FEEDER FISHING IN CALATA : BOOPS BOOPS A GOGO’
Nella stagione estiva le nostre coste sono invase da piccoli pesci le “Boops Boops” comunemente conosciute come Boghe, dotate tra l’altro di un’affilata dentatura capace a volte di recidere anche finali dello 0,20-0,25, dal peso compreso tra i 50-200 grammi, raramente oltre il mezzo chilo, le boghe sono molto voraci e la loro cattura risulta molto divertente.
Insieme all’amico Marcello abbiamo deciso di catturarle utilizzando la tecnica del Feeder Fishing in calata, per questo scopo adopereremo piccoli pasturatori i Blockend di Tubertini, dalle dimensioni ridotte, circa 2×1,5 cm e dal peso di 1/8 Oz.
Questi micro pasturatori saranno montati come terminale di lenza in una classica helicopter rig, cosi come si può osservare dalla scheda tecnica sottoriportata.
Come terminale, in considerazione della piccola pezzatura presente, opteremo per uno 0,14 del Carbon Ghost a cui legheremo due ami del 16-18 serie 1B, innescati con del gamberetto o mazzancolla.
Dovendo pescare in calata abbiamo scelto la costa adriatica di Santa Maria di Leuca, dove a pochi metri dalla scogliera ci sono già dieci metri di profondità, le ore migliori per insidiare le boghette sono sicuramente i primi bagliori dell’alba oppure quelli del crepuscolo.
Per questo tipo di pesca, in considerazione della poca quantità di pastura che possono contenere questi piccoli pasturatori, è necessaria una pasturazione preventiva fatta a mano, lanciando un mix di Mare Nostrum e Mare Express, molto gradito da boghe, sugarelli e castagnole.
La gran quantità di castagnole presente in questo tratto di mare ci fa optare per una linea corta di pasturazione, in modo da tenerle occupate, mentre l’azione di pesca sarà effettuata lanciando le nostre esche a circa dieci metri dalla linea di pasturazione, cercando di intercettare gli esemplari più belli di boghe e sugarelli. Come canna abbiamo scelto la Concept da 12” ad azione Light alla quale abbiamo montato il quiver più sensibile quello da 0,5 once, in modo da percepire anche le più timide tocche.
Il tempo che la nostra pastura faccia effetto e le catture, anche multiple, si susseguono in modo frenetico. Dopo due ore di puro divertimento, il sole ormai alto e sempre più scottante ci convince a richiudere tutta l’attrezzatura e riprendere lo stradello, che ci riporterà alle nostre autovetture.
La quantità di boghette catturate può bastare per un aperitivo con i nostri amici, che nella serata ci attendono impazienti al Bar del Moro, sito in località San Gregorio, la frittura di questi pesci è veramente ottima, a patto che siano subito sviscerati, per evitare la fermentazione del cibo ingerito.