ,passando giornate in compagnia a divertirmi con mio marito ,che non mi abbandona mai.
Ed ora dopo averti conosciuto un po’ piu’ a livello personale, passiamo a conoscere la Cevenini pescatrice. Praticamente hai passato una vita intera dedicandola alla pesca.Ti ricordi in che anno hai iniziato a praticare questo sport?
Si, ho iniziato quando ho conosciuto mio marito nel 1975.
Dove ti porto’ la prima volta?
Premetto che mio padre mi ha fatto conoscere la pesca,da bambina si passavano le domeniche lungo il fiume Reno,dove lui pescava. Pero’ la mia prima uscita dove ho pescato, fu ‘con mio marito in Po di Volano a Massafiscaglia (Fe).
Con quali attrezzature pescavi e che catture avevi fatto in questa prima uscita?
Ho pescato con canne fisse dai 3 metri ai 5 metri, catturando tanti carassi e scardole.
Hai ancora a casa qualche materiale”vecchio”,che utilizzavi venti anni fa?
Si, ho ancora vari cimeli come ricordo.
Con quali societa’ sei stata tasserata?
Allora: ne ho cambiate poche,la mia prima societa’ è stata la Cannisti Sangiorgesi ,poi sono passata ai Cannisti della Castel Maggiore ,nella quale milito ormai da 33 anni.
C’e’ una persona in particolare di cui ti fidi e segui i suoi consigli?
No, non esiste una persona, ma esiste un gruppo di pescatori con i quali ci si incontra e ci si consulta sulle varie problematiche della pesca.
Qual’e’ il campo di gara che ti piace di piu’?
A pensarci bene ci sono due campi di gara che mi piacciono:il Tevere ad Umbertide ed il Mincio a Peschiera.
Quello dove ti trovi sempre in difficolta’?
Ostellato,negli ultimi anni non riesco a capire la pesca di quel canale.
E ce n’e’ uno che vorresti fosse inserito nel calendario ufficiale,ma che fino ad ora purtroppo non hai avuto la possibilita’ di garaggiare?
No ,penso che dopo tanti anni ne abbia frequentati tantissimi.
La cattura piu’ grande che hai fatto:dove e quanto pesava?
Mi ricordo alcuni anni fa’ in una pescata a Calcinaia, sul fiume Arno, ho aggangiato e guadinato un clarius di 6 kg.,che faticaccia!!!!!
La pesca che adori fare?
Beh, in realta’ mi piacciono tutte,pero’prediligo la roubaisienne.
Se hai un minuto libero, dove vai ad allenarti?
Io ora di tempo libero ho delle giornate intere. Quindi nella stagione agonistica ,mi alleno nei campi gara dove si svolgono le competizioni. Invece d’inverno,la mia meta fissa rimane il lago vicino a casa a Bentivoglio, dove organizzano tante gare.
Dedichi tanto tempo alla preparazione dei materiali?
Certo,io e mio marito passiamo giorni a preparare tutto.
Quante canne possiedi a casa?
Tante,tantissime,tutto doppio in casa siamo in due che peschiamo….
Pratichi anche la pesca in mare?
No ,assolutamente.
La qualita’ che non deve mai mancare in un pescatore?
Umilta’,merce rara in questi periodi.
Tra le tante gare a cui hai partecipato,sicuramente ce n’e’ stata una di cui non ti scorderai mai. Qual’e’ stata?
Il mio ricordo piu’ bello sicuramente, e’ la gare del mio primo mondiale un Bulgaria.
Ce la vuoi raccontare?
Certamente, visto che quando penso a quel giorno, percepisco ancora tutta l’emozione. Mi ricordo che la tensione prima della gara era insopportabile,poi quando iniziai a pescare tutto passo’ e seguita dalle nostre sponde ando’ tutto bene fino alla fine. Poi quando si giuse al momento della pesatura, le voci che venivano via radio, dicevano che probabilmente avevamo vinto. Io feci un terzo di settore ed eravamo soddisfatti del risultato ,poi improvvisamente si udi’ un boato di gioia e li ho capito che eravamo Campioni del Mondo. Una sensazione mai provata tra lacrime e abbracci di tutto il gruppo,atlete,accompagnatori,ct,ecc.ecc. Terminata la premiazione fra lacrime e sorrisi, ci tuffammo tutti nel bacino.
E invece quella di cui porti ancora oggi la “bruciatura”,perche ti ha deluso?
Fu’ una delusione grande quella gara in Fissero, ultima prova di un Campionato Italiano, dove arrivai quarta a pari punti con la terza classificata,che mi supero’ per il peso, ne aveva di piu’. Cosi guardai la premiazione del podio con tanta tristezza e la medaglia di cartone al collo.
Dopo tanti anni cosa rappresenta per te questo sport?
Ora come ora e’ divertimento ,puro divertimento.
E come si fa ad avere la grinta di quando si inizia?
E’ dura ,pero’ sono abbastanza testarda,quindi non mollo mai.
E’ dal 1993, anno in cui e’ stata ufficializzata l’attivita’ federale a livello femminile,che gareggi anche contro i colleghi maschi,il piu’ bel complimento che ti hanno fatto?
I complimenti da parte dei maschi sono veramente rari,di solito si arrabbiano quando perdono da una donna. Quindi ogni volta che un uomo mi dice brava hai pescato bene o bella gara, mi rende felice anche dopo tanti anni che pratico questo sport.
Nel 1994 partecipi al Mondiale femminile in Bulgaria, dove conquistate a squadre una medaglia d’oro. Cosa ricordi di questa bellissima esperienza?
Ricordo tutto, tutti i giorni passati sul campo gara a preparare ed a pescare,dalla mattina alla sera con il CT Carlo Chines, che dava consigli a tutte le atlete. Le gare,tutte le tensioni,tutte le lacrime e le gioie, ma in particolare eravamo un gruppo,una famiglia che gareggiava per un’ unica bandiera italiana.
Qual’e’ la difficolta’ maggiore che hai incontrato in questa occasione?
Sembra assurdo, ma la difficolta’ maggiore di quei giorni, furono le vespe che entravano nel secchio dei cagnotti in colla e rimanevano li. Ogni volta che andavi a prendere una pallina di cagnotti, dovevi smarrire tutte le vespe e spesso ti pizzicavano. Cosi’ in quei giorni vi era una matita contro le punture di vespa ed una persona che correva in tutto il campo di gara,dove vi era la necessita’di curare pizzicotti.
E nel 2001 arriva un terzo posto,sempre a squadre,pero’ questa volta in Croazia. Ci racconti come ando’ la tua gara?
In quel mondiale non sono riuscita a inquadrare la pesca,infatti pescai solo la domenica ed andai male,ma grazie ai risultati delle mie compagne siamo riuscite a salire sul podio.
Tra i campi di gara all’estero che hai potuto vedere,quale ti e’ piaciuto di piu’?
Dei campi gara all’estero ne ho visti parecchi,qualche anno fa’ seguivo i mondiali maschili ,sono stata in : Inghilterra,Irlanda,Portogallo,Ungheria,Croazia,Belgio,Bulgaria,Francia. Di tutti questi mi impressiono’ il Danubio a Strasburgo ,enorme. Qui vincemmo il mondiale.
Infine nel 2013 al Campionato Italiano femminile,tenutosi sul Tevere di Umbertide,arriva una medaglia d’argento. Un’altra soddisfazione in un campo di gara molto bello e difficile?
Si ,grande gioia, anche perche’ fu’ inaspettata. Sono arrivata ad Umbertide che non ero messa molto bene in classifica,ma con due risultati meravigliosi, sono salita sul podio assieme alle giovanissime della pesca.
In questa occasione ti batte’ solo Anna Sgobbo. Come hai visto l’avvento di diverse ragazze,in questo momento particolare,dove i tesserati che praticano questo hobby stanno diminuente a causa anche della crisi economica?
Questa crisi ,purtroppo colpisce molte persone che rinunciano a praticare questo hobby,pero’ ci sono queste ragazze giovani che hanno una passione enorme e grinta da vendere,con il sorriso sempre pronto per tutti. Meraviglioso!! Quando iniziasti a gareggiare,in quante donne eravate?
Non mi ricordo di preciso,pero’ eravamo in poche, perche’ o gareggiavi contro i maschi o non c’erano campionati femminili.
Per il gentil sesso e’ particolarmente difficile praticare questo sport cosi’ maschile?
No, per me non e’ cosi’ faticoso.
Che consiglio ti senti di dare ai giovani che vogliono praticare la pesca?
Di iniziare a pescare con persone che riescono a seguire ed a insegnare loro tutte le varie sfumature della pesca. Di divertirsi . Sempre divertirsi. Il divertimento e’ la base della passione per me!
Vorrei anche analizzare con te il regolamento federale: tra le tante regole,ce n’e’ una proprio che vorresti togliere?
No, non mi sono mai soffermata a pensare se le regole sono giuste o meno,anche perche’ ce ne sono un’infinita’ed ogni anno aumentano.
Secondo te la federazione,sta prendendo le giuste decisioni per il bene di questa attivita’ sportiva?
La federazione ci prova ,ma i risultati sono pochi,in piu’ogni anno perde un tot di tesserati ,un po’ per la crisi ed un po’ per le decisioni che prende.
Ti ho anche visto praticare il feeder fishing,con ottimi risultati. Cosa ti ha attratto di questa disciplina?
E’ una pesca che mi piace e la cosa importante e’ che prendi dei pesci quando con la roubaisienne non bolli.
Pensi un giorno di dedicarti completamente a questa tecnica oppure la pesca al colpo,rimane la tua preferita?
La pesca al colpo rimarra’ sempre la mia preferita.
Cosa sogna Elvira Cevenini ancora?
Si ,ho ancora un sogno:vincere un titolo italiano. In questi anni, ho solo sfiorato il gradino piu’ alto del podio e mi manca nel mio palmares.
PALMARES:
1994 ORO a squadre Campionato del Mondo femminile in Bulgaria e 7° class. individuale
1995 5° class. Campionato del Mondo femminile a squadre a Availle Limousine
2001 BRONZO a squadre Campionato del Mondo femminile a squadre in Croazia
2013 Campionato italiano femminile 2° class. Umbertide