TROFEO SERIE A6: UN BEL 7 AL LENZA CLUB BREZZA COLMIC
La diga del Liscione ha ospitato quest’oggi la quarta prova del trofeo di serie A6. LA squadre A del forte team Lenza Club Brezza Colmic di Caserta si impone sulle altre formazioni, i fratelli della squadra B che totalizzano 9 penalità e la terza piazza d’onore alla formazione il Cavedano SMCV Colmic con 13 penalità e per completare l’opera al quarto posto ancora il Lenza Club Brezza che ha dimostrato su questo campo gara di non avere rivali.
Nella classifica progressiva consolida il comando il Lenza Club Brezza con le prime due posizioni mentre al terzo posto si insediano i ragazzi dei Cannisti Smal’s Tubertini di Napoli.
il commento di Michele Lozupone
Con sole 7 penalità il Lenza Club Brezza Colmic sq. A vince la quarta prova del trofeo di serie A6, portandosi al comando della classifica progressiva che vede la squadra C dello stesso club al secondo posto, i Cannisti Smal’s Tubertini al terzo, la Lenza Benevento Tubertini al quarto e il Cavedano S.M.C.V. Colmic, sq A al quinto.
La classifica di giornata, invece, ha visto le tre squadre del Lenza Club Brezza nei primi quattro posti, separate dal Cavedano al terzo posto, seguite da Lenza Benevento, C.P.S. Sele e APSD Pietrelcina Hydra tutte con 15 penalità.
È indubbio, quindi e come già evidenziato in altre occasioni, che la società ottimamente capitanata da Clemente Carlino, sappia il fatto suo in qualsiasi condizione e con ogni tipo di pesca.
Oggi a farla da padrone, è stata l’alborella che non ha lasciato altra alternativa di pesca. Chi ha provato ad insidiare il pesce grosso, infatti, ha portato alla nassa solo pochi carassi, assolutamente insufficienti per sperare di superare i 5 kg necessari per vincere il settore e, peggio ancora, regalando troppe penalità alla propria squadra. Probabilmente l’assoluto conquistato domenica scorsa da Roberto Della Corte nel Memorial “Ricordando Gli Amici”, ha illuso molti agonisti, sicuri di bissare i 6660 grammi totalizzati dal simpaticissimo(e anche bravo) agonista di San Marzano. Ma oggi i carassi non hanno mostrato interesse per le esche presentate sia all’inglese che a bolognese.
Pesca a senso unico, quindi, con le classiche cannette da alborella, come si faceva una volta e che, per fortuna (ma questo è il mio personale parere) sta tornando in molti campi gara.
A questo punto c’è da chiedersi se, con un peso medio pro capite di quasi 4 chili di pesce, non sia il caso di riproporre il Liscione anche per il prossimo anno, magari a discapito di qualche campo decisamente avaro di catture (ricordiamo i numerosi cappotti del Volturno o i settori vinti con 200 grammi), anche in considerazione dell’ottimo lavoro fatto dai ragazzi dell’Arca Lenza Campobasso che si sono prodigati tantissimo per far sì che la gara si potesse disputare.
In tutto il mese di agosto, infatti, Michelino Ioffreda, Andrea Mantegna ed altri amici (solo per citarne alcuni) hanno monitorato costantemente il livello idrico della diga, cercando le sponde migliori e ripristinando le stradine idonee a consentire l’accesso in macchina fino al picchetto. Bisogna veramente tributare un grosso ringraziamento a questi “ragazzi” e fargli i più sinceri complimenti.
Appuntamento, ora, al 4 di ottobre, allorquando, sulle sponde dell’invaso di Bomba (CH), si disputerà l’ultima prova del Trofeo che, sono certo, non lesinerà emozioni e, chissà, forse qualche sorpresa.