TROFEO SERIE A5: LA LIBERA COLMIC DOMINA UN UFENTE DIFFICILE
Un Ufente al limite della praticabilità ha accolto la carovana della Serie A5, diciamo che le premesse per prevedere che fosse una giornata difficile c’erano tutte viste le prove effettuate sul campo nelle settimane precedenti.
Qualche spiraglio si era visto ad inizio settimana, le temperature fresche notturne avevano visto il rientro nel fiume pontino di grossi cavedani e di qualche scardola, poi i temporali dei giorni precedenti hanno spazzato via ogni speranza di un pescato accettabile.
Idrovore in funzione con acqua sporca che viene pompata nel fiume, paratie aperte e conseguente aumento della corrente, toppe d’erba che vengono giù come la neve durante una tempesta sull’Himalaya, non credo mancasse nulla … vento da mare? Dimenticavo pure quello a tratti ce lo siamo beccato.
La nota positiva per questa giornata è state, come sempre, l’ottima macchina organizzativa che ha fatto trovare con le sponde accuratamente pulite dalle erbe ed i posti gara a 15 metri l’uno dall’altro lungo il corso rettilineo del fiume, unico mio personalissimo appunto sul fatto che si poteva sfruttare di più la parte bassa del fiume, meno ricco di incagli e più pescoso, a discapito dei picchetti iniziali sui quali non ci pesca mai nessuno.
Basterebbe poco per far decollare questo campo gara che ha le potenzialità per diventare uno stadio per la pesca, sicuramente non può bastare l’impegno costante e volenteroso con il quale si prodigano le società della provincia di Latina e le Guardie Ittiche volontarie, ma occorre il coinvolgimento di comuni e provincia per ripopolare adeguatamente il fiume ogni anno, difenderlo dal bracconaggio in maniera strutturale e garantire il regolare svolgimento di manifestazioni del nostro amato sport, che durano poche ore ma portano molti soldi ai cittadini che hanno attività commerciali in loco … si mette a rischio la popolazione di calamità naturali se si chiudono le paratie e si spengo le idrovore per 4-5 ore?!?!! In mezzo a questo campo minato era difficile mettere in campo la strategia preventivata, di certo che ha messo mano a fouille e ver de vase e chi ha puntato al pescetto ha riempito le ultime caselle dei settori.
Chi, invece, ha optato per la roubasienne era consapevole di dover stare 3 ore a trovare la passata giusta facendo lo slalom tra le erbe e aspettando le 2, 3 mangiate che prima o poi sarebbero arrivate.
Le canne a mulinello dall’altra parte hanno dato qualche carassio ai più fortunati e qualche scardoletta a chi ha dovuto battagliare per un piazzamento decente rischiando l’infarto ad ogni oscillazione di 10-20 gr della bilancia.
Ad ogni modo una cosa è certa, gli amici de LA LIBERA hanno un feeling particolare con il fiume pontino e con una prova maiuscola e 11 punti bissano il successo dello scorso anno. Indice delle oggettive difficoltà nell’impostare una pescata redditizia sono le 16 e 17 penalità delle due squadre del PC TERAMO che chiudono il podio di giornata.
Con l’ottimo risultato Marziani e soci balzano in testa alla classifica generale per un soffio sul fortissimo PC TERAMO A. A seguire la BLU MARLIN GGIANTY A, che limita i danni in una gara non brillante per le tre squadre capitoline.
Ora ci attende Bomba con la doppia prova, radio pesca non porta buone notizie con il lago molto basso, la presenza di grosse carpe e con i famigerati carassi che sembrano latitare. Ma noi, come sempre, manteniamo la speranza che la scarpinata tra i massi che ci attende sia il giusto sacrificio per una gara regolare e ricca di pesce.
Un saluto a tutti i lettori di Matchfishing da Andrea Romanelli