Antarctic Red Krill e Carassi
Un tempo diffusi ed infestanti, oggi i carassi sono diventati rari e schivi, possiamo trovarli in alcuni corsi d’acqua e laghi e nei laghetti. Quando pesco nei laghi commerciali mi trovo spesso a doverli affrontare e lo faccio il più delle volte usando il krill, questa specie dimostra una attrazione notevole verso le pasture a base di krill. In questo articolo vi mostro come li approccio in un bellissimo lago laziale, il Granieri.
Il Granieri è un lago artificiale formato da uno sbarramento di un piccolissimo canale. E’ una dighetta in cemento lunga 30 metri che ha la sola funzione di formare il lago a fini ambientali che è di proprietà dell’Università di Nettuno. Il resto è del tutto naturale, l’acqua infatti disegna un lago irregolare che ha la forma di una “S” molto lunga (1 km circa per sponda) e larga dai 40 ai 70 metri. Tutto circondato da un bosco di querce e canneti sulle sponde, è attraversato da un ponte ed intono a se ha una pista ciclabile e una staccionata bassa in legno interrotta da alcune postazioni. E’ un lago fuori dai circuiti agonistici dove si va per puro divertimento e carassi di oltre 1 kg credo che lo siano davvero!
Dopo aver salutato Franco, che ha in gestione la pesca e che mi conosce da quando avevo i calzoncini corti, scelgo una postazione comoda alla fine del ponte, da cui la sponda opposta dista 55 metri, davanti ho un bellissimo salice piangente che scende in acqua. La profondità è uniforme a 3 metri circa e digrada a ridosso della sponda in maniera omogenea. Il fondo è melmoso, per cui scelgo di pescare nella discesa della sponda proprio per evitare il fango soffice. Utilizzerò una Beastmaster Commercial 9’/11’ ed un AR-C Aero CI4+ 4000, miei compagni fedeli nelle uscite in laghetto.
Data la discreta quantità di carassi presenti utilizzo un method piccolo da 30 grammi, sufficienti ad arrivare di là e a non saziare il pesce. Decido usare solo pellet da 1 mm poiché devo lasciare sul fondo molte particles per farli rimanere a lungo, cerco di evitare la pastura poiché tende a far nuvola ed alzare il pesce quando si pesca a circa 1 metri d’acqua oltre a sporcarla a danno della visibilità. L’altro motivo per cui uso pellet è che qui pescano soprattutto carpisti quindi il pesce vi è abituato.
Ho deciso di non usare i bigattini preferendo esche e rig che mi consentano una allamata migliore, hair rig per farla semplice. Alla fine conterò le slamate e i lisci e sarò a due su circa 40 pesci presi, un risultato su cui metterei la firma ad ogni gara. Il mio rig è un semplice running con finale dello 0,16 Aspire Silk Shock e un Pr36 del 16 con anellino per una pellet da 6 mm e un QM1 del 14 con quickstop per una Nuggets sia semi buoyant che pop up, in questi casi servono due esche, una dura ed una morbida, molto semplice.
Ho deciso di usare le pellet Red Krill da 1 mm che è una misura che uso sempre a carassi o a bianco poiché le pellet piccole sono adatte a pesce bianco quali carassi o breme che si fermano a lungo su di esse data la piccola dimensione e la quantità maggiore rispetto ad una pellet più grande (un metodo caricato a 1 mm porta sul fondo il doppio di pellet rispetto ad un metodo caricato con 2 mm anche se a noi pare lo stesso ma ciò fa una grande differenza), inoltre una pellet piccola mette più in evidenza l’esca che rimane più visibile favorendo una mangiata più rapida.
Uso krill per tre motivi, il primo è la preferenza acclarata da molte prove che hanno i carassi verso di esso, la seconda è il colore dell’acqua molto scura, la terza è che ho una gamma completa di prodotti, pastura, pellet da 1 e 3 mm, pellet dure da 6 e 8 da innesco, pellet morbide da innesco, expander pellet, liquido attrattore, liquido attrattore concentrato, pasterello sia pronto che da bagnare e dal prossimo anno anche boilies match da 7 e 9 mm e band um.
Come preparo le pellet. Ci sono almeno 4 modi di preparazione delle pellet, dipende dal feeder che utilizzo method, banjo, pellet feeder, cage feeder e dalla profondità cui pesco. In questa sessione ho usato il metodo poiché l’acqua è molto bassa. Mi servono delle pellet che tengano il metodo al lancio ed all’impatto e che aprano molto velocemente sul fondo. Bagno così le pellet, le metto in un contenitore, le copro di acqua, conto velocemente fino a 10, vi metto sopra un altro contenitore, li capovolgo facendo andar via tutta l’acqua, appena fatto le metto nella bacinella che uso per la pescata. Poco prima di lanciare le bagno con il Liquid Attractant che ha la funzione di aumentarne l’aroma e renderle più leganti. Durante una pescata o una gara le pellet tendono ad asciugarsi e perdere tenacia, per questo motivo le bagno ogni volta che ne perdono col liquido attrattore e non con l’acqua. Questo è il modo di bagnare tutte le pellet Swim Stim di Dynamite per una pesca in queste condizioni, method, pellet da 1 mm e acqua di 1 metro.
La sessione è stata molto bella perché mi piace molto pescare il bianco di taglia, anzi, con mia sorpresa direi il rosso di taglia perché ho avuto nella sessione anche 9 carassi rossi di cui alcuni sopra il kg, combattivi e divertenti con canne adeguate ma soprattutto pesci di color bruno integri. Credo di diventare lago Granieri – dipendente per ogni volta che voglio far carassi di questa taglia, sono immerso nella natura in un ambiente naturale e camminare tra le anatre con il carrello lungo la pista ciclabile che lo circonda per poi attraversare il ponte non ha pari. In realtà confesso di esserlo da tempo perché frequentavo questo lago sin da piccolo, credo che una discreta parte delle 30/40 assenze medie annuali al liceo le abbia passate qui dove arrivavo in motorino dopo essermi fatto 30 km ad andare ed altrettanti a tornare….ma allora i carassi erano una spanna, ora sono pesci eccezionali ed il lago è uno dei casi in cui la proprietà è pubblica e la gestione privata tutti ne guadagniamo, noi, i pesci, il lago, che è tornato bellissimo col suo “oro” i carassi.
Per maggiori informazioni sull’uso dei prodotti Dynamite http://www.dynamitebaits.com/products/p/swim-stim-red-krill-carp-pellets
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